Beethoven, Sinfonia n. 9 della DG diretta da von Karajan nel 1963

Buongiorno,
Ho da poco ricevuto il cofanetto dell'integrale delle sinfonie di Beethoven, Deutsche Grammophon, von Karajan 1963. Ho scelto questa edizione perché da varie recensioni sembrava un'edizione di riferimento.
Allora, dal punto di vista dell'esecuzione nulla da dire, anche la dinamica del CD è buona, però... c'è un però... Mi sembra fortemente sbilanciata verso gli alti. Violini e altri strumenti dallo spettro "in alto" mi sembra che dominino l'ascolto, a scapito dei bassi. Mi sembra anche di sentire come un "soffio", o quasi "sibilo", nelle parti che sento più marcatamente sbilanciate.
Non mi va in saturazione l'impianto, perché la sto ascoltando a volume piuttosto basso.
Qualcuno di voi la possiede, o comunque conosce questa edizione, e ha riscontrato qualcosa di simile?
Ovviamente con altra musica non ho questa problematica...

Grazie
Cristian

Premetto che questa edizione non mi pare di possederla (non ne sono certo, ora sono lontano da casa, è possibile che abbia il vinile).
Per mia  esperienza le ristampe digitali su cd di vecchie  registrazioni  analogiche perdono parecchio rispetto al vinile originale

Quindi suggerisci, visto che ho solo il lettore CD, una edizione registrata in digitale? Hai per caso di suggerimenti? Qualcosa che unisca una buona interpretazione con una alta qualità del suono?

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.amazon.it/Symphonies-Complete-Beethoven-Bpo-Abbado/dp/B001795SH8&ved=2ahUKEwjZ1duq8onyAhXCsaQKHUPAA9kQFnoECBsQAg&usg=AOvVaw0Oka3s-ri3R4HSzyNX4QFA

La fortuna vuole che attualmente i cd ce li tirino dietro!
24 euro 5 cd di grande qualità...

Solo ieri sera su RAI 5 ho ascoltato la terza diretta da Muti a Paestum tempo fa. Sinceramente non mi è piaciuta molto, forse troppo lenta?
Se vogliamo una interpretazione di riferimento della Nona bisogna ricorrere alle interpretazioni di Furtwangler. Qui su CD ho la registrazione del 1955 Master Voice (La voce del Padrone), orchestra del Festival di Bayreuth. Al mare, su vinile ho un'altra edizione ma non ricordo quale, sempre di Furtwangler. La registrazione risale al 1955 ma già allora si riusciva a fare delle buone registrazioni. Tuttavia non possiamo pretendere la qualità odierna, ma se è l'interpretazione che interessa, allora Furtwanlgler per Beethoven surclassa von Karajan. A mio parere. Sempre a mio parere, diffido dei cofanetti. Di Futwangler consiglio un libro edito molti anni fa da Fogola di Torino, Suono e Parola, una raccolta di saggi su diversi compositori, tra cui naturalmente Beethoven.
Un saluto a tutti, è già da un pò che non intervengo su questo forum, causa impegni "campestri", ma oggi piove....

ERRATA CORRIGE:
La Nona diretta da Furtwangler con l'orchestra di Bayreuth risale al 1951 e non al 1955.
Esiste anche una direzione con l'Orchestra Filarmonica di Berlino che risale al 1942 (CD LYS 071).
Mi scuso per l'errore.
Esiste un aneddoto che riguarda la Nona: si dice che il CD audio da 120 mm venne progettato per la durata di 74 minuti proprio per poter contenere la Nona sinfonia di Beethoven.

p.cristallini ha scritto:amazon.it/Symphonies-Complete-Beethoven-Bpo-Abbado/dp/B001795SH8&ved=2ahUKEwjZ1duq8onyAhXCsaQKHUPAA9kQFnoECBsQAg&usg=AOvVaw0Oka3s-ri3R4HSzyNX4QFA

Grazie, lo ho cercato su youtube per farmi un'idea...
L'effetto sonoro mi piace molto, è più simile a quello che stavo cercando rispetto all'altro.
Rispetto a quello a cui sono abituato, l'esecuzione (parlo della 9a) è un po' veloce, ma suppongo sia solo questione di abitudine...
Intanto l'ho ordinato, poi vedremo! Grazie ancora.

Ok!
Aspettiamo le tue impressioni!

Un tema di sole due note. Un intervallo di “quinta”: MI LA, LA MI. Da questo tema (tonica e dominante dell’accordo di La), nasce la Nona di Beethoven.
Claudio Abbado dirige mirabilmente la Filarmonica di Berlino,  a mio avviso l’unico Direttore italiano che interpreti la Nona in modo magistrale.
Tuttavia, se non la conoscete ancora ascoltate  anche l’interpretazione di Furtwangler del 1951.

Furtwangler pure per me, la migliore e imprescindibile nona che esista.
Ha un "unico" difetto: è monofonica.
E, ovviamente, non ci si può aspettare un'incisione pulita, ricca di micro e macrodinamica come le più recenti di HvK (che a me non piacciono per nulla).
L'incisione del 1963 è, a detta di molti, la Karajan per antonomasia, la migliore direzione del direttore salisburghese (gran città, sprizza musica ovunque) per la nona di LvB.
Non ho quella del 1963, neppure quella di Abbado, ma ho le Sinfonie registrate tra il 51 e il 55 per la WB con la Philarmonia Orchestra. Piacevole, un filo acerba, ma con tratti maestosi.
Mi sa che prima o poi rimedio entrambe le incisioni

Tra i cofanetti moderni a me piace questo, la settima è da urlo (Rattle, Berliner)

Roberto Riv ha scritto:Un tema di sole due note. Un intervallo di “quinta”: MI LA, LA MI. Da questo tema (tonica e dominante dell’accordo di La), nasce la Nona di Beethoven.
Claudio Abbado dirige mirabilmente la Filarmonica di Berlino,  a mio avviso l’unico Direttore italiano che interpreti la Nona in modo magistrale.
Tuttavia, se non la conoscete ancora ascoltate  anche l’interpretazione di Furtwangler del 1951.

non è in re minore?

E' in re minore ma inizia così.
Anche la famosa fuga di Bach in re minore inizia con un mordente sul LA (LA-SOL-LA).

ah ok chiaro, alla fine la e mi sono dominante e sopratonica di una minore in re, avevo pensato alla quinta rispetto alla tonalità, ho bisogno di una vacanza...

Roberto Riv ha scritto: .. A mio parere. Sempre a mio parere, diffido dei cofanetti.

Diffidi riguardo la qualità artistica, o dell'incisione ?

Roberto Riv ha scritto: Un saluto a tutti, è già da un pò che non intervengo su questo forum, causa impegni "campestri", ma oggi piove....

spero di non essere invadente, agricoltore...di professione o solo per autoconsumo ?

Jaguarx ha scritto:

Roberto Riv ha scritto: ..  A mio parere. Sempre a mio parere, diffido dei cofanetti.

Diffidi riguardo la qualità artistica, o dell'incisione ?

Roberto Riv ha scritto: Un saluto a tutti, è già da un pò che non intervengo su questo forum, causa impegni "campestri", ma oggi piove....

spero di non essere invadente, agricoltore...di professione o solo per autoconsumo ?

Rispondo in ritardo per problemi con hard disk del computer (e anche con il tosaerba).
Prima domanda:
Benchè abbia diversi “cofanetti” (le sonate di Beethoven suonate da Kempf, da Brendel, da Gould, ad es.), diffido da quei cofanetti antologici, tipo le raccolte di tutte le sinfonie di un compositore, una idiosincrasia mia. Qualitativamente vi sono raccolte di alta qualità e altre con incisioni mediocri. L’esecuzione di una sinfonia preferisco scegliermela singolarmente (però ho il cofanetto con tutte le sinfonie di Furtwangler)…

Seconda domanda:
Non sono agricoltore di professione e nemmeno per autoconsumo. Se vuoi ti spiego. Ciao.

I cofanetti, ovviamente quando sono di buona qualità sia come interpretazione che come incisione, sono molto convenienti, moltissimo direi.
Personalmente ne ho parecchi.
In genere i cd li fanno pagare ognuno pochissimi euro (meno delle dita di una mano...).

Roberto Riv ha scritto:

Rispondo in ritardo per problemi con hard disk del computer (e anche con il tosaerba).
Prima domanda:
Benchè abbia diversi “cofanetti” (le sonate di Beethoven suonate da Kempf, da Brendel, da Gould, ad es.), diffido da quei cofanetti antologici, tipo le raccolte di tutte le sinfonie di un compositore, una idiosincrasia mia. Qualitativamente vi sono raccolte di alta qualità e altre con incisioni mediocri. L’esecuzione di una sinfonia preferisco scegliermela singolarmente (però ho il cofanetto con tutte le sinfonie di Furtwangler)…

Seconda domanda:
Non sono agricoltore di professione e nemmeno per autoconsumo. Se vuoi ti spiego. Ciao.

Ok afferrata la prima, chiedevo perchè come detto da p.cristallini son convenienti

Seconda: sì spiega pure

Ecco una bellissima e corretta recensione tratta dal blog Mangiadellopera:

Si tratta della seconda delle quattro integrali dirette dal maestro austriaco (quella stereo del 1963), che lo vede per la prima volta affrontare Beethoven con quella che diventerà la “sua” orchestra.
Siamo di fronte ad una delle interpretazioni che hanno fatto la storia del disco e che, meritatamente, occupa i primi posti nella graduatoria della critica e degli appassionati.
Tempi rapidi, intonazione perfetta, dinamica molto ampia (la distanza tra il suono più esile e quello più poderoso); questa integrale abbandona la tradizione monumentale della scuola tedesca e ci presenta un Beethoven vivo e vitale.
Di seguito le mie opinioni su ogni interpretazione:

N° 1: una lettura meravigliosamente raffinata e con un’andatura adeguata. Karajan non accelera i tempi di questa Sinfonia. Infatti, quest’ultima rappresenta forse una delle esibizioni meno dinamiche.

N° 2: molto buona, musica molto omogenea.

N° 3: questa versione dell’Eroica è uno dei punti più alti di questo celebre ciclo. Combina la sofisticatezza (con il suono eccezionale tipico dei Berliner Philharmoniker degli anni 60’) con un’ottima dose di solidità. I quattro movimenti sono affascinanti e il ritmo è molto animato durante tutto il suo percorso. Il secondo movimento è suonato con grande maestria, ma sicuramente l’ultima parte, con un veloce e potente crescendo, rappresenta lo zenit di questa splendida partitura (particolarmente in questa Sinfonia si sente la scuola di Toscanini di cui Karajan fu assistente).

N° 4: un altro punto saliente del ciclo, direzione estremamente attraente e ricca di atmosfera. L’audio è incredibilmente vivido.

N° 5: questa interpretazione ha una carica di irresistibile vitalità. Ciò che emerge dalla meravigliosa orchestra è il suono delle trombe che risulta molto energico in alcuni punti. L’estrema drammaticità sopratutto del primo movimento (qui Karajan è meraviglioso) rispecchia chiaramente lo stato d’animo in cui si trovava l’illustre compositore: i primi sintomi della precoce sordità.

N° 6: la Pastorale del 1962 è stata molto apprezzata dalla critica. La lettura è drammatica e tesa. L’orchestra mostra un brio ed un’energia incredibili nella sequenza della tempesta e i toni penetranti dell’ottavino in quel movimento da soli valgono l’ascolto di questo movimento. Di grande bellezza il finale che rappresenta la quiete dopo la tempesta.

N° 7: che fantastica interpretazione della Settima Sinfonia è questa! Molto intensa, drammatica e il finale ha il movimento entusiasta ed energetico che dovrebbe avere.

N° 8: un pezzo denotato ritmicamente e suonato a meraviglia. Assolutamente incantevole.

N° 9: la registrazione del 1963 rappresenta una famosa interpretazione di questo meraviglioso pezzo, il cui valore è eterno. Sotto la direzione di Karajan in questa fase della sua carriera, la Nona Sinfonia è sottoposta ad una lettura molto drammatica e aggressiva. Bellissimo il terzo movimento (Adagio molto e cantabile). Il quarto movimento rappresenta il punto di forza di questo
splendido spartito, rafforzato dalle fantastiche voci del tenore Waldemar Kmentt, del baritono Walter Berry, del soprano Gundula Janowitz, del contralto Hilde Rossel-Majdan e dal Coro Wiener Singverein. Le ultime battute provocano intensa emozione. Bravi!! Un ciclo davvero raffinato che merita un posto in una collezione di dischi che si rispetti. È anche una rappresentazione consistente di ogni Sinfonia che potrebbe qualificarsi come opera da consultazione. Per la prima volta i collezionisti saranno particolarmente ben serviti. Audio eccezionale. Cofanetto imperdibile!!

Così per "ridere": su RuTr***** c'è "Herbert von Karajan - Complete Recordings on Deutsche Grammophon" (240 CD in FLAC)...

...66.17 GB

Marco Ravich ha scritto:Così per "ridere": su RuTr***** c'è "Herbert von Karajan - Complete Recordings on Deutsche Grammophon" (240 CD in FLAC)...

...66.17 GB

Sì, ma le prime cose sono meglio. Sono meno commerciali.