Virtue TWO modifiche e considerazioni

Io tengo il pulsante del Virtue sempre acceso e si accende quando accendo la ciabatta del pc , leggevo che con uno spunto di 6/7Amper potrebbe saldarsi il pulsante .

Roberto7627 ha scritto:Io tengo il pulsante del Virtue sempre acceso e si accende quando accendo la ciabatta del pc , leggevo che con uno spunto di 6/7Amper potrebbe saldarsi il pulsante .

Ho eliminato il pulsante del Virtue.

MaurArte ha scritto:

Roberto7627 ha scritto:

MaurArte ha scritto:

Roberto7627 ha scritto:Io sono in procinto di realizzare un alimentatore per il mio Virtue two ho già ordinato un trasformatore toroidale da 24v e 220VA .
Posso chiederti perche hai optato per un trasformatore "fatto su misura" senza stabilizzatore di tensione ?
Io per il mio pensavo ad un bel 7824 con trimmer o zenner sul gnd per avere i 30V e l'immortale 2n3055 come finale .

A mio avviso suona meglio un alimentatore non stabilizzato

Non stabilizzato con un trasformatore da 24 arrivo a 32,6V , dovrei togliere qualche avvolgimento al secondario.
Però ... (giusto per capire) la tensione di casa non è 220V costanti, a volte arriva a superare i 230 o scendere sotto la norma, insomma , non è costante , non c'e' il rischio di dare al Virtue una tensione che oscilla +/- di 2Volt rischiando di superare i 30V massimi ?

Ho fatto avvolgere un trasformatore con 22V sul secondario considerando una tensione di 230Vac.
Raddrizzati sono 29,7V misurati
Uno stabilizzato su un finale in classeT limita molto la dinamica

Se non sono indiscreto potrei sapere dove? Ad un primo sguardo il trafo sembrerebbe avere un solo secondario crede che potrebbe andare bene per questa scheda:http://cgi.ebay.it/TK2050-TP2050-2-100W-CLASS-T-D-TRIPATH-T-AMP-Board-/130397808636?cmd=ViewItem&pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item1e5c50a7fc

sandr77 ha scritto:
Se non sono indiscreto potrei sapere dove? Ad un primo sguardo il trafo sembrerebbe avere un solo secondario crede che potrebbe andare bene per questa scheda:http://cgi.ebay.it/TK2050-TP2050-2-100W-CLASS-T-D-TRIPATH-T-AMP-Board-/130397808636?cmd=ViewItem&pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item1e5c50a7fc

Sì il trasfo. che MaurArte ha preso va bene per questa scheda.

Thanks , adesso aspetto anche info logistiche e pecuniarie

Questo http://cgi.ebay.it/30V-300W-CNC-Mill-Router-Power-Supply-Gecko-Driver-/370306510052?cmd=ViewItem&pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item5637fcece4
potrebbe essere un buon succedaneo, per chi cerca la pappa pronta?

A me serve solo il trasformatore senza la sezione raddrizzatrice, comunque il link mi è stato utile perchè nel negozio ebay sono presenti anche i trasformatori quindi grazie anche a te per la segnalazione, tra l' altro quesi sovrebbero essere i toroidi(Antek) che equippaggiano i kit in classed di cui si è parlato in qualche thread

Spiegate a un vile ignorante come me: il trasformatore che ha aggiunto MaurArte in cosa differisce rispetto a quello standard? Che quest'ultimo è switching anzichè lineare? E rispetto al JT ad alto amperaggio, se lo conoscete? In quest'ultimo caso, Seth insiste sull'uso di un soft-start...

Silver Black ha scritto:Spiegate a un vile ignorante come me: il trasformatore che ha aggiunto MaurArte in cosa differisce rispetto a quello standard? Che quest'ultimo è switching anzichè lineare?

E rispetto al JT ad alto amperaggio, se lo conoscete?

non conosco il giovine in questione..

madqwerty ha scritto:

E rispetto al JT ad alto amperaggio, se lo conoscete?

non conosco il giovine in questione..

Grazie! Il JT e questo, forse si trova sul catalago Virtue, credo sia ad alto amperaggio, è molto più grosso del 130w-30v.

sì sì, 10Ampere max, ce ne cuoci di bistecche
cmq, il JT Dynamic cazzi e mazzi deriva direttamente dall' Antek PS-3N30 che ho linkato più su ! (info ufficiali)
ho visto un attimo fa una foto interna del JT (ora non la trovo più) e le variazioni ad occhio erano proprio minime..

Ciao mad la foto e l' articolo in cui si dice che il jt è derivato dall'Antek si puo' leggere qui adesso bisogna vedere se c'è la convenienza economica di costruirselo o comprarlo gia' pronto o ancora se farsi realizzare una copia del suo alimentatore da Maurarte

avevo trovato una foto migliore di questa http://store.virtueaudio.com/product-p/jtdp-ps-3n30-r2g-1.htm
ma è il meglio che ho (ri)trovato..
pare esteticamente identico a questo http://cgi.ebay.com/30V-300W-CNC-Mill-Router-Power-Supply-Gecko-Driver_W0QQitemZ250539218368QQcmdZViewItemQQptZLH_DefaultDomain_0?hash=item3a554d15c0 (variante del precedente) vengono aggiunte alcune cosine che non capisco bene a cosa servano (immagino abbastanza marginali cmq)
se ne parla anche sul forum di Virtue http://www.audiocircle.com/index.php?topic=76167.0

sandr77 ha scritto:Ciao mad la foto e l' articolo in cui si dice che il jt è derivato dall'Antek si puo' leggere qui adesso bisogna vedere se c'è la convenienza economica di costruirselo o comprarlo gia' pronto o ancora se farsi realizzare una copia del suo alimentatore da Maurarte

Ah ecco, leggo che solo per il JT serve il soft-start. Ma per il Virtue Two.2 non sarebbe necessario quello esterno, giacchè includerebbe già un soft-start interno, per cui collegabile al JT senza ulteriori patemi (la sequenza per attaccare il VT standard al JT è assurda... ).

Silver Black ha scritto:Ah ecco, leggo che solo per il JT serve il soft-start. Ma per il Virtue Two.2 non sarebbe necessario quello esterno, giacchè includerebbe già un soft-start interno, per cui collegabile al JT senza ulteriori patemi

credo di sì, verificando preventivamente che il prodotto non abbia quel famoso difetto al soft-start interno,
che in effetti in accoppiata a questo ali così potente, potrebbe essere critico..

(la sequenza per attaccare il VT standard al JT è assurda... ).

in che senso? ingenuamente immagino che serva solo apporre tra i 2 un soft-start non previsto in origine..

madqwerty ha scritto:in che senso? ingenuamente immagino che serva solo apporre tra i 2 un soft-start non previsto in origine..

Giurami di non ridere:

With the original TWO...
1) Turn on the amp and leave it on.
2) Connect the soft-start to the amp
3) Plug the PSU into the back of the soft-start
4) Hope your amp does not smoke
5) Be prepared to change the fuse (6.3A slow blow)
6) Unplug the PSU from the back of the soft-start
7) Leave the amp power on

Ehi, ti avevo detto di non ridere!

Più che altro mi preoccuperebbero i punti 4 (soprattutto), e 5....

pardon non ce l'ho fatta...
si vede che un pizzico di humour non guasta mai, anche nel commerce
(unito ad un implicito warning per l'inserimento di un circuito di S/S non suo quindi non verificato / non garantito)

proprio non riesco a capire cosa possa a parte il fusibile (a questo punto sottodimensionato) o il famoso interruttore (idem)
boh, mistero

La cosa migliore è eliminare l'interruttore del Virtue ed accendere dall'alimentatore.
Il fusibile deve essere da almeno 6A
E' necessario cambiare il plug dell'alimentatore sul Virtue, sottodimensionato e con un contatto che non è il massimo.
Il soft start su trasformatori intorno ai 300W a mio avviso non è necessario.

MaurArte ha scritto:La cosa migliore è eliminare l'interruttore del Virtue ed accendere dall'alimentatore.
Il fusibile deve essere da almeno 6A
E' necessario cambiare il plug dell'alimentatore sul Virtue, sottodimensionato e con un contatto che non è il massimo.
Il soft start su trasformatori intorno ai 300W a mio avviso non è necessario.

Grazie per il chiarimento.

Finalmente anche il mio nanerottolo ha un alimentatore con le palle .
Io ho optato per uno stabilizzato fisso a 29V, ho usato un bel toroidale da 265Va ,due tip35 in parallelo ed un 7812 con un piccolo soft start abbinato . Ed eccolo qua , il mio bel Zg "elaborato"
[img][/img]

Per la connesione ho usato dei connettori da modellismo ,reggono picchi di 50A, e dei bei cavi da 6mm.
[img][/img]

Con 50€ ho fatto tutto.
Che dire... sembra di avere un altro amplificatore per le mani, migliora su tutta la gamma ma soprattutto sulla parte bassa delle frequenze .
Mi domando se ha senso fare pagare il virtue two 400€ prometteno all'interno componenti di primissima qualita , salvo poi ritrovarsi con un interrutore ridicolo, un connettore di alimimentazione certificato per 3A ( mi sembra) e un alimentatore a dir poco ridicolo sul quale devi pagare pure un sobvrapprezzo per non avere il 24V.
E' come avere un mercedes classe "S" con i copricerchi e le ruote da 14" e pure i finestrini con le manopole .
Piccolo sfogo ... scusate .
Cmq consigliatissimo a tutti l'upgrade.

Complimenti davvero...ma per uno come me che nn capisce un H di elettroniac,ma ha le orecchie che funzionano,come puo fare per averne uno per il suo V2.2? .....

Giorni fa ho avuto uno scambio di messaggi con Alessandro LXIV a proposito di alimentazione lineare del Virtue Two...
Oggi pomeriggio, durante un seminario di aggiornamento non particolarmente interessante, mi è venuta la folgorazione: se volevo assemblarne uno, avevo già tutto!!!
Tornato a casa, animato da sacro furore, rovistando negli scatoloni dei "prototipi che furono", ho tirato fuori un trasformatore da 80 Watt con 18+18 Volt al secondario, che avevo usato quasi due anni fa per un Gainclone costruito con successo ma mai inscatolato...
Dopo cena, in mezzora di lavoro ho messo insieme i pezzi (diodi ultrafast di recupero e 10.000 uF di condensatori vari) e ho ottenuto un dignitoso alimentatore che dà 26 Volt CC a vuoto e 25,2 a Virtue connesso con zero segnale. Ad orecchio è perfettamente silenzioso anche con l'ampli al massimo volume.
Sono ben conscio che, rispetto ai 200 Watt consigliati da Maurarte, 80 sono pochini...
Tuttavia mi sono tolto lo sfizio di verificare con le mie orecchie, compatibilmente con questo limite, quanto da lui affermato.
Ho appena terminato una seduta di ascolto durata non più di un'ora, anche a volumi molto sostenuti.
Il risultato mi ha piacevolmente sorpreso. Il Virtue mi sembra un po' più "sveglio" sui transienti (anche se con l'alimentatore switching da 90 Watt non è che lo trovi pigro) e un filo più brillante sugli acuti. Se alzo il volume, entra in distorsione in modo più graduale e non quasi all'improvviso come con lo switching. Per contro, la tensione nei passaggi più forti - con una preponderanza di frequenze molto basse (tipo Sister Drum di Dadawa) - scende anche a 18 Volt.
Se avessi un po' più di birra nell'alimentatore, chissà se potrei avere un livello da stadio indistorto...
Per intanto lascerò connesso il lineare per un po' di tempo.
Se il suo suono continuerà a piacermi, forse cercherò un trasformatore migliore e inscatolerò il tutto degnamente Maurarte for President.
Grazie!

Ambiente di prova:
Lettore CD Audiola-ciofeca, DAC Musiland SVDAC06, PreFet, Virtue Two, diffusori TNT-Nues.

Questa mattina, colto da sacro furore, ho raddoppiato i condesatori di livellamento, portando la capacità totale a oltre 27.000 uF, ho rinforzato la filatura con cavetto di rame da 1,5 mm (AWG 15, credo) e, per le connessioni tra trasformatore e piastra e da piastra a Virtue, ho fatto lo stesso. Ho lasciato i fili lunghi per comodità.
Non ho percepito il benché minimo cambiamento nella "musicalità" dell'ampli. La lampadina spia si spegne solo qualche secondo più tardi.
Tuttavia ho fiducia nella fisica e nell'esperienza di Maurarte che ha messo 22.000 uF nel suo e spero che nei transienti ad alto volume questa consistente capacità serva veramente.
Peraltro essa va a sommarsi ai 22.000 uF già presenti all'interno del Virtue Two.
Per buona prudenza (in osservanza a quanto raccomandato in vari interventi in rete), tengo lo switch dell'ampli sempre "on" e accendo e spengo dall'interruttore della ciabatta.

L'ascolto.
Mah! Rispetto all'alimentatore switching di serie (30V/90W) peggio non va. E' già qualcosa.
Ho fatto prove di ascolto alternato tra i due.
Confermo quanto detto nel mio post precedente: mi sembra e sottolineo "mi sembra" che con l'alimentatore lineare il Virtue sia più sveglio e più definito sugli acuti.
La prova l'ho avuta in Caoine di Michelle Makarski, un CD di brani per violino solo (produzione ECM, manco a dirlo) dalle melodie acidamente minimaliste ma struggenti.
Sui bassi, non ho notato nulla di diverso. Ad esempio, il contrabbasso nel Bolero suonato dal Jacques Loussier Trio è sempre lì, pieno, sonoro e mai invasivo.

Per gli amanti delle foto ecco l'oggetto e il setting delle prove.



Il bombolone nero è un vecchio Elna da 4700 uF che mi girava nella pacottiglia. Buon peso...
I diodi sono dei BYW80-200 che mi crescevano, acquistati per un Gainclone mai realizzato.
Se, in futuro vorrò inscatolare il tutto, è ovvio che farò le cose per bene, mettendo un filtro antidisturbo lato rete e cavi più corti e di sezione maggiore verso l'ampli, senza dimenticare un bel fusibile da 5A ritardato.

Il trasfo mi sembra leggermente sottodimensionato.Prova con un 200Va, anche 300 se possibile.