Collegamento in parallelo uscita ampli valvolare e autoradio
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Re: Collegamento in parallelo uscita ampli valvolare e autoradio
Ci sono soluzioni più “da tavolo” che offrirebbero maggiore fedeltà sonora buttando molti meno soldi. Ad esempio potresti abbinare un amplificatore usato ad uno dei dispositivi che ha consigliato sportyerre.
Circa l'autoradio:
1) Da un punto di vista estetico, un frontalino con frame metallico poggiato in un ambiente a spingere degli altoparlanti non è che sia il massimo dell'eleganza;
2) I modelli da 150€ e passa, non è che diano più dei 55W X 4 Canali in quanto o perchè hai pagato l'autoradio uno sproposito. Il limite fisico dei finali in Classe A/B è stato raggiunto con i Mosfet che, più di 55W per canale, ai quali ci si potrebbe arrivare con una distorsione armonica del 10% considerando parametri più o meno non ricreabili con i circuiti sui quali sono stati montati... non ci arrivano.
Conta che le piste per le tensioni sono sottodimensionate e per spingere 55W ad un livello di distorsione accettabile devi salire di voltaggio, ma questo voltaggio non è previsto dai componenti degli autoradio stessi. Conta l'elettrolitico da 2200uF accanto al finale che non riesce a tenere botta al ripple che produce l'autoradio anche alla metà del volume. Conta infine che dovresti dare 15 o 16V stabilizzati all'autoradio e molti elettrolitici sarebbero al limite.
L'unica eccezione la fanno i recenti Classe D della Sony: si avvicinano a 100W per canale ma parliamo di molto più di 150€... Non li ho ascoltati e non saprei dirti, ma in ambito Home si può chiedere di meglio.
Piuttosto abbina uno dei cosi consigliati da sportyerre ed abbinali ad un amplificatore della Coral. Esteticamente molto meglio dello scatolotto metallico di un autoradio, nei mercatini li trovi a poco prezzo e per il wattaggio non c'è storia rispetto a quello di un autoradio: i 25W RMS di un amplificatore serio e ben progettato suonano il doppio dei 45-50-55W dichiarati da un autoradio.
E se vuoi fare l'elegante ci sono alcuni Coral disegnati da Pininfarina.
Circa l'autoradio:
1) Da un punto di vista estetico, un frontalino con frame metallico poggiato in un ambiente a spingere degli altoparlanti non è che sia il massimo dell'eleganza;
2) I modelli da 150€ e passa, non è che diano più dei 55W X 4 Canali in quanto o perchè hai pagato l'autoradio uno sproposito. Il limite fisico dei finali in Classe A/B è stato raggiunto con i Mosfet che, più di 55W per canale, ai quali ci si potrebbe arrivare con una distorsione armonica del 10% considerando parametri più o meno non ricreabili con i circuiti sui quali sono stati montati... non ci arrivano.
Conta che le piste per le tensioni sono sottodimensionate e per spingere 55W ad un livello di distorsione accettabile devi salire di voltaggio, ma questo voltaggio non è previsto dai componenti degli autoradio stessi. Conta l'elettrolitico da 2200uF accanto al finale che non riesce a tenere botta al ripple che produce l'autoradio anche alla metà del volume. Conta infine che dovresti dare 15 o 16V stabilizzati all'autoradio e molti elettrolitici sarebbero al limite.
L'unica eccezione la fanno i recenti Classe D della Sony: si avvicinano a 100W per canale ma parliamo di molto più di 150€... Non li ho ascoltati e non saprei dirti, ma in ambito Home si può chiedere di meglio.
Piuttosto abbina uno dei cosi consigliati da sportyerre ed abbinali ad un amplificatore della Coral. Esteticamente molto meglio dello scatolotto metallico di un autoradio, nei mercatini li trovi a poco prezzo e per il wattaggio non c'è storia rispetto a quello di un autoradio: i 25W RMS di un amplificatore serio e ben progettato suonano il doppio dei 45-50-55W dichiarati da un autoradio.
E se vuoi fare l'elegante ci sono alcuni Coral disegnati da Pininfarina.
MetalBat- Appassionato
- Data d'iscrizione : 08.02.18
Numero di messaggi : 306
Provincia : Somewhere
Impianto : Technics SU-X501
Re: Collegamento in parallelo uscita ampli valvolare e autoradio
Buongiorno cari
La schedina è arrivata dalla Cina, in verità ne ho ordinate due diverse... dirò che la seconda nemmeno assomigliava alla foto inserita dal venditore su ebay e mi è stata rimborsata... La prima invece fà ciò che promette: legge gli mp3 (anche discretamente direi), gli equalizzatori no sono poi male, cambia da sottocartella a sottocartella (ma i tasti sono invertiti). riceve le stazioni radio (difficilissimo cambiar stazione), riceve il bluetooth, ha un telecomando (misero: trasmette a distanza massima di mezzo metro). è una soluzione molto economica e molto raffazzonata (nella confezione manca il manuale d'istruzioni, i cavi di collegamento e ovviamente l'alimentatore).
Avendo avuto un pò di tempo libero ho cablato anche l'autoradio seguendo i consigli di cui sopra e che quì riassumo. Impiegando un generoso atx si collega il verde al nero dell'alimentatore, in modo da farlo accendere; si collega il nero atx al nero autoradio e al negativo di una pila ricaricabile da 9v, il giallo atx (12v) a un diodo generoso (lautoradio eroga fino a 250w...), quindi l'altro lato del diodo al positivo dell'autoradio e a una batteria da 9v, e infine un altro vaco giallo atx al rosso dell'alimentazione. Si aggiunge un interruttore sulla rete che alimenta l'atx. Nel mio caso è stato tutto molto semplice perchè i cavi dell'autoradio sono perfettamente etichettati.
il tutto funziona ottimamente e le memorie vengono mantenute, anche se non so esattamente per quanto tempo, ma la batteria da 9v impiegata era quasi scarica, è restata alimentata in circuito per nn più di mezzora e stamattina la memoria era ancora presente (12 ore). forse creerò un circuito dedicato alla ricarica della pila, in modo da farla durare più a lungo..., vediamo quanto resisterà questa. Appena realizzo il case (che è sempre la parte peggiore...) cercherò di risolvere il doppio collegamento in uscita alle casse impiegando dei deviatori, sempre che il case sia abbastanza carino da poter restare in salotto.
La schedina è arrivata dalla Cina, in verità ne ho ordinate due diverse... dirò che la seconda nemmeno assomigliava alla foto inserita dal venditore su ebay e mi è stata rimborsata... La prima invece fà ciò che promette: legge gli mp3 (anche discretamente direi), gli equalizzatori no sono poi male, cambia da sottocartella a sottocartella (ma i tasti sono invertiti). riceve le stazioni radio (difficilissimo cambiar stazione), riceve il bluetooth, ha un telecomando (misero: trasmette a distanza massima di mezzo metro). è una soluzione molto economica e molto raffazzonata (nella confezione manca il manuale d'istruzioni, i cavi di collegamento e ovviamente l'alimentatore).
Avendo avuto un pò di tempo libero ho cablato anche l'autoradio seguendo i consigli di cui sopra e che quì riassumo. Impiegando un generoso atx si collega il verde al nero dell'alimentatore, in modo da farlo accendere; si collega il nero atx al nero autoradio e al negativo di una pila ricaricabile da 9v, il giallo atx (12v) a un diodo generoso (lautoradio eroga fino a 250w...), quindi l'altro lato del diodo al positivo dell'autoradio e a una batteria da 9v, e infine un altro vaco giallo atx al rosso dell'alimentazione. Si aggiunge un interruttore sulla rete che alimenta l'atx. Nel mio caso è stato tutto molto semplice perchè i cavi dell'autoradio sono perfettamente etichettati.
il tutto funziona ottimamente e le memorie vengono mantenute, anche se non so esattamente per quanto tempo, ma la batteria da 9v impiegata era quasi scarica, è restata alimentata in circuito per nn più di mezzora e stamattina la memoria era ancora presente (12 ore). forse creerò un circuito dedicato alla ricarica della pila, in modo da farla durare più a lungo..., vediamo quanto resisterà questa. Appena realizzo il case (che è sempre la parte peggiore...) cercherò di risolvere il doppio collegamento in uscita alle casse impiegando dei deviatori, sempre che il case sia abbastanza carino da poter restare in salotto.
Armiriella- Novizio
- Data d'iscrizione : 09.04.18
Numero di messaggi : 16
Provincia : Milano
Impianto : (non specificato)
Re: Collegamento in parallelo uscita ampli valvolare e autoradio
Ultimo aggiornamento: visto che la batteria (nimh) assorbiva una corrente doppia rispetto alla massima indicata sulla confezione (150 ma) e si scaldava un pò troppo, a valle del primo diodo ho inserito una resistenza in parallelo ad un secondo diodo. La r inserita si aggira intorno ai 600 ohm ed è stata calcolata per limitare a circa un pò più del 10% della massima corrente di cui sopra, il diodo in parallelo cortocircuita la r permettendo alla corrente di uscire dalla pila liberamente, ma non di entrarvi altrettanto liberamente. Finora funziona.
Armiriella- Novizio
- Data d'iscrizione : 09.04.18
Numero di messaggi : 16
Provincia : Milano
Impianto : (non specificato)
Re: Collegamento in parallelo uscita ampli valvolare e autoradio
Purtroppo sono ancora quì perchè temo di aver sbagliato a dimensionare la R: con 600 ohm passano a malapena 4ma e la batteria praticamente non si ricarica; rettifico inoltre che la pila eroga 170ma, quindi ne servirebbero teoricamente circa 17ma. Ho sostituito la r con una da 50 ohm e ora passano 25ma. ho anche sostituito il diodo in parallelo alla r con un relè normalmente chiuso, in modo da eliminare la caduta di tensione ai capi dello stesso che, per quanto piccola possa essere, comunque non è irrilevante nel determinare la durata della carica della pila. se non leggete oltre sarà perchè tutto ha funzionato a dovere.
Armiriella- Novizio
- Data d'iscrizione : 09.04.18
Numero di messaggi : 16
Provincia : Milano
Impianto : (non specificato)
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