Pink Floyd - The River Endless

pallapippo ha scritto:
Io mi fermo a TDSOTM, WYWH e, facendo peraltro una selezione dei brani , The Wall ..

E infatti ho detto per me perchè son benissimo che molti non amino (per esempio) The Final Cut, che invece per me è un album eccezionale forse per il momento e l'età che avevo in cui l'avevo ascoltato.
Lo so che è un'eresia, ma se dovessi scegliere tra i due lo preferisco a TDSOTM, e anche WYWH lo preferisco a TDSOTM....

Certo che paragonare la suite di Atom Heart Mother con questa cosa insulsa...vabbè che i gusti sono insindacabili...ma c'è un limite a tutto...
Se la potevano risparmiare questa marchetta commerciale....poi questa storiella del tributo...che tristezza...Wish You Were Here...quello si che era un omaggio alla memoria...

Che tristezza, i PF non li voglio ricordare così...

Non solo, pensa che palle Ummagumma (studio), dall'inizio alla fine!

Secondo me i tre album migliori dei pf sono piu che eccezionali sono opere d'arte, e non mi sembra di esagerare col giudizio..

nd1967 ha scritto:Io gli do al massimo un 6 stiracchiato.

Se lo paragono ad uno qualsiasi (e sottolineo qualsiasi) dei loro album precedenti  gli do 0 (zero). Se lo paragono al livello medio dell'attuale panorama musicale gli do 8.

Così il buon Dacc si calma

(dacc ti vogliamo bene anche se hai le orecchie foderate di prosciutto )

n.enrico ha scritto:Così il buon Dacc si calma
(dacc ti vogliamo bene anche se hai le orecchie foderate di prosciutto  )

nd1967 ha scritto:

fedearc89 ha scritto:L'ho ascoltato oggi su spotify, secondo me è un album eccezionale...non capisco davvero chi ne parla così male.

Per me sono eccezionali TDSOTM, WYWH, Animals, The Wall e The Final Cut (e già qui quanti avrebbero a che ridire). Carini i due dopo...

P.S. ho usato il disco come test per addormentare mia figlia di 6 mesi.
E' vero... è ECCEZIONALE... si è addormentata a metà del primo brano!!!!!!!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE PINK FLOYD!
       

hai visto!!  ...e senza effetti collaterali!  

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The Final Cut è un album stupendo!!! A mio avviso, l'unica "colpa" che lo ha reso poco apprezzabile a molti, è quella di subire l'ingombrante ombra di The Wall.

traspar ha scritto:

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The Final Cut è un album stupendo!!! A mio avviso, l'unica "colpa" che lo ha reso poco apprezzabile a molti, è quella di subire l'ingombrante ombra di The Wall.

La penso esattamente come te!

Anch'io sarò forse controcorrente ma The final cut e Animals sono tra gli album che ascolto di più.

meraviglia ha scritto:Non solo, pensa che palle Ummagumma (studio), dall'inizio alla fine!

!!! mah!

consiglio un sano e propedeutico ritorno alle origini , anche perchè non li ho sentiti mai citare , magari non tutti li conoscono...Obscured by clouds , Meddle, A saurceful of secrets.
Bei tempi !

Obscured By clouds - Stay


https://www.youtube.com/watch?v=4cxOsxM-fdU

vera poesia

Questi ho iniziato ad ascoltarli a 17 anni. Aggiungo The Piper e More.

nd1967 ha scritto:
E infatti ho detto per me perchè son benissimo che molti non amino (per esempio) The Final Cut, che invece per me è un album eccezionale forse per il momento e l'età che avevo in cui l'avevo ascoltato.

Mi associo ai convinti estimatori di The Final Cut. Si tratta di uno di quegli album "perfetti", ovvero che fai partire e filano via fino alla fine, capaci di trascinare le emozioni attraverso il susseguirsi delle tracce; forse all'ascolto, mi risulta un po' meno amalgamata, Not Now John, (l'unica, se non sbaglio, dove canta Gilmour), ma si tratta di un dettaglio trascurabile, nel complesso di un'opera magnifica. Waters prosegue su certe tematiche introdotte con The Wall e sembra scendere ancor più dentro se stesso, le sue paranoie, quel rapporto mancato col padre deceduto in guerra. Se The Wall è più magnificente, ricco, articolato, qua il racconto si fa più intimo. Nel corso dell'album emergono momenti sublimi di lirismo trafitti dalla voce disperata di Waters. I testi di The Final Cut, per quel che mi riguarda, sono tra le cose migliori che abbia mai letto, profondi, poetici, taglienti. Imperdibile.

(P.S. pensando ad altri album a mio giudizio "perfetti", potrei citare Bitches Brew - ma anche il citatissimo Kind Of Blue - di Miles Davis; sicuramente Reign in Blood degli Slayer - ancora mi chiedo come sia stato possibile concepire quei 28.58min di rabbia e follia; Back in Black degli AC\DC; The End Complete, Obituary; tre concept imperdibili: Metropolis PT2: Scenes Of A Memory, dei Dream Theater; Be dei Pain Of Salvation; Posthumous Silence dei Sylvan... Per citare i primi che mi sono venuti in mente)

meraviglia ha scritto:Questi ho iniziato ad ascoltarli a 17 anni. Aggiungo The Piper e More.

io un pò prima di te , mi emozionano sempre.
In vinile of course , con la puntina leggera , come dice valter neri , perchè il solco è scavato dai tanti ascolti.

rferrinid ha scritto:

io un pò prima di te , mi emozionano sempre.
In vinile of course , con la puntina leggera , come dice valter neri , perchè il solco è scavato dai tanti ascolti.

Ma anche con awei es-q9 e lettore mp3, come dice fuscusmic. Entrano dentro comunque.

fuscusmic ha scritto:

nd1967 ha scritto:
E infatti ho detto per me perchè son benissimo che molti non amino (per esempio) The Final Cut, che invece per me è un album eccezionale forse per il momento e l'età che avevo in cui l'avevo ascoltato.

Mi associo ai convinti estimatori di The Final Cut. Si tratta di uno di quegli album "perfetti", ovvero che fai partire e filano via fino alla fine, capaci di trascinare le emozioni attraverso il susseguirsi delle tracce; forse all'ascolto, mi risulta un po' meno amalgamata, Not Now John, (l'unica, se non sbaglio, dove canta Gilmour), ma si tratta di un dettaglio trascurabile, nel complesso di un'opera magnifica. Waters prosegue su certe tematiche introdotte con The Wall e sembra scendere ancor più dentro se stesso, le sue paranoie, quel rapporto mancato col padre deceduto in guerra. Se The Wall è più magnificente, ricco, articolato, qua il racconto si fa più intimo. Nel corso dell'album emergono momenti sublimi di lirismo trafitti dalla voce disperata di Waters. I testi di The Final Cut, per quel che mi riguarda, sono tra le cose migliori che abbia mai letto, profondi, poetici, taglienti. Imperdibile.

E' sempre un piacere leggere le tue considerazioni Michele. E qui mi trovi perfettamente d'accordo con te... possiamo tornare amici


Comunque tutto quanto viene scritto sui dischi precedenti mi riporta alla "pochezza" dell'ultimo disco rispetto a questi.
Anche The Division Bell in confronto è una pietra miliare!

(P.S. pensando ad altri album a mio giudizio "perfetti", potrei citare Bitches Brew - ma anche il citatissimo Kind Of Blue - di Miles Davis; sicuramente Reign in Blood degli Slayer - ancora mi chiedo come sia stato possibile concepire quei 28.58min di rabbia e follia; Back in Black degli AC\DC; The End Complete, Obituary; tre concept imperdibili: Metropolis PT2: Scenes Of A Memory, dei Dream Theater; Be dei Pain Of Salvation; Posthumous Silence dei Sylvan... Per citare i primi che mi sono venuti in mente)

Apri un 3D apposta dai che è un bell'argomento... sennò lo faccio io

fuscusmic ha scritto:Mi associo ai convinti estimatori di The Final Cut. Si tratta di uno di quegli album "perfetti", ovvero che fai partire e filano via fino alla fine, capaci di trascinare le emozioni attraverso il susseguirsi delle tracce; forse all'ascolto, mi risulta un po' meno amalgamata, Not Now John, (l'unica, se non sbaglio, dove canta Gilmour), ma si tratta di un dettaglio trascurabile, nel complesso di un'opera magnifica. Waters prosegue su certe tematiche introdotte con The Wall e sembra scendere ancor più dentro se stesso, le sue paranoie, quel rapporto mancato col padre deceduto in guerra. Se The Wall è più magnificente, ricco, articolato, qua il racconto si fa più intimo. Nel corso dell'album emergono momenti sublimi di lirismo trafitti dalla voce disperata di Waters. I testi di The Final Cut, per quel che mi riguarda, sono tra le cose migliori che abbia mai letto, profondi, poetici, taglienti. Imperdibile.

Disamina perfetta. Complimenti


Piccolo OT: a questo punto non si può non citare AMUSED TO DEATH, come vera conclusione della trilogia e vera ultima opera dei...... "Pink Floyd"

n.enrico ha scritto:Piccolo OT: a questo punto non si può non citare AMUSED TO DEATH, come vera conclusione della trilogia e vera ultima opera dei...... "Pink Floyd"

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Volevo dirlo io, ma avevo paura mi linciassero

Amused to Death è un capolavoro.

Comunque i Pink Floyd hanno un qualcosa di unico quando suonano insieme. Non saprei spiegare meglio.

meraviglia ha scritto:Amused to Death

Comunque i Pink Floyd hanno un qualcosa di unico quando suonano insieme. Non saprei spiegare meglio.

è qui il centro della questione, la somma degli addendi è superiore alla somma degli addendi
la creatività folle di Waters con la precisione assoluta della tecnica di Gilmore

Piccola curiosità, nel booklet di the Endless river c'è la foto di una cartina delle Marche

Sabato, sempre col lettore mp3 e cuffiette in-ear, ho ascoltato quello che mi mancava dell'album. Sono partito da prima di metà, per arrivare fino alla fine...
Al termine rimane, forse, la sensazione di un curatissimo lavoro "ambient", con qualche prezioso scarto emotivo e con una buona quantità di autocitazioni; tuttavia, se non ci si trova "sintonizzati" con una giusta - per l'album - condizione interiore e d'ascolto, credo sia facile sprofondare presto in quella sensazione di "noia" della quale s'è molto parlato anche in questa discussione.
Soprattutto, dopo tutta la lunghissima "premessa" strumentale, avrei voluto che l'unico brano cantato lasciasse davvero il segno. Quando Gilmour comincia a cantare, s'accende il desiderio che ci trasporti in qualcosa di memorabile, a chiusura del precedente "viaggio" musicale (e, perché no, della straordinaria storia dei PF). Invece il brano è, a mio giudizio, debole. Decisamente debole...

P.S. Mentre scrivo, sto ascoltando l'ultimo disco di un gruppo per certi versi paragonabile ai Pink Floyd, sto parlando dei Lunatic Soul (progetto parellelo di Mariusz Duda, cantante dei Riverside). Il disco è Walking On A Flashlight Beam, ed anche qua ci sono molte parti d'atmosfera, strumentali. Ottimo...

fuscusmic ha scritto:Soprattutto, dopo tutta la lunghissima "premessa" strumentale, avrei voluto che l'unico brano cantato lasciasse davvero il segno. Quando Gilmour comincia a cantare, s'accende il desiderio che ci trasporti in qualcosa di memorabile, a chiusura del precedente "viaggio" musicale (e, perché no, della straordinaria storia dei PF). Invece il brano è, a mio giudizio, debole. Decisamente debole...

Ecco.....