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Messaggio Da el3kim Ven 23 Set 2011 - 16:28

ok capito tutto ma adesso vorrei addentrarmi un po' nella teoria
con i miei 2 toroidali da circa 12V x 50W (AC)alla fine passati i diodi raddrizzatori e i condensatori che corrente dovrei avere in continua (DC)? Con che amperaggio? Ma soprattutto quali sono le formule per ottenere questi valori?

Lo domando anche nella prospettiva
di un DOWNgrade al TDA2030A(tra l'altro compatibile col pcb e il kit sopracitato) o
di un UPgrade al LM3886 ovviamente preservando il solo circuito di alimentazione.

Mi pare di capre leggendo quì e lì che all'aumentare della potenza dell'integrato aumenti anche la richiesta di energia e quindi il range di valori di corrente continua VOLT necessari allo scopo(nonchè ovviamente di watt).
p.s. chi mi spiega quali sono i parametri da cercare nei datasheet degli integrati?
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Messaggio Da Mantis-89 Ven 23 Set 2011 - 16:42

el3kim ha scritto:ok capito tutto ma adesso vorrei addentrarmi un po' nella teoria
con i miei 2 toroidali da circa 12V x 50W (AC)alla fine passati i diodi raddrizzatori e i condensatori che corrente dovrei avere in continua (DC)? Con che amperaggio? Ma soprattutto quali sono le formule per ottenere questi valori?

Lo domando anche nella prospettiva
di un DOWNgrade al TDA2030A(tra l'altro compatibile col pcb e il kit sopracitato) o
di un UPgrade al LM3886 ovviamente preservando il solo circuito di alimentazione.

Mi pare di capre leggendo quì e lì che all'aumentare della potenza dell'integrato aumenti anche la richiesta di energia e quindi il range di valori di corrente continua VOLT necessari allo scopo(nonchè ovviamente di watt).
p.s. chi mi spiega quali sono i parametri da cercare nei datasheet degli integrati?

Dovresti avere 4A per trasformatore (Watt / Volt), mentre la tensione raddrizzata dovrebbe essere circa 15V (Vac * 1,4 (radice di 2)), un pò meno in quanto non dovresti considerare il ripple residuo che non ti so calcolare e dovresti tenere conto di una leggera caduta di tensione da parte del trasformatore quando è sotto carico. A vuoto la tensione potrebbe essere superiore.

Per gli altri punti non saprei di preciso cosa risponderti, sicuramente con il datasheet sotto mano trovi i valori di funzionamento tipici e massimi Wink
Unica cosa che ti posso dire è che sapendo la tensione e l'amperaggio richiesti da un determinato circuito è sempre meglio non superare la tensione di alimentazione (ma stare nell'eventuale range indicato) ed essere in grado di fornirgli una corrente maggiore di quella necessaria.

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Messaggio Da sonic63 Ven 23 Set 2011 - 16:52

el3kim ha scritto:ok capito tutto ma adesso vorrei addentrarmi un po' nella teoria
con i miei 2 toroidali da circa 12V x 50W (AC)alla fine passati i diodi raddrizzatori e i condensatori che corrente dovrei avere in continua (DC)? Con che amperaggio? Ma soprattutto quali sono le formule per ottenere questi valori?

Lo domando anche nella prospettiva
di un DOWNgrade al TDA2030A(tra l'altro compatibile col pcb e il kit sopracitato) o
di un UPgrade al LM3886 ovviamente preservando il solo circuito di alimentazione.

Mi pare di capre leggendo quì e lì che all'aumentare della potenza dell'integrato aumenti anche la richiesta di energia e quindi il range di valori di corrente continua VOLT necessari allo scopo(nonchè ovviamente di watt).
p.s. chi mi spiega quali sono i parametri da cercare nei datasheet degli integrati?

Dopo il ponte e i condensatori di spianamento avrai VAC (la tensione sul secondario del trasformatore) x 1,41 meno la caduta di tensione sui diodi(di solito 1Volt)
Hai chiesto che corrente avrai, è sbagliato : avrai una tensione.
La quantità di corrente è funzione della potenza e della tensione.
Cioè l'energia (la potenza del trasformatore) è sempre la stessa, nel nostro caso 50 W.
50 W a 230 Volts sono circa 0,2 Amp.(legge di Ohm) , sul secondario hai ancora disponibili 50 Watt, ma a 12 Volts sono 4,1 Amp.
Cioè quella quantità di corrente 4,1 Amp. con una differenza di potenziale di 12 Volts può fare lo stesso lavoro di una quantità di 0,2 Amp. con 230Volts di d.d.p.
La legge di Ohm la trovi spiegata dovunque, basta cercare su Google.
50 Watt sono pochi, secondo me puoi fare delle prove e far suonare l'ampli a volume non troppo alto.

<<Mi pare di capre leggendo quì e lì che all'aumentare della potenza dell'integrato aumenti anche la richiesta di energia e quindi il range di valori di corrente continua VOLT necessari allo scopo(nonchè ovviamente di watt).
p.s. chi mi spiega quali sono i parametri da cercare nei datasheet degli integrati?>>

Per forza, l'amplificatore non può creare energia, ma modula, secondo il segnale musicale, quella fornita dall'alimentatore.
All'aumentare della potenza deve aumentare la tensione di alimentazione, cioè la potenza è funzione della tensione, oltre la tensione d'alimentazione l'ampli " clippa ", però l'alimentatore deve fornire la corrente necessaria a poter mantenere la tensione richiesta ai capi del carico (l'altoparlante, o peggio, contemporaneamente più altoparlanti).
Ma il discorso è abbastanza complesso.
Devi guardare : tensione d'alimentazione, corrente erogabile o la potenza massima, e ricavarti la corrente necessaria con la legge di Ohm.

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Messaggio Da el3kim Lun 26 Set 2011 - 18:05

ecco i toroidali che userò
unico dubbio è la scritta che compare sull'etichetta
"SOLO PER ILLUMINAZIONE"
mi devo preoccupare?
pdf del catalogo del proguttore
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Messaggio Da Fabio Mer 28 Set 2011 - 9:18

robertor ha scritto:avevo montato un LM1875 in aria, poi smesso perchè non riuscivo ad individuare e quindi far smettere un fastidioso seppur modico fruscio su un canale: non pensate che spinga come amplificatore.
siamo a livelli poco ma poco poco più del Ta2024.
suona diverso se non ricordo male, più "umano" del Ta2024.

Gli LM1875 in stereo erogano il doppio o più della potenza di un TA2024, ma dipende da come li alimenti.
Considerando che la percezione della pressione è logaritmica, il doppio della potenza si traduce in soli +3db di pressione, ma questo è valido per qualsiasi raffronto tra amplificatori.
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Messaggio Da el3kim Sab 1 Ott 2011 - 22:38

tanto per tenervi informati ho testato i due trasformatori, che mi hanno dato 12,2v per toroidale e in coppia giusto 24,4v ora una domandina da ignorante completo ma se voglio misurarne la potenza(ampere) reale come faccio?

p.s. secondo voi questo kit è paragonabile all'altro? o è molto inferiore
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Messaggio Da el3kim Mar 6 Dic 2011 - 21:25

Ho appena finito di montare una prova sulla millefori e devo dire che il suono è davvero pessimo.
I bassi sono quasi assenti e sembrano distorti, ma non c'è alcun rumore di fondo. Il chip è freddo, non scalda per niente nonostante il dissipatore piccolo.
Ho comprato i componenti discreti in un negozio di elettronica di Terni dove ho trovato solo condensatori da 3300 63v e resistenze da 1/2w e 1/4w. I sample lm1875 li ho presi direttamente dalla national.

Ho misurato il voltaggio uscente dal ponte di diodi e mi risulta 22V decisamente troppo poco 33v poco?
Sono solo i trasformatori il problema o la qualità dei componenti è così importante?

Secondo voi se ordino dei tda2050a le cose andranno meglio o mi conviene comprare un trasformatore nuovo?


Ultima modifica di el3kim il Mer 7 Dic 2011 - 1:35 - modificato 3 volte.
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Messaggio Da Fabio Mar 6 Dic 2011 - 21:37

Hai collegato due traformatori da 12Vac in serie e in uscita del ponte hai solo 22Vdc dal + al -?
O sono finti o hai sbagliato a collegarli.


Ultima modifica di Fabio il Mer 7 Dic 2011 - 9:03 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da el3kim Mar 6 Dic 2011 - 23:09

Fabio ha scritto:Hai collegato due traformatori da 12Vac in serie e in uscita del ponte hai solo 22Vdc dal + al -?
Ho sono finti o hai sbagliato a collegarli.
ho misurato di nuovo e la corrente che misuro con il circuito collegato è 33v.
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Messaggio Da Fabio Mer 7 Dic 2011 - 9:02

el3kim ha scritto:
Fabio ha scritto:Hai collegato due traformatori da 12Vac in serie e in uscita del ponte hai solo 22Vdc dal + al -?
Ho sono finti o hai sbagliato a collegarli.
ho misurato di nuovo e la corrente che misuro con il circuito collegato è 33v.

Tensione... ah ecco, forse la misuravi senza condensatori collegati.
Errore veniale rispetto a scrivere "O" con la "H" Laughing
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Messaggio Da el3kim Mer 7 Dic 2011 - 15:44

LM1875 - Pagina 2 _schema%20copia
ho pensato se era possibile "abbassare un po il volume", visto che le prove che ho fatto sono sempre state ad 1/4 del volume massimo del mac.
come si modifica quindi l'impedenza in ingresso?
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Messaggio Da Fabio Mer 7 Dic 2011 - 21:50

L'impedenza non c'èntra nulla.
O vari il guadagno o partizioni l'ingresso.
IL guadagno è dato da (R6/R2)+1, puoi agire sulle due resitenze tenedoti sopra un GAIN di 10, meglio se non ti avvicini troppo
Ora il GAIN è (22000/680)+1 = 33 ossia 30dB circa.
Mettendo in parallelo una resistenza di pari valore su R6 e R7 attenui di circa 6dB, che francamente non è molto meno di prima.
Oppure metti in serie una resistenza all'ingresso di valore da valutare, o eventualmente un potenziometro da 10 o 20K. Questo secondo riemedio pero potrabbe sbilanciare troopo i due ingressi e non far lavorare al meglio il chip.
Vedi tu.
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Messaggio Da el3kim Gio 8 Dic 2011 - 1:15

Fabio ha scritto:L'impedenza non c'èntra nulla.
O vari il guadagno o partizioni l'ingresso.
IL guadagno è dato da (R6/R2)+1, puoi agire sulle due resitenze tenedoti sopra un GAIN di 10, meglio se non ti avvicini troppo
Ora il GAIN è (22000/680)+1 = 33 ossia 30dB circa.
Mettendo in parallelo una resistenza di pari valore su R6 e R7 attenui di circa 6dB, che francamente non è molto meno di prima.
Oppure metti in serie una resistenza all'ingresso di valore da valutare, o eventualmente un potenziometro da 10 o 20K. Questo secondo riemedio pero potrabbe sbilanciare troopo i due ingressi e non far lavorare al meglio il chip.
Vedi tu.
Ho provato aggiungendo in serie una resistenza da 22k, e si è ridotto certamente il GAIN ma la qualità dell'audio è restata identica bene gli alti ma dannatamente distorti i bassi, mi sa che non basta la potenza. Che prove potrei fare? Posso provare a filtrare i bassi in ingesso?
Altra novità comincia a scaldare.

Nell'eventualità di cambiare trasformatore ho inviato una richiesta di preventivo 20V 2,5A con cui dovrei raggiungere 54V in continua e 50W di potenza o credi sia meglio 18v 3A x 48,6V continua 54W.
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Messaggio Da Fabio Gio 8 Dic 2011 - 12:03

Dipende da che impedenza hanno gli altoparlanti.
Io mi terrei sul 18+18 con corrente maggiore.
Poi tutto e relativo, io ascolto a basso volume, non puoi pretendere miracoli da quel chippetto, se vuoo potenza devi pendare ad altro.
Il fatto che comici a scaldare mi più di prima mi sembra strano, o è una suggestione o il guadagno troppo basso lo ha reso instabile.
Comunque la cosa migliore per attenuare sarebbe un potenziometro con un buffer a seguire, prova per ora solo con un potenziometro.
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Messaggio Da el3kim Gio 8 Dic 2011 - 14:07

Fabio ha scritto:Dipende da che impedenza hanno gli altoparlanti.
non saprei dietro c'è scritto 4ohm 35w
Io mi terrei sul 18+18 con corrente maggiore.
Riguardo alla corrente ho un dubbio guardando sul sito RS i trasfo sono classificati in VA quale dovrei prendere?
questo è 50va
questo 80va
questo 120va
Poi tutto e relativo, io ascolto a basso volume, non puoi pretendere miracoli da quel chippetto, se vuoo potenza devi pendare ad altro.
Il fatto che comici a scaldare mi più di prima mi sembra strano, o è una suggestione o il guadagno troppo basso lo ha reso instabile.
forse dipende dal fatto che lo ho laciato lavorare per più tempo.
Comunque la cosa migliore per attenuare sarebbe un potenziometro con un buffer a seguire, prova per ora solo con un potenziometro.
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Messaggio Da el3kim Gio 8 Dic 2011 - 17:58

Prima come hai suggerito tu con il potenziometro ho trovato come valore ideale 6,8k che secondo i tuoi calcoli corrisponde a 11=((6800/680)+1)
Poi ho montato una resistenza prima a 10kohm(gain 15,7) con pochi miglioramenti poi a 5k(8,3) e va alla grande.
Però spiegami una cosa se aumento al massimo il volume del pc che va manda il segnale all'ampli ricomincia a distorcere, inoltre se l'audio lo prendo dal decoder mi capita una cosa anche più strana il decoder non riceve più bene il segnale radio.

Ora mi chiedo due cose:
1° la potenza che ho ridotto attraverso il gain mi permette di non mandare in saturazione l'ampli ma allo stesso modo se aumento molto il volume della sorgente mando comunque in saturazione.
(cambiando l'alimentatore si risolve il problema? o devo anche prendere qualche condensatore + potente?)
2° c'è rischio che torni qualche cosa disturbi o segnali al sorgente audio?
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Messaggio Da Fabio Gio 8 Dic 2011 - 18:54

Il potenziometro lo devi mettere in ingresso non al posto della resistenza di reazione, e serve ad attenuare il segnale appunto in ingresso.
LA resistenza di reazione R6 o R7 insieme rispettivamente a R2 e R3 stabiliscono il guadagno (GAIN) del chip, secondo quella formula, non scendere sotto i 10, il minimo dichiarato da National pena instabilità, quindi meglio tenersi più alti.
Quella formula ricava il GAIN dell'amplificatore non c'entra nulla con il potenziometro di ingresso.
Per il discorso potenza tensione corrente dovrei farti un bignami di elettronica, provo a spiegartelo con poche parole.
La potenza invece è funzione della tensione e della corrente secondo le formula
P=V*I
Dove in caso di tensioni alternate, sia che siano tensione sinusoidali di rete a 50Hz che di segnale acustico scoponibile in singloe sinusoidi, se vuoi ottenere la potenza efficace ossia RMS devi inserire i valori efficaci di tensione e corrente.
Se vuoi ricavare ad esempio la corrente efficace nominale del trasformatore usi la formula inversa:
I= P/V
Dove P è la potenza del trasformatore in VA e V è la sua tensione nominale efficace.
Infatti se tu analizzassi con un'oscilloscopio quei 12Vac ti accorgeresti che la sinusoide a 50Hz ha dei picchi maggiori di 12V sia positivi che negativi, ed esattamente 12* radice di 2, che in pratica, al netto della tensine che cade sui diodi del ponte, sono i volt in continua che ti ritrovi dopo il ponte e i condensatori di filtro.
Per quanto riguarda un amplificatore è leggermente più complicato perche quei due dati non li hai belli e pronti, te li devi ricavare anche dalle caratteristiche, in questo caso, del chip.
Tu hai due tensioni di alimentazione + e - rispetto alla massa, e l'amplificatore fa in modo che la tensione di uscita oscilli seguendo il segnale di ingresso, amplificato secondo la formula del GAIN, dentro quel range.
La corrente e dipende da quella tensione e dall'impedenza del carico secondo la legge di Ohm:
I=V/R
Possiamo sostituire per comodita questa relazione alla corrente nella formula della potenza:
P=V*I=V*(V/R)= (V*V)/R
Da questa formula si vede la potenza dipende dall'ampiezza del segnale applicato ad una data resistenza, nel caso di altoparlanti parliamo piuttosto di impedenza perche non sono un carico resistivo puro.
Questa pero e la potenza di picco, per ottenere quella RMS dei conteplare il valore efficace di tensione di una singola semionda, V/radice di 2
essendo che la tensione è al quadrato la formula diventa:
P= (V*V)/2R
In un finale a configurazione classica ( classe AB non a ponte), l'ampiezza della tensione, ai capi del carico puo oscillare nei limiti della tensione di alimentazione che gli fornisci, Nel caso ideale massimo teorico una sinusoide che oscilla tra tra V- e V-.
Quindi la tensione che dovresti inserire nella formula e quella di un ramo di alimentazione, se hai +25 -25, inserisci 25. Ma siamo el campo dell'ideale teorico.
Devi tenere conto che i trasitor dello stadio finale hanno una tensione minima di saturazione oltre la quale e fisicamente impossibile andare, che dipende anche dalla corrente che forniscono e quindi dal carico, quella oscillazione adrà decurtata di questo valore per ricavare la potenza.
Devi anche tenere ben presente che il chip sopportata dei valori massimi di alimentazione in funzione anche della corrente che eroga e quidi sempre del carico, da leggere come impedenza dell'altoparlante
Questi dati li trovi nel suo datasheet, che puoi reperire facilmente in retem nel caso dell'LM1875 sul sito della National.
La tensione ocnsigliata per un carico di 4Ohm e di +25 -25V, ottenibile grossomodo col trasfomatore da 18+18Vac. Per verificarlo da te applica la formula di cui sopra e sottrai 1Volt 1,5 Volt da quello che ottieni.
Li trovi anch un grafico, la potenza in funzione di tensione di alimentazione e impedenza altoparlante, che ti risparmia di fare calcoli.
Altra cosa che devi considerare è che anche l'alimentazione ha una perdita, ossia più corrente fornisce più tende a "sbragarsi", l'entita con cui si diminuisce, senza aprire un altro capitolo sugli alimentatori, dipende dalla potenza del trasformatore e dalla capacità dei condensatori.
Se leggi hai compreso l'argomento, anche a grosse linee, capirai che le tue domande non avevano molto senso ed era difficile risponderti brevemente e in termini massimali.
Altra comsiderazione:
La sensazione di pressione sonora è logaritmica, quindi moltiplicare la potenza non significa moltiplicare dello stesso ordine la pressione percepita. A spanne per raddoppiare la pressione devi quadruplicare la potenza. Quindi non ti aspettare che con qualche watt in più cambi molto la situazione.

PS ma gli altoparlanti li hai messi in una cassa? se li fai andare in aria libera e senza schermo ti credo che la potenza sui bassi è non basta.
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Messaggio Da el3kim Gio 8 Dic 2011 - 19:44


PS ma gli altoparlanti li hai messi in una cassa? se li fai andare in aria libera senza schermo ti credo che la potenza sui bassi è poca.
Iniziamo dalla fine, ce casse sono vecchie ma vanno alla grande con il pioneer sx-450 che uso di solito.

riguardo ai trasformatori che ti avevo proposto erogano per ciascun ramo rispettivamente:
1.389A per il 50VA
2.222A per l'80VA
3.333A per il 120VA

LM1875 - Pagina 2 MA_V
ecco un grafico dal datasheet del lm1875

considerando che a +-25V assorbe 70mA 18Valternata*1,37=24,3Vcontinua 24,3*0,070A=1,7A per ciascun chip dovrei prenderne il primo o il terzo?

Il potenziometro lo devi mettere in ingresso non al posto della resistenza di reazione, e serve ad attenuare il segnale appunto in ingresso.
LA resistenza di reazione R6 o R7 insieme rispettivamente a R2 e R3 stabiliscono il guadagno (GAIN) del chip. Secondo la formula non scendere sotto i 10, il minimo dichiarato da National pena instabilità, quindi meglio abbondare.
Quella formula ricava il GAIN dell'amplificatore non c'entra nulla con il potenziometro di ingresso.
Ho messo il potenziometro proprio sulla resistenza di retroreazione (R3-R7) solo per provare come cambia il suono al variare del gain.
Ho montato due resistenze da 10k in parallelo perchè queste avevo disponibili.
Ora mi chiedo ma se il gain cambia in maniera inversamente proporzionale alle resistenze è del tutto indifferente se aumento R2 o diminuisco R3?
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Messaggio Da Fabio Gio 8 Dic 2011 - 20:40

el3kim ha scritto:considerando che a +-25V assorbe 70mA 18Valternata*1,37=24,3Vcontinua 24,3*0,070A=1,7A per ciascun chip dovrei prenderne il primo o il terzo?
La corrente a riposo non ti indica nulla, dipende dal BIAS, ossia la corrente impostata all'interno del chip per polarizzare i transistor finali in classe AB, piu un residuo per il pilotaggio.
L'amplificatore quando funziona non sta a riposo, altrimenti che lo accendi a fare? Laughing
Puoi considerare direttamente la potenza del trasformatore.
Calcola che un classe AB rende circa il 70 % 75%.
Esempio se devi erogare 70 Watt l'alimentazione ne deve fornire minimo 100.
Ma ci si tiene sempre più larghi di 1.5 o più rispetto ai 100.
Non c'è un valore preciso dipende da cosa vuoi ottenere, più stai largo più hai dimamica in passaggi difficili e inregolarita nell spettro dell'impedenza degli altoparlanti.
Ovviamente tutto deve avere una misura.
el3kim ha scritto:
Ho messo il potenziometro proprio sulla resistenza di retroreazione (R3-R7) solo per provare come cambia il suono al variare del gain.
Ho montato due resistenze da 10k in parallelo perchè queste avevo disponibili.
Ora mi chiedo ma se il gain cambia in maniera inversamente proporzionale alle resistenze è del tutto indifferente se aumento R2 o diminuisco R3?
Il potenziometro se lo colleghi, per intenderci, agli estremi è una resistenza fissa e non cambia nulla se giri l'alberino.
Ma evita prove di quel tipo sulla reazione.
Il GAIN cambia esattamente come nella formula solo che ho confuso le sigle
G=(R3/R2)+1 su un canale (R7/R6)+1 sull'altro
Per quanto riguarda i valori di resistenza devi tenere conto che i due ingressi dovrebbero vedere la stessa impedenza, Quella che vede il - e data dal parallelo delle resistenze di reazione quindi quella che va dall'uscita all'ingresso - con quella che va dalllingresso - a massa.
Sull'ingresso positivo è data dal parallelo della resistenza dall'ingresso a massa con l'impedenza dello stadio precedente (per, sorgente, buffer, ecc.)
i limiti stanno nel non alzare troppo i valori pena aumento del rumore e diminuzione del PSRR,
Non è un caso che nei datasheet, viene aggiunta una resistenza in ingresso, che ha anche la funzione di riproporre un valore di impedenza vista dal chip simile sui due ingressi, invertente e non, Questo perchè viene considerata trascurabile la l'impedenza della sorgente. Anche se purtroppo a volte no lo è e andrebbe calcolta.
Dato che tu devi attenuare, il oltre che sul ghain del CHIP" puoi giostrare anche con il partitore resistivo di ingresso, aumentando la resitenza serie e diminuendo quella in parallelo
L'attenuazione di un partitore resitivo riferito a quel circuito di ingresso è dato dalla formula Rs/(Rs+Rp)
dove p e s indentificano la resistenza in serie e quella verso massa.
Per questo montare solo il potenziometro in ingresso non è ottmale, in quanto l'impedenza cambierebbe con il variare dell'attenuazione. Tuttavia dato l'alto PSRR del chip a volte si usa solo il potenziometro.
Quindi diminuisci un poco il GAIN ma senza esagerare, quei 10K gia iniziano ad essere pochini e sei a limite iferiore del GAIN=10 limite inferiore dato da NAtional, aggiungi una resistenza in serie all'ingresso e cercando di fare in modo che calcolando il parallelo tra quella e quella gia presente che va verso massa ottieni grossomodo lo stesso valore calcolando il parallelo delle resistenze di reazione che vede l'ingresso invertente del chip
Il parallelo di due resistenze si ottiene: (Rx*Ry)/(Rx+Ry)
Cercando di mantenere simili i due paralleli puoi cambiare il raporto tra la resistenza che hai aggiunto e quella gia presente verso massa (R4 e R8), cambiando cosi l'attenuazione di quel partitore resistivo.
Altrimenti per farla facile metti un potenziometro in ingresso, non ottimizzi il finale, e vivi felice. Laughing
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Messaggio Da el3kim Gio 8 Dic 2011 - 21:57

ok desisto,
visto che resto nel dubbio e le differenze di prezzo sono minime penso di prendere il trasf. 18V 120VA 3.333A che a occhio dovrebbe bastare. Speriamo. Già che mi trovo quali componenti di qualità sono i più importanti? Le resistenze da quanti w dovrebbero essere e di che tipo?

LM1875 - Pagina 2 Geenkloon_lm3875_schema
guarda qui il condensatore C6(qui C1) e la resistenza R2(R1) sono invertite rispetto allo schema che ho usato io. Inoltre io R5 da 1K non li ho proprio. Secondo te quale è il modo corretto di montare sto benedetto gainclone??
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Messaggio Da Fabio Ven 9 Dic 2011 - 10:24

el3kim ha scritto:ok desisto,
visto che resto nel dubbio e le differenze di prezzo sono minime penso di prendere il trasf. 18V 120VA 3.333A che a occhio dovrebbe bastare. Speriamo. Già che mi trovo quali componenti di qualità sono i più importanti? Le resistenze da quanti w dovrebbero essere e di che tipo?

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guarda qui il condensatore C6(qui C1) e la resistenza R2(R1) sono invertite rispetto allo schema che ho usato io. Inoltre io R5 da 1K non li ho proprio. Secondo te quale è il modo corretto di montare sto benedetto gainclone??

Il condensatore è la resistenza che tu indichi sono montati in serie e non fa differenza se metti prima uno e poi l'altro, io verso massa metterei il condensatore.
Per i valori dipende da quanto hai deciso che deve amplificare e quale deve essere l'impedenza di ingresso.
Per quanto riguarda la reazione, per non abbassare troppo l'impedenza di ingresso, che deve essere simile, e non alzare troppo quella che vedono gli ingressi del chip, puoi usare la classica resistenza da 20K tra ingresso e uscita, o scendere di poco, e alzare leggermente quella in serie al condensatore, ricordando la formula del GAIN, più semplicemente dividi il valore dell'altra resistenza per GAIN-1, tenendoti sopra i 10 di GAIN.
Es:per una GAIN intornno a 15, 20k/14, puoi usare qualcosa intorno 1,5K ma hai margine di tolleranza per usare qualcosa di reperibile.
In ingresso usa gli stessi valori, ovviamente nelle posizioni relative (20k verso massa, l'altrao valore in serie), io sposterei la resistenza in serie prima di quella verso massa. ma non fa molta differenza.
Non conoscendo la circuiteria interna della sorgente, prevedi un condensatore in serie all'ingresso da qualche uF, anche qui potresti usare un elettrolitico bipolare da una decina di uF o più, se vuoi eccedere un polipropilene assiale o non, anche metallizzato, che costa meno ed è più piccolo, in questo caso, visti i costi e le dimesioni mi terrei più basso di valore, diciamo intorno ai 2,2-3,3uF.

Riguardo la componentistica, essendo che l'LM1876 è grossomodo un LM1875 doppio, con aggiunta di controlli per il muting ecc., come indicazioni generali puoi seguire il progetto del 1876 del forum:
http://t-class.niceboard.org/t5489-progetto-lm1876-del-forum-la-costruzione#87003

Li hanno usato un trasformatore 18+18Vac da 80VA ma il carico previsto era di 6-8 Ohm, se prevedi di usarlo con 4, o sovraddimensioni il dissipatore o scendi addirittura a 16+16Vac, e i 120VA sono in linea con il dimesionamento, valuta le differenze di costo.
Ovviamente meno tensione di alimentazione significa meno potenza massima ottenibile ma anche meno riscaldamento e stress del chip.

Essendo che i componenti sono ridotti all'osso, hanno grossommodo tutti la stessa importanza.
Puoi usare le resistenze al carbone descritte in quel progetto o delle strato metallico all'1%, tipo le MFC Vhisay Dale, ma non starei a curare la scelta in modo troppo maniacale, i cambiamenti sono minimali.
Io il condensatore di feedbak, sempre quello di cui parlavi prima, lo metterei bipolare di una tensione uguale o maggiore di quella di un ramo dell'alimentazione, es.35V, normalmente la tesione continua ai capi è pari all'offset, quindi intorno allo zero, ma se si fotte il chip potrebbero arrivare 25V positivi o negativi, ed eviti che esploda.
Le resistenze vanno bene le 1/2 watt del progetto ma se non le trovi anche da 1/4 se la cavano.
I condensatori di alimentazione puoi usare i Panasonic che costano relativamente poco, o provare degli audiograde economici, come i Nichicon KS.
Aggiungerei due piccoli condensatori da circa .1uF in polipropilene sull'alimentazione al ridosso del chip, tra + massa e tra - e massa, per aumentare la stabilità.
Non conoscendo la circuiteria interna della sorgente, prevedi un condensatore in serie all'ingresso da qualche uF per bloccare la continua, anche qui potresti usare un elettrolitico bipolare, ma sarebbe meglio un polipropilene assiale o non, anche metallizzato, che costa meno ed è più piccolo.
Se già sai che un condensatore di disaccoppiamento è presente nella sorgente lo puoi non contemplare, se invece aggiungi il condensatore prima metti anche un'altra resitenza verso massa, va bene intorno ai 100k, serve a non lasciare appeso condensatore se lasci gli ingressi scollegati.
La compensazione resitenza condensatore in uscita di solito adotta valori di capacità e resistenza leggermente maggiori, ma dipendono dal chip usato, dal carico e dalla caratteristiche e lunghezza del cavo di potenza, c'è anche chi la omette del tutto, e io non so consigliarti in modo preciso, prova ad usare quelle dello schema.

Non mi viene in mente altro, nel caso aggiornaci.

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LM1875 - Pagina 2 Empty rettifica sui condensatori

Messaggio Da el3kim Dom 11 Dic 2011 - 0:28

giusto per precisare al momento sto usando 2 elettrolitici da 3300 in parallelo non è che è questo il problema?
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Messaggio Da Fabio Dom 11 Dic 2011 - 10:11

Non credo, mi sembra di ricordare che hanno adottato gli stessi valori, anche se il tuo carico è basso e aumentarli un poco non guasta.
Tutta sta nello stabilire se il problema c'è, che sia nella costruzione o nella componentistica in se, oppure sei tu che pretendi troppo da un 1785 su un carico non troppo efficiente.
Per capirlo dovresti provarne un'altro con le tue casse, o il tuo con le casse di qualcuno che ha già un finale con lm1875 o 1876.


Ultima modifica di Fabio il Dom 11 Dic 2011 - 20:06 - modificato 1 volta.
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Messaggio Da el3kim Dom 11 Dic 2011 - 17:54

Sai che ho pensato?
Visto che tu dici che è il chip che non ce la fa potrei montarne due 1875 in serie e vedere se insieme riescono a muovere queste casse.
Che ne dici?

Così sarei anche certo che se non ce la fanno insieme è l'alim il problema giusto?
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Messaggio Da Fabio Dom 11 Dic 2011 - 20:14

Ma perche se cerchi potenza ti intestardisci sull'LM1875?


Ultima modifica di Fabio il Dom 11 Dic 2011 - 21:53 - modificato 1 volta.
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