Wire Wrap questo (a me) sconosciuto...

Ragazzi, qualcuno mi spiega cos'è questo fantomatico Wire Wrap continuamente citato su tnt-audio.com?
Ha un nome italiano? Dove si compra? E' facilmente reperibile e/o sostituibile con qualcos'altro?
Mi piacerebbe procurarmene un pò per provare il famoso progetto ubyte-2, i cavi di potenza di tnt, ma bisognerebbe terminarli con delle trecce flessibili di wire wrap...

Qualcuno sa aiutarmi?

ma parli della tecnica di attorcigliare il filo intorno al pirulino invece di saldarlo?

http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en|it&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Wire_wrap

Lassa perde, ci sono decine di progetti più semplici e altrettanto "bensuonanti" (...).
Va a finire che perdi più tempo a cercare i componenti giusti che ad ascoltare musica (parlo per esperienza personale )

Prova l'Aircom Plus piuttosto, quello si che ne vale davvero la pena. O il rame-argento rivestito in teflon.

Miclaud ha scritto:Ragazzi, qualcuno mi spiega cos'è questo fantomatico Wire Wrap continuamente citato su tnt-audio.com?

Sono andato a leggere dove si parla di wire-wrap su TNT Audio. In quella sede il termine identifica un tipo di cavetto comunemente usato per quella tecnica, il 30 AWG (0,25 mm di diametro).

Il wire-wrap, propriamente, è un sistema di connessione tra conduttori alternativo alla brasatura (la saldatura a stango).
Esso consiste nell'avvolgere in alcune spire un cavo monofilare di rame (anche argentato) su un piolo a sezione poligonale, generalmente quadrata, di durezza leggermente superiore al cavo. Al piolo possono essere avvolti parecchi fili, in funzione della sua lunghezza.
I bordi affilati del piolo penetrano nel cavo e garantiscono una continuità elettrica migliore della saldatura a stagno (non esiste il rischio del falso contatto e di saldatura fredda!!!).
Un altro vantaggio importante è che si possono fare modifiche al cablaggio con grande facilità anche da chi non è esperto. Basti ricordare le ricablature eseguite "al volo" durante le missioni spaziali dei veicoli Apollo o le riconfigurazioni in crociera delle centraline di tiro...
E' stato usato universalmente in tutti i circuiti elettronici dagli anni '60 fino alla fine degli anni '70, per essere poi soppiantato dal montaggio SMD dei componenti.
Basti ricordare che tutti i computer fino agli Honeywell serie 6000, ai Digital PDP/11 e VAX e al mitico IBM /370 erano con pannelli "wirewrappati" (non so in seguito: è dal '94 che non ne apro più...). Tutti i pannelli di connessione dei circuiti montati in apparecchiature avioniche e spaziali e in telefonia (ancora adesso nelle centraline) erano assemblati con il wire-wrap.

Una bella descrizione, ovviamente, è presente in Wikipedia.

Anche in hi-fi questo sistema era diffusissimo. Il mio Pioneer SA-6500, classe 1977, ad esempio, ha tutte le connessioni tra la scheda e i vari connettori e potenziometri eseguite in wire-wrap.

albamaiuscola ha scritto:Lassa perde, ci sono decine di progetti più semplici e altrettanto "bensuonanti" (...).
Va a finire che perdi più tempo a cercare i componenti giusti che ad ascoltare musica (parlo per esperienza personale )

Prova l'Aircom Plus piuttosto, quello si che ne vale davvero la pena. O il rame-argento rivestito in teflon.

Il fatto è che ho già un coassiale che sarebbe perfetto allo scopo, il wt100 della webro. Corspo solido da 1mm e foglio di rame esterno. A questo punto procuratomi il cavo da 30 awg (tutto qui? a leggere su tnt sembrava chissà cosa ) un tentativo penso lo farei comunque, anche se in effetti sono tentato di provare il setup che consigliasti tu in un altro thread relativo all'ubyte 2. Tu usavi l'aircom plus, ma magari anche questo se la cava.

Grazie anche a smanetton e piero, quella tecnica l'ho notata sui miei vecchi diffusori bose, usata per il cablaggio interno degli altoparlanti. Ora so che si chiama così

Miclaud l'hai realizzato poi questo Ubyte ?

Quando, ohimè, 25 anni fa ho lavorato in un laboratorio di ingenieria elettronica, tutti i prototipi digitali di schede telefoniche eurocard, intendo con vecchissimi processori , ttl e cmos, li assemblavamo completamente in wire-wrap su zoccoli appositi, che poi sono quelli con le zampette lunghe e di sezione quadrata.
Zoccolo o non è preferibile un terminale di sezione quadrata perche garantisce stabilità al acontatto e alla spira avvolta. Da evitare il rame nudo perche si ossida col tempo.
Esiste proprio un arnese, manuale o più o meno automatico, per avvolgere il filo.
Se fatto bene è abbastanza affidabile, ma io lo vedo più come un metodo pratico per assemblare prototipi perchè è facilmente modificabile se il prototipo presenta dei problemi.

è il motivo principale della inaffidabilità delle centraline telecom non propriamente isolate dagli agenti esterni, sopratutto quelle datate.

icsnerdics ha scritto:è il motivo principale della inaffidabilità delle centraline telecom non propriamente isolate dagli agenti esterni, sopratutto quelle datate.

quoto, io credo che negli apparecchi hi-fi, soprattutto giapponesi, veniva usato per risparmiare il connettore da stampato e velocizzare il montaggio.

Miclaud ha scritto:Ragazzi, qualcuno mi spiega cos'è questo fantomatico Wire Wrap continuamente citato su tnt-audio.com?
Ha un nome italiano? Dove si compra? E' facilmente reperibile e/o sostituibile con qualcos'altro?
Mi piacerebbe procurarmene un pò per provare il famoso progetto ubyte-2, i cavi di potenza di tnt, ma bisognerebbe terminarli con delle trecce flessibili di wire wrap...

Qualcuno sa aiutarmi?

Il wire wrap: provato solo una volta su un circuito digitale ed è stato un incubo. Non lo faro mai piu

Per i cavi usa il saldatore.

io penso che tnt intende solo il cavetto non la tecnica, è un comunissimo 30awg, si usa per fare prototipi o connessioni spesso digitali dove passa poca corrente, io ne ho un rocchetto proprio per fare prototipi al volo!
secondo me potresti usare anche i cavi interni del cat5.... che alla fine sono gli stessi, cambia solo l'isolante.
C'è anche in teflon!

Fabio ha scritto:Quando, ohimè, 25 anni fa ho lavorato in un laboratorio di ingenieria elettronica, tutti i prototipi digitali di schede telefoniche eurocard, intendo con vecchissimi processori , ttl e cmos, li assemblavamo completamente in wire-wrap su zoccoli appositi, che poi sono quelli con le zampette lunghe e di sezione quadrata.
Zoccolo o non è preferibile un terminale di sezione quadrata perche garantisce stabilità al acontatto e alla spira avvolta. Da evitare il rame nudo perche si ossida col tempo.
Esiste proprio un arnese, manuale o più o meno automatico, per avvolgere il filo.
Se fatto bene è abbastanza affidabile, ma io lo vedo più come un metodo pratico per assemblare prototipi perchè è facilmente modificabile se il prototipo presenta dei problemi.

Esattamente... c'erano degli "avvolgini" e degli "svolgitori" manuali, simili a dei giraviti, oppure per i lavori "massivi" si usava una sorta di piccola pistola avvolgitrice. Gia dalla fine degli anni '90, nelle telecomunicazioni i sistemi W.W, sono andati progresivamente scomparendo, con ritorno alle "saldature" o alle connessioni cosiddette "quick", a pressione.

icsnerdics ha scritto:è il motivo principale della inaffidabilità delle centraline telecom non propriamente isolate dagli agenti esterni, sopratutto quelle datate.

La maggior parte sono con serraggio a vite o come detto sopra con connessioni quick.

Ciao Mauro

lo usavo per lavoro negli anni 70/80 lo trovi spesso sui pioneer dell'epoca (anche il mio è cablato cosi),serve se devi lavorarci spesso per fare permute e/o modifiche,ci vogliono attrezzini adatti tipo cacciaviti con terminale a tubetto fine,era efficace (allora) ma personalemente preferisco stagno e saldatore (non rapido pero') soprattutto se un cablaggio resta li com'e' (definitivo intendo)