S.M.S.L SU-1
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Re: S.M.S.L SU-1
Gumbo ha scritto:Quando si entra nella sfera dei gusti alzo le mani.
Come ripeto sempre, "ognuno è libero di scegliersi la distorsione che più gli piace".
Questo ovviamente vale anche per dinamica, fruscii, THD di un trasduttore da 18 cm rispetto a uno da 18 pollici ecc. ecc.
E credimi quando ti dico che questa non è una affermazione polemica.
Sono fermamente convinto che lo scopo del gioco sia trarre piacere dall'ascolto, e il piacere per definizione è soggettivo.
Quindi massimo rispetto per i tuoi gusti, sperando che tu rispetti quelli degli altri, non cercando di trasformare i tuoi gusti in "regole".
Peace and Love

si puo' tutto ma non stai considendo che una dose di distorsione sia essenziale per il piacere della musica , ricodi i giapposotti degli anni 90 con lo zero virgola 00000000 di thd poi riconosciuti inascoltabili ...e' storia
Come il piccoletto qua', un gioiellino veramente ma a molti non piace perche troppo asettico manca quel tocco di hd2 che rende gli scanspeak imbattibili e soluzione easy ,ma con i wooferozzi in OB possiamo trovare una posizione in comune

dinamanu- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 04.12.15
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The excess risk of serious adverse events found in our study points to the need for formal harm-benefit analyses, particularly those that are stratified according to risk of serious outcomes. -
Re: S.M.S.L SU-1
Gumbo ha scritto:Mi trovi d'accordo su quasi tutto, anche se su alcune cose e bene è utile specificare meglio.
Crossover elettronico analogico su un sistema del genere va bene solo tra woofer e il resto perché non potendo compensare ne delay ne fase puoi usarlo solo dove questo non è un problema (in quanto non udibile). E intanto da 4 sei passato a 3 vie che non è un vantaggio da poco.
I tagli rimanenti o li fai con con un DSP (crossover attivo digitale), che oltre al delay ti corregge pure la fase, oppure con un filtro passivo che per delle trombe chi è in grado di progettarlo ormai li conti sulla punta delle dita di una mano (di falegname).
Oppure fai un passivo che funziona sulla carta, come fossero dei trasduttori a RD, e poi ti affidi alla "correzione ambientale" sperando che Dio te la mandi buona, il che con un po' di fortuna può anche capitare.
Il discorso dei watt è complicato. Se prendi in esame il fattore di cresta della programmazione musicale come dato nudo e crudo hai ragione. Sulla carta servono diverse centinia di watt anche con le trombe. Che sia udibile la differenza se non li hai tutti è un altro discorso e ho i miei dubbi.
Se però consideri la capacità dinamica delle trombe già questo scende, e se la tromba è progettata in maniera da ottimizzare l'impedenza di gruppo questo scende ulteriormente.
Se poi l'ottimizzazione dell'impedenza di gruppo e calcolata tenendo conto dell'impedenza di uscita del finale, questo scende ancora di più, e si riduce drasticamente anche la distorsione della tromba oltre a migliorarne la linearità, le riflessioni interne ecc. ecc. (B. Kolbrek).
In altre parole è possibile modellare una tromba, pilotata da un driver a cono di cui si conoscano i parametri di Thiele e Small e quindi per medio-bassi o medi, perché renda al meglio con un valvolare, seppur non di bassissima potenza nel caso di una tromba per medio-bassi.
E questo è di per sè un motivo per cui i valvolari di una certa potenza, che lavorano in push pull e controreazionati non andrebbero snobbati, ma questo è un altro discorso e non voglio rivangare polemiche stucchevoli. Come dico spesso ognuno è libero di scegliere la sua distorsione dove e come la preferisce.
Che ci possa essere un "taglio" avvertibile sulla dinamica riproducibile da un woofer in RD tagliato a 150/200 rispetto alla tromba che gli sta subito sopra questo è vero. Però comunque se si sta su woofer pro da 15 o 18, questi di aria ne muovono tanta e la muovono anche in fretta, e se poi li abbini ad ampli "veloci" (S.S. o C.D) la differenza di resa dinamica del trasduttore in RD rispetto alla tromba è compensata dalla maggiore velocità del finale che li pilota rispetto a quello (o quelli) che pilota le trombe.
Io ho la miniDSP Nanodigi, per il delay tu come ti regoli a parte la distanza fisica di circa cm7 se ho calcolato tra woofer e medio? io incrocio a 60 Hz
embty2002- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 29.11.08
Numero di messaggi : 1082
Località : CT
Occupazione/Hobby : non si capisce??!!
Impianto : Motu ultralite mk1 per biamplificazione dipolo, woofer R1524, Eminence Beta 12 LTA. amplificazioni: hypex ucd180 sui woofer,valvolare 6V6 SE UL sui medio-alti.
Analogico: giradischi Thorens TD-150 mkII , fonorivelatore Goldring 1024, pre H06 by Vicè
Re: S.M.S.L SU-1
Il delay a 60hz puoi tranquillamente trascurarlo. Gli studi più recenti indicano il limite di udibilità per "real life signals" a 4.5ms a 300hz, e a 1ms da 1khz a 10khz, in individui con capacità uditiva 100/100, cioè che sentono ancora anche i 20khz.
Sotto i 300hz il limite di udibilità si alza ulteriormente.
4.5 millisecondi equivale a circa 1.5 metri, dunque da 300hz in giù il ritardo per fuori asse fino a 150 cm non è udibile.
Questo del ritardo è infatti un problema di cui tenere conto quando si modella una tromba per bassi e medio bassi, o una linea di trasmissione.
Discorso diverso se si prende in esame lo sfasamento causato dal ritardo, però li più che di delay bisogna parlare di messa in fase o allineamento dei centri di emissione.
Bisogna misurare la lunghezza d'onda alla frequenza di incrocio supponiamo a 1000hz = 34cm.
Dunque a 1000hz abbiamo 360° di rotazione di fase in 34cm. Sapendo l'offset di un trasduttore rispetto all'altro possiamo facilmente calcolare la rotazione di fase della nostra configurazione e impostarne la correzione.
Detto questo in realtà non è così semplice perché la rotazione di fase intorno alla zona di crossover non è lineare, è influenzata principalmente dalla risposta in frequenza dei trasduttori e dai filtri se sono presenti filtri passivi. Quindi la soluzione migliore e l'utilizzo di un software (rePhase) che analizza la reale rotazione di fase e la compensa o con un file di correzione o con la creazione di un filtro FIR da usare poi in sistemi di speaker management per il crossover digitale che li supportano (miniDSP).
Il filtro FIR e molto più efficace rispetto alla correzione che può essere apportate tramite un file di correzione su un sistema con filtro passivo. Il filtro passivo può apportare delle correzioni di fase e di delay in diversi modi, il crossover attivo analogico non può correggere niente (a meno che non sia progettato ad hoc).
Tornando al tuo caso, a 60hz, l'onda e lunga circa 5.70 metri, dunque dei fuori asse nell'ordine anche di qualche decina di centimetri comportano rotazioni di fase minime, che considerando anche la ridotta sensibilità dell' apparato uditivo a quelle frequenze si potrebbero definire praticamente trascurabili.
Dunque per quanto riguarda il posizionamento "domestico" di sistemi a radiazione diretta, a 60hz puoi tranquillamente trascurare di affrontare problematiche di offset sia per quanto riguarda il delay che la fase.
Sotto i 300hz il limite di udibilità si alza ulteriormente.
4.5 millisecondi equivale a circa 1.5 metri, dunque da 300hz in giù il ritardo per fuori asse fino a 150 cm non è udibile.
Questo del ritardo è infatti un problema di cui tenere conto quando si modella una tromba per bassi e medio bassi, o una linea di trasmissione.
Discorso diverso se si prende in esame lo sfasamento causato dal ritardo, però li più che di delay bisogna parlare di messa in fase o allineamento dei centri di emissione.
Bisogna misurare la lunghezza d'onda alla frequenza di incrocio supponiamo a 1000hz = 34cm.
Dunque a 1000hz abbiamo 360° di rotazione di fase in 34cm. Sapendo l'offset di un trasduttore rispetto all'altro possiamo facilmente calcolare la rotazione di fase della nostra configurazione e impostarne la correzione.
Detto questo in realtà non è così semplice perché la rotazione di fase intorno alla zona di crossover non è lineare, è influenzata principalmente dalla risposta in frequenza dei trasduttori e dai filtri se sono presenti filtri passivi. Quindi la soluzione migliore e l'utilizzo di un software (rePhase) che analizza la reale rotazione di fase e la compensa o con un file di correzione o con la creazione di un filtro FIR da usare poi in sistemi di speaker management per il crossover digitale che li supportano (miniDSP).
Il filtro FIR e molto più efficace rispetto alla correzione che può essere apportate tramite un file di correzione su un sistema con filtro passivo. Il filtro passivo può apportare delle correzioni di fase e di delay in diversi modi, il crossover attivo analogico non può correggere niente (a meno che non sia progettato ad hoc).
Tornando al tuo caso, a 60hz, l'onda e lunga circa 5.70 metri, dunque dei fuori asse nell'ordine anche di qualche decina di centimetri comportano rotazioni di fase minime, che considerando anche la ridotta sensibilità dell' apparato uditivo a quelle frequenze si potrebbero definire praticamente trascurabili.
Dunque per quanto riguarda il posizionamento "domestico" di sistemi a radiazione diretta, a 60hz puoi tranquillamente trascurare di affrontare problematiche di offset sia per quanto riguarda il delay che la fase.
Gumbo- Appassionato
- Data d'iscrizione : 20.06.22
Numero di messaggi : 320
Provincia : Teramo
Occupazione/Hobby : 4X4 Americane, Meccanica, Falegnameria
Impianto : Sorgente: MiniPC con Foobar + DAC Topping E30
Ampli: Pre Valvolare Dynavox TPR 30 NOS, Finale Valvolare Marshall 9200. Finale Tensai TM2570, Crossover Cabre AS45
Diffusori: Allison One, RCF Pro L18/551+N580/H6422
Piu, PARECCHIA altra roba obsoleta e/o che uso saltuariamente e/o che non fa parte dell'impianto principale...
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