Wav o FLAC?
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Re: Wav o FLAC?
Personalmente penso che ,per chi abbia a casa grandi collezioni di LP, ascoltare quanto meglio possibile l'analogico sia tutt'altro che rimanere ancorati ad un vecchio supporto. Quanto e come chi ha vaste collezioni di cds continui a farlo con i cd players. Passare alla liquida per i nuovi titoli è senz'altro conveniente e, con l'hi-res, più performante (resta da vedere a quale livello lo si faccia) ma non vuol dire che, poi, ci si debba sentire obbligati a liberare scaffali buttando vinili e audio cd in discarica. Considerando a quanto viene venduto il disco nero nei mercatini, questo si, sarebbe da imbecilli.
ste-65- Appassionato
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Re: Wav o FLAC?
ivan39 ha scritto:Ma...sei serio??mauretto ha scritto:... eppure tra i due sento differenze... infinitesimali ma le sento...
Te lo giuro...
mauretto- Appassionato
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Re: Wav o FLAC?
Ma davvero fate?
Ho sempre pensato che l'unica ragione valida per imbarcarsi oggi nel vinile, sia possedere una discreta collezione di dischi in buone condizioni. Viceversa può essere uno sfizio, come ce ne sono tanti, ma non ha serie motivazioni tecniche.
Chi ha qualche annetto, come me, conosce benissimo tutti gli sbattimenti necessari per riprodurre musica su dischi in vinile, ed i limiti del sistema stesso.
Le attuali quotazioni di certi dischi e certi giradischi, sono dovute a questioni di mercato: le cose "valgono" in base a quanto sono apprezzate, se nessuno desidera un oggetto, per quanto buono e performante, il suo valore sarà zero. Alla stessa maniera, alla fine degli anni '80, in piena ascesa del cd, la gente svendeva il giradischi e si trovavano apparecchi di pregio a pochi spicci, mentre oggi qualsiasi Thorens, inclusi quelli plasticosi (104, 105, 110 ecc ...) viene offerto quasi a peso d'oro.
Riguardo al termine idiofilo, che non ho certo tirato fuori io, era una battuta, poi se qualcuno ha la coda di paglia non posso farci niente.
Ho sempre pensato che l'unica ragione valida per imbarcarsi oggi nel vinile, sia possedere una discreta collezione di dischi in buone condizioni. Viceversa può essere uno sfizio, come ce ne sono tanti, ma non ha serie motivazioni tecniche.
Chi ha qualche annetto, come me, conosce benissimo tutti gli sbattimenti necessari per riprodurre musica su dischi in vinile, ed i limiti del sistema stesso.
Le attuali quotazioni di certi dischi e certi giradischi, sono dovute a questioni di mercato: le cose "valgono" in base a quanto sono apprezzate, se nessuno desidera un oggetto, per quanto buono e performante, il suo valore sarà zero. Alla stessa maniera, alla fine degli anni '80, in piena ascesa del cd, la gente svendeva il giradischi e si trovavano apparecchi di pregio a pochi spicci, mentre oggi qualsiasi Thorens, inclusi quelli plasticosi (104, 105, 110 ecc ...) viene offerto quasi a peso d'oro.
Riguardo al termine idiofilo, che non ho certo tirato fuori io, era una battuta, poi se qualcuno ha la coda di paglia non posso farci niente.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Wav o FLAC?
mauretto ha scritto:ivan39 ha scritto:Ma...sei serio??mauretto ha scritto:... eppure tra i due sento differenze... infinitesimali ma le sento...
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scusa, ma con che PC ascolti la musica?
embty2002- Membro classe bronzo
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Re: Wav o FLAC?
Escludendo casi ovvi, come impostazioni del player audio che comportino alterazioni della dinamica o dei toni, un file wav e la stessa versione compressa in flac, suonano assolutamente uguali, su qualsiasi computer di oggi, che sia un i9 con 32 giga o un Celeron con 4 giga.
Ma anche su computer di diversi anni fa, a meno di trovarsi davanti ad un poco probabile software "bucato", che compromette la decompressione, non c'è alcun problema nel venire a capo di un banale file audio, anche di risoluzione superiore a quella di un file in formato cd audio (44,1 16). Anni fa leggevo di gente che usava computer molto potenti perché la conversione in flac "stressava" il processore. Balle! Un file 96 kHz 24 bit, che è già tanta roba, viene tranquillamente riprodotto da una scheda audio usb 1, roba degli anni '90.
Il problema semmai è un altro: tutti i SO dei computer, per praticità, tendono ad uniformare i segnali audio. Significa che per default il server audio ricampiona tutte le tracce in una unica frequenza, tipicamente 44,1 kHz e 16 bit. In alcuni casi è possibile variare questo valore, ma sempre uno rimane, e comunque il server audio di sistema è un software generico, non nato per ottimizzare l'ascolto di qualità e per non sbagliare ricampiona tutto, anche i file nativi a 44,1, facendo naturalmente danni.
L'unica è utilizzare un software che invia al dac il segnale "pulito" senza manomissioni.
Me ne sono accorto quando ho comprato un dac con il display e, i file HD, se riprodotti con il player solito, risultavano tutti a 44,1.
Studiato il problema, l'ho risolto, almeno con Linux che uso, utilizzando MPD, che invia direttamente l'audio ad ALSA, escludendo il server audio (Pulseaudio), oppure utilizzando il player Strawberry, che ha una apposita opzione per fare ciò.
La differenza è nettamente udibile, anche con file nativi 44,1, perché comunque il segnale viene (mal)trattato prima di essere inviato al dac.
Quindi, prima di cercare differenze infinitesimali tra i due formati, sarebbe buona cosa ottimizzare il sistema, anche perché quando si insiste troppo nel cercare, si finisce con il trovare o meglio con il credere di aver trovato.
Ma anche su computer di diversi anni fa, a meno di trovarsi davanti ad un poco probabile software "bucato", che compromette la decompressione, non c'è alcun problema nel venire a capo di un banale file audio, anche di risoluzione superiore a quella di un file in formato cd audio (44,1 16). Anni fa leggevo di gente che usava computer molto potenti perché la conversione in flac "stressava" il processore. Balle! Un file 96 kHz 24 bit, che è già tanta roba, viene tranquillamente riprodotto da una scheda audio usb 1, roba degli anni '90.
Il problema semmai è un altro: tutti i SO dei computer, per praticità, tendono ad uniformare i segnali audio. Significa che per default il server audio ricampiona tutte le tracce in una unica frequenza, tipicamente 44,1 kHz e 16 bit. In alcuni casi è possibile variare questo valore, ma sempre uno rimane, e comunque il server audio di sistema è un software generico, non nato per ottimizzare l'ascolto di qualità e per non sbagliare ricampiona tutto, anche i file nativi a 44,1, facendo naturalmente danni.
L'unica è utilizzare un software che invia al dac il segnale "pulito" senza manomissioni.
Me ne sono accorto quando ho comprato un dac con il display e, i file HD, se riprodotti con il player solito, risultavano tutti a 44,1.
Studiato il problema, l'ho risolto, almeno con Linux che uso, utilizzando MPD, che invia direttamente l'audio ad ALSA, escludendo il server audio (Pulseaudio), oppure utilizzando il player Strawberry, che ha una apposita opzione per fare ciò.
La differenza è nettamente udibile, anche con file nativi 44,1, perché comunque il segnale viene (mal)trattato prima di essere inviato al dac.
Quindi, prima di cercare differenze infinitesimali tra i due formati, sarebbe buona cosa ottimizzare il sistema, anche perché quando si insiste troppo nel cercare, si finisce con il trovare o meglio con il credere di aver trovato.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Wav o FLAC?
A me sembra più una moda che un salto di qualità.Quaiozi! ha scritto:cmq quando ascolto i dischi, non faccio nessun rito strano, alchimie, magie di nessun tipo, se i giradischi ed in generale il materiale analogico negli ultimi anni ha decuplicato le vendite, tanto che anche le aziende che da mò non producevano più giradischi, si sono rimesse in pista, è evidente che il numero degli "idiofili" è aumentato...
"Oggettivismo" - come direbbe Crozza/Corona - appunto.
(nota: è una battuta eh, non ti offendere)
Di più: non mi risulta che si utilizzi più una QUALSIASI tecnica analogica per registrare...fileo ha scritto:Il disco in vinile è una tecnica di registrazione musicale obsoleta, seppure ancora tecnicamente valida.
I vinili che escono oggigiorno provengono da registrazioni/lavorazioni DIGITALI, quindi sono "solo" dele stampe.
Personalmente non apprezzo i supporti fisici tout cour (nemmeno i CD per intendersi), quindi tendo a ridurne il più possibile l'impatto sulla mia catena.
Dopodiché anch'io tengo a ribadire che ognuno è liberissimo di ascoltare come meglio crede, sia col fruscio e/o i click/pop di fondo che in formati digitali "con perdita" (MP3, AAC, ecc).
A mio avviso, comunque, questa è una polemica abbastanza sterile: sarebbe invece MOLTO più sensato dibattere di VERI problemi audio, quali loudness war, rimasterizzazioni opinabili, ecc. cioè di qualità del contenuto anciché del contenitore (appunto).
Re: Wav o FLAC?
Quando pubblicherà i risultati di un test cieco ne riparleremo, altrimenti so' solo chiacchiere...embty2002 ha scritto:mauretto ha scritto:ivan39 ha scritto:
Ma...sei serio??
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scusa, ma con che PC ascolti la musica?
...se usi Windows Media Player (et simila) !fileo ha scritto:Il problema semmai è un altro: tutti i SO dei computer, per praticità, tendono ad uniformare i segnali audio. Significa che per default il server audio ricampiona tutte le tracce in una unica frequenza, tipicamente 44,1 kHz e 16 bit. In alcuni casi è possibile variare questo valore, ma sempre uno rimane, e comunque il server audio di sistema è un software generico, non nato per ottimizzare l'ascolto di qualità e per non sbagliare ricampiona tutto, anche i file nativi a 44,1, facendo naturalmente danni.
Re: Wav o FLAC?
Concordo con Marco Ravich: credo sia praticamente impossibile trovare incisioni recenti registrate con apparecchiature analogiche, quindi i dischi che si comprano a caro prezzo, sono stati registrati con tecnologia digitale e poi riversati in analogico. Sorvolo sulle condizioni in cui si trovano oggi le apparecchiature usate per la stampa dei dischi. Mi chiedo, i torni di incisione e tutto il resto, è ancora la roba prodotta fino agli anni '70, e oggetto (almeno spero) di manutenzione, oppure ne è ripresa la produzione?
Se si vuole usare un giradischi, a meno di farlo girare a vuoto una volta ogni tanto, tipo mettere in moto nel garage la nostra amata auto d'epoca, solo per il piacere di sentire il rombo del motore, ripeto, se lo si vuole veramente usare, bisogna possedere i dischi.
Le possibilità sono tre:
1) si possiede o magari si eredita una bella collezione di vinili validi ed in buono stato.
2) si gira per mercatini, andando alla cieca, perché non tutti avevano il TD 125 con lo SME e la V15, ma giravano i giradischi di Selezione le fonovaligie Lesa con la gomma da cancellare sul braccetto per evitare che i dischi saltassero.
3) si comprano a prezzi d'amatore, incisione moderne digitali, trasferite in analogico.
In un post precedente, ho scritto che "Il disco in vinile è una tecnica di registrazione musicale obsoleta", forse per essere più precisi, bisognerebbe parlare di tecnica di archiviazione.
Se si vuole usare un giradischi, a meno di farlo girare a vuoto una volta ogni tanto, tipo mettere in moto nel garage la nostra amata auto d'epoca, solo per il piacere di sentire il rombo del motore, ripeto, se lo si vuole veramente usare, bisogna possedere i dischi.
Le possibilità sono tre:
1) si possiede o magari si eredita una bella collezione di vinili validi ed in buono stato.
2) si gira per mercatini, andando alla cieca, perché non tutti avevano il TD 125 con lo SME e la V15, ma giravano i giradischi di Selezione le fonovaligie Lesa con la gomma da cancellare sul braccetto per evitare che i dischi saltassero.
3) si comprano a prezzi d'amatore, incisione moderne digitali, trasferite in analogico.
In un post precedente, ho scritto che "Il disco in vinile è una tecnica di registrazione musicale obsoleta", forse per essere più precisi, bisognerebbe parlare di tecnica di archiviazione.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Wav o FLAC?
Su questo sono d'accordo, infatti la mia collezione è per il 98% rappresentata da prime stampe ante anni 90, ha poco senso prendere un LP proveniente da un file.
L'analogico è una bega, lo sò, l'unica bega più grande è la gnocca, quella si che è complicata , ma tutti la vogliono
L'analogico è una bega, lo sò, l'unica bega più grande è la gnocca, quella si che è complicata , ma tutti la vogliono
Quaiozi!- Membro classe bronzo
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Re: Wav o FLAC?
Il problema del (mal)trattamento dell'audio da parte del SO del computer, non è banalmente legato all'uso di software standard tipo Windows Media Player.
Tutti i sistemi operativi standard, nascono con l'idea di utilizzare il computer con la maggior parte possibile delle applicazioni, senza ricorrere a settaggi particolari.
Questo comporta che "basta che suoni tutto", tanto più che l'audio, in tutto ciò che riguarda i prodotti audiovisivi, è attualmente scarsamente considerato, basta ascoltare i moderni televisori, anche di fascia alta, per comprendere la scarsa considerazione per il come si sente.
Tutti i sistemi operativi standard, nascono con l'idea di utilizzare il computer con la maggior parte possibile delle applicazioni, senza ricorrere a settaggi particolari.
Questo comporta che "basta che suoni tutto", tanto più che l'audio, in tutto ciò che riguarda i prodotti audiovisivi, è attualmente scarsamente considerato, basta ascoltare i moderni televisori, anche di fascia alta, per comprendere la scarsa considerazione per il come si sente.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Wav o FLAC?
embty2002 ha scritto:mauretto ha scritto:ivan39 ha scritto:
Ma...sei serio??
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scusa, ma con che PC ascolti la musica?
PC...? Ma che siamo all'età della pietra...?
mauretto- Appassionato
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Re: Wav o FLAC?
Quaiozi! ha scritto:Su questo sono d'accordo, infatti la mia collezione è per il 98% rappresentata da prime stampe ante anni 90, ha poco senso prendere un LP proveniente da un file.
L'analogico è una bega, lo sò, l'unica bega più grande è la gnocca, quella si che è complicata , ma tutti la vogliono
E qui sta la parola chiave: "collezione ", altrimenti il vinile, come il CD, nuovo ai nostri giorni non avrebbe senso.
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Wav o FLAC?
Sia Quaioz che io e immagino molti altri, abbiamo più volte 'ammesso' che la sorgente migliore oggi è il file hires.
Ma non è che ogni volta dobbiamo intervenire col cappello in mano: perdonateci siamo due (milioni) poveri tabacchini che ascoltiamo il vinile, ma vorremmo dire qualcosa... E' un po' avvilente, battute o no (di cui poi se di buono o cattivo gusto non lo decide chi le fa, ma chi le riceve).
E non riguarda solo il vinile, ma tutto l'analogico per intero: tempo fa ho cercato di invitare un audiofilo entusiasta ad ASCOLTARE prima di sostituire un ampli da migliaia di euro di gran marca con un ampli in classe D dal prezzo di un ordine inferiore. Apriti cielo!
Forse ho usato metafore non azzeccate, ma se uno non ha le conoscenze tecniche adeguate (visto che chiede qui) è necessario fare semplificazioni. Sintetizzando, sono stato sbertucciato perchè ascolto ANCHE il vinile e amo la classe A a valvole.
Confesso che ci sono rimasto male, anche perchè tutti qui hanno oltre mezzo secolo sulla schiena: ma dove si sono fatti l'esperienza costoro? Negli studi Deutsche Grammophon dove si usa il digitale dagli anni '80?
Tutti sanno che un buon disco in vinile (anche da registrazioni digitali) suona più che dignitosamente, spesso meglio di un CD dalla dinamica compromessa dalla loudness war, e anche di , forse poca, hires malfatta.
Invece no, bisogna creare i paria dell'hifi: oggi il vinile e i tubi, e anche il CD, domani chi non usa quel chipset o i 64 bit... Bah...
L'alta fedeltà ridotta ai numeri migliori diventa un solo un fatto tecnico, restando però incompleta della parte umana: io con un disco di platica cerco non solo la fedeltà all'evento musicale, ma anche la ricostruzione di un'emozione. Riesco a ricrearla con la mia bella copertina, con le note scritte sopra e con l'attenzione alla fine della facciata.
Non è un rito magico, ma forse è un po' più profondo dell'ascoltare singoli pezzi, saltabeccando da un autore all'altro, tutti con la massima qualità numerica ma con ben poco coinvolgimento. Così almeno vengono descritti i fruitori dei vari siti di liquida dalle riviste di settore. Mi auguro che per voi non sia così...
E' l'ultima volta che scrivo di questo argomento, e già questo è in deroga alla regola del conte Giuseppe Visconti, non per snobismo, ma per mia difesa e tranquillità.
Da 50 anni ascolto musica e costruisco casse e ampli, ho metri e metri di dischi: forse un pochino ne so. Ma l'unico consiglio che ho sempre dato è quello di ascoltare prima (se possibile). Di comprare, di cambiare, e anche di denigrare.
Scusate la noia e la lunghezza, non ho il dono della sintesi.
Fine delle trasmissioni...
Ma non è che ogni volta dobbiamo intervenire col cappello in mano: perdonateci siamo due (milioni) poveri tabacchini che ascoltiamo il vinile, ma vorremmo dire qualcosa... E' un po' avvilente, battute o no (di cui poi se di buono o cattivo gusto non lo decide chi le fa, ma chi le riceve).
E non riguarda solo il vinile, ma tutto l'analogico per intero: tempo fa ho cercato di invitare un audiofilo entusiasta ad ASCOLTARE prima di sostituire un ampli da migliaia di euro di gran marca con un ampli in classe D dal prezzo di un ordine inferiore. Apriti cielo!
Forse ho usato metafore non azzeccate, ma se uno non ha le conoscenze tecniche adeguate (visto che chiede qui) è necessario fare semplificazioni. Sintetizzando, sono stato sbertucciato perchè ascolto ANCHE il vinile e amo la classe A a valvole.
Confesso che ci sono rimasto male, anche perchè tutti qui hanno oltre mezzo secolo sulla schiena: ma dove si sono fatti l'esperienza costoro? Negli studi Deutsche Grammophon dove si usa il digitale dagli anni '80?
Tutti sanno che un buon disco in vinile (anche da registrazioni digitali) suona più che dignitosamente, spesso meglio di un CD dalla dinamica compromessa dalla loudness war, e anche di , forse poca, hires malfatta.
Invece no, bisogna creare i paria dell'hifi: oggi il vinile e i tubi, e anche il CD, domani chi non usa quel chipset o i 64 bit... Bah...
L'alta fedeltà ridotta ai numeri migliori diventa un solo un fatto tecnico, restando però incompleta della parte umana: io con un disco di platica cerco non solo la fedeltà all'evento musicale, ma anche la ricostruzione di un'emozione. Riesco a ricrearla con la mia bella copertina, con le note scritte sopra e con l'attenzione alla fine della facciata.
Non è un rito magico, ma forse è un po' più profondo dell'ascoltare singoli pezzi, saltabeccando da un autore all'altro, tutti con la massima qualità numerica ma con ben poco coinvolgimento. Così almeno vengono descritti i fruitori dei vari siti di liquida dalle riviste di settore. Mi auguro che per voi non sia così...
E' l'ultima volta che scrivo di questo argomento, e già questo è in deroga alla regola del conte Giuseppe Visconti, non per snobismo, ma per mia difesa e tranquillità.
Da 50 anni ascolto musica e costruisco casse e ampli, ho metri e metri di dischi: forse un pochino ne so. Ma l'unico consiglio che ho sempre dato è quello di ascoltare prima (se possibile). Di comprare, di cambiare, e anche di denigrare.
Scusate la noia e la lunghezza, non ho il dono della sintesi.
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TRIPLALLOSCADERE- Membro di riguardo
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Re: Wav o FLAC?
Uno a casa propria ascolta come meglio crede, qua siamo tutti, o quasi, stagionati e abbiamo iniziato adolescenti con il giradischi o il deck con le cassettine copiate dagli amici ma il mondo dell'elettronica è andato avanti, sembra che solo nell'hifi il progresso si sia fermato agli anni 70.
Personalmente mi emoziona la musica non il supporto.
Personalmente mi emoziona la musica non il supporto.
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Wav o FLAC?
Credo sia necessario separare i due aspetti, quello prettamente tecnico e quello puramente emotivo.
Molte persone sono portate a considerare le cose di una una volta migliori di quelle odierne, forse perché il ricordo di quando avevamo vent'anni, tutti i capelli in testa e molta più energia, è molto suggestivo.
Le automobili di una volta, quelle si che erano vere macchine: tutte di ferro, camminavano sempre senza l'elettronica maledetta ecc ...
In realtà, si arrugginivano con due gocce di pioggia, in caso di incidenti gravi si accartocciavano massacrando gli occupanti, camminavano poco, consumavano tanto, non frenavano, non stavano in strada e, quasi sempre, a 100.000 km si doveva rifare il motore.
Naturalmente siamo liberissimi di restaurare una vecchia 850 ed ogni tanto farci un giretto, anche a me fa piacere guardare le auto storiche ed ho alcuni amici che le posseggono, è una passione rispettabilissima.
Tornando al giradischi, per decenni è stato l'unico strumento per poter riprodurre musica registrata. Il disco in vinile garantisce una buona qualità del suono, è un supporto duraturo e può essere stampato in molte copie. Tutto ciò prescinde dal processo di registrazione: microfoni, sala d'incisione, mixer, realizzazione del nastro master.
Chi, come me, è nato negli anni '50 '60 ha molta familiarità con il supporto, per esempio so perfettamente maneggiare un LP tenendo le dita sul bordo e poi farlo ruotare di 180° per cambiare facciata, senza piazzare le zampe unte sulla superficie.
Detto ciò, nei dischi in vinile non c'è alcuna magia. Permangono tutte le criticità che ha sempre avuto, dalla facilità con cui raccoglie polvere alla limitata dinamica, per non parlare della complicazione nel settare il sistema giradischi, braccio testina. Il giradischi va messo perfettamente in piano, la testina deve essere allineata con estrema precisione, per minimizzare l'errore di tangenza lungo il percorso del disco, va allineata anche in verticale (se il braccio lo consente), poi va scelto il giusto peso d'appoggio, va regolato l'antiskating. Finito? no, perché poi ci sono i problemi di accoppiamento con il pre, a partire da resistenza e carico ottimali.
A questo punto se avete una bella collezione di vinili "originali" vi dico fate pure, ma se invece siete solo attratti dal disco nero che gira con il braccetto cromato sopra, perché vi sembra una figata e pensate che andrà bene qualsiasi cosa, dagli LP raccattati ai mercatini, ai dischi di oggi "limited edition" ricavati da registrazioni digitali, sono molto più scettico.
Se qualcuno conscio di tutti gli sbattimenti che comporta, si vuole cimentare, potrà trovare qui tutto l'aiuto da parte dei "vecchi", senza parlare di magie.
Per essere chiari, se qualcuno vuole cimentarsi con il giradischi,stabilisce un budget e precisa gli scopi prefissati, non vedo motivi per non aiutarlo.
Molte persone sono portate a considerare le cose di una una volta migliori di quelle odierne, forse perché il ricordo di quando avevamo vent'anni, tutti i capelli in testa e molta più energia, è molto suggestivo.
Le automobili di una volta, quelle si che erano vere macchine: tutte di ferro, camminavano sempre senza l'elettronica maledetta ecc ...
In realtà, si arrugginivano con due gocce di pioggia, in caso di incidenti gravi si accartocciavano massacrando gli occupanti, camminavano poco, consumavano tanto, non frenavano, non stavano in strada e, quasi sempre, a 100.000 km si doveva rifare il motore.
Naturalmente siamo liberissimi di restaurare una vecchia 850 ed ogni tanto farci un giretto, anche a me fa piacere guardare le auto storiche ed ho alcuni amici che le posseggono, è una passione rispettabilissima.
Tornando al giradischi, per decenni è stato l'unico strumento per poter riprodurre musica registrata. Il disco in vinile garantisce una buona qualità del suono, è un supporto duraturo e può essere stampato in molte copie. Tutto ciò prescinde dal processo di registrazione: microfoni, sala d'incisione, mixer, realizzazione del nastro master.
Chi, come me, è nato negli anni '50 '60 ha molta familiarità con il supporto, per esempio so perfettamente maneggiare un LP tenendo le dita sul bordo e poi farlo ruotare di 180° per cambiare facciata, senza piazzare le zampe unte sulla superficie.
Detto ciò, nei dischi in vinile non c'è alcuna magia. Permangono tutte le criticità che ha sempre avuto, dalla facilità con cui raccoglie polvere alla limitata dinamica, per non parlare della complicazione nel settare il sistema giradischi, braccio testina. Il giradischi va messo perfettamente in piano, la testina deve essere allineata con estrema precisione, per minimizzare l'errore di tangenza lungo il percorso del disco, va allineata anche in verticale (se il braccio lo consente), poi va scelto il giusto peso d'appoggio, va regolato l'antiskating. Finito? no, perché poi ci sono i problemi di accoppiamento con il pre, a partire da resistenza e carico ottimali.
A questo punto se avete una bella collezione di vinili "originali" vi dico fate pure, ma se invece siete solo attratti dal disco nero che gira con il braccetto cromato sopra, perché vi sembra una figata e pensate che andrà bene qualsiasi cosa, dagli LP raccattati ai mercatini, ai dischi di oggi "limited edition" ricavati da registrazioni digitali, sono molto più scettico.
Se qualcuno conscio di tutti gli sbattimenti che comporta, si vuole cimentare, potrà trovare qui tutto l'aiuto da parte dei "vecchi", senza parlare di magie.
Per essere chiari, se qualcuno vuole cimentarsi con il giradischi,stabilisce un budget e precisa gli scopi prefissati, non vedo motivi per non aiutarlo.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
Numero di messaggi : 557
Provincia : Roma
Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Wav o FLAC?
Permettimi (da perito informatico) di dissentire o, meglio, di precisare: è vero che il SO - almeno fino a qualche anno fa - "uniformava" i flussi audio digitali provenienti dai vari sw per praticità di gestione, ma questo non è (più così) vero con l'avvento di ASIO e/o WASAPI.fileo ha scritto:Il problema del (mal)trattamento dell'audio da parte del SO del computer, non è banalmente legato all'uso di software standard tipo Windows Media Player.
Certo, se l'utente (incoscientemente ?) non configura "appropriatamente" la catena di riproduzione anche a livello sw/drivers/SO, è probabile che si incappi nel "problema"...
...ma va pure detto che - su Windows - WDM/MME stanno gradualmente venendo abbandonati, sicché tutti - o quasi - i sw audio contemporanei ormai di default si impostano su WASAPI.
Re: Wav o FLAC?
Nettamente superiore il vinile
ivan39- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 18.02.10
Numero di messaggi : 1409
Provincia : tranquillo......a volte
Impianto : Pc Audio ,Jriver player,dac S.M.S.L. do100,finale Hypex NCore 252mp,diffusori Cerwin Vega XLS15 con cabinet custom
Re: Wav o FLAC?
@Marco Ravich
Infatti, Windows se non si prendono particolari precauzioni, ovvero si usano software che utilizzano appositi driver ASIO o WASAPI, si comporta come ho scritto.
Lo stesso avviene con Linux e, suppongo anche con MacOs, su cui non ho esperienze recenti.
E' esattamente il senso di quello che avevo già scritto.
Purtroppo vedo che c'è parecchia gente che cerca chissà quali miracoli in dac "portentosi" e poi non cura l'ottimizzazione del sistema di riproduzione.
Tra il mio vecchio sistema di riproduzione audio, basato su una antidiluviana Edirol UA 25 e l'attuale Topping E30, sono passate diverse generazioni di chip, ma forse fa più l'ottimizzazione del segnale che il convertitore nuovo, o comunque le differenze sono sullo stesso livello.
Infatti, Windows se non si prendono particolari precauzioni, ovvero si usano software che utilizzano appositi driver ASIO o WASAPI, si comporta come ho scritto.
Lo stesso avviene con Linux e, suppongo anche con MacOs, su cui non ho esperienze recenti.
E' esattamente il senso di quello che avevo già scritto.
Purtroppo vedo che c'è parecchia gente che cerca chissà quali miracoli in dac "portentosi" e poi non cura l'ottimizzazione del sistema di riproduzione.
Tra il mio vecchio sistema di riproduzione audio, basato su una antidiluviana Edirol UA 25 e l'attuale Topping E30, sono passate diverse generazioni di chip, ma forse fa più l'ottimizzazione del segnale che il convertitore nuovo, o comunque le differenze sono sullo stesso livello.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
Numero di messaggi : 557
Provincia : Roma
Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Wav o FLAC?
Difatti nel digitale l'ottimizzazione del SO è fondamentale. per questo ho preferito il mondo raspberry perchè i suoi SO dedicati per audio danno la certezza che il file non venga manomesso dal mixer. oppure Daphile per il mondo PC.
il Digitale sta facendo passi da gigante da 10 anni a questa parte, saranno i nuovi clock che usano in fase di registrazione, fatto sta di fatto che funzionano con la musica recente.
perciò la vecchia diatriba è valida solo per i vecchi CD contro il vinile, vince il Vinile; ma oggi se dovessero registrare analogico Vs digitale credo che il digitale vinca per dinamica e dettaglio, è un fatto tecnico, certe tracce con bassi + microdettagli contemporaneamente non sono registrabili sul vinile, devono comprimerle a priori. oggi fanno in digitale è ovvio! perciò mi tengo il file Hires...
Poi gli arrangiamenti di oggi sono fatti e concepiti col PC che senso ha il nastro magnetico? è un puro esercizio tecnico per musica live da camera, piccole orchestre; già una orchestra classica richiederebbe microfoni a metri di distanza il cui delay viene gestito 1000 volte meglio in digitale. insomma i vantaggi del digitale sono palesi, io nel mio piccolo ho provato vari crossover attivi analogici, ho provato la minidsp nanodigi e me la tengo ben stretta.
il Digitale sta facendo passi da gigante da 10 anni a questa parte, saranno i nuovi clock che usano in fase di registrazione, fatto sta di fatto che funzionano con la musica recente.
perciò la vecchia diatriba è valida solo per i vecchi CD contro il vinile, vince il Vinile; ma oggi se dovessero registrare analogico Vs digitale credo che il digitale vinca per dinamica e dettaglio, è un fatto tecnico, certe tracce con bassi + microdettagli contemporaneamente non sono registrabili sul vinile, devono comprimerle a priori. oggi fanno in digitale è ovvio! perciò mi tengo il file Hires...
Poi gli arrangiamenti di oggi sono fatti e concepiti col PC che senso ha il nastro magnetico? è un puro esercizio tecnico per musica live da camera, piccole orchestre; già una orchestra classica richiederebbe microfoni a metri di distanza il cui delay viene gestito 1000 volte meglio in digitale. insomma i vantaggi del digitale sono palesi, io nel mio piccolo ho provato vari crossover attivi analogici, ho provato la minidsp nanodigi e me la tengo ben stretta.
embty2002- Membro classe bronzo
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Occupazione/Hobby : non si capisce??!!
Impianto : Motu ultralite mk1 per biamplificazione dipolo, woofer R1524, Eminence Beta 12 LTA. amplificazioni: hypex ucd180 sui woofer,valvolare 6V6 SE UL sui medio-alti.
Analogico: giradischi Thorens TD-150 mkII , fonorivelatore Goldring 1024, pre H06 by Vicè
Re: Wav o FLAC?
Marco Ravich ha scritto: i sw audio contemporanei ormai di default si impostano su WASAPI.
Ciao Marco,
capisco poco di informatica.
Ad ogni modo la mia esperienza mi ha fatto preferire le soluzioni basate su Linux (Daphile e Wtfplay che uso quotidianamente).
arthur dent- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 01.12.14
Numero di messaggi : 1204
Provincia : Ancona
Impianto : sorgenti
amplificatore
casse
Re: Wav o FLAC?
Purtroppo personalmente non posso farlo, perché la mia workstation non è dedicata al solo ascolto ma anche mix/editing/ecc. su MAGIX Vegas.arthur dent ha scritto:Ad ogni modo la mia esperienza mi ha fatto preferire le soluzioni basate su Linux (Daphile e Wtfplay che uso quotidianamente).
Re: Wav o FLAC?
Marco Ravich ha scritto:
Purtroppo personalmente non posso farlo, perché la mia workstation non è dedicata al solo ascolto ma anche mix/editing/ecc. su MAGIX Vegas.
Certamente molti tecnici audio usano Windows per lavorare, quindi sicuramente funziona.
Il mio caso è più semplice: ho il portatile per lavorare e un vecchio mini PC con la musica dentro.
Al di là delle scarse prestazioni del mini PC con Windows, la soluzione Daphile (e/o Wtfplay) mi sono sembrate più semplici.
Daphile è comodo perché lo controllo da remoto, ha la radio e lo streaming (no Amazon).
Wtfplay lo uso quando voglio ascoltare qualcosa che ho su disco esterno perché è molto più veloce di Daphile nel navigare tra le cartelle.
arthur dent- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 01.12.14
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