Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
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Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
Il mio amp ROTEL RA414(1979)eroga 35w 8/Ohm e 40/4Ohm.Normalmente questo scarto va da un 30/40% al raddoppio della potenza.Vi chiedo se è un pregio o un difetto.
Allego il manuale di servizio per chi avesse la pazienza di spulciarselo,contiene ovviamente schemi e layout chassis.
Grazie in anticipo a chi volesse rispondere.
P.S. Essendo un pippone,chiedo a chi risponde di usare un linguaggio terra terra
http://www.vintageshifi.com/repertoire-pdf/pdf/telecharge.php?pdf=Rotel-RA-314-RA-414-Service-Manual.pdf
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enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
enrico massa ha scritto:Il mio amp ROTEL RA414(1979)eroga 35w 8/Ohm e 40/4Ohm.Normalmente questo scarto va da un 30/40% al raddoppio della potenza.Vi chiedo se è un pregio o un difetto.
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Non è nè un pregio nè un difetto. Per la classe di appartenenza dell'apparecchio è normale che sia così, è una scelta del progettista che cerca di progettare un'apparecchio ben suonante ma non costoso.
Quindi anche se l'erogazione in regime continuo su 4Ohm è limitata non lo è quella in regime impulsivo, dove per brevi istanti sono i condensatori a provvedere l'energia.
La musica è composta prevalentemente da segnali impulsivi, quindi l'ascolto non viene penalizzato molto.
Certo che in un pieno orchestrale o magari in una nota tenuta di basso il limite si sente.

sonic63- Membro classe oro
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
sonic63 ha scritto:enrico massa ha scritto:Il mio amp ROTEL RA414(1979)eroga 35w 8/Ohm e 40/4Ohm.Normalmente questo scarto va da un 30/40% al raddoppio della potenza.Vi chiedo se è un pregio o un difetto.
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Non è nè un pregio nè un difetto. Per la classe di appartenenza dell'apparecchio è normale che sia così, è una scelta del progettista che cerca di progettare un'apparecchio ben suonante ma non costoso.
Quindi anche se l'erogazione in regime continuo su 4Ohm è limitata non lo è quella in regime impulsivo, dove per brevi istanti sono i condensatori a provvedere l'energia.
La musica è composta prevalentemente da segnali impulsivi, quindi l'ascolto non viene penalizzato molto.
Certo che in un pieno orchestrale o magari in una nota tenuta di basso il limite si sente.
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Intanto grazie,Sonic.
In effetti,nei pieni orchestrali ad alta dinamica avverto il classico suono impastato,mentre la tenuta sui bassi è spettacolare,senza esitazioni,con discesa anche a 30hz pulita e lineare:questo mi complica ulteriormente la comprensione,poiché quoto la tua considerazione sulla probabile esitazione dell'amp alle alte dinamiche.
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
enrico massa ha scritto:Il mio amp ROTEL RA414(1979)eroga 35w 8/Ohm e 40/4Ohm.Normalmente questo scarto va da un 30/40% al raddoppio della potenza.Vi chiedo se è un pregio o un difetto.
Non sono un tecnico, ma da quello che sò, sicuramente non si può parlare di pregio.
Il raddoppio della potenza al dimezzarsi del carico è un chiaro segnale delle capacità
dell'amplificatore di erogare corrente e quindi di pilotare diffusori difficili.
Ryuji- Interessato
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
[quote="Ryuji"]
se ci pensi bene "capacità di erogare corrente per carichi difficili"
è una situazione particolare, se le casse sono da 8 ohm e non elettrostatiche,
è più importante il condensatore del trasformatore.
E' pur sempre un pregio la capacità d'erogare corrente,
ma un amplificatore è un compromesso e altri parametri sono da preferire
se tutti non si possono avere.
Faccio un esempio dei miei soliti esempi:
un cameriere porta pesi, ma un pugile non è adatto a fare il cameriere.
Questo che scrivi è giusto, ma è giusto anche quello che ha scritto Sonic,enrico massa ha scritto:... sicuramente non si può parlare di pregio.
Il raddoppio della potenza al dimezzarsi del carico è un chiaro segnale delle capacità
dell'amplificatore di erogare corrente e quindi di pilotare diffusori difficili.
se ci pensi bene "capacità di erogare corrente per carichi difficili"
è una situazione particolare, se le casse sono da 8 ohm e non elettrostatiche,
è più importante il condensatore del trasformatore.
E' pur sempre un pregio la capacità d'erogare corrente,
ma un amplificatore è un compromesso e altri parametri sono da preferire
se tutti non si possono avere.
Faccio un esempio dei miei soliti esempi:
un cameriere porta pesi, ma un pugile non è adatto a fare il cameriere.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
Non ho parlato, infatti, di difetto... ma da qui ad essere un pregio, imho, ce ne vuole
E' ovvio che la situazione va valutata caso per caso rispetto a diffusori e ambiente

E' ovvio che la situazione va valutata caso per caso rispetto a diffusori e ambiente

Ryuji- Interessato
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
Si, è giusto, non è certo di sicuro un pregio,Ryuji ha scritto:Non ho parlato di difetto...
ma da qui ad essere un pregio, imho, ce ne vuole
ma di parametri importanti dentro ad un amplificatore ce ne sono molti
e tutto non si può avere.
Sospetto che nel caso di Enrico, la Rotel abbia, come suo solito,
adottato parametri di valutazione severi:
entrambi i canali -bassissima distorsione ammessa - 20-20000 ......
che altre marche non applicano:
1000 Hz 1% un canale è facile per tutti.
Ma non ho letto i dati per dire questo con sicurezza, è un sospetto di stima.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
Ciao Enrico, ti offendi se cerco di ampliare la tua domanda iniziale?
Leggendo l'altro 3d sugli altoparlanti in serie o parallelo ho letto da Sportyerre;
..in serie, linea di alimentazione lunga, meglio altoparlanti pilotati in tensione.
Ma lo scopo non è la fedeltà del suono ma quella dell'anima
Mi chiedevo, dopo altre discussioni passate nelle quali si parlava di pilotaggio in corrente
Cosa significa pilotare in corrente?
Cosa significa pilotare in tensione?
Magari con qualche buon'anima che faccia un esempio pratico con nomi e cognomi di amplificatori che fanno l'una o l'altra cosa.
Leggendo l'altro 3d sugli altoparlanti in serie o parallelo ho letto da Sportyerre;
..in serie, linea di alimentazione lunga, meglio altoparlanti pilotati in tensione.
Ma lo scopo non è la fedeltà del suono ma quella dell'anima
Mi chiedevo, dopo altre discussioni passate nelle quali si parlava di pilotaggio in corrente
Cosa significa pilotare in corrente?
Cosa significa pilotare in tensione?
Magari con qualche buon'anima che faccia un esempio pratico con nomi e cognomi di amplificatori che fanno l'una o l'altra cosa.
beppe61- Membro classe argento
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
valterneri ha scritto:Si, è giusto, non è certo di sicuro un pregio,Ryuji ha scritto:Non ho parlato di difetto...
ma da qui ad essere un pregio, imho, ce ne vuole
ma di parametri importanti dentro ad un amplificatore ce ne sono molti
e tutto non si può avere.
Sospetto che nel caso di Enrico, la Rotel abbia, come suo solito,
adottato parametri di valutazione severi:
entrambi i canali -bassissima distorsione ammessa - 20-20000 ......
che altre marche non applicano:
1000 Hz 1% un canale è facile per tutti.
Ma non ho letto i dati per dire questo con sicurezza, è un sospetto di stima.
@Walter. 18w per canale/8Ohm/20-20.000hz=THD 0.05%,quindi mi pare che la tua previsione sia azzeccata.
@Beppe. allarga,allarga non mi offendo

@Ryuji.d'accordo,lo scarto minimo è indice di scarsa capicità di pilotaggio di diffusori tosti.Ma,ripeto,come mai la resa sui bassi è fe-no-me-na-le?È pur vero che le mie casse hanno una sensibilità di 93db,quindi sono molto facili da pilotare,però l'amp dovrebbe soffrire in proporzione alla discesa dell'impedenza,mentre invece avviene il contrario.
Sono sempre piú confuso...
enrico massa- Membro classe bronzo
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
beppe61 ha scritto:Ciao Enrico, ti offendi se cerco di ampliare la tua domanda iniziale?
..............................................................................
Mi chiedevo, dopo altre discussioni passate nelle quali si parlava di pilotaggio in corrente
Cosa significa pilotare in corrente?
Cosa significa pilotare in tensione?
Magari con qualche buon'anima che faccia un esempio pratico con nomi e cognomi di amplificatori che fanno l'una o l'altra cosa.
Un'amplificatore "pilota in corrente" quando la sua impedenza d'uscita è significativamente più alta dell'impedenza del carico.
"pilota in tensione" quando succede il contrario.
L'unica azienda che io conosco che produce amplificatori in corrente è la ULTRASOUND(italianissima azienda veneta).
Riguardo a pregi e difetti dei due sistemi il discorso è molto lungo e abbastanza complicato.
Poichè il pilotaggio in corrente è particolarmente adatto alle basse frequenze, o meglio con le basse frequenze i suoi pregi superano i difetti, sto sperimentando di pilotare in corrente gli altoparlanti dei miei sub, ma purtroppo sono ancora in alto mare.

sonic63- Membro classe oro
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
sonic63 ha scritto:beppe61 ha scritto:Ciao Enrico, ti offendi se cerco di ampliare la tua domanda iniziale?
..............................................................................
Mi chiedevo, dopo altre discussioni passate nelle quali si parlava di pilotaggio in corrente
Cosa significa pilotare in corrente?
Cosa significa pilotare in tensione?
Magari con qualche buon'anima che faccia un esempio pratico con nomi e cognomi di amplificatori che fanno l'una o l'altra cosa.
Un'amplificatore "pilota in corrente" quando la sua impedenza d'uscita è significativamente più alta dell'impedenza del carico.
"pilota in tensione" quando succede il contrario.
L'unica azienda che io conosco che produce amplificatori in corrente è la ULTRASOUND(italianissima azienda veneta).
Riguardo a pregi e difetti dei due sistemi il discorso è molto lungo e abbastanza complicato.
Poichè il pilotaggio in corrente è particolarmente adatto alle basse frequenze, o meglio con le basse frequenze i suoi pregi superano i difetti, sto sperimentando di pilotare in corrente gli altoparlanti dei miei sub, ma purtroppo sono ancora in alto mare.
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Grazie mille Ciro della spiegazione

beppe61- Membro classe argento
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
enrico massa ha scritto:
@Ryuji.d'accordo,lo scarto minimo è indice di scarsa capicità di pilotaggio di diffusori tosti.Ma,ripeto,come mai la resa sui bassi è fe-no-me-na-le?È pur vero che le mie casse hanno una sensibilità di 93db,quindi sono molto facili da pilotare,però l'amp dovrebbe soffrire in proporzione alla discesa dell'impedenza,mentre invece avviene il contrario.
Sono sempre piú confuso...
Il mio era un discorso di massima, i tuoi diffusori evidentemente sono un carico facile.
Ryuji- Interessato
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
enrico massa ha scritto:valterneri ha scritto:
Si, è giusto, non è certo di sicuro un pregio,
ma di parametri importanti dentro ad un amplificatore ce ne sono molti
e tutto non si può avere.
Sospetto che nel caso di Enrico, la Rotel abbia, come suo solito,
adottato parametri di valutazione severi:
entrambi i canali -bassissima distorsione ammessa - 20-20000 ......
che altre marche non applicano:
1000 Hz 1% un canale è facile per tutti.
Ma non ho letto i dati per dire questo con sicurezza, è un sospetto di stima.
@Walter. 18w per canale/8Ohm/20-20.000hz=THD 0.05%,quindi mi pare che la tua previsione sia azzeccata.
@Beppe. allarga,allarga non mi offendo![]()
@Ryuji.d'accordo,lo scarto minimo è indice di scarsa capicità di pilotaggio di diffusori tosti.Ma,ripeto,come mai la resa sui bassi è fe-no-me-na-le?È pur vero che le mie casse hanno una sensibilità di 93db,quindi sono molto facili da pilotare,però l'amp dovrebbe soffrire in proporzione alla discesa dell'impedenza,mentre invece avviene il contrario.
Sono sempre piú confuso...
La scarsa capacità a pilotare diffusori ostici del tuo ampli non è un difetto.
Sarebbe come dire che un'utilitaria è sbagliata (o difettosa) perchè non arriva a 230Kmh!!
E' stato progettato per essere collegato a diffusori della sua classe, inoltre ai suoi tempi i diffusori erano più facili da pilotare (grossi woofer, frontali ampi, crossover semplici) rispetto a quelli che sarebbero venuti poi (quando si sono spacciate solenni minchiate per il non plus ultra; e sui depliants e nelle recensioni diffusori mal progettati diventavano "Hi-end"-chiuso O.T.-).
Infatti la facilità di pilotaggio dei tuoi diffusori e la loro buona sensibilità lo mettono in condizione di suonare bene anche se il rapporto W4/W8 non si avvicina neanche lontanamente all'ideale 2.
Grazie alla buona sensibilità ascolti ad un livello soddisfacente ma che non impegna eccessivamente l'ampli nei picchi.
Per quanto riguarda i bassi devi considerare che l'orecchio umano a quelle frequenze tollera una quantità di distorsione molto più alta di quella tollerabile alle alte frequenze.
In parole povere è molto semplice accorgersi della distorsione sull'acuto di una soprano, molto più difficile su una nota di contrabbasso. Anzi una piccola dose di distorsione di seconda armonica ci fà sembrare il suono più potente e più profondo di quello che è.
E questo sicuramente aiuta ad apprezzare il suono dell'ampli e a godersi la musica.
Naturalmente con questo non voglio dire che non ci senti, ma che queste nostre caratteristiche fisiologiche venivano, e vengono tuttora, tenute in conto dai progettisti.
Il clippaggio "di corrente" ha conseguenze sonore diverse da quelle del clippaggio "di tensione" è questo lo rende più sopportabile.

sonic63- Membro classe oro
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Re: Amplificatore con differenza di potenza minima 4/8Ohm
sonic63 ha scritto:enrico massa ha scritto:
@Walter. 18w per canale/8Ohm/20-20.000hz=THD 0.05%,quindi mi pare che la tua previsione sia azzeccata.
@Beppe. allarga,allarga non mi offendo![]()
@Ryuji.d'accordo,lo scarto minimo è indice di scarsa capicità di pilotaggio di diffusori tosti.Ma,ripeto,come mai la resa sui bassi è fe-no-me-na-le?È pur vero che le mie casse hanno una sensibilità di 93db,quindi sono molto facili da pilotare,però l'amp dovrebbe soffrire in proporzione alla discesa dell'impedenza,mentre invece avviene il contrario.
Sono sempre piú confuso...
La scarsa capacità a pilotare diffusori ostici del tuo ampli non è un difetto.
Sarebbe come dire che un'utilitaria è sbagliata (o difettosa) perchè non arriva a 230Kmh!!
E' stato progettato per essere collegato a diffusori della sua classe, inoltre ai suoi tempi i diffusori erano più facili da pilotare (grossi woofer, frontali ampi, crossover semplici) rispetto a quelli che sarebbero venuti poi (quando si sono spacciate solenni minchiate per il non plus ultra; e sui depliants e nelle recensioni diffusori mal progettati diventavano "Hi-end"-chiuso O.T.-).
Infatti la facilità di pilotaggio dei tuoi diffusori e la loro buona sensibilità lo mettono in condizione di suonare bene anche se il rapporto W4/W8 non si avvicina neanche lontanamente all'ideale 2.
Grazie alla buona sensibilità ascolti ad un livello soddisfacente ma che non impegna eccessivamente l'ampli nei picchi.
Per quanto riguarda i bassi devi considerare che l'orecchio umano a quelle frequenze tollera una quantità di distorsione molto più alta di quella tollerabile alle alte frequenze.
In parole povere è molto semplice accorgersi della distorsione sull'acuto di una soprano, molto più difficile su una nota di contrabbasso. Anzi una piccola dose di distorsione di seconda armonica ci fà sembrare il suono più potente e più profondo di quello che è.
E questo sicuramente aiuta ad apprezzare il suono dell'ampli e a godersi la musica.
Naturalmente con questo non voglio dire che non ci senti, ma che queste nostre caratteristiche fisiologiche venivano, e vengono tuttora, tenute in conto dai progettisti.
Il clippaggio "di corrente" ha conseguenze sonore diverse da quelle del clippaggio "di tensione" è questo lo rende più sopportabile.
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Stragrazie,Sonic,spiegazione semplice ed impeccabile,a prova di pippone


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