White Skull - Tales From The North

Aggiungiamo oltre al titolo, che l'abum fu pubblicato dalla Nuclear Blast, e molti potrebbero pensare all'ennesimo gruppo svedese/teutonico.

Invece, per chi non lo sapesse, i White skull sono italiani, ma "disemo che i xé veneti"



Questo è il loro terzo album, dove affinano eccellentemente tutte le particolarità del loro sound: chitarre melodiche e potenti, ottimo gusto per gli assoli da parte del duo Fontò/Savio, batteria dirompente (Alex Mantiero), ma soprattutto la poderosa voce di Federica De Boni, autentico valore aggiunto del gruppo, ascoltare per credere

L'album è più vario che mai, si passa da pezzi tirati a pezzi epici, ma soprattutto per lenti/mid-tempo che poi esplodono furiosi ed epici, come il titolo dell'album fa giustamente presupporre. Sugli scudi (ma sarebbe più facile dire quali sono i pezzi meno efficaci ) sicuramente Tales from the north (un attacco frontale), Asgard (che di per sè, vale l'album, epica e melodica), Viking's comb (tra assoli e ripartenze ce n'è per tutti), Kriemhild story, la lenta The Terrible slaughter (giusto per rifiatare), poi horant, sighting and seasting, sono pezzi che, fossero stati eseguiti da gruppi stranieri, ma più noti, sarebbero stati posti come capisaldi metal.

Insomma, come detto in questo album funziona tutto, la batteria è veloce e potente, le chitarre non sbagliano un colpo, risultando varie ed efficaci sia alla ritmica che nei magnifici assoli, ma su tutto resta il vocione inconfondibile di Federica, che plasma le canzoni a suo piacimento, infondendoci un'anima che le differenzia dai vari gruppi clone sempre presenti.

Al solito, un ascolto consigliatissimo