Funk Rock, parte 2 [Extreme - Extreme II Pornograffiti (A funked up fairytale)]
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Funk Rock, parte 2 [Extreme - Extreme II Pornograffiti (A funked up fairytale)]
B) Questo album, a differenza del precedente dei Faith No More, è un disco molto meno originale, più inquadrato nei generi che rappresenta, ma con un livello tecnico notevole ed una fruibilità decisamente maggiore.
Gli Extreme sono un gruppo direttamente connesso all'Heavy metal a tinte glam e pop degli anni '80, con espliciti rimandi a Van Halen (il cantante degli Extreme finirà ad incidere anche con Van Halen), Kiss e Queen. Da ciò deriva che il cantante tende a rimanere su toni alti e puliti (salvo qualche virata rap) e ad essere accompagnato più che frequentemente da cori e controcanti.Gli strumenti restano prettamente heavy metal, con una sezione ritmica che suona funky pur senza lasciarsi andare troppo. Un posto di rilievo ha la chitarra di Nuno Bettencourt, sicuramente uno dei migliori "guitar hero" degli anni '90, tecnico, veloce, preciso e pulito come i vari Petrucci, Vai, Malmsteen etc etc ma decisamente più originale e con una attitudine funk praticamente inimitabile da altri chitarristi rock/metal.
I testi, l'atmosfera e l'attitudine del gruppo, come suggerisce anche il titolo dell'album, sono di tipo umoristico-ironico, con tanta goliardia quasi adolescenziale. Tutto molto statunitense.
01 - Decadence Dance
Brano tremendamente coinvolgente, con una lunga intro di tastiera ad una partenza fulminante di chitarra. Il groove è notevole, il ritmo è sincopato e la chitarra onnipresente. Il cantante imita palesemente David Lee Roth (vocalist dei Van Halen) e non sfigura facendolo. I coretti sul ritornello sono degni dei migliori Queen.
02 - Lil' Jack Horny
Rispetto alla prima traccia meno melodia e molto più ritmo, sebbene non troppo veloce. Il funk in questo caso è preponderante. La chitarra, nonostante l'impegno nella ritmico, non smette mai di esondare dall'alveo in effetti, distorsioni e variazioni molto piacevoli. Immancabile un assolo non troppo lungo. Ritornello più che orecchiabile e che spinge a cantare.
04 - Get the funk out
Come si capisce dal titolo questo è il pezzo più smaccatamente funk dell'album. Il basso è potente e in primo piano e gareggia con la chitarra per chi fa più rumore. La chitarra che evita le derive heavy e si lascia andare al funk. Il brano comunque non perde di potenza. Il coretto-ritornello è anche in questo caso irresistibile.
05 - More than words
Il brano più famoso del gruppo, totalmente fuori dai loro canoni. Una ballata acustica di 5 minuti, in cui la chitarra crea ritmo melodia ed atmosfera e la voce alta del cantante acquisisce dolcezza e tranquillità. Anche in questo caso il supporto della seconda voce è notevole per risultati melodici. E' spesso inserita fra le migliori ballate d'amore rock.
08 - Pornograffiti
Perfetta sintesi fra heavy metal e funk. Poco altro si può aggiungere. Non si sa dove finisce una tendenza ed inizia l'altra.
09 - When I first kissed you
Altra canzone d'amore, leggera e poco invadente. Cantato in stile "crooner", tastiere che fanno il verso al jazz e batteria che fa capolino solo nella seconda parte del brano. Un momento di relax.
11 - He Man Woman Hater
Brano simpaticamente ironico sui contenuti smaccatamente misogini di gran parte dell'hard-rock e dell'heavy metal.
Imprescindibile e fondamentale è l'assolo che funge da introduzione al pezzo. Il chitarrista fa di tutto e di più, sulla falsariga del Van Halen di Eruption, migliorando lo stile dell'ispiratore in ogni parametro. Velocità, tecnica, precisione e originalità per un minuto e mezzo che è entrato negli annali della chitarra elettrica. Il resto del brano mantiene le promesse dell'introduzione, con una predilezione in questo caso per l'aspetto heavy.
12 - Song For Love
Canzone d'amore mielosa, quasi interamente cantata in coro. In questo caso i Queen avrebbero gli estremi per una causa di "plagio di stile". Per quanto potrebbe apparire un pò troppo "buona" e "dolce" l'atmosfera "da innamoratini" che crea è innegabilmente perfetta...
D'altronde il ritornello dice "cam'on cam'on let's sing a song / a song for me, a song for you, a song for love / All for one and one for all togheter singin' a song for love". Banale e scontato quanto vi pare, ma molto adatto a fare da "inno".
La registrazione soffre un pò di loudness, con i bassi un pò gonfi e gli alti un pò taglienti agli alti volumi, ma il genere è normalmente equalizzato e registrato in questo modo e il loro tecnico del suono a quanto pare non si è voluto tirare fuori dall'andazzo. Per lo meno il volume è ben lontano dai livelli di distorsione e il cd fila liscio anche fuori da un lettore mp3 utilizzato in mezzo al traffico.
La copertina:
Gli Extreme sono un gruppo direttamente connesso all'Heavy metal a tinte glam e pop degli anni '80, con espliciti rimandi a Van Halen (il cantante degli Extreme finirà ad incidere anche con Van Halen), Kiss e Queen. Da ciò deriva che il cantante tende a rimanere su toni alti e puliti (salvo qualche virata rap) e ad essere accompagnato più che frequentemente da cori e controcanti.Gli strumenti restano prettamente heavy metal, con una sezione ritmica che suona funky pur senza lasciarsi andare troppo. Un posto di rilievo ha la chitarra di Nuno Bettencourt, sicuramente uno dei migliori "guitar hero" degli anni '90, tecnico, veloce, preciso e pulito come i vari Petrucci, Vai, Malmsteen etc etc ma decisamente più originale e con una attitudine funk praticamente inimitabile da altri chitarristi rock/metal.
I testi, l'atmosfera e l'attitudine del gruppo, come suggerisce anche il titolo dell'album, sono di tipo umoristico-ironico, con tanta goliardia quasi adolescenziale. Tutto molto statunitense.
01 - Decadence Dance
Brano tremendamente coinvolgente, con una lunga intro di tastiera ad una partenza fulminante di chitarra. Il groove è notevole, il ritmo è sincopato e la chitarra onnipresente. Il cantante imita palesemente David Lee Roth (vocalist dei Van Halen) e non sfigura facendolo. I coretti sul ritornello sono degni dei migliori Queen.
02 - Lil' Jack Horny
Rispetto alla prima traccia meno melodia e molto più ritmo, sebbene non troppo veloce. Il funk in questo caso è preponderante. La chitarra, nonostante l'impegno nella ritmico, non smette mai di esondare dall'alveo in effetti, distorsioni e variazioni molto piacevoli. Immancabile un assolo non troppo lungo. Ritornello più che orecchiabile e che spinge a cantare.
04 - Get the funk out
Come si capisce dal titolo questo è il pezzo più smaccatamente funk dell'album. Il basso è potente e in primo piano e gareggia con la chitarra per chi fa più rumore. La chitarra che evita le derive heavy e si lascia andare al funk. Il brano comunque non perde di potenza. Il coretto-ritornello è anche in questo caso irresistibile.
05 - More than words
Il brano più famoso del gruppo, totalmente fuori dai loro canoni. Una ballata acustica di 5 minuti, in cui la chitarra crea ritmo melodia ed atmosfera e la voce alta del cantante acquisisce dolcezza e tranquillità. Anche in questo caso il supporto della seconda voce è notevole per risultati melodici. E' spesso inserita fra le migliori ballate d'amore rock.
08 - Pornograffiti
Perfetta sintesi fra heavy metal e funk. Poco altro si può aggiungere. Non si sa dove finisce una tendenza ed inizia l'altra.
09 - When I first kissed you
Altra canzone d'amore, leggera e poco invadente. Cantato in stile "crooner", tastiere che fanno il verso al jazz e batteria che fa capolino solo nella seconda parte del brano. Un momento di relax.
11 - He Man Woman Hater
Brano simpaticamente ironico sui contenuti smaccatamente misogini di gran parte dell'hard-rock e dell'heavy metal.
Imprescindibile e fondamentale è l'assolo che funge da introduzione al pezzo. Il chitarrista fa di tutto e di più, sulla falsariga del Van Halen di Eruption, migliorando lo stile dell'ispiratore in ogni parametro. Velocità, tecnica, precisione e originalità per un minuto e mezzo che è entrato negli annali della chitarra elettrica. Il resto del brano mantiene le promesse dell'introduzione, con una predilezione in questo caso per l'aspetto heavy.
12 - Song For Love
Canzone d'amore mielosa, quasi interamente cantata in coro. In questo caso i Queen avrebbero gli estremi per una causa di "plagio di stile". Per quanto potrebbe apparire un pò troppo "buona" e "dolce" l'atmosfera "da innamoratini" che crea è innegabilmente perfetta...
D'altronde il ritornello dice "cam'on cam'on let's sing a song / a song for me, a song for you, a song for love / All for one and one for all togheter singin' a song for love". Banale e scontato quanto vi pare, ma molto adatto a fare da "inno".
La registrazione soffre un pò di loudness, con i bassi un pò gonfi e gli alti un pò taglienti agli alti volumi, ma il genere è normalmente equalizzato e registrato in questo modo e il loro tecnico del suono a quanto pare non si è voluto tirare fuori dall'andazzo. Per lo meno il volume è ben lontano dai livelli di distorsione e il cd fila liscio anche fuori da un lettore mp3 utilizzato in mezzo al traffico.
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Abulafia- Giovane Saggio Polemico del Forum
- Data d'iscrizione : 26.03.08
Numero di messaggi : 2657
Località : Sora (frosinone)
Provincia : E sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re
Occupazione/Hobby : Praticante Avvocato abilitato al patrocinio® / Lettura (Libri&Fumetti), Pc, Musica, Fantascienza
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