Impressioni ascolto DAC 6 Emm Labs e Sonnet Morpheus v2

Ciao a tutti.
Ieri sera ho avuto la possibilità di ascoltare entrambi i convertitori nella stessa catena.
PC, convertitore, integrato ibrido Counterpoint, Klipsch Cornwall.

Credo che siano divisi da più di 10 anni e da tecnologie differenti (il Sonnet dovrebbe essere r2r)

Le differenze tra i due erano percepibili anche per me.

Non le saprei descrivere, ma le ho sapute sempre riconoscere.

Mi sono sembrati, in generale, due modi differenti di riprodurre la musica più che di singole differenze.

Per il mio gusto personale ho preferito l'Emm Labs

Il Sonnet Morpheus MKII sta a 3500€ nuovo

Emm Labs DAC 6 ho visto che nuovo stava a 15000/17000€

Dicci di più sulle tue impressioni, anche rispetto al dac che usi di solito.

Ciao.
Rispondo come posso a entrambi.

È vera la differenza di prezzo, ma non sapevo quale dei due fosse (prima li ho ascoltati, poi li ho conosciuti)

l'Emm Labs è, credo, del 2006, il Sonnet del 2020(?), anche questa differenza è macroscopica.

Infine, la tecnologia è differente.

Impressioni d'ascolto nel contesto.
(Vi prego di perdonare la mia pochezza descrittiva).

Direi che appena ascoltato il Sonnet sorprende per dettaglio.
Illumina, questa è la metafora, particolari prima in secondo piano.

L'Emm invece non si nota affatto, non ti viene in mente di pensare al dac, mentre è in funzione.

Inoltre, ascoltando ad occhi chiusi, l'Emm ricrea informazioni spaziali e di contesto che l'altro non riesce a fare.

Questo è stato più evidente con pezzi corali.

Il Sonnet avrebbe dovuto giovarsi convertendo file in più alta risoluzione, ma entrambi hanno restituito musica migliore mantenendo le differenze.

Non posso invece fare un confronto con i DAC nel mio impianto non solo per il livello (consumer vs hiend), ma anche perché l'impianto tutto, stanza molto ben trattata in primis, è ben altra cosa rispetto al mio.

Una domanda che mi sono posta è: nel mio impianto (adattato in una stanza un po' piccola per le torri) avrei provato la stessa illusione spaziale?

Quel che più mi ha sorpreso della prova è che per la prima volta ho sentito due dac convertire la stessa musica in modo credibile per entrambi, ma in modo differente.

Avevo invece detto più volte che per me non era facile notare differenze tra i DAC e gli amplificatori.

Dimenticavo una cosa che mi ha fatto pensare:
i CD possono avere musica di qualità diversa, ma le registrazioni buone, ascoltate attraverso questi dac, non sono affatto male come si è solito dire.

Per onestà ho ascoltato immagini disco da CD estratti con exact audio copy.

arthur dent ha scritto:Dimenticavo una cosa che mi ha fatto pensare:
i CD possono avere musica di qualità diversa, ma le registrazioni buone, ascoltate attraverso questi dac, non sono affatto male come si è solito dire.

Per onestà ho ascoltato immagini disco da CD estratti con exact audio copy.

Una registrazione ottima in qualità CD (ma anche MP3) può essere più piacevole di una in HD registrata male, spesso i remastered, tutti HD, suonano peggio dell'originale.
Senza sapere la frequenza di campionamento sfido chiunque a riconoscere un MP3 da un 192khz..

Darios8 ha scritto:Il Sonnet Morpheus MKII sta a 3500€ nuovo

Emm Labs DAC 6 ho visto che nuovo stava a 15000/17000€

Mi pongo una domanda, che non sono sicuro sia totalmente corretta, ma ve la condivido ugualmente:
1) La tecnologia di questi convertitori è in continua evoluzione, sembra che quello che compri oggi, dopo 6 mesi sia cambiato
2) L'evoluzione è prettamente nella parte elettronica, non nella parte di Analog output, dove l'aumento dei costi troverebbe una più chiara comprensione
3) Al di la di tutte le varie chiacchiere e letture che si trovano in giro, la mia personale sensazione è che si sia arrivato già al Top di quanto si può fare in un DAC che poi determini VERAMENTE una miglioria nella musica che tira fuori
4) R2R o Delta Sigma sono e rimangono diversi, ma l'ottenimento delle prestazioni sempre più vicine all'eccelso già in un prodotto da 1000-1500 euro, ha sempre di più ridotto e livellato quello che sia l'uno migliore dell'altro!

Detto questo, capisco che la domanda potrebbe essere definita non del tutto corretta... ma secondo voi ha senso spendere in un DAC cifre così alte? ... poi è chiaro che uno compra cioò che gli piace e se può, ha tutto il diritto di fregarsene degli euro!!!

Maur.hifi ha scritto:

Darios8 ha scritto:Il Sonnet Morpheus MKII sta a 3500€ nuovo

Emm Labs DAC 6 ho visto che nuovo stava a 15000/17000€

Detto questo, capisco che la domanda potrebbe essere definita non del tutto corretta... ma secondo voi ha senso spendere in un DAC cifre così alte? ... poi è chiaro che uno compra cioò che gli piace e se può, ha tutto il diritto di fregarsene degli euro!!!

Per me sono eccessivi alcuni prezzi, personalmente ho avuto un NAD C 538 + Teac UD-301,
ed adesso un all in one Nuprime CDP-9,
al massimo opterei per qualcosa di "diverso", tipo un Teac VRDS 701.

Maur.hifi ha scritto:

Darios8 ha scritto:
Detto questo, capisco che la domanda potrebbe essere definita non del tutto corretta... ma secondo voi ha senso spendere in un DAC cifre così alte? ... poi è chiaro che uno compra cioò che gli piace e se può, ha tutto il diritto di fregarsene degli euro!!!

Per me no, ma per chi vuole appagare anche gli occhi (e il proprio ego) oltre alle orecchie probabilmente sì.

I beni di lusso esistono in ogni categoria.
Ha senso spenderci? Ognuno risponde per sé.

Per me risponde il portafoglio.

Però una considerazione vorrei condividerla: non in questo forum che vanta di avere un "occhio al portafoglio", ma la descrizione dell'audiofilo degli anni d'oro era fortemente legata a prezzi impopolari.

Per alcuni spendere meno di un tot è già sinonimo di lowfi.
Se questo sia vero o no, si può dibattere (per me no).

Un po' come la vela: si naviga con catamarani divertenti e accessibili, ma allo yacht club non entri.

Ultimamente ho notato che il mio ospite e alcuni altri audiofili si stiano aprendo a nuove esperienze.
La musica da PC, ad esempio.

Certo, i vinili con la testina X sul piatto Y, ma ti ricordi?...
Però, al di là delle esperienze di ognuno, noto una maggiore apertura.

E a volte una ricerca e un confronto sincero.

L'altra riflessione, che avevo già in qualche modo espressa, è che non credevo ci fossero differenze tra componenti di alto livello, come accenno da Maur.hifi, ma invece le ho trovate.

Non ne ho bisogno per ascoltare la musica che riesco già a riprodurre decentemente, ma è vero che esistono componenti diverse.

Come Maur.hifi credo che sia la parte analogica che fa la differenza visto che, a parte produttori immensi, nessuno ingegnerizza e produce in proprio microchip.