Ma le orecchie ?

Ok
Questo mi aiuta a chiarire e vi ringrazio.
Arrivare a questa educazione è una strada che può essere seguita in vari modi ?
Anche da autodidatti, oppure bisogna per forza essere dei professionisti della musica ?
Perchè a volte mi sembra di leggere interpretazioni discordanti anche fra musicisti, chi dice che la fedeltà è la cosa più importante, chi invece guarda all'atmosfera (spero di riuscire a far capire il mio pensiero).
Prendendo anch'io l'esempio del vino, mi sembra che anche se non sono un sommelier con le giuste informazioni e con l'esperienza possa arrivare a percepire la differenza fra un brunello e un barolo, certamente non a distinguere la cantina o l'annata, ma lì siamo quasi nella fantascienza (e parlo da figlio di sommelier ), quindi con le giuste informazioni dovrei poter capire, anche se il mio impianto auditivo si sta limitando, le caratteristiche di un buon impianto, sempre per i miei gusti.
E poi alla fine mi sembra di capire che è tutto un compromesso, una ricerca che non dobbiamo far diventare mania o fobia !
Se dico castronerie bacchettatemi così imparo.

Claudio Arzani ha scritto:No, scusa Alberto ma........sono al lavoro, mica posso stare a guardare youtube, ti pare?

ligio al tuo dovere

Pegasotrail ha scritto:
Prendendo anch'io l'esempio del vino, mi sembra che anche se non sono un sommelier con le giuste informazioni e con l'esperienza possa arrivare a percepire la differenza fra un brunello e un barolo, certamente non a distinguere la cantina o l'annata, ma lì siamo quasi nella fantascienza (e parlo da figlio di sommelier )

Tuo padre potrà confermarti quanto ti dico: prendi due vini un rosso e un bianco, tappati il naso e chiudi gli occhi.
E bevi.
Non riuscirai a percepire differenze e vorrei sapere un sommelier come se la caverebbe

I nostri sensi non operano "stand alone" ma cooperano anche al di là di mere interazioni nervose (quali quelle ad esempio -indissolubili- tra gusto ed olfatto). Quanto ci aiuta la vista a disacriminare il sapore di un vino? Quel rosso rubino con riflessi granata ci dice che sarà asciutto in bocca perchè siamo stati "educati" (e abbiamo quindi creato un "percorso sensoriale") ad associare le due cose o perchè è proprio un colore che "ci guida" verso quel gusto (diciamo "naturalmente")?

Portiamo tutto questo in ambito hifi, e vediamo un pò che ne viene fuori

tino84 ha scritto:
ti quoto in tutto,solo che "amplifico" quel "già più verosimile" per la musica "amplificata":
hai voglia a trovare quella distorsione di chitarra o quello slap del basso elettrico,non solo in quanto a mera "corrente" ma anche solo in quanto ad energia.
per non parlare delle voci,per me che il riferimento è il growl/scream,nulla batte l'impatto di un vero vocione live piuttosto che una ottima registrazione.
il resto è solo gusto,nonchè chiarezza e fruibilità.la maggior parte di noi credo vada già bene un impianto che restituisce in maniera chiara e facile all ascolto la scena sonora,il resto son perlopiù gusti,no?

Comunque diffusori ad alta efficienza aiutano per l'effetto "live".

Se un sommelier non riesce a riconoscere un bianco da un rosso ad occhi chiusi, è meglio che cambi lavoro...
Comunque ritornando a "palla" sul discorso, diciamo che per riconoscere un Barolo, bisogna berlo e qualcuno ti dica che quello è un Barolo... lapalissiano... peccato che in ambito hi-fi vorrebbe dire comprare una elettronica del livello del Barolo e provarla nel proprio impianto... non credo sia una cosa fattibile. Qui entrano in gioco gli amici audiofili più "danarosi" e disponibili a farci fare delle prove.
MA ATTENZIONE! Un ottimo Barolo, messo nel pranzo sbagliato, con le portate sbagliate, non potrà MAI migliorare un pessimo servizio di ristorazione.
Spero di essermi spiegato anche questa volta...
Bisogna affidarsi a un buon cameriere e sommelier per avere il giusto accoppiamento pietanza-vino e non fare di testa nostra se non si è un minimo informati sul da farsi.
COmunque alla fin-fine, bisogna girare tanto, ascoltare tanto e non fossilizzarsi solamente sul proprio impianto, ma sforzarsi di sentire anche le cose che non piacciono per poterne capire i pregi e i difetti e da lì poi maturare le proprie convinzioni-gusti.
Se uno preferisce un wisky da un Burbon è perchè cnosce le differenze.
Io per esempio che sono COMPLETAMENTE astemio, non saprei riconoscere l'uno dall'altro.
Il bello è che essendo astemio, faccio esempi con gli alcolici per farvi capire l'audio...

Pegasotrail ha scritto:Ma nessuno conosce trucchetti o esercizi per migliorare la propria sensibilità auditiva ?
Per la vista, per esempio, esistono degli esercizi che aiutano a migliorare la capacità percettiva e altri che aiutano a rinforzare i muscoli migliorando così la capacità di mettere a fuoco con maggiore precisione e con tutti e due gli occhi.

Sì, come per migliorare la vista esiste il metoto Bates, per l'udito si ottengono interessanti risultati con il metodo Tomatis.
Tuttavia, mentre il primo consiste in esercizi molto semplici che uno può fare per conto suo, per il secondo c'è bisogno di utilizzare apparecchiature specifiche in centri specializzati.

Oscar ha scritto:Se un sommelier non riesce a riconoscere un bianco da un rosso ad occhi chiusi, è meglio che cambi lavoro...

Io per esempio che sono COMPLETAMENTE astemio, non saprei riconoscere l'uno dall'altro.
Il bello è che essendo astemio, faccio esempi con gli alcolici per farvi capire l'audio...

Ecco, fidati che chiudendo gli occhi, E tappandosi il naso, ho i miei seri dubbi che anche un sommelier riconoscerebbe un bianco da un rosso.
Me l'ha spiegato (guarda te) proprio un sommelier, per farmi capire il perchè della successione vista-olfatto-gusto nella degustazione (perchè non osservarlo alla fine il vino, no?): abbiamo fatto la prova, e ti assicuro che è vero.

Tutto a dimostrazione che l'interazione sensoriale è incredibilamente più complessa di quanto non si possa immaginare.
Se sei astemio prova con due suchi di frutta (quindi roba abbastanza "discriminabile"...), che abbiano però la stessa densità (non ananas e pera, per esempio).
Chiudi gli occhi e tappa il naso.
Bevi.
E...

Forse questo è un pò estremo perchè nella maggior parte dei bianchi è presente una carica acida superiore, quindi un buon sommelier ci arriverebbe, ma mi è chiaro il discorso e assimilo e ragionando non posso che concordare
Anche la musica si ascolta con tutto il corpo.

Grazie anche per le indicazioni sul metodo tomatis, che associavo soltanto alla dislessia, veramente interessante.

Pegasotrail ha scritto:Forse questo è un pò estremo perchè nella maggior parte dei bianchi è presente una carica acida superiore

Che tu sei sicuro di riuscire a recepire senza olfatto?
Le tue papille gustative hanno una soglia estremamente alta, e se non integrate a livello centrale dal segnale olfattivo, trasmettono poco (se non sensazioni "forti" - aspro, amaro, dolce - e comunque in modo estremamente confuso).

Prova e sappimi dire

Io non so se ci riuscirei, so però che mio padre queste sfide le faceva con gli amici ed effettivamente giocava su certi bianchi che anche con l'olfatto possono tradire !
Grazie delle dritte.