Tappo il bass reflex!?

quindi conviene "stappare" , cioè tappare ma.lascare il foro non totalmente chiuso, ho capito bene?
Grazie.

Se è previsto dal costruttore, allora si, va bene provare a tappare il reflex, se invece non è previsto, tappando il reflex cambi totalmente il tipo di carico acustico, si può verificare anche a occhio, quando tappi un reflex ottimizzato solo per funzionare in reflex, a alto volume si nota subito che la membrana fa molto più movimento, quindi più escursione rispetto al reflex funzionante, quindi più facilmente il cono può arrivare a fondo corsa e fare danni. Parzializzare il reflex è un compromesso, ma così facendo diminuisci l'uscita acustica, ma si abbassa anche la frequenza di accordo del reflex, insomma si cambiano sempre i parametri per cui è stato progettato il diffusore. Certamente qualche prova a basso e medio volume si può fare tranquillamente, ma guarda anche a occhio se i woofer fanno troppa escursione.

Crisinstereo ha scritto:quindi conviene "stappare" , cioè tappare ma.lascare il foro non totalmente chiuso, ho capito bene?
Grazie.

Per cambiare lo "smorzamento", puoi anche aggiungere del Dacron o del cascame(senza pressarlo) all'interno del box,
senza tappare niente...
se non è abbastanza, si ricorre poi a tappare più o meno il reflex.

Si, intendevo non totalmente chiuso...

Buongiorno

Vorrei fare una domanda

E' veritiera la regola o indicazione che la distanza dalla parete di fondo dei diffusori in bass-reflex deve essere uguale alla distanza dalle pareti laterali (se ci sono). Ciòè ad esempio la distanza tra pareti attigue deve essere più o meno uguale?

Era meglio un argomento nuovo: appeso al 'tappo sul condotto reflex' è un po' nascosto. Anche perchè quello che chiedi è interessante...

E' una delle solite 'regole auree' che hanno poco o nulla senso (ce ne sono altre). L'unico vantaggio è che ti fornisce un punto di partenza, cioè le collochi colà e ascolti.

In realta i diffusori sono una parte del sistema, l'altra è l'ambiente. Dentro l'ambiente la collocazione dei diffusori modifica il suono in modo sostanziale in funzione di molte variabili poste dall'ambiente stesso: forma, dimensioni, assorbimento e/o riflessioni anteriori e posteriori, risonanze di mobili, vetri, pareti, cavità (caminetto), eccetera. Queste cose le sapevi già.

Per cui collocare i diffusori secondo una regola fissa in qualsivoglia ambiente è proprio sbagliato. Puoi cominciare da lì e poi provare nuove posizioni finchè trovi la migliore, che non sarà la tecnicamente maggiormente valida, ma quella che ti piace di più, mediata SEMPRE dai gusti personali di ognuno. Magari ti ritroverai lì da dove hai iniziato, ma sarebbe un caso, non una prova.

L'insensatezza tecnica della regola è altresì dimostrata dall'esistenza dei nodi e modi di riflessione (punti notevoli in cui la combinazione degli effetti citati porta a cancellazioni e/o riverberi di certe frequenze non note a priori). Tali eventi sono inevitabili e caratteristici di ogni sistema, molto difficili da determinare con modelli matematici (si fa nei teatri con programmi molto costosi). Di sicuro la regola non pò dare loro entità e caratteristiche certe.

Poi ti dirò, quando vado a casa di qualche amico, è ben raro che si abbia voglia di spostare le casse di qui e di là e di ascoltarle e rispostarle e riascoltarle e rispostarle... Una volta che la collocazione è consona a una condizione di ascolto corretto, e si sente bene, finisce lì... Il reflex è più carogna, ma finisce lì lo stesso.

@AndreaCD 
 Alcuni link sull'argomento posizionamento..
https://www.tnt-audio.com/casse/wasp.html
https://www.renatogiussani.it/installazione/ 
https://itplsale.towncabco.com/category?name=distanza%20tra%20diffusori 
..ma ha ragione  @TRIPLALLOSCADERE, era meglio un argomento nuovo onde evitare confusione.