Un'esperienza di ascolto differente
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
No, sta dicendo che il DRC con le escursioni dinamiche non ha nulla a che fare.robi68 ha scritto:stai dicendo che un impianto audio senza la correzione con DRC non riesca a riprodurre le escursioni dinamiche correttamente?
Eh, no, direi che invece è proprio lo stesso discorso...robi68 ha scritto:Questo è già un altro discorso.
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Mah.. forse partiamo da esperienze diametralmente opposte ma così sembra che non esista diffusore in grado di riprodurre adeguatamente e che il drc possa fare suonare le lonpoo come diffusori hiend.
Poi vorrei sapere anche i soliti amanti del vinile cosa hanno da dire che in un thread li trovi accaniti con l'analogico più analogico del digitale e nell'altro si esaltano per una convoluzione..
Sono perplesso ma ribadisco il mio concetto: se c'è un problema evidente allora è il caso di correggere, altrimenti per me è un no.
Poi vorrei sapere anche i soliti amanti del vinile cosa hanno da dire che in un thread li trovi accaniti con l'analogico più analogico del digitale e nell'altro si esaltano per una convoluzione..
Sono perplesso ma ribadisco il mio concetto: se c'è un problema evidente allora è il caso di correggere, altrimenti per me è un no.
Firace- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Seguendo questa discussione mi sembra di essere tornato all'asilo......io mi defilo.Marco Ravich ha scritto:Eh, no, direi che invece è proprio lo stesso discorso...robi68 ha scritto:Questo è già un altro discorso.
robi68- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Vabbè, lasciamo perdere vaFirace ha scritto:Mah.. forse partiamo da esperienze diametralmente opposte ma così sembra che non esista diffusore in grado di riprodurre adeguatamente e che il drc possa fare suonare le lonpoo come diffusori hiend.
Poi vorrei sapere anche i soliti amanti del vinile cosa hanno da dire che in un thread li trovi accaniti con l'analogico più analogico del digitale e nell'altro si esaltano per una convoluzione..
Sono perplesso ma ribadisco il mio concetto: se c'è un problema evidente allora è il caso di correggere, altrimenti per me è un no.
beppe61- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
DRC tema interessante
Io non c'è lo ancora ma spero prossimamente di integrare nel mio MiniDSP 2x4HD l' upgrade DDRC-24, il DIRAC Live.
da un anno faccio correzioni entro il miniDSP nella mia stanza d'ascolto.
Ma quello che sto penso da molto è se useremo un altoparlante da pavimento diciamo della categoria di prezzo più basso (ad esempio 1000 € per una coppia), la domanda è quindi se linearizziamo con DRC oppure con Dirac Live suona lo stesso bene in ambiente di come un altoparlante di alta classe (ad esempio una coppia per 5000 €) che ha già una risposta in frequenza quasi lineare ?
Penso che Dirac ( DRC ) aiuti più a migliorare le frequenze con valle e picchi l'acustica della tua stanza, ma non potrà mai competere con telai di scarsa qualità sonora dell'altoparlante economico contro dei buoni driver di fascia alta qualità, è qui che sono le differenze sonore o no !!
Ma poi perché devo fare misurazione col microfono a 7 o 9 punti in stanza, normalmente mi basta fare solo da dove sono seduto o sento ?
Io non c'è lo ancora ma spero prossimamente di integrare nel mio MiniDSP 2x4HD l' upgrade DDRC-24, il DIRAC Live.
da un anno faccio correzioni entro il miniDSP nella mia stanza d'ascolto.
Ma quello che sto penso da molto è se useremo un altoparlante da pavimento diciamo della categoria di prezzo più basso (ad esempio 1000 € per una coppia), la domanda è quindi se linearizziamo con DRC oppure con Dirac Live suona lo stesso bene in ambiente di come un altoparlante di alta classe (ad esempio una coppia per 5000 €) che ha già una risposta in frequenza quasi lineare ?
Penso che Dirac ( DRC ) aiuti più a migliorare le frequenze con valle e picchi l'acustica della tua stanza, ma non potrà mai competere con telai di scarsa qualità sonora dell'altoparlante economico contro dei buoni driver di fascia alta qualità, è qui che sono le differenze sonore o no !!
Ma poi perché devo fare misurazione col microfono a 7 o 9 punti in stanza, normalmente mi basta fare solo da dove sono seduto o sento ?
saltonm73- Membro di riguardo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
beppe61 ha scritto:Vabbè, lasciamo perdere vaFirace ha scritto:Mah.. forse partiamo da esperienze diametralmente opposte ma così sembra che non esista diffusore in grado di riprodurre adeguatamente e che il drc possa fare suonare le lonpoo come diffusori hiend.
Poi vorrei sapere anche i soliti amanti del vinile cosa hanno da dire che in un thread li trovi accaniti con l'analogico più analogico del digitale e nell'altro si esaltano per una convoluzione..
Sono perplesso ma ribadisco il mio concetto: se c'è un problema evidente allora è il caso di correggere, altrimenti per me è un no.
Sfortunatamente funzionate in modo banale.
Se comprare un DAC mqa diventa il miglior formato possibile e sentite differenze inenarrabili.
Se usate Spotify non si sentono differenze con un CD.
Se avete un vecchio giradischi l'analogico surclassa il digitale.
Se usate la correzione ambientale in modo invasivo siete dei visionari che sono avanti decenni rispetto alla razza umana.
...
Mamma mia...
Firace- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Firace ha scritto:beppe61 ha scritto:Vabbè, lasciamo perdere vaFirace ha scritto:Mah.. forse partiamo da esperienze diametralmente opposte ma così sembra che non esista diffusore in grado di riprodurre adeguatamente e che il drc possa fare suonare le lonpoo come diffusori hiend.
Poi vorrei sapere anche i soliti amanti del vinile cosa hanno da dire che in un thread li trovi accaniti con l'analogico più analogico del digitale e nell'altro si esaltano per una convoluzione..
Sono perplesso ma ribadisco il mio concetto: se c'è un problema evidente allora è il caso di correggere, altrimenti per me è un no.
Sfortunatamente funzionate in modo banale.
Se comprare un DAC mqa diventa il miglior formato possibile e sentite differenze inenarrabili.
Se usate Spotify non si sentono differenze con un CD.
Se avete un vecchio giradischi l'analogico surclassa il digitale.
Se usate la correzione ambientale in modo invasivo siete dei visionari che sono avanti decenni rispetto alla razza umana.
...
Mamma mia...
Si in effetti esistono modi diversi di affrontare le novità, quando è passato del tempo ad ascoltare il proprio impianto arriva una novità, di qualsiasi tipo, e subito è un passo avanti, ma come facevo a sentire l'impianto prima??
Questo modo crea tanta confusione in chi legge magari novizio, perchè non può sapere da dove parte e quanto sia oggettiva
Bisogna sempre essere scettici verso le novità inserite nel nostro impianto, attendere tempo prima di poter dare un eventuale giudizio, lasciando sempre collegato anche il cervello
root- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
No, il DRC (Digital Room Correction) linearizza la risposta dei diffusori nell'ambiente in cui suonano.Firace ha scritto:Mah.. forse partiamo da esperienze diametralmente opposte ma così sembra che non esista diffusore in grado di riprodurre adeguatamente e che il drc possa fare suonare le lonpoo come diffusori hiend.
Il DRC è evidentemente ad appannaggio di chi ascolta musica liquida...Firace ha scritto:Poi vorrei sapere anche i soliti amanti del vinile cosa hanno da dire che in un thread li trovi accaniti con l'analogico più analogico del digitale e nell'altro si esaltano per una convoluzione..
Ribadisco anch'io: più che il DRC - che è un po' "l'ultima spiaggia" - servono le misure strumentali, per correggere FISICAMENTE l'ambiente (es. inserendo/calibrando assorbitori, diffusori, bass trap e quant'altro).Firace ha scritto:se c'è un problema evidente allora è il caso di correggere, altrimenti per me è un no.
Re: Un'esperienza di ascolto differente
DRC può attenuare i picchi ma NON colmare gli avvallamenti, ecco perché un diffusore con AP mediocri non suonerà mai come uno di qualità.saltonm73 ha scritto:Penso che Dirac ( DRC ) aiuti più a migliorare le frequenze con valle e picchi l'acustica della tua stanza, ma non potrà mai competere con telai di scarsa qualità sonora dell'altoparlante economico contro dei buoni driver di fascia alta qualità, è qui che sono le differenze sonore o no !!
No, per l'appunto, proprio perché servono dei AP in grado di riprodurre tutto lo spettro audio, poi DRC può aiutare a livellarne la risposta.saltonm73 ha scritto:se linearizziamo con DRC oppure con Dirac Live suona lo stesso bene in ambiente di come un altoparlante di alta classe (ad esempio una coppia per 5000 €) che ha già una risposta in frequenza quasi lineare ?
Assolutamente.saltonm73 ha scritto:Ma poi perché devo fare misurazione col microfono a 7 o 9 punti in stanza, normalmente mi basta fare solo da dove sono seduto o sento ?
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Marco Ravich ha scritto:
Ribadisco anch'io: più che il DRC - che è un po' "l'ultima spiaggia" - servono le misure strumentali, per correggere FISICAMENTE l'ambiente (es. inserendo/calibrando assorbitori, diffusori, bass trap e quant'altro).
Scusa ma allora siamo d'accordo.
Se dici che è l'ultima spiaggia significa che come me lo utilizzeresti solo in casi di evidenti problemi e solo dopo aver prima trattato l'ambiente..
Firace- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
No, ma DSD è scientificamente migliore di PCM, invece MQA è una commercialata.Firace ha scritto:Se comprare un DAC mqa diventa il miglior formato possibile e sentite differenze inenarrabili.
Spotify lossless credo di sì.Firace ha scritto:Se usate Spotify non si sentono differenze con un CD.
Il vinile suonerebbe pure bene (anche se la praticità d'uso e stoccaggio è pessima), se le relative tecnologie fossero state aggiornate:Firace ha scritto:Se avete un vecchio giradischi l'analogico surclassa il digitale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Giradischi_ottico
Come tutte le tecnologie, la correzione ambielntale DIGITALE (DRC) per produrre risultati apprezzabili va usata in modo intelligente ed oculato.Firace ha scritto:Se usate la correzione ambientale in modo invasivo siete dei visionari che sono avanti decenni rispetto alla razza umana.
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Certo: l'impianto e l'ambiente vanno "sistemati" anzitutto fisicamente, il DRC - che equalizza il segnale digitale a monte del DAC - va utilizzato solo quando con l'intervento fisico le misure non miglirano più.Firace ha scritto:Scusa ma allora siamo d'accordo.
Se dici che è l'ultima spiaggia significa che come me lo utilizzeresti solo in casi di evidenti problemi e solo dopo aver prima trattato l'ambiente..
Siamo quindi d'accordo che tutto ruota attorno alle misure strumentali.
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Marco Ravich ha scritto:Certo: l'impianto e l'ambiente vanno "sistemati" anzitutto fisicamente, il DRC - che equalizza il segnale digitale a monte del DAC - va utilizzato solo quando con l'intervento fisico le misure non miglirano più.Firace ha scritto:Scusa ma allora siamo d'accordo.
Se dici che è l'ultima spiaggia significa che come me lo utilizzeresti solo in casi di evidenti problemi e solo dopo aver prima trattato l'ambiente..
Siamo quindi d'accordo che tutto ruota attorno alle misure strumentali.
quando ho preso il NAD, essendo tecnologicamente incapace, non ho utilizzato DIRAC per qualche mese, non suonava certo da schifo ma poi mi sono deciso, operazione semplicissima, fa tutto lui, e non mi sembrava che ci fosse tutta questa differenza, ma dopo qualche giorno, durante un pomeriggio di ascolti, l'ho disinserito, basta un clic sul tablet, peggioramento enorme, soprattutto con musica complessa, ad un amico, come già detto sono bastati 30 secondi per scegliere la stessa strada.
Parliamo di impianti inseriti in stanze dedicate o quasi, dove non ci sono limiti estetici (o quasi, anche l'occhio vuole la sua parte) quindi con impianto inserito in maniera corretta, in un normale soggiorno abitativo e usato da tutta la famiglia non metterai mai dei tube traps o altre cose esteticamente discutibili, molto meglio una correzione attiva.
Poi è ovvio che non fa miracoli, non trasforma delle Loompo in delle TAD o Magico ma le fa sicuramente rendere al meglio.
Ultima cosa, essendo dirac inserito in un pre e non in un PC, funziona con tutte le sorgenti, analogiche incluse...
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Ecco perché l'approccio della NAD non mi convince: applica un DRC - ossia una modifica DIGITALE del segnale originario (se lo fa anche sul segnale analogico vuol dire che lo digitalizza, lo modifica e poi lo manda al DAC) - "a prescindere" dal corretto posizionamento ed eventuali interventi fisici sull'ambiente, che ovviamente la macchina non può rilevare automaticamente.giucam61 ha scritto:operazione semplicissima, fa tutto lui, e non mi sembrava che ci fosse tutta questa differenza, ma dopo qualche giorno, durante un pomeriggio di ascolti, l'ho disinserito, basta un clic sul tablet, peggioramento enorme, soprattutto con musica complessa, ad un amico, come già detto sono bastati 30 secondi per scegliere la stessa strada.
Quando, in futuro, abbineranno uno scanner 3D al microfono di misura forse il processo si potrà pure "automatizzare".
Certo in un ambiente domestico inserire correzioni fisiche troppo evidenti/strane (esteticamente) è complicato, ma - ad esempio - posizionare meglio gli oggetti nella stanza od aggiungere una tenda è fattibilissimo.giucam61 ha scritto:in un normale soggiorno abitativo e usato da tutta la famiglia non metterai mai dei tube traps o altre cose esteticamente discutibili, molto meglio una correzione attiva.
Differentemente andrei cauto con la correzione digitale "as is", che magari può aiutare ugualmente (ma si rischia quello che sosteneva @Firace), perché si modifica l'audio sorgente per adattarlo agli "errori" introdotti dall'ambiente, il che è sbagliato: la correzione ambientale è pensata al contrario per fare in modo che l'interazione fra ambiente e diffusori sia funzionale alla corretta riproduzione dei segnali audio.
A mio parere bisogna imparare bene come effettuare ed interpretare le misure, per poter correggere fisicamente (inserendo/togliendo/calibrando eventuali riflettori, attenuatori e quant'altro) la risposta in ambiente e solo quando non si riesce più a migliorarla introdurre un'opportuna equalizzazione digitale per livellare gli eventuali picchi - ma NON gli avvallamenti - eccedenti.giucam61 ha scritto:Poi è ovvio che non fa miracoli, non trasforma delle Loompo in delle TAD o Magico ma le fa sicuramente rendere al meglio.
Se ci segui ancora batti 1 colpo @ivan39: dico bene ?
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Rispondo a Marco riguardo gli ultimi suoi post nella maniera che ritengo sia più chiara e comprensibile aldilà di idee,abitudini,gusti ecc ecc.
Il post che ho scritto è stato fatto con l'intenzione di introdurre un aspetto spesso sottovalutato o ignorato da molti appassionati del settore.
Primo perchè non lo si conosce ,secondo perchè non si ha idea del corretto utilizzo( e per corretto utilizzo parlo di parametri e scelte piuttosto avanzati),terzo perchè alla soglia del 2022 quando si parla di un qualcosa di simile o fac simile ad una equalizzazione ancora si riaccende il neurone addetto all'audiofilia pura e iniziano i macelli .
Ma a parte questo,il discorso DRC in generale è un aspetto molto complesso da gestire ma una volta fatta la dovuta esperienza si ha uno strumento in mano tremendamente efficace nell'interazione ambiente-diffusori.
Ovviamente mettere il proprio setup audio in una stanza vuota e pensare che il solo DRC faccia il miracolo di aggiustare tutto è pura follia,ma questo è già stato detto.
Serve a monte una correzione passiva che implementi l'uso finale del DRC.In molti sostengono che basterebbe una correzione passiva mirata per abolire del tutto l'uso del DRC....mi chiedo:
Se io devo tenere a bada delle onde stazionarie in bassa ,bassissima frequenza a meno di non costruire dei pannelli fonoassorbenti di un paio di metri di spessore o di ascoltare all'aperto o in camera anecoica perfettamente calibrata.......come faccio?
Siccome l'ambiente domestico purtroppo introduce tutta una serie di alterazioni(picchi,valli,risonanze,riverberi)al segnale,si dovrebbe cercare di minimizzare l'apporto negativo dell'ambiente per non inficiare pesantemente sulla possibilità di far arrivare al nostro orecchio quante più possibili informazioni presenti nel brano che andiamo ad ascoltare .
Leggendo a spanne qualche risposta mi rendo conto che forse introdurre un grafico può essere per molti un arma a doppio taglio nel senso che sembra che si vada a togliere chissà cosa al segnale.....invece non è assolutamente così.
Il DRC non aggiunge e non toglie nulla,questo è stato testato più volte in parecchie circostanze.
Come tutte le cose,il DRC da anche la possibilità di essere applicato a più livelli di integrazione e di conoscenza.
Si può partire da un livello molto base ovvero linearizzando con un profino assolutamente normale i 2 canali e ascoltare quello che viene fuori,ed è già qualcosa.Si può scegliere il tipo e il range di applicazione della correzione(più o meno spinta-range più o meno ampio)e già si va ad uno step superiore.Si può poi arrivare ad uno step che ritengo sia quello che "fa la differenza" ovvero valutare la risposta dei due canali simultaneamente con il DRC attivato e valutare "live" la situazione.Questo perchè due canali singolarmente linearizzati non suoneranno insieme lineari.Allora si va ad applicare una curva di equalizzazione mirata e calibrata per far si che il nostro DRC applichi il massimo potenziale,ovvero la risposta "live" dei nostri diffusori corretta e lineare.Potrei andare avanti sui parametri della curva di eq da applicare ma penso di avervi riempito le scatole a sufficenza
Per Marco:Verissimo il discorso che il DRC pialla i picchi e non riempie ,o meglio non del tutto,i buchi.Nel digitale ad alta risoluzione il togliere non crea nessuna perdita di risoluzione ,il riempire costringe l'ampli ad un boost di corrente che potrebbe mandarlo in clip,da qui la scelta di questo tipo(ma anche li ci si può lavorare.
Se guardi bene.....perchè nel grafico ho linearizzato così in basso rispetto la risposta iniziale?Sono passato al di sotto delle avvallatura più marcate per avere la massima linearità senza perdita di risoluzione alcuna apposta sembra cha si sia tolto tanto senale....non si è tolto nulla in realtà,basta avere un pò di guadagno disponibile sull'ampli e questo a casa mia non manca ....un saluto
Il post che ho scritto è stato fatto con l'intenzione di introdurre un aspetto spesso sottovalutato o ignorato da molti appassionati del settore.
Primo perchè non lo si conosce ,secondo perchè non si ha idea del corretto utilizzo( e per corretto utilizzo parlo di parametri e scelte piuttosto avanzati),terzo perchè alla soglia del 2022 quando si parla di un qualcosa di simile o fac simile ad una equalizzazione ancora si riaccende il neurone addetto all'audiofilia pura e iniziano i macelli .
Ma a parte questo,il discorso DRC in generale è un aspetto molto complesso da gestire ma una volta fatta la dovuta esperienza si ha uno strumento in mano tremendamente efficace nell'interazione ambiente-diffusori.
Ovviamente mettere il proprio setup audio in una stanza vuota e pensare che il solo DRC faccia il miracolo di aggiustare tutto è pura follia,ma questo è già stato detto.
Serve a monte una correzione passiva che implementi l'uso finale del DRC.In molti sostengono che basterebbe una correzione passiva mirata per abolire del tutto l'uso del DRC....mi chiedo:
Se io devo tenere a bada delle onde stazionarie in bassa ,bassissima frequenza a meno di non costruire dei pannelli fonoassorbenti di un paio di metri di spessore o di ascoltare all'aperto o in camera anecoica perfettamente calibrata.......come faccio?
Siccome l'ambiente domestico purtroppo introduce tutta una serie di alterazioni(picchi,valli,risonanze,riverberi)al segnale,si dovrebbe cercare di minimizzare l'apporto negativo dell'ambiente per non inficiare pesantemente sulla possibilità di far arrivare al nostro orecchio quante più possibili informazioni presenti nel brano che andiamo ad ascoltare .
Leggendo a spanne qualche risposta mi rendo conto che forse introdurre un grafico può essere per molti un arma a doppio taglio nel senso che sembra che si vada a togliere chissà cosa al segnale.....invece non è assolutamente così.
Il DRC non aggiunge e non toglie nulla,questo è stato testato più volte in parecchie circostanze.
Come tutte le cose,il DRC da anche la possibilità di essere applicato a più livelli di integrazione e di conoscenza.
Si può partire da un livello molto base ovvero linearizzando con un profino assolutamente normale i 2 canali e ascoltare quello che viene fuori,ed è già qualcosa.Si può scegliere il tipo e il range di applicazione della correzione(più o meno spinta-range più o meno ampio)e già si va ad uno step superiore.Si può poi arrivare ad uno step che ritengo sia quello che "fa la differenza" ovvero valutare la risposta dei due canali simultaneamente con il DRC attivato e valutare "live" la situazione.Questo perchè due canali singolarmente linearizzati non suoneranno insieme lineari.Allora si va ad applicare una curva di equalizzazione mirata e calibrata per far si che il nostro DRC applichi il massimo potenziale,ovvero la risposta "live" dei nostri diffusori corretta e lineare.Potrei andare avanti sui parametri della curva di eq da applicare ma penso di avervi riempito le scatole a sufficenza
Per Marco:Verissimo il discorso che il DRC pialla i picchi e non riempie ,o meglio non del tutto,i buchi.Nel digitale ad alta risoluzione il togliere non crea nessuna perdita di risoluzione ,il riempire costringe l'ampli ad un boost di corrente che potrebbe mandarlo in clip,da qui la scelta di questo tipo(ma anche li ci si può lavorare.
Se guardi bene.....perchè nel grafico ho linearizzato così in basso rispetto la risposta iniziale?Sono passato al di sotto delle avvallatura più marcate per avere la massima linearità senza perdita di risoluzione alcuna apposta sembra cha si sia tolto tanto senale....non si è tolto nulla in realtà,basta avere un pò di guadagno disponibile sull'ampli e questo a casa mia non manca ....un saluto
ivan39- Membro classe bronzo
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Provincia : tranquillo......a volte
Impianto : Pc Audio ,Jriver player,dac S.M.S.L. do100,finale Hypex NCore 252mp,diffusori Cerwin Vega XLS15 con cabinet custom
Re: Un'esperienza di ascolto differente
giucam61 ha scritto:
Ultima cosa, essendo dirac inserito in un pre e non in un PC, funziona con tutte le sorgenti, analogiche incluse...
Premesso che non conosco il tuo pre.. ma se ha il drc anche per le sorgenti analogiche allora queste sono convertite in digitale.
Un pre che lavora sul segnale digitale è molto diverso da un pre che lavora in analogico
Firace- Membro classe argento
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Bene! Adesso pero devi fare la prova del 9, ed ascoltare l'impianto senza equalizzazioni in campo aperto, anche dietro al giardino ... le correzioni lavorano solo sui livelli, non sulle dispersioni riflessi, riverberi o dinamica
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Ti ringrazio ma mi basta godermelo tra le mura di casa poi per i livelli e le riflessioni sono già a posto(fortunatamente)Rino88ex ha scritto:Bene! Adesso pero devi fare la prova del 9, ed ascoltare l'impianto senza equalizzazioni in campo aperto, anche dietro al giardino ... le correzioni lavorano solo sui livelli, non sulle dispersioni riflessi, riverberi o dinamica
ivan39- Membro classe bronzo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
ivan39 ha scritto:Da un paio di mesi(abbondanti)sto ascoltando e riascoltando la mia libreria musicale con un approccio che fino a poco tempo fa consideravo tutt'altro che idoneo e corretto,ovvero con un equalizzazione nel mio punto di ascolto,assolutamente flat(giusto un db circa in più sulle basse a scemare fino ai 250hz circa).
Questo perchè parlando con dei tecnici del settore e studiando un pò in rete ,mi sono effettivamente convinto che c'è più di una ragione per ritenere che sia effettivamente un approccio corretto.Ovviamente serve un pò di "apprendistato"all'inizio.Si ha la sensazione che i bassi siano spariti,i medi siano freddi,gli alti traoananti,che il suono sia povero.....lo dicevo anche io .Seguendo però il consiglio di perseverare nell'ascolto per almeno una quindicina di giorni,poi tornare alle vecchie abitudini,devo dire che avevano effettivamente ragione.L'approccio con una curva flat(o quasi) è realmente efficace e mette a nudo parecchi aspetti ,in primis quello di avere praticamente carta bianca sulla qualità del fonico o chi per lui che ha confezionato il pezzo....e questo è un bene ma anche un male.L'ascolto è molto molto dettagliato semplicemente perchè tutte le frequenze sono allineate sullo stesso piano.....il basso c'è ma non sconfina,il medio idem,le alte frequenze presenti ma non fastidiose...che dire,il tutto molto equilibrato e gradevole.Capisco la reticenza di moti riguardo quello che sto scrivendo ma mi sento veramente di consigliare questo tipo di approccio.
Nel grafico è presente la correzione DRC flat(blu),la correzione flat con una leggera esaltazione in basso(verde) e la normale risposta in frequenza senza l'uso del DRC.
Unica nota negativa.....da tutto questo non si torna indietro....provare per credere....un saluto.
P.S. Marco Ravich ha ascoltato il tutto e ragionando su questo tipo di ascolto ha concordato con me che un ascolto di tipo flat può anche essere valido e"radiografante" per certi aspetti.
partivi da una situazione non certo ottimale...
Vorrei veder il filtro applicato, ma ho fondati dubbi che sia accettabile , specie in gamma alta e comuqnue, hai perso 20db di dinamica?
marcoc1712- Novizio
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
Perché....il valore in giallo è il valore della dinamica??
Come ripeto nell'ultimo post,guardare il grafico potrebbe nuocere gravemente,non alla salute ovviamente,ma all'interpretazione,quello si
Come ripeto nell'ultimo post,guardare il grafico potrebbe nuocere gravemente,non alla salute ovviamente,ma all'interpretazione,quello si
ivan39- Membro classe bronzo
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Re: Un'esperienza di ascolto differente
L'approccio flat è assolutamente corretto ed è quello che ho sempre usaro anch'io da 40 anni.
Ma c'è un pero': la sala d'ascolto. Non tutte le sale d'ascolto riescono a restituire il suono flat anzi, direi che la maggior parte non lo fa. Ora se queste differenze sono accettabili ok, vai di flat e via cosi ma se non lo sono(ed è cosi in molti casi) il correttivo è necessario proprio per ristabilire l'equilibrio flat voluto dall'autore e dal suo Ingegnere del suono. Allo scopo servono a poco equalizzatori a ottava, servono invece quelli parametrici dotsti di buona testina microfonica. A questo proposito alcuni ampli AV tipo Yamaha o Denon forniscono questa attrezzatura che tra l'altro funziona abbastanza bene.
Quindi flat si ma se l'ambinente è molto riflettente o assorbente è necessaria una equalizzazione puntuale.
Ma c'è un pero': la sala d'ascolto. Non tutte le sale d'ascolto riescono a restituire il suono flat anzi, direi che la maggior parte non lo fa. Ora se queste differenze sono accettabili ok, vai di flat e via cosi ma se non lo sono(ed è cosi in molti casi) il correttivo è necessario proprio per ristabilire l'equilibrio flat voluto dall'autore e dal suo Ingegnere del suono. Allo scopo servono a poco equalizzatori a ottava, servono invece quelli parametrici dotsti di buona testina microfonica. A questo proposito alcuni ampli AV tipo Yamaha o Denon forniscono questa attrezzatura che tra l'altro funziona abbastanza bene.
Quindi flat si ma se l'ambinente è molto riflettente o assorbente è necessaria una equalizzazione puntuale.
alexflibero- Novizio
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Impianto : Ampli AV HK255 + Ampli finale Mosfet (autocostruito) + Klipsch RF35 + Indiana Line Arbour 2 + Klipsch RC35 + CD NAD BE255 + DVD Player Toshiba + Media Player Dvico Tvix 6600Plus
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Infatti come dicevo post addietro,la sola condizione flat come risposta in frequenza dice poco,l'importante che ci siano altri parametri che vadano a supportare e mettere in condizioni l'ascoltatore di beneficiare di un ascolto flat.Se non tengo conto di questo certamente un tipo di ascolto del genere non sarà piacevole e non potrà mai esserloalexflibero ha scritto:L'approccio flat è assolutamente corretto ed è quello che ho sempre usaro anch'io da 40 anni.
Ma c'è un pero': la sala d'ascolto. Non tutte le sale d'ascolto riescono a restituire il suono flat anzi, direi che la maggior parte non lo fa. Ora se queste differenze sono accettabili ok, vai di flat e via cosi ma se non lo sono(ed è cosi in molti casi) il correttivo è necessario proprio per ristabilire l'equilibrio flat voluto dall'autore e dal suo Ingegnere del suono. Allo scopo servono a poco equalizzatori a ottava, servono invece quelli parametrici dotsti di buona testina microfonica. A questo proposito alcuni ampli AV tipo Yamaha o Denon forniscono questa attrezzatura che tra l'altro funziona abbastanza bene.
Quindi flat si ma se l'ambinente è molto riflettente o assorbente è necessaria una equalizzazione puntuale.
Anche perchè....se l'artista o il suo ingegnere del suono mi propone un brano con una propria equalizzazione fatta durante la produzione e,per esempio,la mia stanza ,nel mio punto di ascolto,mi crea delle enfasi o delle mancanze sullo spettro audio,credo che non riuscirò a cogliere appieno le informazioni presenti nella sorgente.Un saluto.
ivan39- Membro classe bronzo
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Impianto : Pc Audio ,Jriver player,dac S.M.S.L. do100,finale Hypex NCore 252mp,diffusori Cerwin Vega XLS15 con cabinet custom
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Siamo d'accordo. Anche perche in studio l'ingegnere del suono lavora con dei monitor in una sala non proprio anecoica ma abbastanza isolata, cosa diversa dalle nostre case.
alexflibero- Novizio
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Numero di messaggi : 16
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Provincia : ROMA
Impianto : Ampli AV HK255 + Ampli finale Mosfet (autocostruito) + Klipsch RF35 + Indiana Line Arbour 2 + Klipsch RC35 + CD NAD BE255 + DVD Player Toshiba + Media Player Dvico Tvix 6600Plus
Re: Un'esperienza di ascolto differente
Ragazzi, capisco perfettamente che entrare nel mondo del DRC non è da tutti , soprattutto perchè si fa difficolta a staccarsi da un canone di ascolto assodato e in vigore da sempre , ma è il futuro .
Chi lo applica con successo e con cognizione di causa non torna più indietro.
Chi lo applica con successo e con cognizione di causa non torna più indietro.
spocry- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 28.08.09
Numero di messaggi : 900
Località : Torino
Provincia : TO
Impianto :- Spoiler:
- Impianto di riferimento
Sorgente CD Player Sony CDP XB-930 fixed pickup + PC portatile
DAC Musical Fidelity V-DAC supermodificato con batteria
Pre Audioresearch LS-7 Valvolare
Finale AudioResearch V35 Valvolare
Cavi di segnale Monster Cable Interlink
Cavi di potenza autocostruiti
Diffusori Sonus Faber Cremona Auditor + Stands originali
impianto secondario
sorgente: PC + Foobar + pennetta hiface + vdac I modificato alimentato a batteria
ampli: sonus faber power amator
diffusori: sonus faber Minima FM2
impianto Home Theatre
Sorgente audio/video Htpc
Display LCD 40" Samsung
Proiettore Espon TW20h
Processore digitale dolby Sony
Finale Multicanale Rotel RB-985 100 w x 5 certficato THX
diffusori frontali Sonus Faber Minima Amator
diffusore centrale Sonus Faber Piccolo Solo
diffusori posteriori Sonus Faber Wall Home
Sub Velodyne
Cavi tutti autocostruiti su progetto TNT
Re: Un'esperienza di ascolto differente
spocry ha scritto:Ragazzi, capisco perfettamente che entrare nel mondo del DRC non è da tutti , soprattutto perchè si fa difficolta a staccarsi da un canone di ascolto assodato e in vigore da sempre , ma è il futuro .
Chi lo applica con successo e con cognizione di causa non torna più indietro.
Standing ovation...
giucam61- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 26.09.15
Numero di messaggi : 11581
Provincia : verona
Occupazione/Hobby : lettura,sport
Impianto : .Nad c658, Audionirvana e altre cosette...
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