Gruppi minori degli anni 60/70

zamo ha scritto:Atlantic bridge - Atlantic bridge - 1970

Genere jazz-rock abbastanza leggero e prevedibile se non fosse per l'anno di uscita, 1970, in anticipo quindi di parecchi anni. Ricordano i Soft machine.

ehm....questo disco non lo conosco, ma dire che stavano in anticipo nel 1970 vuol dire non conoscere chi il jazz-rock lo sperimentava almeno dal 1966/67. Qualche nome? I Flock di Jerry Goodman, il mostruoso e ovviamente arcidimenticato Don Ellis, (e a seguire i Chase di Bill Chase di provenienza Woody Herman...già ma chi se li ricorda?) il primo Zappa (almeno Hot Rats che è del 1969, ma tanto crossover in Lumpy Gravy e Absolutely Free), il Ponty di Sonata Erotica e di Open Strings, e le varie sperimentazioni in casa MPS, i primi Jazz Crusaders (poi Crusaders) e gli epigoni di Horace Silver, vabbè ci sarebbe anche In a Silent Way del 1969 e il Bitches Brew che guarda caso è del 1970. Poi, ma vado a memoria, siamo lì con i tempi dei Dreams dei fratelli Brecker, il povero Larry Young che non cita mai nessuno (chissà poi perchè?), da non dimenticare le contaminazioni di Georgie Fame, Graham Bond e John Mayall e quello che fece con il suo trip panasiatico il grande Larry Coryell (Duster è del 1967); i Free Spirits di Bob Moses di stanza a New York e audaci sperimentatori sinergici tra jazz e rock fin dal 1965, il primo meraviglioso Gary Burton (quello con Michael Gibbs), naturalmente il Charles Lloyd era keith Jarrett, e di Tony Williams e i suoi Lifetime con John McLaughlin non ne vogliamo parlare?. E poi sul versante rock le contaminazioni con il jazz furono assai diffuse in epoca psicadelica, ma questa è un'altra storia. Infine Soft machine naturalmente i veri grandi precursori, i pionieri i primi e i più creativi, quelli che non ebbero paura di essere davanti a tutti e a tutto (altro che Pink Floyd, consentitemelo per favore.....). Erano epoche meravigliosamente creative e nel giro di tre o quattro anni si toccarono tutte le vette che la musica riuscì a raggiungere, mai più così purtroppo....

Edoardo ha scritto:

zamo ha scritto:Atlantic bridge - Atlantic bridge - 1970

Genere jazz-rock abbastanza leggero e prevedibile se non fosse per l'anno di uscita, 1970, in anticipo quindi di parecchi anni. Ricordano i Soft machine.

ehm....questo disco non lo conosco, ma dire che stavano in anticipo nel 1970 vuol dire non conoscere chi il jazz-rock lo sperimentava almeno dal 1966/67. Qualche nome? I Flock di Jerry Goodman, il mostruoso e ovviamente arcidimenticato Don Ellis, (e a seguire i Chase di Bill Chase di provenienza Woody Herman...già ma chi se li ricorda?) il primo Zappa (almeno Hot Rats che è del 1969, ma tanto crossover in Lumpy Gravy e Absolutely Free), il Ponty di Sonata Erotica e di Open Strings, e le varie sperimentazioni in casa MPS, i primi Jazz Crusaders (poi Crusaders) e gli epigoni di Horace Silver, vabbè ci sarebbe anche In a Silent Way del 1969 e il Bitches Brew che guarda caso è del 1970. Poi, ma vado a memoria, siamo lì con i tempi dei Dreams dei fratelli Brecker, il povero Larry Young che non cita mai nessuno (chissà poi perchè?), da non dimenticare le contaminazioni di Georgie Fame, Graham Bond e John Mayall e quello che fece con il suo trip panasiatico il grande Larry Coryell (Duster è del 1967); i Free Spirits di Bob Moses di stanza a New York e audaci sperimentatori sinergici tra jazz e rock fin dal 1965, il primo meraviglioso Gary Burton (quello con Michael Gibbs), naturalmente il Charles Lloyd era keith Jarrett, e di Tony Williams e i suoi Lifetime con John McLaughlin non ne vogliamo parlare?. E poi sul versante rock le contaminazioni con il jazz furono assai diffuse in epoca psicadelica, ma questa è un'altra storia. Infine Soft machine naturalmente i veri grandi precursori, i pionieri i primi e i più creativi, quelli che non ebbero paura di essere davanti a tutti e a tutto (altro che Pink Floyd, consentitemelo per favore.....). Erano epoche meravigliosamente creative e nel giro di tre o quattro anni si toccarono tutte le vette che la musica riuscì a raggiungere, mai più così purtroppo....

infatti non definirei gli Atlantic bridge "sperimentatori" ma anticipatori del jazz-rock (fusion?) di fine settanta, l'accostamento con i Soft machine è forse solo con l'album Soft del 1976. Probabilmente se li ascolti resterai inorridito da certe sonorità leggere. Io li trovo molto godibili. Li sto ascoltando in questo momento e ti giuro che li daterei 1976.
Una curiosità, tra i nomi da te citati non trovo il divino Miles (?) che mi fa impazzire in tutte le salse possibili.
Ciao.
p.s. non ho nessuna presunzione di conoscere il jazz-rock . Forse l'unico genere che posso dire di conoscere, forse è il prog italiano anni 70 e la muisca d'autore italiana dello stesso periodo avendola vissuta di prima mano.

comunque, alla faccia dei minori...
a parte due o tre, il resto son tutti nell'olimpo della musica

zamo ha scritto:

infatti non definirei gli Atlantic bridge "sperimentatori" ma anticipatori del jazz-rock (fusion?) di fine settanta, l'accostamento con i Soft machine è forse solo con l'album Soft del 1976. Probabilmente se li ascolti resterai inorridito da certe sonorità leggere. Io li trovo molto godibili. Li sto ascoltando in questo momento e ti giuro che li daterei 1976.
Una curiosità, tra i nomi da te citati non trovo il divino Miles (?) che mi fa impazzire in tutte le salse possibili.
Ciao.
p.s. non ho nessuna presunzione di conoscere il jazz-rock . Forse l'unico genere che posso dire di conoscere, forse è il prog italiano anni 70 e la muisca d'autore italiana dello stesso periodo avendola vissuta di prima mano.

Ciao, di Miles avevo citato Bitches Brew e In A Silent Way....comunque ora ho capito a cosa ti riferivi ed è tutto più chiaro
un saluto ancora