Biamplificazione passiva
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ivan39
vito
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Biamplificazione passiva
Scusate se posto in quest'area ma è esattamente un aiuto tecnico che cerco.
Ho la necessità di biamplificare dei diffusori con due finali diversi (un classe d sulle basse e un classe A sulle medio-alte) ma avrei necessità di capire quale fosse la procedura pratica più corretta per regolare il volume/guadagno relativo dei due apparecchi e colmare le eventuali differenze di guadagno.
Una volta regolato il volume relativo, userei la regolazione di volume del DAC per regolare il volume generale in modo tale da lasciare le differenze tra i due finali invariate.
Ho la necessità di biamplificare dei diffusori con due finali diversi (un classe d sulle basse e un classe A sulle medio-alte) ma avrei necessità di capire quale fosse la procedura pratica più corretta per regolare il volume/guadagno relativo dei due apparecchi e colmare le eventuali differenze di guadagno.
Una volta regolato il volume relativo, userei la regolazione di volume del DAC per regolare il volume generale in modo tale da lasciare le differenze tra i due finali invariate.
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
Prima ipotesi:
Rilevi le differenze di volume tra i due finali tramite strumentazione apposita in modo da calibrare finemente la risposta.
Seconda ipotesi : alzi e abbassi a orecchio(tanti auguri)
Rilevi le differenze di volume tra i due finali tramite strumentazione apposita in modo da calibrare finemente la risposta.
Seconda ipotesi : alzi e abbassi a orecchio(tanti auguri)
ivan39- Membro classe bronzo
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Re: Biamplificazione passiva
La prima soluzione proposta è indubbiamente quella da preferire, ma io userei la seconda: è più divertente...
Zio- Membro classe argento
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Re: Biamplificazione passiva
Potrebbe essere questa una regolazione attendibile(?):
Mettere in riproduzione rumore rosa col primo amplificatore, regolare volume e prendere con fonometro da posizione stabilita l'intensità in db, poi cambiare amplificatore e regolare volume fino a raggiungere nella stessa posizione la medesima intensità di suono in db;
a questo punto i due finali sono regolati e cambiando il volume a livello sorgente dovrebbero mantenere la stessa differenza di guadagno.
E' un metodo artigianale piuttosto che scientifico ma qualcuno ha idea se possa funzionare?
Mettere in riproduzione rumore rosa col primo amplificatore, regolare volume e prendere con fonometro da posizione stabilita l'intensità in db, poi cambiare amplificatore e regolare volume fino a raggiungere nella stessa posizione la medesima intensità di suono in db;
a questo punto i due finali sono regolati e cambiando il volume a livello sorgente dovrebbero mantenere la stessa differenza di guadagno.
E' un metodo artigianale piuttosto che scientifico ma qualcuno ha idea se possa funzionare?
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
Ma i finali hanno quindi la regolazione del volume?
In tal caso li collegherei entrambi e poi con rumore rosa e microfono controllerei di avere una risposta piatta.
In tal caso li collegherei entrambi e poi con rumore rosa e microfono controllerei di avere una risposta piatta.
Zio- Membro classe argento
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Re: Biamplificazione passiva
In realtà il finale in classe A ha il suo pre con regolazione del volume. Mentre il finale classe D lo piloto direttamente dall'uscita DAC,
Quinndi il finale in classe A sarebbe quello che si dovrebbe adeguare al guadagno dell'altro in virtù della possibilità di poter regolare il volume
Quinndi il finale in classe A sarebbe quello che si dovrebbe adeguare al guadagno dell'altro in virtù della possibilità di poter regolare il volume
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
ovvero i cross-over a due vie rimangono quelli dentro alle case?vito ha scritto:"biamplificazione passiva"
qualunque sia la classe dei due amplificatori
i due amplificatori devono avere il medesimo guadagno e la medesima potenza
altrimenti la potenza massima "esprimibile" sarà quella dell'amplificatore più piccolo
ovvero ... vien certamente spontaneo mettere l'amplificatore più potente sui bassi
e quello meno potente sugli acuti ... ma è inutile, direi pure dannoso
per ottenere la medesima sensibilità basta calibrarli con un oscillatore e un qualunque tester economico,
la calibrazione della sensibilità serve a ripristinare la curva in frequenza di fabbrica delle casse,
ulteriori variazioni si ottengono poi solo ad orecchio
valterneri- Membro classe oro
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Re: Biamplificazione passiva
La multiamplificazione, ha senso solo se attiva, ovvero:
Pre>crossover attivo>finali (uno per ogni via)>diffusore sprovvisto di crossover passivo.
È un sistema che dà grandi soddisfazioni, se applicato a diffusori di grande pregio, ma è una soluzione ovviamente molto costosa.
Tutto il resto, multiamplificazione passiva, bi-wiring sono perdite di tempo (e di soldi)
Mio modesto parere
Pre>crossover attivo>finali (uno per ogni via)>diffusore sprovvisto di crossover passivo.
È un sistema che dà grandi soddisfazioni, se applicato a diffusori di grande pregio, ma è una soluzione ovviamente molto costosa.
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UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Biamplificazione passiva
Mi permetto di fare il moderatore:
è vero che la biamplificazione andrebbe fatta con due amplificatori identici, è anche vero che la biamplificazione attiva ha più senso. Però ci sono casi in cui per vari motivi si vuole provare una biamplificazione passiva con due ampli diversi.
Nel mio caso la motivazione è data dal fatto che possiedo un ampli in classe A da 30 W che non ce la farebbe a pilotare con disinvoltura un diffusore 4 vie sia pure di alta efficienza.
Non voglio rinunciare alla raffinatezza delle medio-alte del classe A, per cui, vorrei pilotare il solo woofer tagliato a 200 Hz con amplificatore dedicato, tipicamente un classe D.
So che questa è una situazione abbastanza comune.
Sarebbe la stessa cosa se io avessi posto la domanda su come regolare il volume di un subwoofer separato.
Per cui vi chiedo cortesemente di restare in tema ossia suggerire la migliore via per regolare il volume relativo tra i due comparti.
è vero che la biamplificazione andrebbe fatta con due amplificatori identici, è anche vero che la biamplificazione attiva ha più senso. Però ci sono casi in cui per vari motivi si vuole provare una biamplificazione passiva con due ampli diversi.
Nel mio caso la motivazione è data dal fatto che possiedo un ampli in classe A da 30 W che non ce la farebbe a pilotare con disinvoltura un diffusore 4 vie sia pure di alta efficienza.
Non voglio rinunciare alla raffinatezza delle medio-alte del classe A, per cui, vorrei pilotare il solo woofer tagliato a 200 Hz con amplificatore dedicato, tipicamente un classe D.
So che questa è una situazione abbastanza comune.
Sarebbe la stessa cosa se io avessi posto la domanda su come regolare il volume di un subwoofer separato.
Per cui vi chiedo cortesemente di restare in tema ossia suggerire la migliore via per regolare il volume relativo tra i due comparti.
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
Quindi un ampli piloterebbe 3 vie e uno solamente il woofer?
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Biamplificazione passiva
Vito, ma hai già provato a regolarli ad orecchio? Senza una misurazione?
Se hai l'orecchio allenato, ed immagino che tu non sia alle prime esperienze, dovresti già esserti fatto un idea del risultato che si può ottenere.
Poi con le misurazioni potresti verificare se il tuo orecchio è abbastanza flat...
Se hai l'orecchio allenato, ed immagino che tu non sia alle prime esperienze, dovresti già esserti fatto un idea del risultato che si può ottenere.
Poi con le misurazioni potresti verificare se il tuo orecchio è abbastanza flat...
Zio- Membro classe argento
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Re: Biamplificazione passiva
Non l'ho fatto ancora in quanto i diffusori non sono ancora pronti.
Ma mi portavo avanti col lavoro. E' chiaro che a orecchio si può pure fare ma avere un punto di partenza suffragato dalla teoria è buona cosa.
Ma mi portavo avanti col lavoro. E' chiaro che a orecchio si può pure fare ma avere un punto di partenza suffragato dalla teoria è buona cosa.
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
vito ha scritto:... ossia suggerire la migliore via per regolare il volume relativo tra i due comparti ...
fai uscire dal DAC un segnale sinusoidale (prelevato in rete) di 200 Hz circa
lo applichi all'amplificatore che non ha controllo di volume (cioè il D)
attacchi questo amplificatore ai bassi della cassa
applichi un qualunque tester Volt AC 20 ai fili della cassa
aumenti il volume del DAC fino a leggere 6 Volt
da ora non devi più modificare il volume del DAC
togli il classe D e lo sostituisci col classe A (volume al minimo)
il classe A sarà quindi anche lui, per questa misura, momentaneamente collegato ai bassi della cassa
sali col volume del pre del classe A fino a ottenere i soliti 6 Volt
tutto qui, la calibrazione è finita,
a questo punto il volume del pre del classe A non deve più essere toccato
(se non per piccoli ritocchi di gusto personale)
e si agisce solo sul volume del DAC
calibrati così i due amplificatori possono pure essere scambiati,
A sugli acuti e D sui bassi o viceversa,
senza rifare nessuna calibrazione, per sperimentare la soluzione suono migliore
per potenza totale i due modi sono equivalenti (i Watt del meno potente)
(per comprenderne il motivo occorre accettare una spiegazione tecnica)
per qualità, invece, non è facile dirlo,
l'udito è più esigente sugli acuti? non so,
ma sicuramente è il cono dei bassi col suo cross-over a mettere più in difficoltà l'amplificatore
però se gli acuti in realtà sono 3 vie da 200 in su forse l'A su di loro è la scelta giusta,
ma prima di darlo per scontato proverei
valterneri- Membro classe oro
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Re: Biamplificazione passiva
Grazie mille.
Era questo il senso della domanda.
Ora ho una base di partenza. Grazie ancora
Era questo il senso della domanda.
Ora ho una base di partenza. Grazie ancora
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
questo complica alquanto le cose ...vito ha scritto:... non l'ho fatto ancora in quanto i diffusori non sono ancora pronti ...
non è quindi un quattro vie già costruito e calibrato dalla fabbrica progettista e costruttrice
dove la calibrazione servirebbe a ripristinare l'equilibrio che la fabbrica ha deciso in fase di progetto,
ma una cassa che nasce da zero, che non ha ancora un suo preciso equilibrio passivo
e l'equilibrio quindi ancora non esiste, ma va cercato e ottenuto tramite amplificatori separati ...
è una cosa estremamente difficile che si risolve in un modo estremamente facile:
occorrerebbero:
una camera anecoica
una camera riverberante calibrata
un microfono di misura calibrato
un analizzatore di spettro
un generatore di rumore e di onde sinusoidali
e una notevole capacità di interpretare le curve
(che mai non hanno gobbe o avvalli spaventosi)
strumenti improvvisati (telefonino, app, o microfoni da 60 euro)
portano solo fuori strada
oppure ... come dice Zio ... "ad orecchio" ... che è pure divertente
e anche perché se l'orecchio non sente il difetto non merita neppure la correzione
anche se la calibrazione avverrà ad orecchio
è bene comunque prima calibrare i due amplificatori come ho descritto sopra
e agire molto sulla scelta dei coni e sul disegno dei cross-over,
questo perché sarà bene che la cassa funzioni lineare sia con doppia
che con singola amplificazione (per quanto possibile)
quindi ti consiglio di costruire/calibrare la cassa usando inizialmente solo la monoamplificazione,
e poi renderla biamplificabile
valterneri- Membro classe oro
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Re: Biamplificazione passiva
I diffusori non sono pronti ma non sono di mia invenzione. Hanno un cross-over già stabilito dal progettista (Troel Gravesen) ed io sto seguendo pedissequamente il progetto.
Pertanto il loro equilibrio lo hanno già.
Il progettista stesso suggerisce la biamplificazione per ottenere i migliori risultati.
Pertanto il loro equilibrio lo hanno già.
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vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
perfetto!vito ha scritto:... hanno un cross-over già stabilito dal progettista (Troel Gravesen)
e io sto seguendo pedissequamente il progetto ...
quindi opzione 1, con questi consigli:
1) fai prima funzionare al meglio le casse con singolo amplificatore
2) calibra come sopra i due amplificatori
3) correggi con cautela l'equilibrio ad orecchio **
** quando la situazione non è complicata
l'orecchio funziona meglio degli strumenti di misura economici,
ma occorre dargli tempo e calma,
perché al primo ascolto preferisce sempre le curve accattivanti/esuberanti
che alla lunga lo stancano
valterneri- Membro classe oro
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Re: Biamplificazione passiva
vito ha scritto:I diffusori non sono pronti ma non sono di mia invenzione. Hanno un cross-over già stabilito dal progettista (Troel Gravesen) ed io sto seguendo pedissequamente il progetto.
Pertanto il loro equilibrio lo hanno già.
Il progettista stesso suggerisce la biamplificazione per ottenere i migliori risultati.
Se posso, di che modello di tratta?
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Biamplificazione passiva
The loudspeaker I
vito- Membro di riguardo
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Re: Biamplificazione passiva
vito ha scritto:The loudspeaker I
Grazie, belle bestie.
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