Gainclone con LM3886 per cuffie

Gainclone come ampli per cuffie? si può fare? sembra di sì!! 

Certo che sì, non sò se ne vale la pena però, qualche tempo fà avevo visto un finale per cuffia con i 1875 che sono già più che soddisfacenti senza arrivare ai 3875 o 3886.

lukyluke ha scritto:Certo che sì, non sò se ne vale la pena però, qualche tempo fà avevo visto un finale per cuffia con i 1875 che sono già più che soddisfacenti senza arrivare ai 3875 o 3886.

Il discorso è iniziato su un altro 3d e l'ho spostato qui per non andare fuori tema..
Vorrei costruire un ampli con LM3886 che possa "anche" pilotare delle cuffie..

In teoria qualunque amplificatore di potenza può pilotare delle cuffie, quello che cambia è il fattore di smorzamento dovuto ai partitori resistivi, se ben ricordo la normativa attuale prevede una alimentazione sotto una resistenza di 120 ohm, ma qui sul forum ci sono altri molto più informati di me.

Ci avevo pensato anch'io un po' di tempo fa e facendo due conti era saltato fuori che poteva valerne la pena solo in caso di cuffie con efficienza molto bassa e possibilmente ad alta impdeneza.

Io non ho mai provato, ma sono diffidente perchè un ampli standard è progettato per pilotare casse con un efficienza media supponiamo di 90dB/W, mentre la sensibilità di una cuffia possiamo fissarla ad 90dB/mW...c'è una differenza di 3 ordini di grandezza.
Certo l'impedenza delle cuffie è molto più alta di quella dei diffusori standard e questo riequilibra un po' le cose, ma comunque è come chiedere ad un muratore di lavorare con un trapano da dentista o viceversa..

Si potrebbe provare collegando direttamente la cuffia all'ampli, ma poi la regolazione del volume sarebbe poco pratica (e il rischio di schiantare le cuffie molto alto) e comunque se l'ampli non è estremamente silenzioso verrebbe fuori un disastro.

La normativa che prevede l'impedenza di uscita di un ampli cuffia a 120Ohm è obsoleta
L'utilizzo di partitori resistivi è da valutare con cura perchè, se da una lato potrebbe risolvere parte dei problemi sopracitati, dall'altro si porta dietro due potenziali problemi: primo il damping factor, secondo il fatto che il modulo di impedenza dei trasduttori di alcune cuffie non è linare al variare della frequenza.
Questo significa che il rapporto tra il segnale in uscita dall'ampli e il segnale applicato alla cuffia non è fisso e perciò la risposta di tale cuffia è alterata. Ovviamente questo problema non si pone in caso di cuffie con modulo d'impedenza costante.

scusate per le frasi sconnesse tra di loro, ma è tardi è ho scritto quel che mi passava per la testa

L.

RanocchiO ha scritto:
scusate per le frasi sconnesse tra di loro, ma è tardi è ho scritto quel che mi passava per la testa

L.

Sei stato molto chiaro!! 

Io penso che il partitore resistivo sia una buona soluzione, ci vorrei almeno provare e con il PR almeno non si dovrebbero schiantare le cuffie  

Non sono un esperto di cuffie per cui posso solo fare due riflessioni, dato che i trasduttori delle cuffie devono muoversi pochissimo, dovrebbero essere anche estremamente lineari nel loro range di emissione, non sapevo che la norma dei 120 ohm di resistenza d'uscita fosse obsoleta, comunque se l'ìimpedenza di carico è molto più bassa della sorgente si dovrebbe operare una sorta di pilotaggio misto tensione/corrente. Potrebbe essere interessante capire come suona un amplificatore con uscita in corrente come un howland pump.. lo segno fra le cose da provare.

Mi sembrava di ricordare che fosse un argomento già visto...

https://www.tforumhifi.com/t18041-partitore-resistivo-per-collegamento-amplificatore-cuffie

lukyluke ha scritto:Non sono un esperto di cuffie per cui posso solo fare due riflessioni, dato che i trasduttori delle cuffie devono muoversi pochissimo, dovrebbero essere anche estremamente lineari nel loro range di emissione, non sapevo che la norma dei 120 ohm di resistenza d'uscita fosse obsoleta, comunque se l'ìimpedenza di carico è molto più bassa della sorgente si dovrebbe operare una sorta di pilotaggio misto tensione/corrente. Potrebbe essere interessante capire come suona un amplificatore con uscita in corrente come un howland pump.. lo segno fra le cose da provare.

Qui il grafico dell'impedenza in funzione della frequenza per alcune cuffie:
http://graphs.headphone.com/graphCompare.php?graphType=7&graphID[]=853&graphID[]=703&graphID[]=2141&graphID[]=2891&scale=30

Infatti il dubbio è proprio quello: i trasduttori moderni sono progettati per essere pilotati in tensione o in corrente??? o in potenza?

Sarebbe molto interessante poter fare prove, lucky secondo te è possibile realizzare un ampli che possa funzionare nelle diverse modalità in modo da poterne valutare le differenze?

Certamente, si può realizzare un amplificatore con impedenza di uscita variabile entro certi limiti ovviamente, ne parla seppur per applicazioni diverse anche Elliot vedi link http://sound.westhost.com/project56.htm, mentre un howland pump è in teoria un amplificatore con uscita in corrente, bisogna vedere qual'è la miglior soluzione.