Ciare h04

Mi sono arrivate le Ciare h04, tre vie in sospensione pneumatica in ottimo stato pagate una sciocchezza...non riesco però ad evincere sulla pagina del progetto messo a disposizione dalla casa, con tanto di grafico, ne l'efficenza ne quanto scendono in basso...intanto disossido i potenziometri dell'ampli...e poi via coi test...

Ecco le prime impressioni del progetto Ciare h04: premetto che la sorgente è un lettore JVC di fascia economica e l'ampli è un buon Pioneer SA 5500 che ha una trentina di anni; ad un ascolto sommario le casse rispondono in modo buono con una ottima resa verso il basso che risulta pieno e profondo...non ho parametri recenti con cui regolarmi, ma ho deciso che se riesco ad ascoltare il remix di Tarab di Madaskj con soddisfazione, allora vuol dire che per me è buono ...i woofer hw 251 vanno che è una bellezza, la stanza è pervasa da un suono profondo e lineare...mi sembra però di non scorgere degli alti brillanti, probabilmente la musica compressa non mi aiuta...per il test completo mi prendo un paio di giorni...ed ecco il progetto:

In attesa del giudizio. Anch'io mi reputo grande sostenitore della sospensione pneumatica

Dunque, ecco le mie impressioni di ascolto per i diffusori progetto H04 della Ciare, di cui sono entrato in possesso tramite acquisto sulla baia. Tre vie a sospensione pneumatica con woofer da 25 cm, non ho idea di quanto possano essere costate a chi le ha costruite, ad occhio e croce, senza considerare il lavoro sul mobile di legno fatto con ottima cura, per gli altoparlanti e il crossover forse sono serviti un 250/300 €. I dischi di riferimento che ho usato sono il consigliato Fat of the Land dei Prodigy ed una raccolta personale dei Telefon Tel Aviv. Il disco dei Prodigy, potente e carico di frequenze basse, è pompato oltremisura dal vecchio ampli Pioneer da 15 + 15 watt.. Devo dire che i bassi sono resi con veemenza ed un punch mica male…è che già a ore 10 il volume riempie fortemente la stanza (6 X 4) ed oltre ore 12 non è consentito apprezzare la definizione. Gli alti sono resi in modo secco, forse poco brillante a volume tranquillo, e comunque credo che anche qui vale l’assioma per cui, al fine di apprezzare pienamente tali progettazioni “pneumatiche”, si necessita di potenze discrete per far “viaggiare” il sistema intero. Provo con soddisfazione anche con dischi di voci come Nora Jones e Sara McLachlan.
In un attimo monto il T-amp 1° serie e con il disco morbido ma carico di schiocchi e graffi sonori dei Telefon tel Aviv riesco, a volume da contemplazione, ad apprezzare un po’ i piccoli tweeter dei diffusori, per me l’anello debole del progetto. I bassi sono svaniti (ci mancherebbe altro) ma il suono rimane caldo, a patto di non sbilanciarsi in alto.
Non so se si può parlare di suono Pioneer per il vecchio ampli, devo dire che i diffusori nella prima configurazione hanno un suono caldo e “coeso”, come direbbe il buon Giannelli, con una sensazione di riempimento della scena e di una buona spazialità. Cosa manca? Non lo so, forse degli alti più brillanti (un po’ di ziiin ziiin nelle orecchie mi avrebbe fatto piacere) o probabilmente una definizione maggiore a bassi volumi, ma qui entrano in gioco altri fattori, a me piace un volume da discoteca tutto il giorno, al condominio proprio no, ed allora si va di compromessi…Questo per dire che chi vuole chiarezza e trasparenza a basso volume, magari provi, se ne ha l’occasione, con altri progetti della Ciare. Il tutto, rigorosamente IMHO.
Rimango in attesa di eventuali consigli e chiedo gentilmente a chi sa interpretare i grafici del progetto che ho allegato, se si può evincere dagli stessi l’efficienza e la sensibilità dei diffusori in questione (ma quanto scendono in basso sti cosi??).
L’amministratore se ritiene può spostare il tutto nella sezione Impressioni di Ascolto.
Un saluto.