Il disagio della D.

Da porfido Mar 15 Feb 2011 - 18:14

E' la D che conta...
Sta tutto nella D...
Non c'è altro che la D... Io lo so... E' lì la soluzione... Nella D...
"The Raven"... Rebecca Pidgeon... In "Grandmother" sussurra, nel silenzio, "I will be beautiful inside".... Ed in quella D finale c'è tutto....
E' una D aspirata, tenue, ma materica.... Sintetizza tutto ciò che scorre nella stanza.... Si fissa a fuoco nella mia testa..... Nessuno strumento suona.... C'è solo lei: la D....
E' in quella D che devo cercare....
E' lì, la sento.... La sento e la risento.... La cerco.... Ci penso e la desidero....
Ce l'ho, quella D... E' lì, ma non è come voglio.... Non ancora.....
Le B le apprezzo... Sono scoppiettiii... Sono piccole esplosioni... Sento quel piccolo meraviglioso scoppio fra due labbra increspate che che si liberano.... Che soffiano divinamente... Le B mi piacciono... Mi soddisfano... Le B sono già mie ed i peli dietro la nuca me lo confermano....
Ma non la D....
Lei no.... Lei non è ciò che voglio.... Io la voglio PIU' D! PIU' D!.... Non mi interessa nient'altro che la D! E' lei l'ultimo tassello della mia ricerca! E' lei che voglio rappresentata perfettamente! E' metafisica, la mia D? Dov'è? Dove è sospesa e perchè non suona come dovrebbe?
Com'è la D che vorrei? Non lo so! MA SO CHE NON E' COSI'! La voglio diversa....
E' lei la mia nemesi, ma è in lei che troverò il mio nirvana.... E' a lei che penso fissando il soffitto prima di dormire ed è a lei che dedico le mie intime energie....
Perchè io so che una soluzione c'è.... Dev'esserci!
Mi hanno detto che sono i cavi....
Mi hanno detto che è la sorgente....
Mi hanno parlato di impedenze....
Mi hanno parlato di interfacciamento....
Mi hanno detto di cercare il nero infrastrutturale....
Sarà la microdinamica?
Ma devo avere una stanza più silenziosa forse? Sennò la D non si può esprimere, forse!
Il DAC, è lui... Me lo dicevano... Avevano ragione....
DEVONO AVERE RAGIONE!
E c'ero quasi... Giuro che c'ero quasi!
Mi hanno detto che l'inclinazione dei diffusori va valutata attentamente, ma forse io non ho valutato abbastanza?
Forse un filtro di rete?
La D! La D!
Mi hanno detto il vinile! Ma suona bene, sì, ma il nero infrastrumentale! IL NERO INFRASTRUMENTALE! Non c'è! Era meglio il cd! Come sento la D senza il nero?
COME?!?
Io la voglio toccare quella D.... Lei è mia e mi deve soddisfare.... Io la devo trovare....
Non ne parlo con nessuno della mia D... Non posso... Se ci provo, mia moglie mi guarda in quel modo strano, fra l'interrogativo ed il compassionevole... I miei amici cambiano sempre discorso ormai.... Ma non possono capire la mia D... Io sono solo.... Sono solo con lei.

Audiofilia
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Con il termine Audiofilia si intende la materia che studia il miglioramento della musica riprodotta da apparecchiature elettroniche in ambiente domestico, da parte di un appassionato audiofilo. La sorgente del suono può essere il disco in vinile, un Compact disc o un file audio.
Tale proponimento avviene con l'utilizzo di apparecchiature atte a riprodurre il suono nella migliore forma possibile. Il settore commerciale di queste apparecchiature viene definito Hi-end o Esoterico e si pone tra il settore Hi-fi e il "professionale".
Lo scopo dell'audiofilo è l'ottenimento di un suono quanto più reale possibile, attraverso la combinazione di vari apparecchi, secondo criteri prettamente acustici ed empirici. I componenti di una classica catena audio Hi-end di base per la riproduzione dei dischi in vinile è solitamente questa: fonorivelatore, braccio di lettura, giradischi, preamplificatore, finali di potenza, diffusori. Per la riproduzione dei CD viene usato un apparecchio lettore abbinato ad un convertitore digitale-analogico; questi elementi possono essere tutti di costruttori diversi. Anche i cavi che collegano le varie apparecchiature sono considerati elementi che possono modificare le caratteristiche del suono, alla pari degli altri componenti della catena.
In sostanza l'obiettivo dell'audiofilo è ottenere, tra le proprie mura abitative, un palcoscenico virtuale il più simile possibile a quello in cui è stato registrato l'evento sonoro.

Disturbo ossessivo-compulsivo.
Il disturbo ossessivo-compulsivo o DOC (in inglese obsessive-compulsive disorder o OCD) viene chiamato anche sindrome ossessivo-compulsiva o SOC (in inglese obsessive-compulsive syndrome o OCS). In alcuni testi è conosciuto come disturbo ossessivo-coattivo, sindrome ossessivo-coattiva o semplicemente come disturbo ossessivo e sindrome ossessiva e, prima dell'uscita della terza edizione rivisitata del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-III-R), come (psico)nevrosi ossessivo-compulsiva, (psico)nevrosi ossessivo-coattiva o semplicemente come (psico)nevrosi ossessiva e (psico)nevrosi coatta.
Tale disturbo consiste in un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran varietà di forme, ma è principalmente caratterizzato dall'anancasmo[1], una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l'ossessione.

Gear Acquisition Syndrome
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Gear Acquisition Syndrome (sometimes Guitar Acquisition Syndrome, both abbreviated to GAS) is a term used to describe an urge to acquire and accumulate lots of gear. This term commonly associated with:
Guitarists (tend to acquire guitars, guitar amplifiers, pedals, effects processors)
Keyboard / synth players (tend to acquire keyboards, synthesizers, samplers, effects units, etc)
Drummers (various drums, percussion, drumsticks
Photographers (cameras and its parts - bodies, lens, mounts, filters, flash, etc.)
The term "GAS" was coined by Walter Becker in 1996 in his article G.A.S. in Guitar Player[1] as "Guitar Acquisition Syndrome". The term started to be frequently used by guitarists and spread out to other musicians who were familiar with similar tendencies. As it no longer concerns guitars only, GAS is now commonly backronym

GAS shouldn't be confused with collection.