Dio stramaledica gli inglesi.

siamo nel manierismo  

Vogliamo fare poi un ulteriore riflessione su come,  a prescindere dal tempo trascorso e dalle generazioni, certe espressioni musicali siano patrimonio e "goduria" transgenerazionale e trans epocale, i nomi li sapete...Wagner, Bach, Mozart, Haendel, Respighi etc etc...o certe "nenie" ancora piu' "anziane" quasi ancestrali proveniente da epoche "aborigene"...

schwantz34 ha scritto:Vogliamo fare poi un ulteriore riflessione su come,  a prescindere dal tempo trascorso e dalle generazioni, certe espressioni musicali siano patrimonio e "goduria" transgenerazionale e trans epocale, i nomi li sapete...Wagner, Bach, Mozart, Haendel, Respighi etc etc...o certe "nenie" ancora piu' "anziane" quasi ancestrali proveniente da epoche "aborigene"...

A questi nomi io ci aggiungerei i Beatles che negli anni '60 hanno messo le basi alla musica moderna.

non hai capito...cio' che volevo dire è che a prescindere dal fatto che ci siano autori di 200, 300 anni fa , la loro musica è apprezzato tutt'ora e lo sara' piu' in la' col tempo...spero ti sia piu' chiaro, non era un elenco della spesa...

schwantz34 ha scritto:

enrico massa ha scritto:E De André?  

con tutto il rispetto....stiamo parlando di gente che di de andre' e conte potrebbero essere i figli se non i nipoti...non facciamo paragoni tra pere e mele, eddai...

e generi poi...parliamo di cantautori "crooner" (piu' conte che de andre) allora parlando di gente piu' "coetanea" , fratelli piu' giovani....e un david bowie? 

che poi non capisco sti campanilismi ...ma se uno apprezza de andre (come il sottoscritto)  e conte perchè non dovrebbe apprezzare oasis, happy mondays, soft machine, blues breakers, moody blues...voglio dire...perchè ridurci ai soliti stereotipi " e che t'ha fatto di male de andre' e conte"? boh...per me c'e' solo la buona musica che siano tedeschi , francesi , inglesi o italiani mi frega poco niente...ma sara' che io ascolto veramente di tutto...e non ho preclusioni di sorta...

Ecco perchè mi piace Sergio, e per quale motivo tanto tempo fa proposi di affidarli una sezione musicale, altro che recensioni su film tipo la donna nuda con le mani in tasca......

schwantz34 ha scritto:non hai capito...cio' che volevo dire è che a prescindere dal fatto che ci siano autori di 200, 300 anni fa , la loro musica è apprezzato tutt'ora e lo sara' piu' in la' col tempo...spero ti sia piu' chiaro, non era un elenco della spesa...

    

E chi lo sa, magari tra duecento anni ci sarà ancora chi ascolta, assieme a Mozart e Bach, anche i Beatles, e pochi altri del nostro periodo, tipo i Rolling Stones (ma solo fino a Sticky Fingers   ) , lo dico da non-fan di nessuno dei due gruppi.

peccato non saperlo

O magari tra duecento anni ascolteremo solo le poliritmie vocali dei  pigmei?



Tanto per restare in tema con il mio OT, se vi interessa la musica etnica, date un'occhiata al canale youtube dell'UNESCO, magari qualcosa di inaudito c'è  

Mi piace questo 3d perche' e' una miniera di spunti di riflessione...
Ad esempio il pessimismo cosmico leopardiano di Mauz sull'impossibilita', nell'immediato futuro, di riavere artisti ed opere come quelle del passato recente e remoto, mi trova parzialmente d'accordo, ma mi fa' venire in mente quanto scritto da Antonio Ricci (si quello di striscia la notizia):
"Se qualcuno, nel proprio percorso esistenziale, scopre che in effetti la vita, il mondo, la societa', il prossimo etc etc.. sono uno schifo, e l'umanita' e' difficilmente salvabile, non stia a scrivere libri, poesie, saggi sull'argomento, ma e' meglio che se lo tenga per se', lasciando a chi ancora non e' consapevole la possibilita' di vivere divertendosi e godendosela"
(non sono le parole esatte, ma il senso...)
Per quanto riguarda Fritz ed il tentativo di far crescere i capelli , ma e' possibile che i creativi di tutti i tempi siano ipertricotici?????'   
Oggi c'e' una pletora di rapper calvi!!!!!!!   

Guardate un po' Beethoven!!!!



ed Einstein!!!


Sara' colpa di Chernobyl?

non vorrei essere frainteso, concordo con quanto Beppe mi manda simpaticamente a dire da ricci e mai vorrei rompere i ... ai più giovani con stupide frasi fatte di supposta autorevolezza data dall'età. ho già sofferto le mie pene a questo proposito da giovane e per me può bastare per tutti  
era una riflessione che mi ha colpito leggendone anche altrove, e riflettendoci sopra ammetto di essermi fatto scappare un po la mano. mi deve essere salita una bolla o mi sono concentrato troppo sul mio ombelico

Anche gli americani...

mauz ha scritto:non vorrei essere frainteso, concordo con quanto Beppe mi manda simpaticamente a dire da ricci e mai vorrei rompere i ... ai più giovani con stupide frasi fatte di supposta autorevolezza data dall'età. ho già sofferto le mie pene a questo proposito da giovane e per me può bastare per tutti  
era una riflessione che mi ha colpito leggendone anche altrove, e riflettendoci sopra ammetto di essermi fatto scappare un po la mano. mi deve essere salita una bolla o mi sono concentrato troppo sul mio ombelico

No Mauz!!!!! Come ho scritto nel post approvo in pieno quanto hai riportato nel tuo post; quello che ho scritto (e che in generale scrivo) e' scherzoso, ma e' anche un limite che mi autoimpongo quando la serieta' delle situazioni lascia poco spazio alla speranza.
Quello che a volte mi irrita (e non e' mai il tuo caso ed in generale nel forum) sono coloro che  ergendosi a profeti di sventura, lungimiranti, saggi etc etc... ambiscono al plauso ed all'approvazione generale.....
Rimango comunque costernato dalla super capigliatura dei geni e dei creativi  
(non sono calvo, ma...... insomma....)

Ciao

ci sta Giovanni, ci sta  

Ma poveri Inglesi!   

grazie Beppe, per un momento avevo dubitato del mio aplomb  
cioè, non che faccia male dubitarsi ...

schwantz34 ha scritto:Vogliamo fare poi un ulteriore riflessione su come,  a prescindere dal tempo trascorso e dalle generazioni, certe espressioni musicali siano patrimonio e "goduria" transgenerazionale e trans epocale, i nomi li sapete...Wagner, Bach, Mozart, Haendel, Respighi etc etc...o certe "nenie" ancora piu' "anziane" quasi ancestrali proveniente da epoche "aborigene"...

Condivido molte delle tue affermazioni precedenti, sei l' unico che ha fatto notare che de Andrè, Gaber ecc. sono derivati di Cohen, così come quest' ultimo, dylan ecc. sono debitori di Guthrie e altri

Mettere però Respighi insieme a quei nomi equivale a mischiare mele e pere come hai detto tu - seppur abbia capito cosa intendi

Grande orchestratore, molto popolare
Bach, haendel, Mozart, Beethoven e Wagner però avevano ben altro spessore, e avevano dietro un background e un talento che ha davvero innovato - e rinnovato in alcuni casi estremi, vedi l' ultimo Beethoven o certo Wagner tardo

Il discorso ''dominio anglosassone-americano'' è semplicemente un mix vincente di fattori
Primo su tutti - a parte una qualità innegabile di fondo - la diffusione e maggiore cantabilità della lingua inglese nel mondo

Ma se in Italia non vedete i ''talenti'' non vuol dire che non ce ne siano, semplicemente vedete ciò che il mercato consumistico decide di farvi vedere

Gli oasis per esempio dalla loro riciclano i Beatles ai limiti del plagio, utilizzo il presente poiché i fratelli Gallagher sono ancora attivi

E tutti questi dovrebbero fare una statua a chuck berry, Robert johnson o muddy waters per la cronaca, dai rolling stones passando per i led zeppelin e a seguire

Gli inglesi di ''loro'' hanno ben poco in pratica nel moderno -le rare eccezioni  sono da ricercare nel passato ''colto'' come il talentuoso e geniale purcell e a seguire i nomi più noti recenti e o precedenti...il resto è un minestrone/calderone ben riuscito di vari generi

eh...no...niente...stavo cercando una cartina del regno unito e m'è capitato sott'occhio questa...

... e ne manca ancora qualcuno degno di nota...

premesso che adoro tuti i musicisti del primo messaggio (eh sì, stravedo musicalmente x la perfida Albione), volevo puntualizzare un paio di cosette:
1) non è assolutamente vero che la musica italiana non spacca all'estero: partendo da giorgio moroder, passando per l'italodisco, per arrivare poi ai vari spiller, robert miles, eiffel65, gabry ponte e robe più recenti, sono decine di milioni di dischi venduti a partire dagli anni '80 in tutto il mondo.
2) perché vendono un fracco? perché puntano sul ritmo (e tutti i bells & whistles della musica dance contemporanea) piuttosto che sulla melodia.
3) è vero che l'italiano lo parlano solamente in albania, ma se chi fa musica "normale" (cioè nn disco) in italia cominciasse a suonarla guardando oltre l'orticello di casa (gli stilemi che ci portiamo dietro dal dopoguerra), cioè avere l'umiltà di capire cosa veramente piace all'estero ed adeguarvisi, probabilmente avremmo qualche star internazionale in più...

ps: gaber che par di palle...

pps: è anche colpa di gaber e de andrè se restiamo ancorati a certi clichè...(ora parte il flame lol)

Non solo nel periodo di mozart l'Italia era l'Italia!
Anche nel ambito-periodo progressive rock anni 70,dei gruppi inglesi venivano in italia a registrare!
Es: Genesis

credo che lo strapotere che lo UK ha avuto negli ultimi 40 anni e passa nella musica moderna sia frutto
di un approccio culturale estremamente favorevole allo studio , al suonare musica e alla sua fruizione attraverso sia l'ascolto casalingo ma soprattutto attraverso i concerti live.
quanta % di popolazione italiana sa suonare uno strumento o ne possiede alcuno.
quanti negozi di strumenti musicali riescono ancora a vivere di questo mercato in italia?
quanto spendiamo mediamente per la musica (aggiungo anche i libri) a testa ogni anno in italia?
quanti locali che fanno musica dal vivo in Italia sono nati per questo scopo e quanti invece sono ex magazzini , officine ecc ecc riadattate con acustica al limite dell'indecenza ?
dietro ogni risposta c'è un pezzettino di spiegazione del successo dei musicisti del nord europa, poi ci mettete che li piove sempre e che non potendo uscire i ragazzi si chiudono dentro le sale prove e sfornano capolavori a nastro    

Eugenio Finardi, a proposito del boom del prog italiano disse in un'intervista: "è tutto merito (o demerito) del sistema scolastico italiano: troppo liceo classico, troppo conservatorio"....e nn aveva tutti i torti. Non a caso, finita l'ondata, l'italia è tornata musicalmente nel posto che meglio le si confà, ovvero nel sottoscala.
Se andate in Scozia, per suonare in pubblico basta pagare una piccola somma pro forma all'equivalente della siae locale, qui ci vuole il borderau, il pagamento, l'iscrizione al database della sezione locale, l'autorizzazione di pubblica sicurezza, e il benestare dei vigili del fuoco (oltre ad altre mini menate burocratiche)....
In secondo luogo, gli italiani sono conservatori, musicalmente e culturalmente (oltre che politicamente), fanno più soldi le balere e le sale da liscio che tutto il movimento dei concerti rock.
Infine, suonare: suonano in pochi e male, le case discografiche vogliono risultati subito, e nn sono disposte ad investire sui giovani (per nn parlare dell'ignoranza media circa l'inglese parlato e capito)

Cortomaltese72 ha scritto:
In secondo luogo, gli italiani sono conservatori, musicalmente e culturalmente (oltre che politicamente)

innegabile...

Cortomaltese72 ha scritto:Eugenio Finardi, a proposito del boom del prog italiano disse in un'intervista: "è tutto merito (o demerito) del sistema scolastico italiano: troppo liceo classico, troppo conservatorio"....e nn aveva tutti i torti. Non a caso, finita l'ondata, l'italia è tornata musicalmente nel posto che meglio le si confà, ovvero nel sottoscala.
Se andate in Scozia, per suonare in pubblico basta pagare una piccola somma pro forma all'equivalente della siae locale, qui ci vuole il borderau, il pagamento, l'iscrizione al database della sezione locale, l'autorizzazione di pubblica sicurezza, e il benestare dei vigili del fuoco (oltre ad altre mini menate burocratiche)....
In secondo luogo, gli italiani sono conservatori, musicalmente e culturalmente (oltre che politicamente), fanno più soldi le balere e le sale da liscio che tutto il movimento dei concerti rock.
Infine, suonare: suonano in pochi e male, le case discografiche vogliono risultati subito, e nn sono disposte ad investire sui giovani (per nn parlare dell'ignoranza media circa l'inglese parlato e capito)

A parte qualche eccezione:cerca Bruno marini, tolo marton, heavy fuell.

io so solo che in italia viene considerato rock la musica di ligabue e di vasco e la gente si svena e si ammazza per andare a vedere i loro concerti e questo la dice tutta sulla musica italiana hahahaha

e guai a parlare male di vasco a un fan di vasco    ...gente che gli chiedi "che musica ascolti" e ti risponde "vasco"

detto ciò aggiungo:

i prezzi della musica sono inarrivabili...forse per questo ci piace la musica vecchia..perché è in offerta nei cestoni dei supermercati ahahahh (uno dei primi cd che avevo preso da piccolo..the number of the beast in offerta all'ipercoop infatti ahahah)
per i concerti credo che tra poco inizieranno a fare il pagamento a rate visto che più o meno (tranne rarissimi casi) i prezzi se la viaggiano sui 60€ a salire
suono (faccio parte di quelli che suona male ahhaha) e ho avuto dei gruppi...e ti fanno suonare praticamente solo se hai un tributo...soldi nemmeno l'ombra (se non in pochi casi) al massimo ti danno una o due consumazioni...a volte ti fanno pagare ogni centesimo..quando ci hanno pagato in consumazioni "illimitate" è finita come al bob's country bunker...e tutto questo a meno che tu non abbia un tributo a vasco o ligabue...un sacco di date e qualche 100€ a serata   
in tv...x factor e sanremo   

credo di aver fatto un discorso un pò sconclusionato..ma credo si capisca..e ognuno tragga le proprie conclusioni...sono d'accordo con molti di voi cmq

...cmq di recenti permettetemi di nominare i darkness...molto sottovalutati..e dal vivo fanno veramente paura

cmq per non sparlare male solo dell'italia i muse li ascolto dal '99...e non se li caga*a quasi nessuno
...twilight -> colonna sonora -> suuuuuuuuupermegafamossissimi ahahahh

li ricordo così



e così...

lucarsenio ha scritto:Non solo nel periodo di mozart l'Italia era l'Italia!
Anche nel ambito-periodo progressive rock anni 70,dei gruppi inglesi venivano in italia a registrare!
Es: Genesis

Sbaglio o Brian Eno "parecchi" anni fa instaurò uno studio di registrazione in Italia (se non ricordo male in sicilia); è che adesso googlando non trovo più notizie   

CLipper