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La follia dei prezzi

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La follia dei prezzi - Pagina 7 Empty Re: La follia dei prezzi

Messaggio Da Silver Black Ven 23 Set 2022 - 14:41

arthur dent ha scritto:Ciao, dico la mia perché da anni ormai faccio parte di panel che effettuano blind test su prodotti alimentari.
I blind test non sostituiscono le misurazioni strumentali e vice versa, ma entrambi concorrono a identificare quel che ci si è preposti di trovare (che va definito prima).
Precisato questo, non sono mai venuto a conoscenza in campo HiFi di panel composti da tester addestrati.
Il fatto che un ascoltatore sia appassionato, abbia l'orecchio fino o sia esperto, non lo qualifica perché alla base dell'addestramento c'è l'acquisizione di un linguaggio specifico che esprime con la stessa parola lo stesso stimolo.
Quindi il panel si costruisce addestrando i tester. In questo caso dà risultati intersoggettivi significativi.
Non credo che in campo HiFi si sia mai fatto, né si farà perché il mercato è in crisi e il costo di analisi di questo tipo è elevato.
Altro discorso è dire che i soli parametri strumentali siano validi e che l'orecchio di chi ascolta è solo fallace.
Al contrario, senza un riscontro umano, la misurazione è cieca perché può indicare valori eccellenti di parametri non apprezzati da chi ascolta. Il percorso esempio è il famoso vino in cartone perfetto sotto ogni parametro enologico.

Clap Clap Clap Clap Clap Clap Clap Clap Clap
Intervento eccezionale, dovrei metterlo nel disclaimer del forum, perchè merita davvero.

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Messaggio Da Gumbo Sab 24 Set 2022 - 11:18

@ Arthur Denti, quello che dici è corretto nel caso di "blind test" in cui sia assodato che differenze ci siano, e si vuole capire come vengano percepite.
In Hi-Fi però con il termine "blind test" ci si riferisce però spesso all "ABX" test, che tu lavorando nel settore sicuramente saprai cos'è, ma spiego per chi legge, che e' un test dove viene fatto ascoltare (o assaggiare o altro) il prodotto A, poi il prodotto B, e poi l'uno o l'altro senza indicare quale sia e chiedendo al panel di inviduarlo.
In questo caso l'addestramento del panel all'utilizzo di terminologia uniforme e specifica per determinati stimoli è irrilevante.
E il "coat hanger test" di cui parlavo condotto presso una università fu per l'appunto un "ABX" test.
I risultati mostrarono la incapacità del panel (circa 100 individui, tra cui persone di varia età, audiofili e non) di riconoscere i cavi audiophile dal filo degli appendiabiti, sia percentualmente, che come capacità di ripetere una individuazione corretta in maniera significativa, e senza variazioni significative e ripetibili tra i vari gruppi di cui si componeva il panel.

E a quanto ho capito dalla descrizione di chi era presente credo che anche il "chiodo arrugginito di Giussani" sia stato un test di questo tipo (anche se indubbiamente condotto in maniera molto meno "scientifica" e su un panel molto più ristretto e meno assortito).

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Messaggio Da arthur dent Sab 24 Set 2022 - 15:12

Gumbo ha scritto:@ Arthur Denti, quello che dici è corretto nel caso di "blind test" in cui sia assodato che differenze ci siano, e si vuole capire come vengano percepite.
In questo caso l'addestramento del panel all'utilizzo di terminologia uniforme e specifica per determinati stimoli è irrilevante.

E a quanto ho capito dalla descrizione di chi era presente credo che anche il "chiodo arrugginito di Giussani" sia stato un test di questo tipo (anche se indubbiamente condotto in maniera molto meno "scientifica" e su un panel molto più ristretto e meno assortito).

Ciao.
Non è mia intenzione fare polemica o attaccarmi alle parole, semplicemente credo che non ci sia una maniera più o meno scientifica: o è scientifica o non lo è.
Ci sono metodologie.
Purtroppo, senza non si possono interpretare i dati.
Da questo punto l'esperimento di Giussani ha li stesso valore morale (altissimo) di una favola di Esopo, ma non dà nessuna indicazione se non "posso sostituire una parte di cavo con un chiodo arrugginito senza che chi ascolta se ne accorga". Nulla più è lecito indurne.

In un prodotto come l'hifi, in cui le incognite in gioco sono molteplici e senza sapere cosa si cerca è molto probabile che non si trovi nulla.

Immagina di assaggiare due piatti della stessa pasta con parmigiano reggiano di diversa stagionatura grattato sopra senza saperlo. Immagina che ti chiedano se è la stessa pasta.
Immagina invece lo stesso esperimento in cui tester addestrati devono individuare differenze sulla quantità di umami percepito.

A mio avviso nel primo test la risposta probabile è: la pasta è uguale. Nel secondo ci potranno essere differenze.

Sarà poi il "produttore" a decidere se le differenze sono rilevanti o no, se valga la pena investirci perché il consumatore vi dà un valore (in rapporto costo/beneficio) o no.

Se non si dà metodologia, e in seguito il consumatore non dà nome alla percezione, chi produce non ha nessuna indicazione per capire cosa deve fare.
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Messaggio Da fileo Sab 24 Set 2022 - 16:13

Visto che del chiodo arrugginito di Giussani ero stato io a parlarne, vorrei spiegare bene il significato dell'aneddoto.
Nella riproduzione del suono non c'è nulla di magico e di esoterico: si tratta di fenomeni fisici studiabili e misurabili scientificamente.
Riguardo ai cavi, sono un elemento passivo della catena di riproduzione ed il loro contributo non può essere migliorativo, nel senso che devono portare il segnale elettrico da A a B senza degradarlo, o cercando di degradarlo il meno possibile.
A e B possono essere delle elettroniche (es. pre e finale), oppure, nel caso di cavi di potenza, una elettronica (amplificatore) ed un diffusore.
Quello che può fare la differenza (in peggio), è una sezione non adeguata, una lunghezza eccessiva, oppure una scarsa efficacia nel fermare i disturbi in radiofrequenza.
L'uso di materiali particolari, tipo argento OFC, in genere non ottiene miglioramenti udibili.
Tipologie particolari di cavi, in unione ad alcune elettroniche in genere mal progettate, possono generare forti differenze di suono e problemi, anche seri, di funzionamento.
Ricordo che in campo pro, dove gli apparecchi devono suonare a prima botta, perché si tratta di lavoro e nessuno vuole perdere tempo, si usano cavi bilanciati, insensibili ai disturbi anche con lunghezze nell'ordine di decine di metri.
I cavi bilanciati costano qualche € in più rispetto a quelli sbilanciati, ma enormemente di meno di quelli esoterici, venduti in valigetta di legno pregiato, rivestita all'interno di velluto.

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