Intervento sulla batteria al piombo nella rubrica delle lettere di Tnt audio.
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Intervento sulla batteria al piombo nella rubrica delle lettere di Tnt audio.
Riporto, in questo forum, un mio intervento sulla batteria al piombo apparso nella rubrica delle lettere di Tnt audio.
Alimentazione a batterie
Vorrei comunicare ai lettori di TnT Audio una singolare esperienza d'ascolto del T-Amp con una batteria al piombo. Ho comprato il piccoletto qualche mese fa, incuriosito dagli strani atteggiamenti del direttore della più autorevole (???)rivista audio italiana. Qualcosa non quadrava : tanta acrimonia, tanto accanimento denigratorio, reiterato.....perché tutto questo? Ho pensato, allora, qui gatta ci cova.... gatta ci covava, infatti!! Vabbè, lasciamo perdere, torniamo alle cose serie.
Il T-Amp mi ha sconcertato sin dal primo ascolto: timbrica ineccepibile, spietata messa a fuoco, suono assolutamente non invadente (con i giusti diffusori), incredibile pulizia del suono. Le mie amate Snell K 2 non le avevo mai sentite suonare così, eppure utilizzavo un signor amplificatore: l'Audiolab 8000 A.
Qui devo aprire una parentesi, obbligatoriamente. Ancora oggi, un numero non indifferente di audiofili, continua a fare paragoni con i Nad e i Rotel. Amici cari, senza nessuna voglia di fare polemiche, sono costretto a dire che non avete capito niente! Il Nad lo conosco benissimo: ho comprato, negli anni ottanta, il 3020 e, in seguito, il 302. Buoni prodotti, per carità, ma assolutamente inadeguati di fronte ai diffusori che si trovavano a pilotare: Sonus Faber Minima e Snell K2. Queste due casse le ho fatte piangere per anni! Con il T-Amp, vi assicuro, queste casse non piangono affatto! Pensate, lo stesso Audiolab, infinitamente superiore al Nad, esce distrutto dal confronto con il T-Amp. Come si può concepire un confronto con il Nad? Francamente, solo per ignoranza o per malafede: solo queste possono giustificare un simile confronto.
Veniamo, comunque, al tema centrale di questa mia comunicazione: l'utilizzo di una batteria al piombo per il T-Amp. Tutte le considerazioni che ho fatto si riferiscono all'uso del piccoletto abbinato ad alimentatori concepiti per uso cibbistico. Il livello prestazionale, con questi, è sicuramente strepitoso, soprattutto se si considera la classe di prezzo del prodotto. Non ci sono dubbi su questo. Un qualcosa, però, di incredibile accade nel momento in cui si abbina al T-Amp una batteria al piombo.
Qui si entra in un'altra dimensione! Non ci sono più i piccoli difetti che si potevano riscontrare con i comuni alimentatori. Il suono acquista prerogative stupefacenti ed incredibili: sconcertante musicalità, incredibile realismo, suadenza assoluta, irresistibile coinvolgimento emotivo. Inizialmente, ho temuto di aver avuto delle allucinazioni uditive. No, non erano allucinazioni, c'era in funzione una batteria al piombo! Il T-Amp, in questa configurazione, diventa un vero ammazza giganti. A questo punto, per eliminare ogni dubbio, chiedo al direttore Lucio di effettuare una prova approfondita del T-Amp alimentato con una batteria al piombo. Io, personalmente, credo di poter dire che questo è il fatto più eclatante che si sia verificato dall'uscita del T-Amp in poi. Ho bisogno, però, dell'autorevole e illuminato giudizio di Lucio.
Per finire, qualche considerazione sull'uso della batteria. Ho effettuato una prima carica di 14 ore. Con questa sono riuscito ad effettuare quattro prove d'ascolto di circa tre ore. Come vedete, la batteria non crea problami particolari. Il consiglio che vi do, comunque, è quello di tenere la batteria né troppo carica, né scarica completamente. Dopo le 14 ore iniziali, potete caricarla, per tre ore, ogni due ascolti. Direttore, faccia questa prova!
Sergio - E-mail: sergiomelfi@alice.it
Vi invito a non prendere in considerazione la parte finale dell'intervento: in seguito ad approfondimenti sull'argomento ho appurato che conviene tenere la batteria sempre carica. Quindi, dopo aver effettuato l'ascolto conviene subito procedere alla ricarica della stessa.
Un 'ultima cosa: leggete con attenzione i file che Paolo Di Nanna ha inviato sulla mailing list del T-Amp.
Si tratta di una trattazione seria ed esaustiva sul tema.
Alimentazione a batterie
Vorrei comunicare ai lettori di TnT Audio una singolare esperienza d'ascolto del T-Amp con una batteria al piombo. Ho comprato il piccoletto qualche mese fa, incuriosito dagli strani atteggiamenti del direttore della più autorevole (???)rivista audio italiana. Qualcosa non quadrava : tanta acrimonia, tanto accanimento denigratorio, reiterato.....perché tutto questo? Ho pensato, allora, qui gatta ci cova.... gatta ci covava, infatti!! Vabbè, lasciamo perdere, torniamo alle cose serie.
Il T-Amp mi ha sconcertato sin dal primo ascolto: timbrica ineccepibile, spietata messa a fuoco, suono assolutamente non invadente (con i giusti diffusori), incredibile pulizia del suono. Le mie amate Snell K 2 non le avevo mai sentite suonare così, eppure utilizzavo un signor amplificatore: l'Audiolab 8000 A.
Qui devo aprire una parentesi, obbligatoriamente. Ancora oggi, un numero non indifferente di audiofili, continua a fare paragoni con i Nad e i Rotel. Amici cari, senza nessuna voglia di fare polemiche, sono costretto a dire che non avete capito niente! Il Nad lo conosco benissimo: ho comprato, negli anni ottanta, il 3020 e, in seguito, il 302. Buoni prodotti, per carità, ma assolutamente inadeguati di fronte ai diffusori che si trovavano a pilotare: Sonus Faber Minima e Snell K2. Queste due casse le ho fatte piangere per anni! Con il T-Amp, vi assicuro, queste casse non piangono affatto! Pensate, lo stesso Audiolab, infinitamente superiore al Nad, esce distrutto dal confronto con il T-Amp. Come si può concepire un confronto con il Nad? Francamente, solo per ignoranza o per malafede: solo queste possono giustificare un simile confronto.
Veniamo, comunque, al tema centrale di questa mia comunicazione: l'utilizzo di una batteria al piombo per il T-Amp. Tutte le considerazioni che ho fatto si riferiscono all'uso del piccoletto abbinato ad alimentatori concepiti per uso cibbistico. Il livello prestazionale, con questi, è sicuramente strepitoso, soprattutto se si considera la classe di prezzo del prodotto. Non ci sono dubbi su questo. Un qualcosa, però, di incredibile accade nel momento in cui si abbina al T-Amp una batteria al piombo.
Qui si entra in un'altra dimensione! Non ci sono più i piccoli difetti che si potevano riscontrare con i comuni alimentatori. Il suono acquista prerogative stupefacenti ed incredibili: sconcertante musicalità, incredibile realismo, suadenza assoluta, irresistibile coinvolgimento emotivo. Inizialmente, ho temuto di aver avuto delle allucinazioni uditive. No, non erano allucinazioni, c'era in funzione una batteria al piombo! Il T-Amp, in questa configurazione, diventa un vero ammazza giganti. A questo punto, per eliminare ogni dubbio, chiedo al direttore Lucio di effettuare una prova approfondita del T-Amp alimentato con una batteria al piombo. Io, personalmente, credo di poter dire che questo è il fatto più eclatante che si sia verificato dall'uscita del T-Amp in poi. Ho bisogno, però, dell'autorevole e illuminato giudizio di Lucio.
Per finire, qualche considerazione sull'uso della batteria. Ho effettuato una prima carica di 14 ore. Con questa sono riuscito ad effettuare quattro prove d'ascolto di circa tre ore. Come vedete, la batteria non crea problami particolari. Il consiglio che vi do, comunque, è quello di tenere la batteria né troppo carica, né scarica completamente. Dopo le 14 ore iniziali, potete caricarla, per tre ore, ogni due ascolti. Direttore, faccia questa prova!
Sergio - E-mail: sergiomelfi@alice.it
Vi invito a non prendere in considerazione la parte finale dell'intervento: in seguito ad approfondimenti sull'argomento ho appurato che conviene tenere la batteria sempre carica. Quindi, dopo aver effettuato l'ascolto conviene subito procedere alla ricarica della stessa.
Un 'ultima cosa: leggete con attenzione i file che Paolo Di Nanna ha inviato sulla mailing list del T-Amp.
Si tratta di una trattazione seria ed esaustiva sul tema.
filo5847- Appassionato
- Data d'iscrizione : 04.02.08
Numero di messaggi : 272
Località : Salerno
Provincia : salerno
Occupazione/Hobby : Docente di Filosofia e storia nei Licei.
Impianto : (non specificato)
Philips Dvd Sacd; Panasonic Dvd audio; Dvd Amstrad. Marantz 63; Fenice 20; Dayton A 100a; Marantz sintoampli vintage;Ampli in classe T con chip Texas instrument da 140 watt 4 ohm. Casse Klipsch RF10; Mosscade 502; Wharfedale Moviestar; Audio-video Philips con canale centrale Klipsch serie RF. Sonus Faber Minima FM2
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