Ascoltare In Mono

Intervengo contro la monofonia in hifi.
In natura non esistono suoni stereofonici solo nel caso provengano da una sorgente puntiforme: per esempio il canto di un uccello, il rombo di un'auto (immobile), la musica di un violino.
Se le sorgenti non sono puntiformi ma distanziate o si muovono, per esempio 2 uccelli, 2 auto, 2 violini, entra in gioco la stereofonia (stereo in greco antico significa, oltre che "robusto, fermo" anche "spaziale, tridimensionale"): i suoni pervengono al nostro sistema uditivo da più direzioni e da più distanze.
Il nostro sistema uditivo è doppio ed infatti l'ascolto biaurale ci permette di ascoltare il suono nella sua naturale tridimensionalità. Un'orchestra, ma anche un piccolo gruppo di strumenti o di cantanti sono senza dubbio tridimensionali.
Un ascolto monofonico potrebbe soddisfare i requisiti della corretta riproduzione solo nel caso il suono fosse di origine puntiforme, per esempio un singolo strumento ad arco o a fiato. Già un pianoforte non è più puntiforme se ascoltato da vicino. Però anche nell'ascolto del singolo strumento, la stereofonia dà informazioni sul comportamento del suono nella sala di registrazione, arricchendolo di particolari e rendendolo quindi più fedele.
Ovviamente ciò vale se l'ascoltatore è posto in posizione strategicamente corretta rispetto all'origine del messaggio musicale. E' il caso di chi va all'auditorium ed ascolta un'orchestra da poca distanza ed in posizione centrale.
Mission dell'hifi è riprodurre la musica il più fedelmente possibile a come è stata originariamente eseguita.
Il disco deve quindi riprodurre la musica il più possibile in modo naturale, realistico e di qualità, cioè come se fosse ascoltata dal vivo e da una buona posizione rispetto agli strumentisti/cantanti.
Se invece uno va, come in un mio recente caso, ad ascoltare il Don Giovanni di Mozart e gli unici biglietti disponibili sono quelli di un lontano loggione pure laterale...beh addio stereofonia, lì diviene monofonica anche una grande opera dal vivo!

p.cristallini ha scritto:Intervengo contro la monofonia in hifi.
[...]

Contro la giusta riproduzione del palco scenico ci si mette anche il mixaggio creativo, dove gli strumenti saltano qua e la in posizioni e/o tempi impossibili a solo vantaggio dell'estetica acustica; dell'emozione immediata (non mediata).

Hoogo ha scritto:

p.cristallini ha scritto:Intervengo contro la monofonia in hifi.
[...]

Contro la giusta riproduzione del palco scenico ci si mette anche il mixaggio creativo, dove gli strumenti saltano qua e la in posizioni e/o tempi impossibili a solo vantaggio dell'estetica acustica; dell'emozione immediata (non mediata).

Certo!
Però, nella misura in cui l'hifi è riproduzione "fedele", il mixaggio creativo non è hifi. Come non lo è la guerra del loudness nella produzione dei cd o altre corbellerie del genere.
Infatti per me è possibile valutare lla correttezza della riproduzione sonora solo nel caso di musica acustica, per definizione ed almeno in teoria non trattata.

fritznet ha scritto:.. potresti sbilanciarti ( ) e dirci qualcosa di più ...
Pre-phono, ADC, software di editing, monitoraggio, etc etc

Ora sono solo in casa mia e sto lavorando al montaggio de
"Il Mandarino Meraviglioso" di Béla Bartók.
Uso la cuffietta Koss PP e sul tavolo di cucina c'è un giradischi Thorens
totalmente smontato, come al solito ho cenato in un angolo del tavolo.
Nella parte finale del tavolo ci sono sparpagliati almeno 150 condensatori elettrolitci
una schedina driver cuffia della Panasonic che apparteneva ad un DAT e una scheda pre-phono Densen.

Su un altro ripiano c'è un registratore a cassette Pioneer CT 1000 anch'esso totalmente smontato,
mi è servito per rimasterizzare (parola orribile) una registrazione mono storica
di un chitarrista che è stata ristampata su CD
(sul CD è indicato chiaro che è mono e storica)
e ora lo sto revisionando perché un'altra registrazione storica dovrà passarci
(Amedeo Baldovino)
Avevo anche un registratore a cassette Revox a disposizione,
ma le sue testine Sony mi piacciono meno di quelle Pioneer e sul Pioneer
non avverto tracce di modulazione in frequenza dovute a imprecisa alesatura
del capstan (a dire il vero anche il Revox ne è immune).

Belli il Pioneer ed il Revox, ma il Nakamichi RX-505 era meglio:-)

Potrebbe essere l'equalizzazione RIIA che dà questo effetto,oppure le tue orecchie non sono abituate ad ascoltare in mono.

valterneri ha scritto:
Ora sono solo in casa mia e sto lavorando al montaggio de
"Il Mandarino Meraviglioso" di Béla Bartók.
Uso la cuffietta Koss PP e sul tavolo di cucina c'è un giradischi Thorens
totalmente smontato, come al solito ho cenato in un angolo del tavolo.
Nella parte finale del tavolo ci sono sparpagliati almeno 150 condensatori elettrolitci
una schedina driver cuffia della Panasonic che apparteneva ad un DAT e una scheda pre-phono Densen....

Valter, attento a non mettere in padella dei condensatori

Se vuoi, poi ci dici anche che ADC e che software usi?

Sono curioso, e non sono l'unico, credo...