migliori diffusori al di sotto i 200 euro

Mulo ha scritto:Probabilmente hai ragione tu... Sottovaluto le mie Monitor 30, oppure è solo la voglia di cose nuove da provare (senza avere i soldi per upgradare).


Mi sa che mi tengo tutto quello che ho per adesso (e ne sono ben soddisfatto, quindi non mi costa molto sforzo), poi quando metto insieme sui trecento euro comincerò a pensare cosa farci.

Andrea Gianelli ha scritto:

Mulo ha scritto:Probabilmente hai ragione tu... Sottovaluto le mie Monitor 30, oppure è solo la voglia di cose nuove da provare (senza avere i soldi per upgradare).


Mi sa che mi tengo tutto quello che ho per adesso (e ne sono ben soddisfatto, quindi non mi costa molto sforzo), poi quando metto insieme sui trecento euro comincerò a pensare cosa farci.

Investi in cd e goditi tanta buona musica!

Mulo ha scritto:Lo so lo so, con la musica sono rimasto un po' indietro (rispetto ai tempi d'oro). Eh, tempi bui sono questi.


Però io, le KEF C3, le tengo sotto stretta osservazione; come l' Aeron A4, fra gli amp. Per ora mi accontento anche di contemplarli (cioè le loro recensioni di Audio Review).

Eccomi!
Prima ti ho risposto velocemente perchè avevo in mente di ascoltare un po' di musica e ho prontamente dato seguito al buon proposito.
Ora mi offri lo spunto per dirti ciò che ti avrei detto nel precedente feedback: il salto qualitativo che separa un normale sistema stereofonico di riproduzione audio da un vero impianto hi-fi è enorme e vale tutti ma proprio tutti i soldi spesi. Ebbene, arrivati a questo punto, ogni upgrade aggiunge una qualità infinitesima rispetto al costo che esso comporta. Successivamente, più sali di livello più ti trovi "costretto" a spendere sempre di più per miglioramenti sempre più piccoli, spesso neppure rilevabili con strumenti di precisione, a parte uno: il sistema informatico che calcola il saldo disponibile sul tuo conto corrente.
E credimi, questo è per tutti un periodo di magra: il mio non vuole essere un remare contro gli upgrade ma un gesto di sincera amicizia, per evitare che l'hi-fi possa diventare smania di quel continuo "qualcosa di più", che finirebbe per mettere in secondo piano il vero obiettivo, che è e rimane l'ascolto della musica.
Quando mi permetto, come in questo caso, di dare un consiglio non esplicitamente richiesto, cerco sempre di mettermi nei panni dell'altro: fossi in te mi terrei stretto il Pioneer e le Polk, proprio come io stesso mi tengo stretto il mio T-Amp e le mie Boston.

Mulo ha scritto:Sagge parole, Andrea. Me li tengo stretti sì (di questi tempi, comunque, risparmiare certe cifre per me sarebbe cosa luuuunga).

E non solo per te...
Tra un ascolto e l'altro pensa a quanta gente spende molto più di noi per ascoltare peggio: dato che leggi Audioreview avrai notato quante volte diffusori costosi e complessi hanno risposte meno lineari di altri economici ma "perfetti nella loro semplicità".
Eloquente il raffronto tra il (buon) grafico delle Indiana Line HC-205 da 179 euro e quello (“salterino”) delle Bolzano Villetri da oltre 7000.
Con questo mi riallaccio all'argomento della discussione.

Maverick ha scritto:Anch'io ho l'impressione che anche il mondo dell'HI-FI soggiacia (come praticamente quasi tutto) ad uno dei concetti base della teorica economica:il ricavo marginale

sintetizzando e applicandolo all'argomento di cui stiamo parlando, c'è un punto oltre il quale per ogni aumento X della spesa non si ha un aumento proporzionale nella qualità complessiva della scena sonora, ma ben minore
e questo rapporto peggiora inesorabilmente all'aumentare della spesa, sempre più velocemente
si arriva ad un punto (penso a quello che mi disse un rivenditore riguardo il passaggio da Klipsch Palladium 38 da 9600 euro a Palladium 39 da 19600) in cui per avere un piccolissimo aumento qualitativo, occorre cacciar fuori una barca di soldi
questo sopra era un esempio limite chiaramente, non penso occorra arrivare a 10k euro,

così ad intuito qualcosa mi dice che quel punto sia molto, molto più in basso

Non è un'impressione e quel limite ha uno zero di troppo prima della virgola: a meno che tu non abbia una sala d'ascolto interamente destinata (già in fase di progettazione) all'impianto hi-fi, 1000 euro per tutto bastano e avanzano.
Vale quanto ho detto a Mulo: in media 300 euro a componente è già un prezzo molto alto (tenendo conto degli attuali costi di produzione) con un notevole margine di guadagno sia per i produttori che per i negozianti.
Dato che l'ascolto è soggettivo, parliamo di tecnologia e misure: delle casse si è già detto e, come vedi, con meno di 180 euro oggi si trovano buoni diffusori da tutti i punti di vista.
Veniamo all'amplificazione: il T-Amp e, ancor meglio, la Fenice 20, fanno meglio di molti blasonati integratini hi-end, mentre il Pioneer di Mulo, a mosfet e con accoppiamento in continua, se avesse un altro nome potrebbe arrivare a costare dieci volte tanto e senza quelle garanzie che solo un colosso dell'elettronica può permettersi di offrire.
Senza contare che, nel caso dei diffusori, sopra un certo limite (minimo), per ottenere piccoli miglioramenti alle basse frequenze, occorrono cabinet enormi e come tali incompatibili con gli ambienti domestici, anche i più grandi. Inoltre è molto più difficile far suonare bene un grande diffusore piuttosto che uno piccolo, semplice e di facile messa a punto (cross-over in primis): le Polk Audio di Mulo e le Indiana Line con un solo woofer ne sono un esempio.

Mulo ha scritto:Forse cambierò qualcos'altro, giusto per placare l' irrequietezza.

Un cosiglio da amico: ascolta tanta buona musica!
In fondo questo è il vero obiettivo: l'impianto è solo un mezzo e uno buono (anche economico purchè di qualità) è quel che ci vuole, da oggi finchè funziona (quando non lo farà più ci penseremo).
Vedi, già io, che mi sono ritrovato con le Boston restaurate e le Indiana Line TH-370, faccio molta fatica a capire quali suonino davvero meglio: l'hi-fi è hi-fi e, quando c'è, conviene "fermarsi" e non pensare ad altro se non a fruirne con la massima soddisfazione.

Andrea Gianelli ha scritto:

Mulo ha scritto:Forse cambierò qualcos'altro, giusto per placare l' irrequietezza.

Un cosiglio da amico: ascolta tanta buona musica!
In fondo questo è il vero obiettivo: l'impianto è solo un mezzo e uno buono (anche economico purchè di qualità) è quel che ci vuole, da oggi finchè funziona (quando non lo farà più ci penseremo).
Vedi, già io, che mi sono ritrovato con le Boston restaurate e le Indiana Line TH-370, faccio molta fatica a capire quali suonino davvero meglio: l'hi-fi è hi-fi e, quando c'è, conviene "fermarsi" e non pensare ad altro se non a fruirne con la massima soddisfazione.

pallapippo ha scritto:Sante parole, Andrea!

Caro Luca, grazie per il feedback.

PS: Mulo, la massima soddisfazione dei sensi la ottieni con la musica, non con l'impianto... mai confondere il mezzo con il fine! Se non ti dovesse bastare, esistono anche altri sani piaceri nella vita.

Mulo ha scritto:Però la musica dovrebbe avere pur sempre la priorità.

giancaudio ha scritto:Energy ovviamente, ma attenzione a tenere d'occhio anche Magnat ed Heco, sono sicuramente da tenere d'occhio prima di effettuare qualsiasi acquisto, e questo in Germania lo sanno bene.

Ecco l'ennesimo esempio di prodotti poco recensiti (con risultati non entusiasmanti per i "canali ufficiali" nel caso di entry-level Magnat ed Heco) ma molto interessanti: c'è sempre qualcuno che rema contro?
Pensa che da Bertola (unico outlet dell'elettronica in Italia, con sede ad Arluno, in provincia di Milano) non molto tempo fa avevo visto una coppia di piccole torri Magnat a "prezzo regalo".
Il tuo feedback costituisce indubbiamente uno spunto di riflessione per tutti noi.

Andrea Gianelli ha scritto:PS: non a caso sono un assiduo frequentatore di concerti.

Mulo ha scritto:
Per i diffusori, i miei favoriti su queste cifre sono al momento Jamo C403, KEF C3, Energy C-100. Poi ci sono le Advance Acoustic Ultim UM20, apparentemente interessantissime (sul sito audiocostruzioni.it c'è anche una recensione molto bella, competente ed esauriente). Queste ultime le ho viste a 259€ online.