ELUVIUM - Copia
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
ELUVIUM - Copia
http://www.ondarock.it/recensioni/2007_eluvium.htm
ELUVIUM Copia
(Temporary Residence) 2007
di Raffaello Russo
La poetica delle piccole cose, l’iterazione di movimenti appena percettibili e la graduale stratificazione di strumenti su un flusso sonoro dilatato: sono queste, da sempre, le impronte caratteristiche delle opere di Matthew Cooper, compositore di stanza a Louisville, che negli ultimi anni si è distinto, sotto il moniker Eluvium, per la sua acuta esplorazione di astratti territori ambientali, ma anche per il recupero in chiave moderna di un afflato classico, espresso in vibranti composizioni per pianoforte.
“Copia” è la quarta prova sulla lunga distanza per Cooper ed è anche la più ambiziosa, poiché non solo conferma tutti gli elementi della sua musica, ma li accosta a una strumentazione mai così articolata, raggiungendo un punto di equilibrio tra l’eterea serenità ambientale di “Talk Amongst The Trees” e la grazia minimale del toccante album di quasi solo piano “An Accidental Memory In Case Of Death”.
Dall’impalpabile melodia di “Amreik” alla solennità di “Repose In Blue”, i quasi cinquantacinque minuti di “Copia” scorrono come un unico flusso onirico, modulato secondo forme diverse, che includono di volta in volta tappeti di drone ed esili distorsioni ma anche caldi suoni di pianoforte, fiati e archi, la cui interazione dà luogo a una forma di ambient orchestrale che coniuga modernità elettronica e romanticismo classico, secondo una sensibilità spesso non così distante dagli approcci emotivi che hanno fatto la fortuna di tante recenti produzioni post-rock.
In tale operazione, Cooper riesce tuttavia a non discostarsi mai troppo da un’impostazione concettuale incentrata sull’essenzialità di suoni creati o filtrati attraverso l’elettronica, indirizzati a un risultato omogeneo eppure cangiante secondo movenze lievi, intese all’evocazione di paesaggi nebbiosi e solitari, ma per nulla alieni da elementi di profonda emotività, che rendono la musica di Eluvium accessibile anche al di là dei confini, talvolta angusti, del genere.
Calde componenti umane sono, infatti, indubbiamente riscontrabili nei due pezzi nei quali è il pianoforte a prendere con decisione il sopravvento, ovvero “Radio Ballet” e soprattutto “Prelude For Time Feelers”, gioiello di grazia cristallina, costituito da poche leggiadre note pianistiche, che lievemente aumentano d’intensità avvolgendosi a una dilatazione di fondo infine trasformata in un liberatorio crescendo di impetuosa orchestralità sintetica. Il medesimo discorso è però valido anche per le composizioni apparentemente più piane e iterative, che pure vedono rincorrersi e sovrapporsi frequenze modulate e dilatazioni mai pervase da un pesante ottundimento ma semplicemente volte a disegnare un’inerzia dilatata (“Reciting The Airships”), oppure appena puntellata da rarefazioni stratificate e persistenti, nello stile dei migliori Stars Of The Lid (“Seeing You Off The Edges”), o ancora capaci di ispirare sentori di ovattata quiete nordica lungo gli oltre dieci minuti di “Indoor Swimming At The Space Station”, sogno a occhi aperti disseminato di melodie fioche, tocchi di piano e tenui increspature rumoriste.
Nella musica di Eluvium non vi è però solo serafica contemplazione, ma anche spazio per una latente inquietudine, distillata attraverso i toni notturni di “Requiem On Frankfort Ave.” e “After Nature” – ove è solo il suono degli archi a dialogare con i synth – oppure univocamente fluente nella quasi completa immobilità di “Ostinato”.
In tutte le diverse sfaccettature di “Copia”, Cooper riesce tuttavia a mantenere un’intensità incisiva e sfuggente al tempo stesso, capace di carezzare dolcemente il cuore e far fluttuare la mente, depotenziando il rischio di derive espressive pedanti o eccessivamente cervellotiche, sempre dietro l’angolo quando si è in presenza di una musica basata in prevalenza sulla lentezza e sull’iterazione.
Non sembri allora esagerato considerare questo lavoro come l’autentica sublimazione del suono di Eluvium, poiché la moderna declinazione orchestrale del minimalismo ambientale in esso presente è più che sufficiente a farne un’opera non solo artisticamente valida ma anche fruibile con una certa agevolezza, nonostante l’apparente complessità del bilanciamento tra l’anima ambientale e quella classica del suo autore. E se, nel completare tale operazione, l’immediatezza di “Copia” potrà risultare gradita anche da chi di solito non si avventura in territori ambientali ma pure apprezza atmosfere eteree e sognanti di matrice post-rock (i Mogwai più morbidi, i Sigur Rós) sarà solo un’ulteriore prova della capacità di Matthew Cooper di travalicare le forme di un’espressione musicale che appunto nella forma stessa non si esaurisce.
ELUVIUM Copia
(Temporary Residence) 2007
di Raffaello Russo
La poetica delle piccole cose, l’iterazione di movimenti appena percettibili e la graduale stratificazione di strumenti su un flusso sonoro dilatato: sono queste, da sempre, le impronte caratteristiche delle opere di Matthew Cooper, compositore di stanza a Louisville, che negli ultimi anni si è distinto, sotto il moniker Eluvium, per la sua acuta esplorazione di astratti territori ambientali, ma anche per il recupero in chiave moderna di un afflato classico, espresso in vibranti composizioni per pianoforte.
“Copia” è la quarta prova sulla lunga distanza per Cooper ed è anche la più ambiziosa, poiché non solo conferma tutti gli elementi della sua musica, ma li accosta a una strumentazione mai così articolata, raggiungendo un punto di equilibrio tra l’eterea serenità ambientale di “Talk Amongst The Trees” e la grazia minimale del toccante album di quasi solo piano “An Accidental Memory In Case Of Death”.
Dall’impalpabile melodia di “Amreik” alla solennità di “Repose In Blue”, i quasi cinquantacinque minuti di “Copia” scorrono come un unico flusso onirico, modulato secondo forme diverse, che includono di volta in volta tappeti di drone ed esili distorsioni ma anche caldi suoni di pianoforte, fiati e archi, la cui interazione dà luogo a una forma di ambient orchestrale che coniuga modernità elettronica e romanticismo classico, secondo una sensibilità spesso non così distante dagli approcci emotivi che hanno fatto la fortuna di tante recenti produzioni post-rock.
In tale operazione, Cooper riesce tuttavia a non discostarsi mai troppo da un’impostazione concettuale incentrata sull’essenzialità di suoni creati o filtrati attraverso l’elettronica, indirizzati a un risultato omogeneo eppure cangiante secondo movenze lievi, intese all’evocazione di paesaggi nebbiosi e solitari, ma per nulla alieni da elementi di profonda emotività, che rendono la musica di Eluvium accessibile anche al di là dei confini, talvolta angusti, del genere.
Calde componenti umane sono, infatti, indubbiamente riscontrabili nei due pezzi nei quali è il pianoforte a prendere con decisione il sopravvento, ovvero “Radio Ballet” e soprattutto “Prelude For Time Feelers”, gioiello di grazia cristallina, costituito da poche leggiadre note pianistiche, che lievemente aumentano d’intensità avvolgendosi a una dilatazione di fondo infine trasformata in un liberatorio crescendo di impetuosa orchestralità sintetica. Il medesimo discorso è però valido anche per le composizioni apparentemente più piane e iterative, che pure vedono rincorrersi e sovrapporsi frequenze modulate e dilatazioni mai pervase da un pesante ottundimento ma semplicemente volte a disegnare un’inerzia dilatata (“Reciting The Airships”), oppure appena puntellata da rarefazioni stratificate e persistenti, nello stile dei migliori Stars Of The Lid (“Seeing You Off The Edges”), o ancora capaci di ispirare sentori di ovattata quiete nordica lungo gli oltre dieci minuti di “Indoor Swimming At The Space Station”, sogno a occhi aperti disseminato di melodie fioche, tocchi di piano e tenui increspature rumoriste.
Nella musica di Eluvium non vi è però solo serafica contemplazione, ma anche spazio per una latente inquietudine, distillata attraverso i toni notturni di “Requiem On Frankfort Ave.” e “After Nature” – ove è solo il suono degli archi a dialogare con i synth – oppure univocamente fluente nella quasi completa immobilità di “Ostinato”.
In tutte le diverse sfaccettature di “Copia”, Cooper riesce tuttavia a mantenere un’intensità incisiva e sfuggente al tempo stesso, capace di carezzare dolcemente il cuore e far fluttuare la mente, depotenziando il rischio di derive espressive pedanti o eccessivamente cervellotiche, sempre dietro l’angolo quando si è in presenza di una musica basata in prevalenza sulla lentezza e sull’iterazione.
Non sembri allora esagerato considerare questo lavoro come l’autentica sublimazione del suono di Eluvium, poiché la moderna declinazione orchestrale del minimalismo ambientale in esso presente è più che sufficiente a farne un’opera non solo artisticamente valida ma anche fruibile con una certa agevolezza, nonostante l’apparente complessità del bilanciamento tra l’anima ambientale e quella classica del suo autore. E se, nel completare tale operazione, l’immediatezza di “Copia” potrà risultare gradita anche da chi di solito non si avventura in territori ambientali ma pure apprezza atmosfere eteree e sognanti di matrice post-rock (i Mogwai più morbidi, i Sigur Rós) sarà solo un’ulteriore prova della capacità di Matthew Cooper di travalicare le forme di un’espressione musicale che appunto nella forma stessa non si esaurisce.
Artinside- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.01.09
Numero di messaggi : 3182
Località : Sassari
Occupazione/Hobby : Arte Contemporanea
Impianto :- Spoiler:
- Sorgente: Jvc xv-n680
Pre: Minimalist autocostruito
Amplificatori: Hifimediy Tk2050 alimentata in AC, Smsl sa-s1 Ta2020, Smsl sa-s2 Ta2024, Helder Audio Ta2024 , S I T amp Ta2024, Sure Ta2024, Sure "Octopus" Tpa 3123, Scythe sda1000, Gainclone Lm1875
Diffusori Esb xl5, Alix Project One
Ampli cuffie: Poppulse mini headphone amp
Cuffie: Grado - Alessandro MS1, Koss Portapro, Jvc ha-fxc51, Monoprice 8320, Jvc Ha-fx34, Awei es-q9, Xkdun Ck-700 etc, etc, etc....
Re: ELUVIUM - Copia
Ho questo disco da un paio di anni credo ed è bellissimo, complimenti per l tua descrizione..
Ti consiglio ,nel caso non lo conoscessi anche quest'artista; Jacaszek
https://www.youtube.com/watch?v=HnsO9tcz-lU
AA
Ti consiglio ,nel caso non lo conoscessi anche quest'artista; Jacaszek
https://www.youtube.com/watch?v=HnsO9tcz-lU
AA
Antonello Alessi- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 13.02.11
Numero di messaggi : 867
Località : Messina
Provincia : TORRE FARO
Occupazione/Hobby : Vela ,Pesca sub ,Fotografia
Impianto : SuperNait 1, Teac cd 5,Rotel RDV-1062, Project Perspective, Hana Sl, Project phono box Ds Plus, Step up Ortofon MC 72, Usher mini Dancer one beryllium,dac project Box DS2 plus, dac superpro 707, V-dac II, Mosscade 502, Heco 201.
Re: ELUVIUM - Copia
Anch'io credo sia un gran bel disco, purtroppo la descizione non è la mia ma del recensore di ondarock Di Jacaszek ho "Treny" ma l'ho ascoltato distrattamente (mi ricorda un pò Murcof), ora che me lo hai ricordato gli dedicherò un pò di ascolti attentiantosail ha scritto:Ho questo disco da un paio di anni credo ed è bellissimo, complimenti per l tua descrizione..
Ti consiglio ,nel caso non lo conoscessi anche quest'artista; Jacaszek
https://www.youtube.com/watch?v=HnsO9tcz-lU
AA
Artinside- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.01.09
Numero di messaggi : 3182
Località : Sassari
Occupazione/Hobby : Arte Contemporanea
Impianto :- Spoiler:
- Sorgente: Jvc xv-n680
Pre: Minimalist autocostruito
Amplificatori: Hifimediy Tk2050 alimentata in AC, Smsl sa-s1 Ta2020, Smsl sa-s2 Ta2024, Helder Audio Ta2024 , S I T amp Ta2024, Sure Ta2024, Sure "Octopus" Tpa 3123, Scythe sda1000, Gainclone Lm1875
Diffusori Esb xl5, Alix Project One
Ampli cuffie: Poppulse mini headphone amp
Cuffie: Grado - Alessandro MS1, Koss Portapro, Jvc ha-fxc51, Monoprice 8320, Jvc Ha-fx34, Awei es-q9, Xkdun Ck-700 etc, etc, etc....
Re: ELUVIUM - Copia
fantastico murcof..
Antonello Alessi- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 13.02.11
Numero di messaggi : 867
Località : Messina
Provincia : TORRE FARO
Occupazione/Hobby : Vela ,Pesca sub ,Fotografia
Impianto : SuperNait 1, Teac cd 5,Rotel RDV-1062, Project Perspective, Hana Sl, Project phono box Ds Plus, Step up Ortofon MC 72, Usher mini Dancer one beryllium,dac project Box DS2 plus, dac superpro 707, V-dac II, Mosscade 502, Heco 201.
Re: ELUVIUM - Copia
Anche secondo me è Un grandeantosail ha scritto:fantastico murcof..
Artinside- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.01.09
Numero di messaggi : 3182
Località : Sassari
Occupazione/Hobby : Arte Contemporanea
Impianto :- Spoiler:
- Sorgente: Jvc xv-n680
Pre: Minimalist autocostruito
Amplificatori: Hifimediy Tk2050 alimentata in AC, Smsl sa-s1 Ta2020, Smsl sa-s2 Ta2024, Helder Audio Ta2024 , S I T amp Ta2024, Sure Ta2024, Sure "Octopus" Tpa 3123, Scythe sda1000, Gainclone Lm1875
Diffusori Esb xl5, Alix Project One
Ampli cuffie: Poppulse mini headphone amp
Cuffie: Grado - Alessandro MS1, Koss Portapro, Jvc ha-fxc51, Monoprice 8320, Jvc Ha-fx34, Awei es-q9, Xkdun Ck-700 etc, etc, etc....
Argomenti simili
» Eluvium
» Copia di CD audio
» copia di DVD personale
» Backup o copia incolla
» copia estetica Rogers JR 149
» Copia di CD audio
» copia di DVD personale
» Backup o copia incolla
» copia estetica Rogers JR 149
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Oggi alle 16:51 Da arthur dent
» Cerca l'officina riparazioni MI-BG. Ho bisogno di aiuto
Oggi alle 16:17 Da digi096
» Thorens TD321 Mk2 - valtuazione funzionalità
Oggi alle 0:05 Da FilippoTN
» Le dimensioni contano? Parlo di condensatori
Ieri alle 23:39 Da Alessandro Gurato
» MINI AMPLIFICATORE CLASSE D - CHE PASSIONE !!!
Ieri alle 21:25 Da embty2002
» Casse passive
Ieri alle 15:55 Da arthur dent
» Kenwood KA8100: 45 anni e sentirli tutti
Ieri alle 15:47 Da arthur dent
» compatibilità DIN-RCA
Ieri alle 11:42 Da GAMBACORTA STEFANO
» Casse passive
Ieri alle 9:17 Da CarloFar
» Squeezebox su Daphile ottiene nomi di tracce errati
Sab 27 Apr 2024 - 23:25 Da arthur dent
» Consiglio su Topping E30II vs Ifi Zen DAC V2
Sab 27 Apr 2024 - 20:19 Da ivan39
» Thorens TD 160B mkII
Sab 27 Apr 2024 - 11:02 Da Quaiozi!
» problema amplificatore kenwood ka-56
Ven 26 Apr 2024 - 13:25 Da salvo93
» Thorens TD126 MKIII
Ven 26 Apr 2024 - 10:01 Da philball1959
» cambio Stilo o Testina
Ven 26 Apr 2024 - 9:58 Da philball1959
» Fruscio ed effetto popcorn Piastra Teac A-103
Gio 25 Apr 2024 - 23:22 Da Alessandro Gurato
» Sostanza appiccicosa/gommosa x altoparlanti
Mer 24 Apr 2024 - 18:44 Da THC
» RME Digiface
Mer 24 Apr 2024 - 13:06 Da fritznet
» Sto imapzzendo per trovare un cavo dall'amplificatore alle casse.
Mar 23 Apr 2024 - 17:31 Da gmasi1971
» [TP + Spedizione] Vendo Wharfedale Denton 85th Black Edition
Mar 23 Apr 2024 - 7:52 Da Sanfilippo Roberto
» Stand diffusori homemade
Lun 22 Apr 2024 - 22:12 Da PiLuxNiEn
» KEF R3 META
Lun 22 Apr 2024 - 10:19 Da giucam61
» Volume che scompare
Dom 21 Apr 2024 - 11:39 Da Alessandro Gurato
» TRIANGLE THETA SIGNATURE
Dom 21 Apr 2024 - 6:36 Da AndreaCD
» Consiglio per Diffusori JBL
Dom 21 Apr 2024 - 1:45 Da TRIPLALLOSCADERE
» Consigli: acquisto giradischi Pioneer.....cinghia o trazione diretta? Modello?
Sab 20 Apr 2024 - 19:41 Da TRIPLALLOSCADERE
» Vendo Thorens td 115
Sab 20 Apr 2024 - 13:31 Da Alessandro Gurato
» Sommatore passivo
Sab 20 Apr 2024 - 8:54 Da RUR
» Elenco casse a 3 vie con woofer da 30cm in sospensione pneumatica
Gio 18 Apr 2024 - 15:17 Da Marco Ravich
» Samar PMT/1 prova messa a terra
Gio 18 Apr 2024 - 11:35 Da Gedeone