Bellissimo articolo della Philips per costruire diversi ampli stereo con valvole ECL86

Ho visto solo ora questo topic, essendo possessore del bel integrato da 2w creato da Dreamflyer devo solo tessere le lodi di questo ampli.
Ovviamente, deve essere abbinato ad un altoparlante dalla gran efficienza

Ma sonicamente parlando sono solo soddisfazioni!

Io monto le valvole Telefunken, se le trovate sono tra le migliori in assoluto!

Ciao Ragazzi, sono nuovo del forum ma alcuni anni fa mi sono dedicato alle valvole. Per esempio ECL82, le stesse delle Scherzo di Luca Chiomenti.

Il padre di un amico aveva fatto la Scuola Radio Elettra di Torino, mitica scuola per corrispondenza degli anni '60, e aveva conservato tutto il materiale, compresa la Radio Stereo. I finali BF della radio erano due single ended realizzati con ECL 82 Philips originali. Queste valvole sono nate per uso audio, e per questo hanno la raffinatezza di avere la griglia dorata...

Abbiamo preso le due valvoline e le abbiamo cablate in aria con componenti nuovi su una teglia da forno rovesciata. Diffidate dei condensatori d'epoca con dielettrico in carta: di solito vanno in perdita solo invecchiando, anche se mai usati.

Abbiamo mantenuto i lillipuziani trasformatori d'uscita originali, che però erano stati avvolti nei mitici sixties quando le valvole erano di uso comune, e i trasformatori di conseguenza pure. Anche il trasformatore di alimentazione è quello originale della radio stereo, e la raddrizzatrice a tubi pure lei originale.

Abbiamo però realizzato un alimentatore con pi-greco induttivo, mantenedo bassa la capacità lato raddrizzatrice per non danneggiare la valvola, poi condensatori d'ingresso carta e olio, nessuna controreazione ingresso-uscita, e pentodo finale connesso a triodo. Insomma le solite cose (vedi scherzo di Chiomenti per esempio).

Il mio amico ha pure i VTA The Last di Bartolomeo Aloia: trenta chili di ferro e rame avvolto, con alcune sbadilate di valvole per mezzo metro cubo di amplificatore stereo. Che suona ovviamente di più e meglio della Teglia (e ci mancherebbe) ma l'amico usa poi alla fine quasi sempre lo Scherzetto perché è più pratico, dolce e scalda decisamente meno...

Ultima cosa: se volete fare un salto "indrìo schina", come direi se fossi veneto, provate ad infilare un'induttanza tra la linea d'alimentazione e l'anodo del triodo pilota. Così, semplicemente: scollegate la resistenza anodica e ficcateci in serie la bobinazza che vi teneva aperta la porta del laboratorio. In quella zona l'assorbimento è minimo, non credo fonderete nulla. Metteteci degli Henry. Secondo me vi si apre un mondo...
P.S. La resistenza anodica lasciatela, per carità!