Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
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Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Sto per sollevare un argomento molto scottante ed estremamente antipatico, al punto che mi aspetto ogni tipo di invettiva.
Il titolo di questo posto sembra un gran miscuglio senza senso, ma invece così non è, pertanto vorrei condividere la mia visione, per capire se sono un pò troppo severo nel mio giudizio e quindi un visionario / ubriaco... oppure anche qualcuno di voi la pensa come me!
Incomincio con la prima super-antipatica premessa, così sgombriamo subito il campo dalla prima potenziale contestazione: "diciamo che qualche soldino superfluo non mi manca" per cui non nutro nessuna antipatia preconcetta su quanto è genericamente... costoso... anzi!!!
Osservo, nel senso che ho acquistato personalmente, oppure ho amici che hanno acquistato e quindi ho raccolto una diretta esperienza su:
1) LP in vinile a prezzi alti, dai 100 euro in su
2) apparecchiature HiFi costose ... diciamo dai 5000-10000 Euro in su...
Quello che ho costantemente notato, oramai con una certa regolarità, è la totale mancanza di Controllo Qualità, in esempi come:
1) Vinili spesso imbustati con difetti di produzione o detriti al loro interno, che poi hanno rovinato il disco
2) apparecchiature costose che dopo pochi mesi presentano difetti banali, come led spenti, screen che difettano, eccessi di collante gommoso che brucia e fa fumo e/o odore di bruciato
Drammaticamente, la pochezza della qualità di molti oggetti del ns hobby che troviamo in vendita, è sempre più democraticamente diffusa e si traduce sempre più spesso con esempi di scarsissima qualità, anche ove il prezzo, dovrebbe teoricamente giustificare e quindi pretendere, una certa maggiore attenzione nella realizzazione del prodotto specifico, qualsivoglia esso sia.
Sono un visionario oppure anche voi avete raccolto questa percezione dall'attuale mercato odierno??????????????
Il titolo di questo posto sembra un gran miscuglio senza senso, ma invece così non è, pertanto vorrei condividere la mia visione, per capire se sono un pò troppo severo nel mio giudizio e quindi un visionario / ubriaco... oppure anche qualcuno di voi la pensa come me!
Incomincio con la prima super-antipatica premessa, così sgombriamo subito il campo dalla prima potenziale contestazione: "diciamo che qualche soldino superfluo non mi manca" per cui non nutro nessuna antipatia preconcetta su quanto è genericamente... costoso... anzi!!!
Osservo, nel senso che ho acquistato personalmente, oppure ho amici che hanno acquistato e quindi ho raccolto una diretta esperienza su:
1) LP in vinile a prezzi alti, dai 100 euro in su
2) apparecchiature HiFi costose ... diciamo dai 5000-10000 Euro in su...
Quello che ho costantemente notato, oramai con una certa regolarità, è la totale mancanza di Controllo Qualità, in esempi come:
1) Vinili spesso imbustati con difetti di produzione o detriti al loro interno, che poi hanno rovinato il disco
2) apparecchiature costose che dopo pochi mesi presentano difetti banali, come led spenti, screen che difettano, eccessi di collante gommoso che brucia e fa fumo e/o odore di bruciato
Drammaticamente, la pochezza della qualità di molti oggetti del ns hobby che troviamo in vendita, è sempre più democraticamente diffusa e si traduce sempre più spesso con esempi di scarsissima qualità, anche ove il prezzo, dovrebbe teoricamente giustificare e quindi pretendere, una certa maggiore attenzione nella realizzazione del prodotto specifico, qualsivoglia esso sia.
Sono un visionario oppure anche voi avete raccolto questa percezione dall'attuale mercato odierno??????????????
Maur.hifi- Affezionato
- Data d'iscrizione : 07.06.21
Numero di messaggi : 104
Provincia : Firenze
Occupazione/Hobby : Fotografia Astronomica
Impianto :
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Maur.hifi ha scritto:
Drammaticamente, la pochezza della qualità di molti oggetti del ns hobby che troviamo in vendita, è sempre più democraticamente diffusa e si traduce sempre più spesso con esempi di scarsissima qualità, anche ove il prezzo, dovrebbe teoricamente giustificare e quindi pretendere, una certa maggiore attenzione nella realizzazione del prodotto specifico, qualsivoglia esso sia.
questa scarsa attenzione alla qualità la riscontri anche in prodotti di marchi storici e con un nome importante?
lo dico perchè a differenza degli anni 70/80 che legano molti di noi a questo hobby in anni moderni sono nate tante aziende, anche italiane, che sono poco più che cantinari al livello dimensionale
e ovviamente non ci sono ne i numeri ne il personale per ottenere una standardizzazione e un controllo della qualità degni di questo nome
non cito nessuno perchè sono anche aziende che si scagliano con avvocati quando leggono critiche
e hanno sempre dei prezzi assurdi
poi ci sono prodotti cinesi di costo molto basso e prestazioni entusiasmanti in relazione al prezzo
ma qualcosa anche li si paga al livello di affidabilità nel lungo periodo, ma diciamo che te lo aspetti e avendo speso poco non ti incazzi più di tanto
lello64- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 10.06.10
Numero di messaggi : 14458
Provincia : bologna
Impianto : x+y
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Ciao.
Mi lego a quanto detto da Lello.
Le mie passate esperienze nel settore del bianco mi fanno pensare che il volume del mercato non giustifichi più da tempo investimenti da parte dei produttori.
I prodotti con meno tiratura, inoltre, non possono raggiungere alti livelli di standardizzazione di processi produttivi e di controlli di qualità.
Al di là della percezione diretta (che vale, ci mancherebbe), c'è una ragione statistica che è legata al numero di pezzi.
Mi lego a quanto detto da Lello.
Le mie passate esperienze nel settore del bianco mi fanno pensare che il volume del mercato non giustifichi più da tempo investimenti da parte dei produttori.
I prodotti con meno tiratura, inoltre, non possono raggiungere alti livelli di standardizzazione di processi produttivi e di controlli di qualità.
Al di là della percezione diretta (che vale, ci mancherebbe), c'è una ragione statistica che è legata al numero di pezzi.
arthur dent- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 01.12.14
Numero di messaggi : 1204
Provincia : Ancona
Impianto : sorgenti
amplificatore
casse
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Rispondo ad entrambi...
Quanto vedo è equamente diffuso anche in marchi cosi detti "storici"... e questo mi dispiace, oltre a crearmi un allarme emotivo immenso... un profondo disorientamento, dettato dal fatto che... non sai più di cosa e di chi puoi fidarti!
Registrazioni vendute a prezzi alti, che fanno pena...
Prodotti che presentano difetti banali, a volte... mentre in certe occasioni, anche difetti importanti.
E giustamente, come fate notare anche voi, meglio non citare marchi o brand specifici, per evitare semplicemente fastidi inutili!!!
Quanto vedo è equamente diffuso anche in marchi cosi detti "storici"... e questo mi dispiace, oltre a crearmi un allarme emotivo immenso... un profondo disorientamento, dettato dal fatto che... non sai più di cosa e di chi puoi fidarti!
Registrazioni vendute a prezzi alti, che fanno pena...
Prodotti che presentano difetti banali, a volte... mentre in certe occasioni, anche difetti importanti.
E giustamente, come fate notare anche voi, meglio non citare marchi o brand specifici, per evitare semplicemente fastidi inutili!!!
Maur.hifi- Affezionato
- Data d'iscrizione : 07.06.21
Numero di messaggi : 104
Provincia : Firenze
Occupazione/Hobby : Fotografia Astronomica
Impianto :
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Personalmente non ho mai avuto problemi con le mie elettroniche, recenti e datate, parlo però di marchi consumer conosciuti, l'unico problemino l'ho avuto con un integrato valvolare in classe A prodotto da un cantinaro, inconveniente risolto in brevissimo tempo.
Per quanto riguarda i vinili io non ne compro da decenni, un mio amico collezionista si lamenta anche lui della scarsa quando stampa, non compra dischi da 100€ ma di normale distribuzione, prima di usarli li lava sempre.
Per quanto riguarda i vinili io non ne compro da decenni, un mio amico collezionista si lamenta anche lui della scarsa quando stampa, non compra dischi da 100€ ma di normale distribuzione, prima di usarli li lava sempre.
giucam61- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 26.09.15
Numero di messaggi : 11902
Provincia : verona
Occupazione/Hobby : lettura,sport
Impianto : .Nad c658, Audionirvana e altre cosette...
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Io posso parlare solo per i dischi in vinile: ho riscontrato carenze qualitative notevoli in quelli che stampano attualmente, sia come incisioni musicali che come materiali impiegati. Da un po' di tempo a questa parte compro solo dischi usati, anni dai 60 ai 90, e ne ho trovati di ottimi senza spendere cifre folli.
RF14381- Interessato
- Data d'iscrizione : 30.11.23
Numero di messaggi : 48
Provincia : LECCE
Impianto : THORENS TD125MKII - ONKYO A7022, M25c - LUXMAN PD284 - TECHNICS SL2000, SL BD22 - MARANTZ CD50 - JBL TLX18 - KEF C95 - TECHNICS SUV570 PXS Cap - PIONEER GR777 - PIONEER CT W606DR - PRO JECT Phono Box S2 - RELOOP TURN2 - SANSUI SR525 - SUMIKO PEARL - NAGAOKA MP100 - GRADO PRESTIGE BLACK3 - ORTOFON OM10 - GOLDRING E3 - AT VM95E
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
giucam61 ha scritto:Personalmente non ho mai avuto problemi con le mie elettroniche, recenti e datate, parlo però di marchi consumer conosciuti, l'unico problemino l'ho avuto con un integrato valvolare in classe A prodotto da un cantinaro, inconveniente risolto in brevissimo tempo.
Per quanto riguarda i vinili io non ne compro da decenni, un mio amico collezionista si lamenta anche lui della scarsa quando stampa, non compra dischi da 100€ ma di normale distribuzione, prima di usarli li lava sempre.
Anche io, per quel che concerne le elettroniche attualmente di mia proprietà ed in mio possesso, non ho avuto problemi, se non con qualcosa che ho già sbolognato nel recente passato, ma mi rendo conto, messi tutti i casi insieme, che ho avuto solo fortuna !!!
Maur.hifi- Affezionato
- Data d'iscrizione : 07.06.21
Numero di messaggi : 104
Provincia : Firenze
Occupazione/Hobby : Fotografia Astronomica
Impianto :
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Purtroppo e ripeto purtroppo, la qualità è sempre più difficile da trovare, che si tratti di hi-fi, automobili, elettrodomestici, abbigliamento ed in generale di qualsiasi oggetto si parli.
Personalmente trovo inqualificante appoggiarsi all'Oriente per ottenere il massimo profitto da quelli che sono i costi di produzione, sia che si parli dei singoli componenti elettronici a come scritto sopra di oggetti finiti da vendere: questo comporta un assoggettarsi alla qualità decisa dai produttori Orientali. (Probabilmente anche loro fanno i conti sui costi di produzione?)
Ritengo che stiamo attraversando un periodo di pieno consumismo, laddove anche gli stessi produttori Orientali preferiscono rimborsare il prodotto difettoso piuttosto che ripararlo, tant'è che non dispongono di una assistenza post vendita, lo dico per esperienza personale di pochi mesi or sono.
Ritengo corretta la tua perplessità sulla qualità, ed anche io talvolta mi domando: ma se avessi i soldi quale prodotto/oggetto comprerei per avere la massima qualità senza compromessi ?
Non saprei proprio quale marchio dia questa certezza.
Personalmente trovo inqualificante appoggiarsi all'Oriente per ottenere il massimo profitto da quelli che sono i costi di produzione, sia che si parli dei singoli componenti elettronici a come scritto sopra di oggetti finiti da vendere: questo comporta un assoggettarsi alla qualità decisa dai produttori Orientali. (Probabilmente anche loro fanno i conti sui costi di produzione?)
Ritengo che stiamo attraversando un periodo di pieno consumismo, laddove anche gli stessi produttori Orientali preferiscono rimborsare il prodotto difettoso piuttosto che ripararlo, tant'è che non dispongono di una assistenza post vendita, lo dico per esperienza personale di pochi mesi or sono.
Ritengo corretta la tua perplessità sulla qualità, ed anche io talvolta mi domando: ma se avessi i soldi quale prodotto/oggetto comprerei per avere la massima qualità senza compromessi ?
Non saprei proprio quale marchio dia questa certezza.
Simone63- Affezionato
- Data d'iscrizione : 28.02.22
Numero di messaggi : 151
Provincia : Viareggio
Impianto : kit Pioneer IS-80, Program selector Pioneer U-24, Sansui BA-60, cubi Beovox 2500, Thorens TD125 con SME3009, EQ Pioneer SG-9, Stereo8 Skandia, stereo4 Thecnics RS-TR 313, Bobina Akai4000, CD Philips CD634, radio Hama DIT2006BT , cuffie Stax Lambda.
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Secondo me dipende dal tipo di prodotto quindi dal modello di produzione richiesto.
per le schede dac e simili che sono fatte con i macchinari automatici non ho riscontrato mai problemi, invece nei prodotti più economici dove l'operaio doveva semplicemente saldare bene l'uscita casse, mi sono ritrovato il cavetto in mano....
per le schede dac e simili che sono fatte con i macchinari automatici non ho riscontrato mai problemi, invece nei prodotti più economici dove l'operaio doveva semplicemente saldare bene l'uscita casse, mi sono ritrovato il cavetto in mano....
embty2002- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 29.11.08
Numero di messaggi : 1407
Località : CT
Occupazione/Hobby : non si capisce??!!
Impianto : Motu ultralite mk1 per biamplificazione dipolo, woofer R1524, Eminence Beta 12 LTA. amplificazioni: hypex ucd180 sui woofer,valvolare 6V6 SE UL sui medio-alti.
Analogico: giradischi Thorens TD-150 mkII , fonorivelatore Goldring 1024, pre H06 by Vicè
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Riflessioni, non soluzioni, le mie.
Guarda, se hai un minimo di esperienza, stai lontano dai supercostosi perchè comprendi che il valore intrinseco è grandemente più basso del prezzo (senza contare le fregature). Difettini più o meno fastidiosi per me nascondono una precarietà di progetto e di materiali che si riflettono sul valore dell'apparecchio. Però il mondo è vario e ci sono eccellenze che valgono il loro prezzo. Se li avessi comprerei per esempio un Blackstone di Audioslente o le elettroniche di Thomas Meyer o di Luca Chiomenti, ma certamete non a 100, 200 mila o più.
La cosa davvero strana non è il prezzo, quello lo fa il mercato, ma che gli acquirenti comprino senza ascoltare. A Milano un tizio ha comprato davanti a me una coppia di casse da un giovane costruttore italiano (e sono contento per lui) a 40.000 euro senza vederle o sentirle perchè gli son piaciute quelle in esposizione, un modello da 20.000. Che senso ha? E non in negozio, ma in una i quelle kermesse annuali, con condizioni di ascolto precarie e, nella fattispecie, assolutamente inadeguate.
Poi per forza il mercato dell'usato e dell'ex demo è pieno...
Leggendo qua e là i negozianti si lamentano che non entra più nessuno in negozio: ma va? Allora cosa fanno i costruttori? Amentano i prezzi. Così il malcapitato audiofilo assume sempre di più le fattezze del pollo da spennare... Davvero le casse top x che costano 800.000 euro suonano due ordini di volte meglio delle casse top x di dieci o venti anni fa (da 8000 euro)? Ci vorrebbe Totò a rispondere...
Non capisco perchè dovrebbero arrivare delle invettive. Anche se mi sono arrivate in alcune occasioni quando ho suggerito un approccio conservativo, cioè un ascolto serio prima di sostituire ciò che di buono già si possiede. A me sembra solo buon senso, pur ammettendo le difficoltà evidenti di ascoltare.
Anche a me sembra che il vinile si sia abbassato di qualità. La via maestra è la richiesta di sostituzione sistematica del prodotto difettoso.
Il digitale e la Cina sono la salvezza. Quando finirà questa ubriacatura di prezzi gonfiatissimi, se resteranno degli audiofili in giro sarà solo grazie ai loro prezzi e alla loro qualità media. Però anche questa politica del 'non lo riparo ma lo sostituisco, tanto costa poco' non mi sembra sana, soprattutto per l'ambiente.
Guarda, se hai un minimo di esperienza, stai lontano dai supercostosi perchè comprendi che il valore intrinseco è grandemente più basso del prezzo (senza contare le fregature). Difettini più o meno fastidiosi per me nascondono una precarietà di progetto e di materiali che si riflettono sul valore dell'apparecchio. Però il mondo è vario e ci sono eccellenze che valgono il loro prezzo. Se li avessi comprerei per esempio un Blackstone di Audioslente o le elettroniche di Thomas Meyer o di Luca Chiomenti, ma certamete non a 100, 200 mila o più.
La cosa davvero strana non è il prezzo, quello lo fa il mercato, ma che gli acquirenti comprino senza ascoltare. A Milano un tizio ha comprato davanti a me una coppia di casse da un giovane costruttore italiano (e sono contento per lui) a 40.000 euro senza vederle o sentirle perchè gli son piaciute quelle in esposizione, un modello da 20.000. Che senso ha? E non in negozio, ma in una i quelle kermesse annuali, con condizioni di ascolto precarie e, nella fattispecie, assolutamente inadeguate.
Poi per forza il mercato dell'usato e dell'ex demo è pieno...
Leggendo qua e là i negozianti si lamentano che non entra più nessuno in negozio: ma va? Allora cosa fanno i costruttori? Amentano i prezzi. Così il malcapitato audiofilo assume sempre di più le fattezze del pollo da spennare... Davvero le casse top x che costano 800.000 euro suonano due ordini di volte meglio delle casse top x di dieci o venti anni fa (da 8000 euro)? Ci vorrebbe Totò a rispondere...
Non capisco perchè dovrebbero arrivare delle invettive. Anche se mi sono arrivate in alcune occasioni quando ho suggerito un approccio conservativo, cioè un ascolto serio prima di sostituire ciò che di buono già si possiede. A me sembra solo buon senso, pur ammettendo le difficoltà evidenti di ascoltare.
Anche a me sembra che il vinile si sia abbassato di qualità. La via maestra è la richiesta di sostituzione sistematica del prodotto difettoso.
Il digitale e la Cina sono la salvezza. Quando finirà questa ubriacatura di prezzi gonfiatissimi, se resteranno degli audiofili in giro sarà solo grazie ai loro prezzi e alla loro qualità media. Però anche questa politica del 'non lo riparo ma lo sostituisco, tanto costa poco' non mi sembra sana, soprattutto per l'ambiente.
TRIPLALLOSCADERE- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 22.07.13
Numero di messaggi : 578
Località : LODI
Provincia : LO
Occupazione/Hobby : indovinate...
Impianto : Giradischi autocostruito con SME 3009 S2 + DENON 301, SME 309 IIIS + ELAC D796H30 VdH; Thorens TD160 B MK2+ SME 3009 S2 + AudioNote IQ2; RIAA a tubi artigianale; Gira CD Primaluna Prologue Premium; Diffusori autocostruiti multiamplificati 4 vie; Finale Cabre AS102; Finale Primaluna Prologue Four; Finale 300B autoc; Finale KT88 autoc; Pre 6h30 autoc; Xover autoc.
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Beh, per me è facilissimo essere d'accordo con quanto hai scritto, si tratta di situazioni che riscontro da svariati anni e negli ultimi 5 il tutto è solo peggiorato, soprattutto in mie esperienze su registrazioni varie e uno degli ultimi esempi più lampanti è "Songs Of A Lost World" (versione digitale, versione LP, versione Cd e versione hi-res) dei Cure.Maur.hifi ha scritto:
Prodotti che presentano difetti banali, a volte... mentre in certe occasioni, anche difetti importanti.
E giustamente, come fate notare anche voi, meglio non citare marchi o brand specifici, per evitare semplicemente fastidi inutili!!!
Gigioto- Interessato
- Data d'iscrizione : 26.12.09
Numero di messaggi : 90
Località : Italia
Impianto : Sigh, sto cercando :-(
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
I dischi in vinile erano prodotti in grandissime quantità fino agli anni '80, quando sono stati gradualmente soppiantati del cd.
La qualità dei dischi dipendeva, oltre che dalla registrazione, dalla cura con cui venivano stampati e da quante copie tiravano prima di sostituire la matrice. Spesso le copie italiane erano meno curate e si avvertivano differenze anche rilevanti con le copie di importazione.
Oggi i vinili vengono realizzati in tirature abbastanza piccole e temo con gli stessi macchinari di allora sopravvissuti, perché non credo che se ne costruiscano di nuovi.
Quindi, se il macchinario è vecchio e maltenuto, ed il controllo di qualità di manica larga, può capitare di spendere molto ed avere cattivi risultati.
A mio avviso, se si possiedono molti dischi in vinile d'epoca in buone condizioni, può avere senso imbarcarsi nell'avventura giradischi, imbarcarsi oggi in incisioni moderne su vinile, che al 99% provengono da registrazione e mixaggio digitale mi sembra un po' una forma di snobismo. In tal caso, la qualità di una incisione moderna su cd non dovrebbe essere assolutamente inferiore alla copia su vinile, anzi, se invece è disponibile il file in alta risoluzione nativo, questo dovrebbe essere decisamente superiore.
Sulle elettroniche, quelle costose sono spesso realizzate da cantinari, e la difettosità può essere elevata.
I prodotti industriali degli anni '70 e successivi, earno spesso buoni ed affidabili, ma sono pure passati 50 anni.
Il mercato delle cinesate economiche è molto migliorato e, con un po' di attenzione, si riesce oggi a fare dei buoni acquisti, spendendo poco.
La qualità dei dischi dipendeva, oltre che dalla registrazione, dalla cura con cui venivano stampati e da quante copie tiravano prima di sostituire la matrice. Spesso le copie italiane erano meno curate e si avvertivano differenze anche rilevanti con le copie di importazione.
Oggi i vinili vengono realizzati in tirature abbastanza piccole e temo con gli stessi macchinari di allora sopravvissuti, perché non credo che se ne costruiscano di nuovi.
Quindi, se il macchinario è vecchio e maltenuto, ed il controllo di qualità di manica larga, può capitare di spendere molto ed avere cattivi risultati.
A mio avviso, se si possiedono molti dischi in vinile d'epoca in buone condizioni, può avere senso imbarcarsi nell'avventura giradischi, imbarcarsi oggi in incisioni moderne su vinile, che al 99% provengono da registrazione e mixaggio digitale mi sembra un po' una forma di snobismo. In tal caso, la qualità di una incisione moderna su cd non dovrebbe essere assolutamente inferiore alla copia su vinile, anzi, se invece è disponibile il file in alta risoluzione nativo, questo dovrebbe essere decisamente superiore.
Sulle elettroniche, quelle costose sono spesso realizzate da cantinari, e la difettosità può essere elevata.
I prodotti industriali degli anni '70 e successivi, earno spesso buoni ed affidabili, ma sono pure passati 50 anni.
Il mercato delle cinesate economiche è molto migliorato e, con un po' di attenzione, si riesce oggi a fare dei buoni acquisti, spendendo poco.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
Numero di messaggi : 557
Provincia : Roma
Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Snob di sicuro, con tanto di monocolo...
Però però... Il missaggio principale, diciamo il prodotto stereo ottenuto dal multitraccia, non può essere identico per i due supporti (CD ed LP), perchè nel secondo non ci stà fisicamente: il microsolco è troppo micro per tutta quella dinamica, anche post RIAA, e va quindi rimaneggiato. Potrebbe sembrare che quindi sia un vantaggio ultimativo per il CD, ma purtroppo anche qui si ha a che fare con un rimaneggiamento talmente dannoso da far rientrare l'LP buttato fuori dalla finestra, con tanto di tappeto rosso e lancio di petali di rosa, dal portone principale.
Trattasi di quell'abuso di dinamica, ma sarebbe meglio dire volume, che è il più grande nemico dell'hifi su CD attuale, che viene identificato come loudness war. Cioè si gonfia la dinamica del CD per farlo suonare forte con le cuffiette (perchè piace così). E tranquilli che anche i file ad alta risoluzione non ne sono sempre esenti, anzi...
Questo fa ovviamente sanguinare le orecchie, rendendo certe realizzazioni poco o nulla superiori all'MP3 (ascoltare per credere).
Del resto chi possiede parecchi file HiRes può testimoniare che non sono tutti omogenei dal punto di vista della qualità, a volte anche bassa.
Con questo non voglio dire che l'LP vince su tutto. Una buona opera correttamente digitalizzata è migliore, anche semplicemente per il minor numero di passaggi. Però c'è registrazione e registrazione, lavoro e lavoro: non è mai detta l'ultima parola. In ogni caso, per noi audiofili dal sangue nero, ops blu, in là con l'età e generalmente dotati anche per questo di apparecchi di un certo livello, l'ascolto di un LP è sempre assolutamnete godibile (anche dal punto di vista di un nativo digitale e da casa mia un po' ne sono passati) e tale da farceli ancora comprare senza mal di testa preventivi...
Però però... Il missaggio principale, diciamo il prodotto stereo ottenuto dal multitraccia, non può essere identico per i due supporti (CD ed LP), perchè nel secondo non ci stà fisicamente: il microsolco è troppo micro per tutta quella dinamica, anche post RIAA, e va quindi rimaneggiato. Potrebbe sembrare che quindi sia un vantaggio ultimativo per il CD, ma purtroppo anche qui si ha a che fare con un rimaneggiamento talmente dannoso da far rientrare l'LP buttato fuori dalla finestra, con tanto di tappeto rosso e lancio di petali di rosa, dal portone principale.
Trattasi di quell'abuso di dinamica, ma sarebbe meglio dire volume, che è il più grande nemico dell'hifi su CD attuale, che viene identificato come loudness war. Cioè si gonfia la dinamica del CD per farlo suonare forte con le cuffiette (perchè piace così). E tranquilli che anche i file ad alta risoluzione non ne sono sempre esenti, anzi...
Questo fa ovviamente sanguinare le orecchie, rendendo certe realizzazioni poco o nulla superiori all'MP3 (ascoltare per credere).
Del resto chi possiede parecchi file HiRes può testimoniare che non sono tutti omogenei dal punto di vista della qualità, a volte anche bassa.
Con questo non voglio dire che l'LP vince su tutto. Una buona opera correttamente digitalizzata è migliore, anche semplicemente per il minor numero di passaggi. Però c'è registrazione e registrazione, lavoro e lavoro: non è mai detta l'ultima parola. In ogni caso, per noi audiofili dal sangue nero, ops blu, in là con l'età e generalmente dotati anche per questo di apparecchi di un certo livello, l'ascolto di un LP è sempre assolutamnete godibile (anche dal punto di vista di un nativo digitale e da casa mia un po' ne sono passati) e tale da farceli ancora comprare senza mal di testa preventivi...
TRIPLALLOSCADERE- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 22.07.13
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Mi permetto però di aggiungere solo una mia recente esperienza: ho ascoltato CD conosciuti con DAC migliori e mi è sembrato che contenessero più informazioni di quelle che ero abituato a cogliere.
Molto spesso si parla dei limiti dei CD, ma sono stato sorpreso dalla qualità ottenuta attraverso una copia esatta del CD (estratta con EAC) e convertita con un DAC migliore di quelli che ho.
Ovviamente possono esserci la perdita della dinamica (dovuta più a scelte di mercato che a limiti tecnologici) e la bassa qualità di alcuni remaster.
Molto spesso si parla dei limiti dei CD, ma sono stato sorpreso dalla qualità ottenuta attraverso una copia esatta del CD (estratta con EAC) e convertita con un DAC migliore di quelli che ho.
Ovviamente possono esserci la perdita della dinamica (dovuta più a scelte di mercato che a limiti tecnologici) e la bassa qualità di alcuni remaster.
arthur dent- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 01.12.14
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amplificatore
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
E' proprio il contrario: si alza il volume comprimendo allo stesso tempo la dinamica, per permettere l'ascolto su dispositivi limitati, come cuffiette da quattro soldi. Ricordo che le dinamica è la "distanza" tra ciò che suona più forte e ciò che suona più piano in una incisione, parlando di classica tra fortissimo e pianissimo.TRIPLALLOSCADERE ha scritto:Trattasi di quell'abuso di dinamica, ma sarebbe meglio dire volume, che è il più grande nemico dell'hifi su CD attuale, che viene identificato come loudness war. Cioè si gonfia la dinamica del CD per farlo suonare forte con le cuffiette (perchè piace così).
Il limite teorico dinamico di un cd è superiore a quello di un disco in vinile, ma anche quest'ultimo, se inciso bene, può risultare godibilissimo.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
@fileo
Il limite teorico dinamico di un cd è superiore a quello di un disco in vinile, ma anche quest'ultimo, se inciso bene, può risultare godibilissimo.
Chiedo solo per capire: il limite max dei CD è da prendersi come valori di dati riferiti alle frequenze che permette di incidere, ho capito bene ? Ovvero che è possibile incidere delle frequenze dove negli LP non si riuscirebbe a raggiungere, alte o basse che dir si voglia ?
Altra domanda, non per difendere il vinile a tutti i costi: io sono convinto che l'analogico, inteso come sinusoidi, sia superiore al digitale laddove viene campionata la sinusoide molte più volte quanto più si vuole raggiungere la sinusoide originale, forse è questa la frequenza di campionamento ? Ecco che: come mai affermi che un vinile può essere comunque una scelta alternativa alla qualità del digitale ?
Grazie
Il limite teorico dinamico di un cd è superiore a quello di un disco in vinile, ma anche quest'ultimo, se inciso bene, può risultare godibilissimo.
Chiedo solo per capire: il limite max dei CD è da prendersi come valori di dati riferiti alle frequenze che permette di incidere, ho capito bene ? Ovvero che è possibile incidere delle frequenze dove negli LP non si riuscirebbe a raggiungere, alte o basse che dir si voglia ?
Altra domanda, non per difendere il vinile a tutti i costi: io sono convinto che l'analogico, inteso come sinusoidi, sia superiore al digitale laddove viene campionata la sinusoide molte più volte quanto più si vuole raggiungere la sinusoide originale, forse è questa la frequenza di campionamento ? Ecco che: come mai affermi che un vinile può essere comunque una scelta alternativa alla qualità del digitale ?
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Simone63- Affezionato
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Parlando di dinamica si intende in genere il range tra il livello più alto e quello più basso registrabile, e prescinde dalla gamma di frequenze riprodotte.
Un buon sistema di registrazione, a prescindere se sia analogico o digitale, è in grado di garantire una corretta risposta in frequenza nell'ambito dell'udibile, poi bisogna vedere se il sistema di riproduzione è altrettanto fedele e lineare.
Un disco in vinile ha un limite fisico, dato da quanto possono essere incisi i solchi. Alcuni dischi ad alta dinamica prodotti in passato, erano fortemente limitati in durata, perché per aumentare la dinamica era necessario distanziare maggiormente le spire del disco, in modo da incidere i solchi più profondamente.
Il nastro master, in genere realizzato con un registratore 2 tracce ad alta velocità (almeno 38 cm/s), aveva una dinamica maggiore del disco in vinile, un copia su cassetta a 4,75 cm/s, aveva una dinamica inferiore.
Un file in formato cd audio (44,1 kHz 16 bit) ha una dinamica superiore a quella di un disco in vinile, una traccia in alta risoluzione ha una dinamica ancora maggiore.
Naturalmente parliamo di limiti teorici, che potrebbero non essere sfruttati per determinate incisioni.
La faccenda che in una incisione analogica il suono è una curva, mentre in una digitale è una linea spezzata, quindi risulta imprecisa e peggiore, è una favola. La "spezzata" del digitale è fatta da tantissimi piccoli "segmentini" e risulta assimilabile ad una curva.
Un buon sistema di registrazione, a prescindere se sia analogico o digitale, è in grado di garantire una corretta risposta in frequenza nell'ambito dell'udibile, poi bisogna vedere se il sistema di riproduzione è altrettanto fedele e lineare.
Un disco in vinile ha un limite fisico, dato da quanto possono essere incisi i solchi. Alcuni dischi ad alta dinamica prodotti in passato, erano fortemente limitati in durata, perché per aumentare la dinamica era necessario distanziare maggiormente le spire del disco, in modo da incidere i solchi più profondamente.
Il nastro master, in genere realizzato con un registratore 2 tracce ad alta velocità (almeno 38 cm/s), aveva una dinamica maggiore del disco in vinile, un copia su cassetta a 4,75 cm/s, aveva una dinamica inferiore.
Un file in formato cd audio (44,1 kHz 16 bit) ha una dinamica superiore a quella di un disco in vinile, una traccia in alta risoluzione ha una dinamica ancora maggiore.
Naturalmente parliamo di limiti teorici, che potrebbero non essere sfruttati per determinate incisioni.
La faccenda che in una incisione analogica il suono è una curva, mentre in una digitale è una linea spezzata, quindi risulta imprecisa e peggiore, è una favola. La "spezzata" del digitale è fatta da tantissimi piccoli "segmentini" e risulta assimilabile ad una curva.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Aleggia la convinzione di fondo che i numeri possano spiegare tutto, o peggio fare la differenza. Storia vecchia di quasi mezzo secolo.
Se fosse vero non ci sarebbe partita: il cd, numericamente superiore all'LP dovrebbe sempre suonare meglio. E invece no.
Anni '80, mi ritrovai con lo stesso (bellissimo) disco e feci la prova. Il CD perse in modo evidente, era solo più silenzioso.
Nel tempo tutto è cambiato, rimasterizzazioni, dac, eccetera, risoluzione, eccetera. Ma resta che l'ultima parola non possono averla i numeri, ma l'aggeggio che dovrebbe essere lo strumento ultimo: l'orecchio.
Non significa che chi ascolta solo in digitale ascolti male, ci mancherebbe. Probabilmente ascolta in media meglio di me, ma non perchè numericamente il supporto è superiore.
Altro esempio: i CD degli U2 li trovo scarsotti, quelli dei Dire Straits (rimasterizzati USA) eccellenti, rispetto agli LP.
Le mie sono chiacchiere audiofile, non polemiche... Ciao
Se fosse vero non ci sarebbe partita: il cd, numericamente superiore all'LP dovrebbe sempre suonare meglio. E invece no.
Anni '80, mi ritrovai con lo stesso (bellissimo) disco e feci la prova. Il CD perse in modo evidente, era solo più silenzioso.
Nel tempo tutto è cambiato, rimasterizzazioni, dac, eccetera, risoluzione, eccetera. Ma resta che l'ultima parola non possono averla i numeri, ma l'aggeggio che dovrebbe essere lo strumento ultimo: l'orecchio.
Non significa che chi ascolta solo in digitale ascolti male, ci mancherebbe. Probabilmente ascolta in media meglio di me, ma non perchè numericamente il supporto è superiore.
Altro esempio: i CD degli U2 li trovo scarsotti, quelli dei Dire Straits (rimasterizzati USA) eccellenti, rispetto agli LP.
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TRIPLALLOSCADERE- Membro di riguardo
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Con questa storia dell'orecchio, ultimo o peggio unico giudice della qualità del suono, nel corso degli anni si è assistito all'intortamento di schiere di audiofili, che hanno buttato al vento valanghe di piccioli e, alla fine, è successo che è andato per aria l'intero settore dell'HiFi.
Se una incisione viene rimasterizzata a membro di segugio, suonerà male a prescindere se sia riprodotta su un cd o su un vinile.
Comunque, a rischio di sembrare polemico, se non si sa neanche cosa significhi il termine dinamica, forse è meglio non continuare.
Se una incisione viene rimasterizzata a membro di segugio, suonerà male a prescindere se sia riprodotta su un cd o su un vinile.
Comunque, a rischio di sembrare polemico, se non si sa neanche cosa significhi il termine dinamica, forse è meglio non continuare.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Non capisco perchè ti scaldi: ho dato ragione a quello che hai scritto al 100%. L'ultimo mio era un intervento generico, non diretto a te o ad altri.
Quanto all'errore che ho commeso nella descrizione della loudness war è stato per la fretta nel descrivere un fenomeno senza esagerare in tecnicismi: non è questo il luogo. Infatti ho scritto "sarebbe meglio dire volume" e per dinamica abusata, intendevo dire compromessa. Mi sono spiegato male.
Quanto all'uso dell'orecchio come strumento ultimo (e non unico) per decidere se la qualità di ciò che all'orecchio è dedicato, non capisco dove sia lo sbaglio.
Potrei dire lo stesso coi soldi spesi da chi ha preso apparecchi sulla base degli zeri dopo la virgola della distorsione per poi non essere contenti. Qui non capisco io: schiere di audiofili che hanno scelto sulla base dell'ascolto e poi non erano più contenti? E perchè? E su cosa avrebbero basato i successivi acquisti? Sugli zeri? E adesso sono felici?
Comunque, devo dire che io qui cerco compagni di passione con cui scambiare idee e raccontare esperienze. Mi imbatto invece sempre in gente arrabbiata che attacca senza pazienza e atteggiamenti tancianti. Mi dispiace perchè io non cerco lo scontro, ma anche quando scrivo: sono chiacchiere e non polemica, sembra che sia ironico. Forse non scrivo più chiaro come un tempo. Forse sono un po' fuori tempo...
Vabbè, buone feste a tutti!!!
Quanto all'errore che ho commeso nella descrizione della loudness war è stato per la fretta nel descrivere un fenomeno senza esagerare in tecnicismi: non è questo il luogo. Infatti ho scritto "sarebbe meglio dire volume" e per dinamica abusata, intendevo dire compromessa. Mi sono spiegato male.
Quanto all'uso dell'orecchio come strumento ultimo (e non unico) per decidere se la qualità di ciò che all'orecchio è dedicato, non capisco dove sia lo sbaglio.
Potrei dire lo stesso coi soldi spesi da chi ha preso apparecchi sulla base degli zeri dopo la virgola della distorsione per poi non essere contenti. Qui non capisco io: schiere di audiofili che hanno scelto sulla base dell'ascolto e poi non erano più contenti? E perchè? E su cosa avrebbero basato i successivi acquisti? Sugli zeri? E adesso sono felici?
Comunque, devo dire che io qui cerco compagni di passione con cui scambiare idee e raccontare esperienze. Mi imbatto invece sempre in gente arrabbiata che attacca senza pazienza e atteggiamenti tancianti. Mi dispiace perchè io non cerco lo scontro, ma anche quando scrivo: sono chiacchiere e non polemica, sembra che sia ironico. Forse non scrivo più chiaro come un tempo. Forse sono un po' fuori tempo...
Vabbè, buone feste a tutti!!!
TRIPLALLOSCADERE- Membro di riguardo
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Ovviamente il giudice ultimo è l'orecchio, spesso si cambia solo per noia e curiosità del giocattolino nuovo.
Purtroppo troppo spesso il CD viene compromesso dalla famosa loudness war, dovuta alla portabilità del supporto, cosa che non puoi fare con un disco, lo ascolti solo sul giradischi..
.. però io preferisco il digitale. 🤭
Purtroppo troppo spesso il CD viene compromesso dalla famosa loudness war, dovuta alla portabilità del supporto, cosa che non puoi fare con un disco, lo ascolti solo sul giradischi..
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giucam61- Membro classe diamante
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Credo che fileo si riferisse a me e con ragione, ignoravo che ci fosse il termine dinamica anche in campo musicale.
Chiedo altri chiarimenti in proposito: per esempio modificando tramite apposito cursore una singola frequenza sull'equalizzatore si andrà a modificare la sua dinamica, è giusto ? Scrivo questo perchè ho letto che la dinamica si misura in decibel.
Non capisco la modifica della dinamica indipendente dalle frequenza a cui fileo fa rifermento due post sopra, allora sarei ancora fuori strada collegandole? Nel caso fosse una spiegazione lunga dove posso trovare info ?
Grazie
Chiedo altri chiarimenti in proposito: per esempio modificando tramite apposito cursore una singola frequenza sull'equalizzatore si andrà a modificare la sua dinamica, è giusto ? Scrivo questo perchè ho letto che la dinamica si misura in decibel.
Non capisco la modifica della dinamica indipendente dalle frequenza a cui fileo fa rifermento due post sopra, allora sarei ancora fuori strada collegandole? Nel caso fosse una spiegazione lunga dove posso trovare info ?
Grazie
Simone63- Affezionato
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Non volevo affatto fare polemiche e se qualcuno ha interpretato così i miei interventi mi scuso per il malinteso.
Per molti secoli, la musica è stata rappresentata soltanto dal vivo, chi voleva sentire suonare si doveva recare in un luogo apposito, tipo teatro, oppure, nel caso di persone molto facoltose, come nobili e famiglie reali, far venire direttamente i musicisti a casa.
Abbastanza di recente, all'incirca un centinaio di anni, si sono sviluppate tecniche di registrazione e di incisione degli eventi musicali. La parola incisione è molto calzante, perché i primi tentativi furono fatti incidendo dei "segni" su rulli di cera o di metallo, e solo in un secondo tempo su dei dischi con solchi a spirale.
Le prime incisioni erano fortemente limitate come risposta in frequenza, tagliando gran parte delle armoniche. Per armoniche si intendono le frequenze multiple della frequenza fondamentale, per esempio il LA usato per accordare le orchestre (440 Hz). La composizione di queste armoniche, che si spostano sulla parte altra dello spettro, caratterizza il timbro degli strumenti, per cui la stessa nota fondamentale, emessa da un pianoforte o da un violino, suonerà diversa e permetterà di riconoscere i due strumenti. Per questo motivo, vecchie incisioni a 78 giri, suonano spesso in maniera quasi indecente e sembra di ascoltare un'orchestra di zampogne, con tutto il rispetto per gli zampognari.
L'avvento dei dischi microsolco (45 e 33 giri), ha permesso una riproduzione fedele e godibile della musica.
La dinamica non c'entra nulla con la risposta in frequenza. E' evidente che sia importante riprodurre correttamente la gamma di frequenze udibili da parte dell'orecchio umano, che si spinge fino a 16 20 kHz. Una risposta limitata verso l'estremo superiore (ma anche verso quello inferiore), compromette la fedeltà della riproduzione.
D'altra parte, nella musica anche la dinamica è fondamentale, i compositori classici indicano chiaramente nelle note della partitura come un pezzo vada suonato, scrivendo chiaramente, in lingua italiana e valido universalmente, piano, pianissimo, forte ecc ...
Un brano musicale, per essere riprodotto in maniera "naturale", deve presentare più o meno tutte le frequenze significative, diciamo da almeno 40 a 16000 Hz, con una dinamica di 35 40 dB.
Significa avere picchi di circa 120 dB, che equivale, con diffusori di efficienza "normale" ed ambienti d'ascolto di medie dimensioni, a sopportare decine se non centinaia di watt senza spernacchiare, e, allo stesso tempo, evitare all'amplificatore di clippare brutalmente.
Poi naturalmente, se non si può, ci si adatta, oppure si usa l'impianto che più si gradisce, perché sui gusti ... ma questo è un altro discorso.
Per molti secoli, la musica è stata rappresentata soltanto dal vivo, chi voleva sentire suonare si doveva recare in un luogo apposito, tipo teatro, oppure, nel caso di persone molto facoltose, come nobili e famiglie reali, far venire direttamente i musicisti a casa.
Abbastanza di recente, all'incirca un centinaio di anni, si sono sviluppate tecniche di registrazione e di incisione degli eventi musicali. La parola incisione è molto calzante, perché i primi tentativi furono fatti incidendo dei "segni" su rulli di cera o di metallo, e solo in un secondo tempo su dei dischi con solchi a spirale.
Le prime incisioni erano fortemente limitate come risposta in frequenza, tagliando gran parte delle armoniche. Per armoniche si intendono le frequenze multiple della frequenza fondamentale, per esempio il LA usato per accordare le orchestre (440 Hz). La composizione di queste armoniche, che si spostano sulla parte altra dello spettro, caratterizza il timbro degli strumenti, per cui la stessa nota fondamentale, emessa da un pianoforte o da un violino, suonerà diversa e permetterà di riconoscere i due strumenti. Per questo motivo, vecchie incisioni a 78 giri, suonano spesso in maniera quasi indecente e sembra di ascoltare un'orchestra di zampogne, con tutto il rispetto per gli zampognari.
L'avvento dei dischi microsolco (45 e 33 giri), ha permesso una riproduzione fedele e godibile della musica.
La dinamica non c'entra nulla con la risposta in frequenza. E' evidente che sia importante riprodurre correttamente la gamma di frequenze udibili da parte dell'orecchio umano, che si spinge fino a 16 20 kHz. Una risposta limitata verso l'estremo superiore (ma anche verso quello inferiore), compromette la fedeltà della riproduzione.
D'altra parte, nella musica anche la dinamica è fondamentale, i compositori classici indicano chiaramente nelle note della partitura come un pezzo vada suonato, scrivendo chiaramente, in lingua italiana e valido universalmente, piano, pianissimo, forte ecc ...
Un brano musicale, per essere riprodotto in maniera "naturale", deve presentare più o meno tutte le frequenze significative, diciamo da almeno 40 a 16000 Hz, con una dinamica di 35 40 dB.
Significa avere picchi di circa 120 dB, che equivale, con diffusori di efficienza "normale" ed ambienti d'ascolto di medie dimensioni, a sopportare decine se non centinaia di watt senza spernacchiare, e, allo stesso tempo, evitare all'amplificatore di clippare brutalmente.
Poi naturalmente, se non si può, ci si adatta, oppure si usa l'impianto che più si gradisce, perché sui gusti ... ma questo è un altro discorso.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
Fileo non hai da scusarti non ci sono rimasto male, tranquillo.
Ti ringrazio molto invece per la spiegazione, mi rendo conto di avere ancora assai da imparare su cose che davo per conosciute o scontate. Spero che continuando a leggervi mi chiarirò vari concetti, ma non penso di mettermi a studiare musica o composizioni o ?.
Ti ringrazio molto invece per la spiegazione, mi rendo conto di avere ancora assai da imparare su cose che davo per conosciute o scontate. Spero che continuando a leggervi mi chiarirò vari concetti, ma non penso di mettermi a studiare musica o composizioni o ?.
Simone63- Affezionato
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Re: Qualità registrazioni ... supporti ... controllo qualità e qualità Apparecchiature HI-FI
@Simone63, non mi riferivo a te. Forse sono stato un po' duro con altra persona che aveva detto una grossa imprecisione sul significato della dinamica.
La dinamica è un elemento molto importante nella riproduzione musicale, che spesso viene trascurato perché per un impianto audio è molto difficile e spesso impossibile, riprodurre lo stesso impatto della riproduzione dal vivo, o almeno avvicinarsi.
Non va assolutamente confusa con il volume, per esempio ad un concerto rock, specie se si è vicini agli altoparlanti, quest'ultimo è spesso molto alto, più di quello presente in una sala da concerto con orchestra, ma la dinamica potrebbe essere superiore nel secondo caso.
Se consideriamo un raddoppio di potenza erogata ogni 3 decibel, vediamo che pur mantenendo un livello medio relativamente basso, necessitiamo di molta potenza sui picchi, se l'incisione presenta una dinamica elevata.
I comuni diffusori a radiazione diretta usati in casa, presentano una efficienza che oscilla tra gli 83 ed i 90 dB ad un metro con un watt. Significa che, con un ambiente medio (25 30 mq) sono spesso richieste potenze nell'ordine delle svariate decine da watt, o addirittura delle centinaia.
A questo va aggiunto che quasi sempre i diffusori sono misurati ad 1 m con 1 watt di potenza, e che salendo di potenza la distorsione aumenta spesso notevolmente, mentre la risposta in frequenza tende ad attenuarsi agli estremi di banda.
In più la quasi totalità degli amplificatori a stato solido, quando va in saturazione, presenta un clipping brutale e fastidioso.
La dinamica è un elemento molto importante nella riproduzione musicale, che spesso viene trascurato perché per un impianto audio è molto difficile e spesso impossibile, riprodurre lo stesso impatto della riproduzione dal vivo, o almeno avvicinarsi.
Non va assolutamente confusa con il volume, per esempio ad un concerto rock, specie se si è vicini agli altoparlanti, quest'ultimo è spesso molto alto, più di quello presente in una sala da concerto con orchestra, ma la dinamica potrebbe essere superiore nel secondo caso.
Se consideriamo un raddoppio di potenza erogata ogni 3 decibel, vediamo che pur mantenendo un livello medio relativamente basso, necessitiamo di molta potenza sui picchi, se l'incisione presenta una dinamica elevata.
I comuni diffusori a radiazione diretta usati in casa, presentano una efficienza che oscilla tra gli 83 ed i 90 dB ad un metro con un watt. Significa che, con un ambiente medio (25 30 mq) sono spesso richieste potenze nell'ordine delle svariate decine da watt, o addirittura delle centinaia.
A questo va aggiunto che quasi sempre i diffusori sono misurati ad 1 m con 1 watt di potenza, e che salendo di potenza la distorsione aumenta spesso notevolmente, mentre la risposta in frequenza tende ad attenuarsi agli estremi di banda.
In più la quasi totalità degli amplificatori a stato solido, quando va in saturazione, presenta un clipping brutale e fastidioso.
fileo- Membro di riguardo
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