Autocostruzione di un trasformatore di uscita
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
marcoacqui ha scritto:
@tutti: ma i diametri 0.28 e 0.75 del filo si intendono per il filo già smaltato? o il filo nudo?
ho notato adesso una piccola differenza tra la tabella e il disegno:
PRIMARIO nella tabella: 0.28 mm - nello schema 0.25 mm
sto sclerando: 0.75 mm e 0.25 mm sono già comprensivi dello smalto, vero?
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Allora: ho chiesto chiarimenti ai progettisti del TUU: i diametri sono 0.25mm e 0.75mm (filo nudo) doppio isolamento.
Ho cercato il prezzo del rame:
-un certo Brocott su ebay lo vende a 17.81 euro/kg + 9 euro di spedizione (non si può fare la spedizione singola, quindi per 2kg saremmi già a 18 euro di solo corriere)
-su rs vogliono la bellezza di 19 euro per 500 grammi
-i prezzi di novarria non sono bassissimi ma più accettabili.
Così sono andato nell'officina di cui dicevo qualche tempo fa: mi procura 1 kg di 0.25 e 1 kg di 0.75 a 30 euro in tutto, la consegna è per la prossima settimana. (ho fatto dei calcoli: con sto rame si possono fare 6 trasformatori)
tra l'altro il signore che ci lavora è gentilissimo e mi ha già dato un pò di dritte, mi può dare anche la carta isolante, il filo per fare i collegamenti esterni e può fare il trattamento finale per "incollare" le spire.
I nuclei a C e i rocchetti li prenderei da Novarria. Magari più avanti faccio un salto direttamente da lui in negozio...
@shantim: che ne dici?
Ho cercato il prezzo del rame:
-un certo Brocott su ebay lo vende a 17.81 euro/kg + 9 euro di spedizione (non si può fare la spedizione singola, quindi per 2kg saremmi già a 18 euro di solo corriere)
-su rs vogliono la bellezza di 19 euro per 500 grammi
-i prezzi di novarria non sono bassissimi ma più accettabili.
Così sono andato nell'officina di cui dicevo qualche tempo fa: mi procura 1 kg di 0.25 e 1 kg di 0.75 a 30 euro in tutto, la consegna è per la prossima settimana. (ho fatto dei calcoli: con sto rame si possono fare 6 trasformatori)
tra l'altro il signore che ci lavora è gentilissimo e mi ha già dato un pò di dritte, mi può dare anche la carta isolante, il filo per fare i collegamenti esterni e può fare il trattamento finale per "incollare" le spire.
I nuclei a C e i rocchetti li prenderei da Novarria. Magari più avanti faccio un salto direttamente da lui in negozio...
@shantim: che ne dici?
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
premetto che ho perso il sito di elettronica novarria (non lo trovo manco con google ?_?)
questo che ti ho consigliato nella pagina scorsa?
http://wires.co.uk/acatalog/cu_enam.html
ha molta scelta
questo che ti ho consigliato nella pagina scorsa?
http://wires.co.uk/acatalog/cu_enam.html
ha molta scelta
kingbowser- Membro classe bronzo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
kingbowser ha scritto:premetto che ho perso il sito di elettronica novarria (non lo trovo manco con google ?_?)
http://www.elettronicanovarria.com/
Fabio- Membro classe argento
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
@king: grazie per la tua segnalazione, in effetti ho guardato il sito che dicevi...per fortuna ho trovato il rame praticamente sotto casa e ad un prezzo ragionevole. Inoltre evito le spese di spedizione (che se si possono scansare è sempre meglio!)
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
http://www.enovaz.it/ è il sito di elettronica novarria
piero7- Membro classe oro
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
mah.. all'ultima mia visita, quel sito era in sola lettura, con grandi avvisi di passare a http://enovaz.it/ (che era uguale al vecchio ma senza avvisi vari)Fabio ha scritto:http://www.elettronicanovarria.com/kingbowser ha scritto:premetto che ho perso il sito di elettronica novarria (non lo trovo manco con google ?_?)
ora enovaz è down, mentre il link di Fabio (che è il solito) funge e senza avvisi di sorta..
EDIT era solo sfiga passeggera, anche enovaz funge, sembrano essere del tutto equivalenti..
madqwerty- Moderatore
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
funge enovaz.it mad... è un po' lento, ma lo è sempre stato
piero7- Membro classe oro
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
nuclei a c trovati da novarria: euro 32 compreso di rocchetto (4 c per fare 1 ferro)
è troppo?
uso i lamierini o vale la pena spendere in sti cosi?
è troppo?
uso i lamierini o vale la pena spendere in sti cosi?
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
alla fine che nuclei hai preso? forse quelli C sono più facili da assemblare
per conteggiare le spire io userei il contapassi, l'altro giorno ne ho visto uno in un negozio di elettronica per 3 euro e l'ho preso, saldandolo ad una barra girevole non riesce a segnare il giro, a bisgno di un movimento più deciso, però smontandolo ho visto che ha un sensore di movimento che potrebbe essere attivato direttamente ad una astina che sia collegata alla barra sul quale sarà fissato il rocchetto..
qua si vede il sensore aperto
[img][/img]
qua chiuso
[img][/img]
per conteggiare le spire io userei il contapassi, l'altro giorno ne ho visto uno in un negozio di elettronica per 3 euro e l'ho preso, saldandolo ad una barra girevole non riesce a segnare il giro, a bisgno di un movimento più deciso, però smontandolo ho visto che ha un sensore di movimento che potrebbe essere attivato direttamente ad una astina che sia collegata alla barra sul quale sarà fissato il rocchetto..
qua si vede il sensore aperto
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shantim- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Per ora ho preso "solo" il rame (che mi arriva la settimana prossima).
Non ho preso ancora nessun nucleo...quelli a c sono molto più cari dei lamierini EI. Cmq contavo di andare un giorno direttamente da Novarria e parlarne un pò con lui....Tu cosa ne pensi?
La macchina è per il momento ferma perchè ho un caxxo di esame che mi porta via un sacco di tempo ed energie!
per il contaspire è sicuramente una bella idea quella del contapassi, ho anche trovato questo video (il video era su youtube)
quel disco di nylon fissato decentrato all'asse di rotazione fa scattare quel contacolpi meccanico (da 0 a 9999)
http://cgi.ebay.it/CONTAPERSONE-CONTACOLPI-CONTATORE-MANUALE-113_W0QQitemZ180452892560QQcmdZViewItemQQptZCommercio_al_Dettaglio?hash=item2a03d49f90
Non ho preso ancora nessun nucleo...quelli a c sono molto più cari dei lamierini EI. Cmq contavo di andare un giorno direttamente da Novarria e parlarne un pò con lui....Tu cosa ne pensi?
La macchina è per il momento ferma perchè ho un caxxo di esame che mi porta via un sacco di tempo ed energie!
per il contaspire è sicuramente una bella idea quella del contapassi, ho anche trovato questo video (il video era su youtube)
quel disco di nylon fissato decentrato all'asse di rotazione fa scattare quel contacolpi meccanico (da 0 a 9999)
http://cgi.ebay.it/CONTAPERSONE-CONTACOLPI-CONTATORE-MANUALE-113_W0QQitemZ180452892560QQcmdZViewItemQQptZCommercio_al_Dettaglio?hash=item2a03d49f90
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
I lavori per la bobinatrice sono ufficialmente iniziati!
Nel frattempo farò un salto da Novarria per prendere i nuclei a c!
e tra un pò le foto della macchina!
Nel frattempo farò un salto da Novarria per prendere i nuclei a c!
e tra un pò le foto della macchina!
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
giusto appunto per farvi vedere qualcosa:
ok, è ancora incompleta. Per ora ho montato l'asse filettato su cui fissare il rocchetto. Ho usato un giunto cardanico per collegare l'asse alla puleggia. In questo modo, sbloccando il giunto, posso estrarre la barra filettata e inserire il rocchetto. Sul fondo vedete il primo sostegno per la bobina di rame: in pratica una piastrina di ferro con un bullone saldato: così la barra filettata può essere svitata per inserire il rame.
Il prossimo passo sarà quello di mettere un piccolo albero di alluminio liscio che funga da tenditore per il filo e un altro asse per collegare la puleggia col la cinghia. Il movimento sarà manuale.
ok, è ancora incompleta. Per ora ho montato l'asse filettato su cui fissare il rocchetto. Ho usato un giunto cardanico per collegare l'asse alla puleggia. In questo modo, sbloccando il giunto, posso estrarre la barra filettata e inserire il rocchetto. Sul fondo vedete il primo sostegno per la bobina di rame: in pratica una piastrina di ferro con un bullone saldato: così la barra filettata può essere svitata per inserire il rame.
Il prossimo passo sarà quello di mettere un piccolo albero di alluminio liscio che funga da tenditore per il filo e un altro asse per collegare la puleggia col la cinghia. Il movimento sarà manuale.
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
FINALMENTE HO il rame! Il laboratorio me lo ha avvolto su due rocchetti serii (quelli che usano loro per trasportare il rame).
Ne ho 1Kg da 0.25 mm e 1Kg da 0.75 mm, entrambi doppio isolamentro. Ho pagato 20 Euri. Mica male vero?
Domani gita a Milano da Novarria per prendere nuclei a C e rocchetti!
Il resto (nastro isolante per trasformatori, tubetto sterlingato ecc ) me lo hanno regalato.
La bobinatrice è finita, manca solo il contaspire e le piccole modifiche che (forse) bisognerà fare!
E' bello vedere che, piano piano, cose che fino a pochi mesi fa mi sembravano irrealizzabili stanno per diventare realtà!
Ne ho 1Kg da 0.25 mm e 1Kg da 0.75 mm, entrambi doppio isolamentro. Ho pagato 20 Euri. Mica male vero?
Domani gita a Milano da Novarria per prendere nuclei a C e rocchetti!
Il resto (nastro isolante per trasformatori, tubetto sterlingato ecc ) me lo hanno regalato.
La bobinatrice è finita, manca solo il contaspire e le piccole modifiche che (forse) bisognerà fare!
E' bello vedere che, piano piano, cose che fino a pochi mesi fa mi sembravano irrealizzabili stanno per diventare realtà!
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
tadà!
dai ragazzi un datemi pò di incoraggiamento
dai ragazzi un datemi pò di incoraggiamento
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
marcoacqui ha scritto:tadà!
dai ragazzi un datemi pò di incoraggiamento
Ottimo lavoro!
Vuoi farlo diventare un progetto del forum?
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Località : Bassano del Grappa
Provincia : Vicenza
Occupazione/Hobby : Sviluppatore software - Istruttore di Muay Thai / Kick boxing
Impianto :
pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Silver, per ora vorrei chiederti un piccolo favore: si può cambiare il titolo da "trasformatori" a "autocostruzione di un trasformatore di uscita" (o qualcosa di simile)?
Prima di metterlo in area progetti vorrei terminare il lavoro per essere sicuro dei risultati. Tieni presente che però
il progetto non è farina del mio sacco, io sto cercando di implementarlo nel modo più facile (ed economico possibile).
Prima di metterlo in area progetti vorrei terminare il lavoro per essere sicuro dei risultati. Tieni presente che però
il progetto non è farina del mio sacco, io sto cercando di implementarlo nel modo più facile (ed economico possibile).
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Sto seguendo tutto molto attentamente!!!
Non è una passeggiata ma non demordere
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
grazie maurarte! vi terrò aggiornati!
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
marcoacqui ha scritto:Silver, per ora vorrei chiederti un piccolo favore: si può cambiare il titolo da "trasformatori" a "autocostruzione di un trasformatore di uscita" (o qualcosa di simile)?
Te lo modifico subito!
Prima di metterlo in area progetti vorrei terminare il lavoro per essere sicuro dei risultati. Tieni presente che però
il progetto non è farina del mio sacco, io sto cercando di implementarlo nel modo più facile (ed economico possibile).
Dimmi tu. Secondo me se non è farina del tuo sacco ma l'implementazione di un progetto esistente, allora può essere integrato nei Tutorials.
Fammi sapere quando vuoi procedere e come. Tienici aggiornati sul tuo bel lavoro!
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Silver Black- Amministratore
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Grazie mille Silver!
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
vedrai che suoneranno alla grande!
avevo letto che tra un avvolgimento e l'altro (un'intero starto) solitamente viene messo o una stato di carta o di altro materiale, pensi di metterlo? nel progetto è previsto? stavo pensando allo scotch di carta o al teflon adesivo (quest'ultimo e più difficile da trovare però..)
IMHO hai fatto la scelta migliore con i nucleo a doppia C!
avevo letto che tra un avvolgimento e l'altro (un'intero starto) solitamente viene messo o una stato di carta o di altro materiale, pensi di metterlo? nel progetto è previsto? stavo pensando allo scotch di carta o al teflon adesivo (quest'ultimo e più difficile da trovare però..)
IMHO hai fatto la scelta migliore con i nucleo a doppia C!
shantim- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Ciao Shantim:
ho letto il manuale di Giunchi in cui dice che gli strati vanno isolati se usi un filo a singolo isolamento. Nel caso del doppio isolamento (come il rame che ho in casa) basta l'isolamento tra strati primari e secondari. (anche il progetto indica un isolamento di questo tipo) Per il nastro uso quello che mi hanno dato nel laboratorio, dovrebbe andare bene visto che lo usano per fare trasformatori.
Si alla fine ho deciso di usare i nuclei a c (consigliati da novarria), che sono anche più comodi: se vuoi un single ended basta mettere il traferro, se vuoi un push pull basta omettere il traferro! più facile di così!
Pensavo anche di fare resinare solo il rocchetto con gli avvolgimenti: i nuclei a c sono formati da lamierini già sufficientemente stabili.
ho letto il manuale di Giunchi in cui dice che gli strati vanno isolati se usi un filo a singolo isolamento. Nel caso del doppio isolamento (come il rame che ho in casa) basta l'isolamento tra strati primari e secondari. (anche il progetto indica un isolamento di questo tipo) Per il nastro uso quello che mi hanno dato nel laboratorio, dovrebbe andare bene visto che lo usano per fare trasformatori.
Si alla fine ho deciso di usare i nuclei a c (consigliati da novarria), che sono anche più comodi: se vuoi un single ended basta mettere il traferro, se vuoi un push pull basta omettere il traferro! più facile di così!
Pensavo anche di fare resinare solo il rocchetto con gli avvolgimenti: i nuclei a c sono formati da lamierini già sufficientemente stabili.
marcoacqui- Membro di riguardo
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Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
bravissimo, .
credo che verrà fuori un lavoro alla grande.
credo che verrà fuori un lavoro alla grande.
Re: Autocostruzione di un trasformatore di uscita
Grazie Roberto!
Ecco un aggiornamento del lavoro:
oggi ho completato la bobinatrice e ho messo su il rocchetto. Adesso metto qualche immagine.
Innanzi tutto potete vedere le due bobine di rame: una contiene rame da 0.25 mm e l'altra da 0.75, doppia smaltatura. Ho deciso di montare la bobina in verticale: diversamente dai miei calcoli iniziali, che prevedevano di metterla in orizzontale, così è più facile da gestire. L'asse è una barra filettata da 10 mm, fissata al legno tramite una apposita piastrina di ferro su cui è saldato un bullone. Serrando un bullone si può regolare l'attrinto della bobina.
Il filo si fa poi un giro su un rocchettino (quello nero) che serve per direzionare il filo. L'ho centrato con il punto medio dell'altezza del rocchetto, in modo da non fare delle piegature troppo accentuate al filo.
Il filo passa poi su due assi lisci di plastica. Io ho usato dei tubi per impianti elettrici, se si vuole spendere di più va bene una barra liscia di ottone. Questo serve per tendere il filo, la tensione del filo è molto importante: se è bassa non si riesce ad avvolgere, se è elevata il filo (quello sottile) si strappa.
Infine vedete il rocchetto: per avere una rotazione senza "oscillazioni" laterali mi sono fatto un parallelepipedo di legno con un foro passante, attraverso il quale passa la barra filettata che è collegata alla manovella. Il rocchetto è bloccato con due bulloni e rondelle. Potete vedere anche il piccolo giunto: la sua scelta non è casuale:aprendolo (allentando due vitine) è possibile estrarre la barra su cui è fissato il rocchetto.
Ho provato anche a fare qualche prova (poi ho piantato lì perchè è una cosa da fare con MOLTA clama) e la cosa non è problematica. La manovella è quanto di più rudimentale possa esistere: una striscetta di alluminio e un rimasuglio di barra filettata con un tubicino di plastica azzurra.
ps:mi stavo per dimenticare di dire due parole sul rocchetto: questo progetto prevede l'uso di una gola singola,
novarria aveva rocchetti a due gole e così ho dovuto eliminare il separatore centrale, cosa semplice dato che ho usato un paio di tenaglie e una lima per lisciare la superficie....tutto qui! Prossima puntata: il contaspire (che adesso non c'è ancora)!
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Ecco un aggiornamento del lavoro:
oggi ho completato la bobinatrice e ho messo su il rocchetto. Adesso metto qualche immagine.
Innanzi tutto potete vedere le due bobine di rame: una contiene rame da 0.25 mm e l'altra da 0.75, doppia smaltatura. Ho deciso di montare la bobina in verticale: diversamente dai miei calcoli iniziali, che prevedevano di metterla in orizzontale, così è più facile da gestire. L'asse è una barra filettata da 10 mm, fissata al legno tramite una apposita piastrina di ferro su cui è saldato un bullone. Serrando un bullone si può regolare l'attrinto della bobina.
Il filo si fa poi un giro su un rocchettino (quello nero) che serve per direzionare il filo. L'ho centrato con il punto medio dell'altezza del rocchetto, in modo da non fare delle piegature troppo accentuate al filo.
Il filo passa poi su due assi lisci di plastica. Io ho usato dei tubi per impianti elettrici, se si vuole spendere di più va bene una barra liscia di ottone. Questo serve per tendere il filo, la tensione del filo è molto importante: se è bassa non si riesce ad avvolgere, se è elevata il filo (quello sottile) si strappa.
Infine vedete il rocchetto: per avere una rotazione senza "oscillazioni" laterali mi sono fatto un parallelepipedo di legno con un foro passante, attraverso il quale passa la barra filettata che è collegata alla manovella. Il rocchetto è bloccato con due bulloni e rondelle. Potete vedere anche il piccolo giunto: la sua scelta non è casuale:aprendolo (allentando due vitine) è possibile estrarre la barra su cui è fissato il rocchetto.
Ho provato anche a fare qualche prova (poi ho piantato lì perchè è una cosa da fare con MOLTA clama) e la cosa non è problematica. La manovella è quanto di più rudimentale possa esistere: una striscetta di alluminio e un rimasuglio di barra filettata con un tubicino di plastica azzurra.
ps:mi stavo per dimenticare di dire due parole sul rocchetto: questo progetto prevede l'uso di una gola singola,
novarria aveva rocchetti a due gole e così ho dovuto eliminare il separatore centrale, cosa semplice dato che ho usato un paio di tenaglie e una lima per lisciare la superficie....tutto qui! Prossima puntata: il contaspire (che adesso non c'è ancora)!
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marcoacqui- Membro di riguardo
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