Il Balletto di Bronzo - Ys (vinyl rip 24/96) [DR 12]

Ristampa analogica Japan del 1982

foobar2000 1.1.11 / Dynamic Range Meter 1.1.1
log date: 2014-05-12 21:04:05

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Analyzed: ? / ?
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DR Peak RMS Duration Track
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DR12 0.00 dB -14.58 dB 15:17 ?-01 Introduzione
DR11 -0.31 dB -14.67 dB 3:31 ?-02 Primo Incontro
DR11 -1.06 dB -16.46 dB 3:07 ?-03 Secondo Incontro
DR12 -1.52 dB -16.90 dB 4:35 ?-04 Terzo Incontro
DR13 -0.21 dB -16.33 dB 11:35 ?-05 Epilogo
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Number of tracks: 5
Official DR value: DR12

Samplerate: 96000 Hz
Channels: 2
Bits per sample: 24
Bitrate: 4608 kbps
Codec: PCM
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ora mi piacerebbe leggere qualche commento di quelli che sostengono "la superiorità dinamica del CD", ma ho come il sospetto che non ne leggerò   

fritznet ha scritto:ora mi piacerebbe leggere qualche commento di quelli che sostengono "la superiorità dinamica del CD", ma ho come il sospetto che non ne leggerò   

Ci sono pochi (pochissimi) casi in cui il vinile ha DR inferiore alla miglior ristampa cd.
Mi viene in mente Mio Fratello è Figlio Unico di Rino Gaetano, oppure Over di Peter Hammill (cd Caroline con DR 14, contro first pressing inglese con DR 13 testato su più impianti: è quello e non ci si schioda).
Inferiore di poco (un punto), ma il problema è che nonostante in questi rari casi il DR sia inferiore di un punto, il vinile (o rip in alta risoluzione) suona comunque molto meglio: scena migliore, maggiore spazio tra gli strumenti, migliore posizionamento, frequenze più equilibrate, brightness controllato, naturalezza senza pari.

fritznet ha scritto:Ora mi piacerebbe leggere qualche commento di quelli che sostengono "la superiorità dinamica del CD", ma ho come il sospetto che non ne leggerò   

Se ne è già discusso, comunque ritorniamo sul discorso l'n-esima volta.
Il disco in vinile in quanto supporto analogico "contiene", ovviamente, "tutta" la dinamica, ma quando viene riprodotto il sistema di lettura (puntina, ecc.) ne limita la dinamica a causa del fruscio, rumore di fondo, ecc.
Infatti, come si può leggere nella discussione successiva, il rippaggio non è stato fatto dal giradischi amatoriale che ha in casa il caro amico Nadir81, ma da uno studio di registrazione.  

Nadir81 ha scritto:

tommaso caruso ha scritto:Scusa, puoi dire come hai effettuato il rip del vinile

Inviato presso uno studio all'estero, il costo del sistema usato per il rip, tra record cleaner machine, giradischi, connessioni, finali, phono stage, pre-amp, scheda audio e puntina si aggira intorno ai 10.000-15.000 euro, la puntina è una Sumiko Blackbird.

Tasso ha scritto:
Il disco in vinile in quanto supporto analogico "contiene", ovviamente, "tutta" la dinamica, ma quando viene riprodotto il sistema di lettura (puntina, ecc.) ne limita la dinamica a causa del fruscio, rumore di fondo, ecc.

Non è esattamente uno studio di registrazione (per me è qualcosa di meglio), ma è un sistema di alto livello in mano a un professionista con esperienza 30ennale nel settore hi fi, che fa questo per lavoro per conto di clienti audiofili esigenti e non come semplice hobby. Il rumore di fondo è completamente assente (ogni tanto si avverte qualcosina per nulla invasiva giusto nei fade in e fade out di alcuni brani) e dopo il post-processing manuale nessuno direbbe che si tratta di un vinyl rip, ma...di una trasposizione digitale del master fatta con tutti i crismi. I dischi utilizzati sono ovviamente tutti Mint o Near Mint.
Comunque io non sono né pro né contro, ma penso che i file 24/96 tratti da original master per via diretta o tramite vinile (ma fatti bene, e questo lo riscontro solo se viene usata una certa componentistica, e quasi mai nelle asettiche release ufficiali in DVD Audio, SACD e simili, martoriate da equalizzatori, compressori, medie frequenze tagliate e alti pompati, DSD lossy etc.) siano il compromesso ideale tra la ricchezza dell'analogico e la praticità del digitale.

Sono quindi a favore del digitale quando mi soddisfa, ma se avessi i mezzi mi farei un bel sistema di riproduzione vinilica analogica, perché la riproduzione in tempo reale ha sempre un tocco in più.
Il problema è che l'industria del digitale non riesce quasi mai a raggiungere gli standard qualitativi del vinile.
L'unico che finora mi ha entusiasmato è stato Steven Wilson coi suoi remix di album prog storici. Lui si che ha capito come sfruttare bene il digitale.

Nadir81 ha scritto:Non è esattamente uno studio di registrazione (per me è qualcosa di meglio), ma è un sistema di alto livello in mano a un professionista con esperienza 30ennale nel settore hi fi, che fa questo per lavoro per conto di clienti audiofili esigenti e non come semplice hobby.

Ma con i Copyright come la mettiamo? Sarebbe una copia di backup quindi tutto in regola?
Se ce la fai pubblica i risultati anche sul DR Database, così non li leggiamo solo sul tforum, ma li legge tutto il mondo... 

Tasso ha scritto:

Nadir81 ha scritto:Non è esattamente uno studio di registrazione (per me è qualcosa di meglio), ma è un sistema di alto livello in mano a un professionista con esperienza 30ennale nel settore hi fi, che fa questo per lavoro per conto di clienti audiofili esigenti e non come semplice hobby.

Ma con i Copyright come la mettiamo? Sarebbe una copia di backup quindi tutto in regola?

La Legge del paese in cui opera consente questo, se avviene un post-processing (che può anche essere il gain, la conversione da wav a flac, il declick automatico, il denoise o altro). Effettua anche conversione da lossless a mp3.
Insomma, se c'è una qualche trasformazione, la legge ritiene lecito il lavoro, perché il pagamento avviene non per aver fatto la copia, ma per il post-processing.

Tasso ha scritto:
Il disco in vinile in quanto supporto analogico "contiene", ovviamente, "tutta" la dinamica, ma quando viene riprodotto il sistema di lettura (puntina, ecc.) ne limita la dinamica a causa del fruscio, rumore di fondo, ecc.
Infatti, come si può leggere nella discussione successiva, il rippaggio non è stato fatto dal giradischi amatoriale che ha in casa il caro amico Nadir81, ma da uno studio di registrazione.  

Al di là del fatto che anche se la catena di riproduzione è meno hiend nulla ci vieta di godere ugualmente dell'ascolto dei nostri dischi, torniamo anche ad uno dei tanti paradossi dell'industria discografica attuale, ovvero:

A cosa serve avere un range dinamico spaventoso (non parlo del CD redbook, ovviamente, parlo delle attrezzature da studio) se poi per fare suonare "bene" gli album sugli mp3+cuffiette-da-3-euro la stessa dinamica viene massacrata, e vengono stampati prodotti finali (CD) dinamicamente più limitati di dischi registrati in analogico 30/40/50 anni fa?

Poi, per carità, nel caso non fosse chiaro, io non sono un fanatico del disco nero, sono solo uno di quelli che è molto contento di essersi tenuto i propri dischi e relativo girapadelle, giusto per ascoltarsi la musica, nè più nè meno, anche prima-dopo-durante aver acquistato diverse centinaia di CD.