Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
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Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Ciao tutti,
il tema non si presenta semplice per uno come me che non ha proprio alcuna conoscenza neanche elementare di elettronica. Mi auguro che il 3ad possa servire anche ad altri.
- Punto di partenza:
Ho un piccolo impianto [https://www.tforumhifi.com/t10856-fenice20-chr70?highlight=fenice+%2Bchr70] composto di una Fenice20 (ta2024) e diffusori autocostruiti con altoparlanti chr70 che suona aldilà delle mie aspettative.
- Difficoltà di percorso:
Me ne sono accorto che alcuni brani, alcuni cd mi sarebbe piaciuto ascoltarli a volume più alto. Ho costatato però che il suono degradava a volte molto prima di arrivare al volume da me desiderato.
- Problema:
La relazione fra il ta2024 (10w, 4ohm) e i chr70 (3.6ohm, spl84.5, power20-40) non è ottimale per i volumi d'ascolto da me richiesto.
- Soluzioni possibili:
potrei cambiare gli altoparlanti per altri più sensibili (le casse dovrebbero andare bene per altri 4") ma il suono di questi chr70 (bb4.al al dire il vero) mi piace proprio, quindi dovrei cambiare per un ampli più potente. E qui cominciano i dubbi.
- Dubbi:
Più potenti di quanto? Ho cercato qualche info sulla rete:
http://www.tnt-audio.com/adeste/amplicasse.html
http://www.gcaudio.com/resources/howtos/voltageloudness.html
http://www.gcaudio.com/resources/howtos/spkramp.html
http://www.axiomaudio.com/power.html
con il risultato che sono un poco più confuso di prima, perché adesso, alla relazione amplificatore→altoparlante devo aggiungere l'alimentazione. Poi, se rimango nella classe T (che è quello che voglio) e metto un ta2022 o tk2050 con i 100watt faccio saltare i miei belli altoparlanti che supportano 20watt continui e peaks di 40. O no?
Insomma ragazzi, sono confuso e non ho le conoscenze necessarie per uscire da solo dalla confusione, quindi vi chiedo aiuto nel casso qualcuno avessi le idee chiare rispetto al problema che ho spiegato.
Riassumendo: quanta potenza in watts deve avere un amplificatore per tirare fuori il meglio di altoparlanti 3.6ohm, spl84.5, power20-40, che tipo e potenza di alimentazione?
Nolberto
il tema non si presenta semplice per uno come me che non ha proprio alcuna conoscenza neanche elementare di elettronica. Mi auguro che il 3ad possa servire anche ad altri.
- Punto di partenza:
Ho un piccolo impianto [https://www.tforumhifi.com/t10856-fenice20-chr70?highlight=fenice+%2Bchr70] composto di una Fenice20 (ta2024) e diffusori autocostruiti con altoparlanti chr70 che suona aldilà delle mie aspettative.
- Difficoltà di percorso:
Me ne sono accorto che alcuni brani, alcuni cd mi sarebbe piaciuto ascoltarli a volume più alto. Ho costatato però che il suono degradava a volte molto prima di arrivare al volume da me desiderato.
- Problema:
La relazione fra il ta2024 (10w, 4ohm) e i chr70 (3.6ohm, spl84.5, power20-40) non è ottimale per i volumi d'ascolto da me richiesto.
- Soluzioni possibili:
potrei cambiare gli altoparlanti per altri più sensibili (le casse dovrebbero andare bene per altri 4") ma il suono di questi chr70 (bb4.al al dire il vero) mi piace proprio, quindi dovrei cambiare per un ampli più potente. E qui cominciano i dubbi.
- Dubbi:
Più potenti di quanto? Ho cercato qualche info sulla rete:
http://www.tnt-audio.com/adeste/amplicasse.html
http://www.gcaudio.com/resources/howtos/voltageloudness.html
http://www.gcaudio.com/resources/howtos/spkramp.html
http://www.axiomaudio.com/power.html
con il risultato che sono un poco più confuso di prima, perché adesso, alla relazione amplificatore→altoparlante devo aggiungere l'alimentazione. Poi, se rimango nella classe T (che è quello che voglio) e metto un ta2022 o tk2050 con i 100watt faccio saltare i miei belli altoparlanti che supportano 20watt continui e peaks di 40. O no?
Insomma ragazzi, sono confuso e non ho le conoscenze necessarie per uscire da solo dalla confusione, quindi vi chiedo aiuto nel casso qualcuno avessi le idee chiare rispetto al problema che ho spiegato.
Riassumendo: quanta potenza in watts deve avere un amplificatore per tirare fuori il meglio di altoparlanti 3.6ohm, spl84.5, power20-40, che tipo e potenza di alimentazione?
Nolberto
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Ciao, provo a dare la mia risposta.
L'altoparlante previsto per il progetto che hai costruito (davvero complimenti, ho visto il thread) si situa in una fascia bassa di sensibilità, e con una bassa impedenza. Queste due caratteristiche impongono, per un ascolto ad alti livelli di pressione sonora, una potenza erogata dall'ampli sufficientemente grande.
Infatti, oltre alla relazione tra tensione oscillante media (Volt RMS) e pressione sonora ad una certa distanza (per cui faremo i conti dopo) bisogna tenere presente che una impedenza di 4Ω impone una corrente doppia ad esempio dell'impedenza "classica" di 8Ω e quindi una potenza doppia che deve essere erogata dall'amplificatore.
C'è poi il discorso "dinamica": il valore RMS è appunto un valore medio. Ma la musica non è una sinusoide stazionaria - di solito. Rock, Pop (Jazz meno, è più irregolare)... di solito si possono descrivere come un plateau abbastanza regolare con dei picchi dati da basso e batteria. Questi picchi uno li vuole sentire bene... e allora il tuo ampli deve riuscire a gestire bene il picco *entro* la sua potenza massima erogabile. Non mi ricordo chi diceva che per ascoltare bene musica ad un livello di pressione sonora che - fatti i conti - richiede una certa potenza media è necessario un amplificatore in grado di erogare una potenza 10 volte superiore. E allora: se il tuo fenice eroga 10W su 4Ω, secondo questa prescrizione (abbastanza rigida) dovresti riuscire a garantire un buon ascolto fino a 1W(rms) (più picchi di microdinamica fino a 10W). Il che- significa poter garantire 85dB a un metro, 80dB a poco più di tre metri, che prendiamo come distanza tipica. Essendo una coppia di AP rispettivamente a 88dB e 83dB. Questi livelli non sono così bassi, ma volendoli alzare?
Tenendo buoni i 90dB di sensibilità consigliati da Cadeddu per un ampli con 2024, rispetto agli 85dB del tuo, abbiamo 5dB di differenza, un fattore poco più di 3. In sostanza con altoparlanti da 90dB a 1 m / 1V(rms) - arriveresti, tutto considerato, a 85dB a tre metri con 1W(rms). Con i tuoi AP devi invece erogare 3W(rms), per arrivare a quel livello cioè - teoricamente - avere 30W di riserva per la dinamica.
Vuoi avere 90dB a 3 metri (nella scala dB di solito si indica 90dB come l'intensità dell'urlo... prendiamo quindi come termine di paragone l'urlo agghiacciante in Careful with that axe, Eugene nel disco Umma Gumma dei Pink Floyd)...? Dovrai ancora triplicare... per avere 9W(rms) - ampiamente sopportati dai tuoi AP - e un ampli in grado di erogare 90W di picco (anch'essi sopportati dagli AP per brevi istanti di tempo... eppoi il fattore 10 è davvero cautelativo penso) per canale su 4Ω.
Probabilmente un ampli da 40-50W su 8Ω, se alimentato adeguatamente, è grosso modo in grado di fornire la potenza necessaria su 4Ω...
In questo ambito di potenza, se non si vuole strafare, cercherei una amplificazione adeguata.
L'altoparlante previsto per il progetto che hai costruito (davvero complimenti, ho visto il thread) si situa in una fascia bassa di sensibilità, e con una bassa impedenza. Queste due caratteristiche impongono, per un ascolto ad alti livelli di pressione sonora, una potenza erogata dall'ampli sufficientemente grande.
Infatti, oltre alla relazione tra tensione oscillante media (Volt RMS) e pressione sonora ad una certa distanza (per cui faremo i conti dopo) bisogna tenere presente che una impedenza di 4Ω impone una corrente doppia ad esempio dell'impedenza "classica" di 8Ω e quindi una potenza doppia che deve essere erogata dall'amplificatore.
C'è poi il discorso "dinamica": il valore RMS è appunto un valore medio. Ma la musica non è una sinusoide stazionaria - di solito. Rock, Pop (Jazz meno, è più irregolare)... di solito si possono descrivere come un plateau abbastanza regolare con dei picchi dati da basso e batteria. Questi picchi uno li vuole sentire bene... e allora il tuo ampli deve riuscire a gestire bene il picco *entro* la sua potenza massima erogabile. Non mi ricordo chi diceva che per ascoltare bene musica ad un livello di pressione sonora che - fatti i conti - richiede una certa potenza media è necessario un amplificatore in grado di erogare una potenza 10 volte superiore. E allora: se il tuo fenice eroga 10W su 4Ω, secondo questa prescrizione (abbastanza rigida) dovresti riuscire a garantire un buon ascolto fino a 1W(rms) (più picchi di microdinamica fino a 10W). Il che- significa poter garantire 85dB a un metro, 80dB a poco più di tre metri, che prendiamo come distanza tipica. Essendo una coppia di AP rispettivamente a 88dB e 83dB. Questi livelli non sono così bassi, ma volendoli alzare?
Tenendo buoni i 90dB di sensibilità consigliati da Cadeddu per un ampli con 2024, rispetto agli 85dB del tuo, abbiamo 5dB di differenza, un fattore poco più di 3. In sostanza con altoparlanti da 90dB a 1 m / 1V(rms) - arriveresti, tutto considerato, a 85dB a tre metri con 1W(rms). Con i tuoi AP devi invece erogare 3W(rms), per arrivare a quel livello cioè - teoricamente - avere 30W di riserva per la dinamica.
Vuoi avere 90dB a 3 metri (nella scala dB di solito si indica 90dB come l'intensità dell'urlo... prendiamo quindi come termine di paragone l'urlo agghiacciante in Careful with that axe, Eugene nel disco Umma Gumma dei Pink Floyd)...? Dovrai ancora triplicare... per avere 9W(rms) - ampiamente sopportati dai tuoi AP - e un ampli in grado di erogare 90W di picco (anch'essi sopportati dagli AP per brevi istanti di tempo... eppoi il fattore 10 è davvero cautelativo penso) per canale su 4Ω.
Probabilmente un ampli da 40-50W su 8Ω, se alimentato adeguatamente, è grosso modo in grado di fornire la potenza necessaria su 4Ω...
In questo ambito di potenza, se non si vuole strafare, cercherei una amplificazione adeguata.
HistoireDuSoldat- Membro di riguardo
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Ciao Rik,HistoireDuSoldat ha scritto:Ciao, provo a dare la mia risposta.
L'altoparlante previsto per il progetto che hai costruito (davvero complimenti, ho visto il thread) si situa in una fascia bassa di sensibilità, e con una bassa impedenza. Queste due caratteristiche impongono, per un ascolto ad alti livelli di pressione sonora, una potenza erogata dall'ampli sufficientemente grande.
Infatti, oltre alla relazione tra tensione oscillante media (Volt RMS) e pressione sonora ad una certa distanza (per cui faremo i conti dopo) bisogna tenere presente che una impedenza di 4Ω impone una corrente doppia ad esempio dell'impedenza "classica" di 8Ω e quindi una potenza doppia che deve essere erogata dall'amplificatore.
C'è poi il discorso "dinamica": il valore RMS è appunto un valore medio. Ma la musica non è una sinusoide stazionaria - di solito. Rock, Pop (Jazz meno, è più irregolare)... di solito si possono descrivere come un plateau abbastanza regolare con dei picchi dati da basso e batteria. Questi picchi uno li vuole sentire bene... e allora il tuo ampli deve riuscire a gestire bene il picco *entro* la sua potenza massima erogabile. Non mi ricordo chi diceva che per ascoltare bene musica ad un livello di pressione sonora che - fatti i conti - richiede una certa potenza media è necessario un amplificatore in grado di erogare una potenza 10 volte superiore. E allora: se il tuo fenice eroga 10W su 4Ω, secondo questa prescrizione (abbastanza rigida) dovresti riuscire a garantire un buon ascolto fino a 1W(rms) (più picchi di microdinamica fino a 10W). Il che- significa poter garantire 85dB a un metro, 80dB a poco più di tre metri, che prendiamo come distanza tipica. Essendo una coppia di AP rispettivamente a 88dB e 83dB. Questi livelli non sono così bassi, ma volendoli alzare?
Tenendo buoni i 90dB di sensibilità consigliati da Cadeddu per un ampli con 2024, rispetto agli 85dB del tuo, abbiamo 5dB di differenza, un fattore poco più di 3. In sostanza con altoparlanti da 90dB a 1 m / 1V(rms) - arriveresti, tutto considerato, a 85dB a tre metri con 1W(rms). Con i tuoi AP devi invece erogare 3W(rms), per arrivare a quel livello cioè - teoricamente - avere 30W di riserva per la dinamica.
Vuoi avere 90dB a 3 metri (nella scala dB di solito si indica 90dB come l'intensità dell'urlo... prendiamo quindi come termine di paragone l'urlo agghiacciante in Careful with that axe, Eugene nel disco Umma Gumma dei Pink Floyd)...? Dovrai ancora triplicare... per avere 9W(rms) - ampiamente sopportati dai tuoi AP - e un ampli in grado di erogare 90W di picco (anch'essi sopportati dagli AP per brevi istanti di tempo... eppoi il fattore 10 è davvero cautelativo penso) per canale su 4Ω.
Probabilmente un ampli da 40-50W su 8Ω, se alimentato adeguatamente, è grosso modo in grado di fornire la potenza necessaria su 4Ω...
In questo ambito di potenza, se non si vuole strafare, cercherei una amplificazione adeguata.
grazie per la tua risposta.
Ho accesso solo a un mp3 128kps di "Careful with that axe, Eugene" (l'attacco del urlo mi ha fatto ricordare il sax in "How Cum Ya Gotta Rip Off Your Brothers?" di John Klemmer album Magic And Movement) e non saprei come avranno settato il gain.
Metendo la manopola del fenice20 a ore 13-14 (di più distorce) il brano si sente bene, ma molto lontano da un urlo reale. Mi piacerebbe potere ascoltarlo al doppio (magari anche qualcosina di più) del volume attuale.
Sai, non troppo frequentemente si può alzare il volume vuoi per l'orario, i vicini, il tempo, la propria disposizione ma quelle poche volte che quei watt occorrono, dovrebbero esserci.
Per quello che mi dici -90watts- il ta2022 o tk2050 sono buoni candidati. Stentor mi ha quasi convinto con il tk2050. Quello che non ho capito è la parte nella quale mi dici che miei altoparlanti possono sopportare 90watts di imput dal amplificatore. I chr70 dichiarano 20watts continui e 40 peak.
Nolberto
nolbyx- Interessato
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
nolbyx ha scritto:
Per quello che mi dici -90watts- il ta2022 o tk2050 sono buoni candidati. Stentor mi ha quasi convinto con il tk2050. Quello che non ho capito è la parte nella quale mi dici che miei altoparlanti possono sopportare 90watts di imput dal amplificatore. I chr70 dichiarano 20watts continui e 40 peak.
Nolberto
Io in giro ho trovato che 20W non è la potenza massima dei chr70 (ovvero rms, continua, program che sono sinonimi) ma "nominale" - come da datasheet, che riporta poi l'escursione massima ma non la potenza massima. In un >> catalogo germanico << vedo 40W riportato come potenza massima in continua, non di picco.
Per brevissimi istanti di tempo dovrebbero sopportare di più, da quello che ho capito.
HistoireDuSoldat- Membro di riguardo
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
nolbyx ha scritto:
Poi, se rimango nella classe T (che è quello che voglio) e metto un ta2022 o tk2050 con i 100watt faccio saltare i miei belli altoparlanti che supportano 20watt continui e peaks di 40. O no?
Riassumendo: quanta potenza in watts deve avere un amplificatore per tirare fuori il meglio di altoparlanti 3.6ohm, spl84.5, power20-40, che tipo e potenza di alimentazione?
Nolberto
Più potenza c'è meglio è ...a parità di raffinatezza sonica ovviamente!
Se prendi un ampli molto potenti piloti al meglio le casse senza incorrere in fastidiosi clipping ......e se è troppa ??? .....ricordati che c'è la manopola del volume che non deve per forza essere ruotata al massimo
Non capisco poi cosa c'entri l'alimentazione dell'ampli con le casse ?!?!?!?!?! ...se prendi un Nuforce l'alimentazione è rigorosamente Switching ma non per questo non funzionano bene ...anzi !!!
Se rimani sulla classe D in genere l'alimentazione lineare è meglio ...però è sempre da verificare e comunque non c'entra con le casse ma al limite con la qualità del suono che genera l'ampli
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Penso che si riferisse alla potenza, non tanto alle questioni batterie/lineare/switching e alla qualità del suono.Stentor ha scritto:
Non capisco poi cosa c'entri l'alimentazione dell'ampli con le casse ?!?!?!?!?! ...
HistoireDuSoldat- Membro di riguardo
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
HistoireDuSoldat ha scritto:
Io in giro ho trovato che 20W non è la potenza massima dei chr70 (ovvero rms, continua, program che sono sinonimi) ma "nominale" - come da datasheet, che riporta poi l'escursione massima ma non la potenza massima. In un >> catalogo germanico << vedo 40W riportato come potenza massima in continua, non di picco.
Per brevissimi istanti di tempo dovrebbero sopportare di più, da quello che ho capito.
Bene. Mi fa piacere sapere che miei altoparlanti sono meno limitati di quello che credevo.
Stentor ha scritto:
Più potenza c'è meglio è ...a parità di raffinatezza sonica ovviamente!
Se prendi un ampli molto potenti piloti al meglio le casse senza incorrere in fastidiosi clipping ......e se è troppa ??? .....ricordati che c'è la manopola del volume che non deve per forza essere ruotata al massimo
Non capisco poi cosa c'entri l'alimentazione dell'ampli con le casse ?!?!?!?!?! ...se prendi un Nuforce l'alimentazione è rigorosamente Switching ma non per questo non funzionano bene ...anzi !!!
Se rimani sulla classe D in genere l'alimentazione lineare è meglio ...però è sempre da verificare e comunque non c'entra con le casse ma al limite con la qualità del suono che genera l'ampli
Parlando di potenza, quelli della Hifimediy raccomandano per miei altoparlanti il loro tk2050 *2x300w* 4ohm!
Certo c'è la manopola, ma visto che alcune registrazioni sono più alte, altre più basse, ti devi guidare a orecchio quindi se sbagli friggi gli altoparlanti.
Con rispetto a la alimentazione, infatti non so se centra, ma formando parte della catena pensavo di si. Se non centra, meglio, una cosa in meno della quale preoccuparsi :-)
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
ti dico anche io la mia, e ti spiego come si ragiona di solito nel professionale. prima però chiariamo che ogni altoparlante generalmente ha TRE valori, espressi in Watt, di potenza sopportata, e cioè RMS, PROGRAM e PEAK.
cavolo, proprio mentre sto scrivendo mi accorgo che è inutile che riscrivo un papiro già scritto da un sacco di altre persone
http://www.doctorproaudio.com/doctor/temas/powerhandling.htm
non mi trovo d'accordo solo con l'ultima parte. infatti generalmente si sceglie un finale con potenza doppia: se l'altoparlante è da 500W RMS su 8ohm, userò un finale che su 8ohm eroga 1000W. sostanzialmente si garantisce al cono il valore PROGRAM
cavolo, proprio mentre sto scrivendo mi accorgo che è inutile che riscrivo un papiro già scritto da un sacco di altre persone
http://www.doctorproaudio.com/doctor/temas/powerhandling.htm
non mi trovo d'accordo solo con l'ultima parte. infatti generalmente si sceglie un finale con potenza doppia: se l'altoparlante è da 500W RMS su 8ohm, userò un finale che su 8ohm eroga 1000W. sostanzialmente si garantisce al cono il valore PROGRAM
davide.bonetti- Interessato
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
davide.bonetti ha scritto:non mi trovo d'accordo solo con l'ultima parte. infatti generalmente si sceglie un finale con potenza doppia: se l'altoparlante è da 500W RMS su 8ohm, userò un finale che su 8ohm eroga 1000W. sostanzialmente si garantisce al cono il valore PROGRAM
Quindi per pilotare i diffusori al meglio bisogna usare amplificatori di potenza pari al doppio di quella di massima tenuta indicata sul diffusore in questione?
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pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Silver Black ha scritto:davide.bonetti ha scritto:non mi trovo d'accordo solo con l'ultima parte. infatti generalmente si sceglie un finale con potenza doppia: se l'altoparlante è da 500W RMS su 8ohm, userò un finale che su 8ohm eroga 1000W. sostanzialmente si garantisce al cono il valore PROGRAM
Quindi per pilotare i diffusori al meglio bisogna usare amplificatori di potenza pari al doppio di quella di massima tenuta indicata sul diffusore in questione?
Secondo me dipende dal volume e dalla capacità di pilotaggio dell'ampli ...mica li sfrutti tutti i watt ! ...e altrimenti i nostri classe T dove li mettiamo?
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Stentor ha scritto:Silver Black ha scritto:davide.bonetti ha scritto:non mi trovo d'accordo solo con l'ultima parte. infatti generalmente si sceglie un finale con potenza doppia: se l'altoparlante è da 500W RMS su 8ohm, userò un finale che su 8ohm eroga 1000W. sostanzialmente si garantisce al cono il valore PROGRAM
Quindi per pilotare i diffusori al meglio bisogna usare amplificatori di potenza pari al doppio di quella di massima tenuta indicata sul diffusore in questione?
Secondo me dipende dal volume e dalla capacità di pilotaggio dell'ampli ...mica li sfrutti tutti i watt ! ...e altrimenti i nostri classe T dove li mettiamo?
Infatti sto cercando di capire. Poi oltre ai classe T ci sono anche costosissimi i valvolari da 3 W a canale... Servirebbero a pilotare bene solo diffusori da 1,5 W di potenza di picco?
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ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Silver Black ha scritto:Stentor ha scritto:Silver Black ha scritto:davide.bonetti ha scritto:non mi trovo d'accordo solo con l'ultima parte. infatti generalmente si sceglie un finale con potenza doppia: se l'altoparlante è da 500W RMS su 8ohm, userò un finale che su 8ohm eroga 1000W. sostanzialmente si garantisce al cono il valore PROGRAM
Quindi per pilotare i diffusori al meglio bisogna usare amplificatori di potenza pari al doppio di quella di massima tenuta indicata sul diffusore in questione?
Secondo me dipende dal volume e dalla capacità di pilotaggio dell'ampli ...mica li sfrutti tutti i watt ! ...e altrimenti i nostri classe T dove li mettiamo?
Infatti sto cercando di capire. Poi oltre ai classe T ci sono anche costosissimi i valvolari da 3 W a canale... Servirebbero a pilotare bene solo diffusori da 1,5 W di potenza di picco?
Ho grossi dubbi al riguardo .... almeno che esitano diffusori che supportino solo 1,5 watt di picco
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
nolbyx ha scritto:Certo c'è la manopola, ma visto che alcune registrazioni sono più alte, altre più basse, ti devi guidare a orecchio quindi se sbagli friggi gli altoparlanti.
Non è difficile abituarsi all'uso della "manopola".
Considera che di solito ascolto ad ore 9 e sono convinto che a ore 12 distruggo le mie casse.
La differenza del livello di registrazione (cioè quando cambio album) non sarà mai tale da fare la differenza tra una cassa fritta o sana...
Inoltre si può sempre abbassare un po' il volume prima di cambiare album.
Link70- Appassionato
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Link70 ha scritto:nolbyx ha scritto:Certo c'è la manopola, ma visto che alcune registrazioni sono più alte, altre più basse, ti devi guidare a orecchio quindi se sbagli friggi gli altoparlanti.
Non è difficile abituarsi all'uso della "manopola".
Considera che di solito ascolto ad ore 9 e sono convinto che a ore 12 distruggo le mie casse.
La differenza del livello di registrazione (cioè quando cambio album) non sarà mai tale da fare la differenza tra una cassa fritta o sana...
Inoltre si può sempre abbassare un po' il volume prima di cambiare album.
A me non è mai successo di friggere gli altoparlanti in questo modo ....li ho fritti ma per altri motivi
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Stentor ha scritto:Link70 ha scritto:nolbyx ha scritto:Certo c'è la manopola, ma visto che alcune registrazioni sono più alte, altre più basse, ti devi guidare a orecchio quindi se sbagli friggi gli altoparlanti.
Non è difficile abituarsi all'uso della "manopola".
Considera che di solito ascolto ad ore 9 e sono convinto che a ore 12 distruggo le mie casse.
La differenza del livello di registrazione (cioè quando cambio album) non sarà mai tale da fare la differenza tra una cassa fritta o sana...
Inoltre si può sempre abbassare un po' il volume prima di cambiare album.
A me non è mai successo di friggere gli altoparlanti in questo modo ....li ho fritti ma per altri motivi
Ho delle casse molto sensibili e dei finali molto potenti... (poi il klimo ha un gain altissimo)
Link70- Appassionato
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Link70 ha scritto:
Ho delle casse molto sensibili e dei finali molto potenti... (poi il klimo ha un gain altissimo)
Che trittico strano e intrigante : Mhdt Havana -> Klimo Merlino -> Nuforce Ref9V3SE !!!!!!!!!!
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Stentor- Membro classe diamante
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RE
A mio avviso le tabelle mal si conciliano con la realtà dei fatti.
Il TA2024 con le mie Klipsch RB 81 dovrebbe (quasi) spaccare i muri, in realtà non riesce a smuovere i woofers. Ci posso ascoltare un quartetto d'archi, non certo la sinfonica o del rock allegrotto.
Woofers degni di questo nome hanno bisogno di corrente, a prescindere dai dati di sensibilità del diffusore.
Il TA2024, ed aggiungo anche il TK2050, pur avendo una sana impostazione timbrica e scenica, dinamicamente sono carenti, soffrono di grossi limiti imposti dalle limitate capacità di erogazione di corrente.
Just my two cents
Cele
Il TA2024 con le mie Klipsch RB 81 dovrebbe (quasi) spaccare i muri, in realtà non riesce a smuovere i woofers. Ci posso ascoltare un quartetto d'archi, non certo la sinfonica o del rock allegrotto.
Woofers degni di questo nome hanno bisogno di corrente, a prescindere dai dati di sensibilità del diffusore.
Il TA2024, ed aggiungo anche il TK2050, pur avendo una sana impostazione timbrica e scenica, dinamicamente sono carenti, soffrono di grossi limiti imposti dalle limitate capacità di erogazione di corrente.
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Cele
cele- Appassionato
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Impianto : magari fosse definitivo....
Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Stentor ha scritto:Link70 ha scritto:
Ho delle casse molto sensibili e dei finali molto potenti... (poi il klimo ha un gain altissimo)
Che trittico strano e intrigante : Mhdt Havana -> Klimo Merlino -> Nuforce Ref9V3SE !!!!!!!!!!
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Link70- Appassionato
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
cele ha scritto:A mio avviso le tabelle mal si conciliano con la realtà dei fatti.
Il TA2024 con le mie Klipsch RB 81 dovrebbe (quasi) spaccare i muri, in realtà non riesce a smuovere i woofers. Ci posso ascoltare un quartetto d'archi, non certo la sinfonica o del rock allegrotto.
Woofers degni di questo nome hanno bisogno di corrente, a prescindere dai dati di sensibilità del diffusore.
Il TA2024, ed aggiungo anche il TK2050, pur avendo una sana impostazione timbrica e scenica, dinamicamente sono carenti, soffrono di grossi limiti imposti dalle limitate capacità di erogazione di corrente.
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Cele
Io l'abbinata TA2024 e Klipsch RB 81 l'ho avuta e non difettava assolutamente in dinamica! Concordo con te che però ad un cero punto il Trends scoreggiava e non si poteva andare oltre con la pressione sonora...le casse viceversa con i 100 Watt del Mcintosh li digerivano facendo accendere i power guard senza che battessero ciglio....anche se dei battiti c'erano ed erano i vicini sul muro
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Link70 ha scritto:Stentor ha scritto:Link70 ha scritto:
Ho delle casse molto sensibili e dei finali molto potenti... (poi il klimo ha un gain altissimo)
Che trittico strano e intrigante : Mhdt Havana -> Klimo Merlino -> Nuforce Ref9V3SE !!!!!!!!!!
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Vengo volentieri ...e tu verrai al meeting dac a casa mia ..... la prossima settimana inizio ad organizzare !
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Stentor ha scritto:Link70 ha scritto:Stentor ha scritto:Link70 ha scritto:
Ho delle casse molto sensibili e dei finali molto potenti... (poi il klimo ha un gain altissimo)
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Certo, fammi sapere... se non sono connesso mandami una mail...
Link70- Appassionato
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Impianto : 2° incisivo superiore destro, perno in titanio.
Fatto
Ho aperto il thread per informarmi su come fare l'upgrade del mio ampli, e dopo avere valutato le vostre risposte e quelle su diyaudio, sono arrivato a una decisione. Vi ringrazio per i vostri suggerimenti.
Ieri ho comprato un Hifimediy T2 2*100W@4ohm abbinato a un Meanwell 350W 27V 13A SMPS.
Poi vi dirò se la accoppiata con questi bellissimi chr70 (BB4.AL) mi piace.
Ieri ho comprato un Hifimediy T2 2*100W@4ohm abbinato a un Meanwell 350W 27V 13A SMPS.
Poi vi dirò se la accoppiata con questi bellissimi chr70 (BB4.AL) mi piace.
nolbyx- Interessato
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Località : Brugherio
Impianto : Amplificatore Hifimediy T2 - tk2050
Casse MA Pencil - MarkAudio
Altoparlanti MarkAudio bb4.al - chr70
Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Ieri giovedì mi è arrivato il pacco, veramente veloce.
Vi chiedo conferma di como vanno fatte le connessioni elettriche, onde evitare fare disastri.
Alimentatore
Pin 1: entrata del polo vivo (quello che acende la lucina del cerca poli).
Pin 2: entrata del filo neutro.
Pin 3: Terra. Posso lasciarlo vuoto?
Pin 4, 5 o 6: uscita neutro (qualsiasi dei tre).
Pin 7, 8 o 9: uscita corrente (qualsiasi dei tre).
Amplificatore
AC: entrata corrente (viene dall'alimentatore 7, 8 o 9).
IN: entrata neutro (viene dall'alimentatore 4, 5 o 6).
Che tipo di filo devo usare?
Abbiate pazienza, non capizco niente di tutto questo, sono impulsato solo dal piacere per la musica :-)
Nolberto
Vi chiedo conferma di como vanno fatte le connessioni elettriche, onde evitare fare disastri.
Alimentatore
Pin 1: entrata del polo vivo (quello che acende la lucina del cerca poli).
Pin 2: entrata del filo neutro.
Pin 3: Terra. Posso lasciarlo vuoto?
Pin 4, 5 o 6: uscita neutro (qualsiasi dei tre).
Pin 7, 8 o 9: uscita corrente (qualsiasi dei tre).
Amplificatore
AC: entrata corrente (viene dall'alimentatore 7, 8 o 9).
IN: entrata neutro (viene dall'alimentatore 4, 5 o 6).
Che tipo di filo devo usare?
Abbiate pazienza, non capizco niente di tutto questo, sono impulsato solo dal piacere per la musica :-)
Nolberto
nolbyx- Interessato
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Numero di messaggi : 41
Località : Brugherio
Impianto : Amplificatore Hifimediy T2 - tk2050
Casse MA Pencil - MarkAudio
Altoparlanti MarkAudio bb4.al - chr70
Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Stentor ha scritto:Link70 ha scritto:
Ho delle casse molto sensibili e dei finali molto potenti... (poi il klimo ha un gain altissimo)
Che trittico strano e intrigante : Mhdt Havana -> Klimo Merlino -> Nuforce Ref9V3SE !!!!!!!!!!
Promette faville !
Penso che andrò a sentirlo presto (ho un'invito ufficiale in saccoccia)
Se vuoi ti passo a prendere.
flovato- UTENTE BANNATO
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Numero di messaggi : 12509
Impianto : (non specificato)
Re: Relazione tra alimentazione, amplificatore e altoparlanti
Io arresterei chi produce casse con efficienza bassa e moduli di impedenza assurda ed oggi son la maggior parte
E comunque si confonde l'ascolto casalingo in un salotto, che quando va bene, ci si trova a qualche metro dal fronte sonoro con la sonorizzazione di una piazza dove ci son rumori, e niente pareti a poca distanza dalle casse/ascoltatore.
La dinamica è la capacità di rispondere velocemente a picchi (un pianissimo e immediatamente un attacco di tutta un orchestra) e non è direttamente proporzionale alla potenza... Basta prendere casse molto efficienti (ma reale efficienza e non i db dati un tanto al chilo o a -tot db che contuiamo a vedere sul mercato), con coni leggerissimi, magneti in alnico e ampli da pochi watt, e ci si accorge di quanto suoni forte in un piccolo salotto domestico un impianto del genere e gli attacchi ti facciano saltare dalla poltrona!
Ma siamo in discorsi fuori dalla classe T perché casse economiche con 100dB di reale efficienza (e magari pure oltre) non le si trovano dietro l'angolo a quattro soldi, ed il mercato preferisce tabbuti che per muoversi hanno bisogno di una centrali nucleare che le pilotino. E con casse di efficienza così alta i 200/300 e più watt in una casa non servono proprio a niente...
E comunque si confonde l'ascolto casalingo in un salotto, che quando va bene, ci si trova a qualche metro dal fronte sonoro con la sonorizzazione di una piazza dove ci son rumori, e niente pareti a poca distanza dalle casse/ascoltatore.
La dinamica è la capacità di rispondere velocemente a picchi (un pianissimo e immediatamente un attacco di tutta un orchestra) e non è direttamente proporzionale alla potenza... Basta prendere casse molto efficienti (ma reale efficienza e non i db dati un tanto al chilo o a -tot db che contuiamo a vedere sul mercato), con coni leggerissimi, magneti in alnico e ampli da pochi watt, e ci si accorge di quanto suoni forte in un piccolo salotto domestico un impianto del genere e gli attacchi ti facciano saltare dalla poltrona!
Ma siamo in discorsi fuori dalla classe T perché casse economiche con 100dB di reale efficienza (e magari pure oltre) non le si trovano dietro l'angolo a quattro soldi, ed il mercato preferisce tabbuti che per muoversi hanno bisogno di una centrali nucleare che le pilotino. E con casse di efficienza così alta i 200/300 e più watt in una casa non servono proprio a niente...
piero7- Membro classe oro
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Impianto :
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