Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
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Andrea Gianelli
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Scusa Andrea Gianelli, ho sentito dire che hai un amico direttore d'orchestra? E' vero? Perché non ce ne parli mai?
dude- UTENTE DISISCRITTO
- Data d'iscrizione : 01.06.09
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Perchè è allergico ai forum e vuole tenersi ben al di fuori.dude ha scritto:Scusa Andrea Gianelli, ho sentito dire che hai un amico direttore d'orchestra? E' vero? Perché non ce ne parli mai?
Comunque, se anche tu sei un appassionato di musica classica, posso tenerti aggiornato di eventuali iniziative concertistiche: se vorrai scrivermi al mio indirizzo privato, sarà per me un vero piacere fornirti tutte le info.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
L'unico vero motivo che starebbe alla base dell'alta fedeltà è quello di poter riprodurre un evento avvenuto in un luogo X ed in un tempo Y in un altro momento e in un altro posto.
La tecnica della stereofonia risale agli anni 30' del secolo passato e anche se si sono fatti passi avanti il principio è sempre quello.
Sembrano ovvietà ma spesso non ci si pensa.
A mio avviso vengono poco tenute in considerazioni tecniche a buon mercato, come quelle utili per prevenire loop di massa ovvero ottimizzare le impedenze degli apparecchi connessi fra di loro e troppo esaltato il bussiness system del cambia e scambia apparecchi.
Ad oggi, sia che si passi per l'autocostruzione ovvero dall'acquisto di prodotti "belli e fatti" si può mettere su un ottimo impianto con una spesa tutto sommato limitata.
Si può anche cercare di pescare nel mercato dell'usato e in ogni caso per avere un buon impianto non ci vogliono miliardi.
Ovviamente tutto questo va contro il mercato della cosiddetta High End che invece vorrebbe un esponenziale esborso di danaro per ottenere buone prestazioni, altrimenti, a detta di chi percorre questa strada, assolutamente non ottenibili.
Purtroppo, e qui ritorno, al discorso iniziale, parecchi cosiddetti audiofili non hanno come obbiettivo l'ascolto della musica ma solo il pavoneggiarsi dietro una pseudocultura che per esempio gli fa rifiutare ciò che è Progressive o Rock e di conseguenza si rifuggiano dietro il paravento di quei marchi di apparecchi che costituiscono, secondo accezione comune, il gotha della produzione audio.
Nulla di più falso, la musica è un patrimonio universale e forse, mi ci metto pure io, si fanno un po' troppe pippe quando si tratta di ascoltarla.
In fondo in questo e in altri campi, se ci si pensa bene la perfezione non esiste.
La tecnica della stereofonia risale agli anni 30' del secolo passato e anche se si sono fatti passi avanti il principio è sempre quello.
Sembrano ovvietà ma spesso non ci si pensa.
A mio avviso vengono poco tenute in considerazioni tecniche a buon mercato, come quelle utili per prevenire loop di massa ovvero ottimizzare le impedenze degli apparecchi connessi fra di loro e troppo esaltato il bussiness system del cambia e scambia apparecchi.
Ad oggi, sia che si passi per l'autocostruzione ovvero dall'acquisto di prodotti "belli e fatti" si può mettere su un ottimo impianto con una spesa tutto sommato limitata.
Si può anche cercare di pescare nel mercato dell'usato e in ogni caso per avere un buon impianto non ci vogliono miliardi.
Ovviamente tutto questo va contro il mercato della cosiddetta High End che invece vorrebbe un esponenziale esborso di danaro per ottenere buone prestazioni, altrimenti, a detta di chi percorre questa strada, assolutamente non ottenibili.
Purtroppo, e qui ritorno, al discorso iniziale, parecchi cosiddetti audiofili non hanno come obbiettivo l'ascolto della musica ma solo il pavoneggiarsi dietro una pseudocultura che per esempio gli fa rifiutare ciò che è Progressive o Rock e di conseguenza si rifuggiano dietro il paravento di quei marchi di apparecchi che costituiscono, secondo accezione comune, il gotha della produzione audio.
Nulla di più falso, la musica è un patrimonio universale e forse, mi ci metto pure io, si fanno un po' troppe pippe quando si tratta di ascoltarla.
In fondo in questo e in altri campi, se ci si pensa bene la perfezione non esiste.
Edgar- Affezionato
- Data d'iscrizione : 14.07.09
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Pienamente d'accordo su tutto.
- Un paradosso spazio-temporale!
- Vuoi dire una di quelle cose che distruggono l'universo?
- Precisamente!
Grande Giove!
Edgar ha scritto:L'unico vero motivo che starebbe alla base dell'alta fedeltà è quello di poter riprodurre un evento avvenuto in un luogo X ed in un tempo Y in un altro momento e in un altro posto.
- Un paradosso spazio-temporale!
- Vuoi dire una di quelle cose che distruggono l'universo?
- Precisamente!
Grande Giove!
Vincenzo- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 04.04.09
Numero di messaggi : 3644
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Vincenzo ha scritto:Pienamente d'accordo su tutto.Edgar ha scritto:L'unico vero motivo che starebbe alla base dell'alta fedeltà è quello di poter riprodurre un evento avvenuto in un luogo X ed in un tempo Y in un altro momento e in un altro posto.
- Un paradosso spazio-temporale!
- Vuoi dire una di quelle cose che distruggono l'universo?
- Precisamente!
Grande Giove!
In ogni caso Vicè io ho scritto riprodurre, il danno orbo si sarebbe palesato se avessi scritto "ricreare"....
Non ci sarebbe nessun Back to the future a salvarci .....
Edgar- Affezionato
- Data d'iscrizione : 14.07.09
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Vincenzo ha scritto:Pienamente d'accordo su tutto.Edgar ha scritto:L'unico vero motivo che starebbe alla base dell'alta fedeltà è quello di poter riprodurre un evento avvenuto in un luogo X ed in un tempo Y in un altro momento e in un altro posto.
- Un paradosso spazio-temporale!
- Vuoi dire una di quelle cose che distruggono l'universo?
- Precisamente!
Grande Giove!
, Vincenzo , vedo che anche a te quel film piace , ti consiglio , nel caso non ce l'avessi il cofanetto della trilogia ,
ciao!
S.
schwantz34- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 28.10.08
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Impianto : minimalista, uso un vecchio walkman con gli auricolari...
Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Il mio film preferito (tutta la trilogia)!schwantz34 ha scritto:Vincenzo ha scritto:Pienamente d'accordo su tutto.Edgar ha scritto:L'unico vero motivo che starebbe alla base dell'alta fedeltà è quello di poter riprodurre un evento avvenuto in un luogo X ed in un tempo Y in un altro momento e in un altro posto.
- Un paradosso spazio-temporale!
- Vuoi dire una di quelle cose che distruggono l'universo?
- Precisamente!
Grande Giove!
, Vincenzo , vedo che anche a te quel film piace , ti consiglio , nel caso non ce l'avessi il cofanetto della trilogia ,
ciao!
S.
thema2000ie- Moderatore
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Edgar ha scritto:
In ogni caso Vicè io ho scritto riprodurre, il danno orbo si sarebbe palesato se avessi scritto "ricreare"....
Non ci sarebbe nessun Back to the future a salvarci .....
In quel caso ci saremmo ritrovati in un Quantum leap!
Vincenzo- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 04.04.09
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Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Vincenzo ha scritto:
In quel caso ci saremmo ritrovati in un Quantum leap!
effettivamente ...
schwantz34- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 28.10.08
Numero di messaggi : 15857
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Impianto : minimalista, uso un vecchio walkman con gli auricolari...
Re: Il vero obiettivo dell’alta fedeltà
Edgar ha scritto:L'unico vero motivo che starebbe alla base dell'alta fedeltà è quello di poter riprodurre un evento avvenuto in un luogo X ed in un tempo Y in un altro momento e in un altro posto.
La tecnica della stereofonia risale agli anni 30' del secolo passato e anche se si sono fatti passi avanti il principio è sempre quello.
Sembrano ovvietà ma spesso non ci si pensa.
A mio avviso vengono poco tenute in considerazioni tecniche a buon mercato, come quelle utili per prevenire loop di massa ovvero ottimizzare le impedenze degli apparecchi connessi fra di loro e troppo esaltato il bussiness system del cambia e scambia apparecchi.
Ad oggi, sia che si passi per l'autocostruzione ovvero dall'acquisto di prodotti "belli e fatti" si può mettere su un ottimo impianto con una spesa tutto sommato limitata.
Si può anche cercare di pescare nel mercato dell'usato e in ogni caso per avere un buon impianto non ci vogliono miliardi.
Ovviamente tutto questo va contro il mercato della cosiddetta High End che invece vorrebbe un esponenziale esborso di danaro per ottenere buone prestazioni, altrimenti, a detta di chi percorre questa strada, assolutamente non ottenibili.
Purtroppo, e qui ritorno, al discorso iniziale, parecchi cosiddetti audiofili non hanno come obbiettivo l'ascolto della musica ma solo il pavoneggiarsi dietro una pseudocultura che per esempio gli fa rifiutare ciò che è Progressive o Rock e di conseguenza si rifuggiano dietro il paravento di quei marchi di apparecchi che costituiscono, secondo accezione comune, il gotha della produzione audio.
Nulla di più falso, la musica è un patrimonio universale e forse, mi ci metto pure io, si fanno un po' troppe pippe quando si tratta di ascoltarla.
In fondo in questo e in altri campi, se ci si pensa bene la perfezione non esiste.
Caro Edgar, non ho nulla da aggiungere a questa tua riflessione, in linea con quello che da sempre è il mio stesso pensiero, nonchè un prezioso arrichimento e completamento delle riflessioni precedentemente esposte.
Buon ascolto e a presto.
Buon ascolto e a presto.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 12.07.08
Numero di messaggi : 2608
Località : S. Pietro all'Olmo
Provincia : Milano
Occupazione/Hobby : Consulente
Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
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