L'importanza dell'ambiente d'ascolto
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:I prodotti HiFi sono concepiti per essere utilizzati in ambienti domestici quindi devono suonare bene anche avendo il solito trattamento dell'ambiente, tende tappeto ecc, se devi andare a fare un trattamento pesante per nascondere le pecche c'è qualcosa che non va.Gumbo ha scritto:robi68 ha scritto:mezzo metro di assorbente alle pareti.
Dopo tante discussioni sugli amplificatori torniamo un po' "ontopic"![]()
Dopo aver cambiato casa non sono più tanto sicuro della questione "assorbente alle pareti".
Questo è l'errore che fai continuamente e per cui ho già risposto sopra.
Se valuti nel tuo ambiente, che francamente non sembra per niente idoneo, stai prendendo fischio per fiasco.
Mettiti in una condizione "seria", prendi due sf ed un Mc e vedi come ti cadranno tutti i miti che ti sei creato in questi anni.
Oppure trovami uno studio di registrazione non trattato dove i vari musicisti cercano strumenti ed elettroniche che si adattano.
Sarebbero dei folli....
Firace- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Questa me la devo segnare...... è troppo bella.Firace ha scritto: si capisce chiaramente che sei in una situazione che non ti permette di capire cosa suona e cosa non suona.
Ti stai lasciando andare al destino cambiando e scambiando quello che suona bene da te.. che non è necessariamente quello che suona meglio.. anzi con tutta probabilità non lo è.

robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
giucam61 ha scritto:L'interazione ambiente diffusori fa l'80% (e mi tengo basso) del risultato finale, metti un impianto in una stanza con arredamento minimal e una piena di librerie, divano, tappeti, tende, etc, la differenza è molto evidente.
Con un trattamento ad hoc meglio ancora, se non è possibile arredare e trattare pesantemente per ovvi vincoli estetici, il DSP è una mano santa, ovviamente le regole di posizionamento bisogna rispettarle, niente bookshelf per terra o su armadi ad altezza 2mt.
Non capisco questo approccio talebano all'hifi, è proprio nel trattamento digitale che si è fatto un grosso passo avanti, qualsiasi recensore che abbia provato elettroniche con un DSP a bordo (Lyngdorf,Nad, Anthem i primi che mi vengono in mente) ha riscontrato un miglioramento evidente.
OK giucam, capisco il tuo fanatismo per la correzione della risposta con tutto quello che c'è a disposizione, toni, DSP, etcetc ma io non cerco conferme alle mie "convinzioni" da brand che hanno scelto di dotare le proprie apparecchiature di artifici per correggere a proprio piacimento la risposta del sistema
Non mi interessa quello che fanno i brand, me ne fotto altamente...io ho la mia esperienza che mi dice che ogni volta che inserisci un qualcosa che modifica la risposta a lungo andare darà "fatica d'ascolto", ci sarà qualcosa nel tuo cervello che si stufa, che ti dirà che c'è qualcoisa che non va
Io sono abituato a sentire il sistema nell'ambiente anche muovendomi, girando per il salone, come si fa anche quando sei in un locale dove fanno musica LIVE, per cui la acustica del locale fa cambiare la risposta del sistema in base a dove sei, alle pareti, a tanti fattori...ma sarà sempre la sua risposta naturale, con le interferenze tipiche del locale di ascolto, che non daranno fastidio perchè sono sue carattestiche di natura (certo in una chiesa il discorso è diverso, ma ci sarebbe discorso a parte da fare)
Se utilizzi DIRAC, controllo toni, etc all'inizio sembrerà bellissimo, azz senti come si sente!!!
Ma poi con il tempo e utilizzando il sistema vivendolo queste sensazioni spariranno, perchè le correzioni non sono natuali ed universali, ma sono dedicate a situazione specifica...ecco perchè dico sempre che eventuali deficienze nella linearità della risposta in ambiente vanno corrette a monte, cambiando diffusori, spostandoli, mettendo un sub...non inserendo immondizia sul persorso del segnale
Quindi non cesserò mai di ripetere che in un sistema ad Alta Fedeltà ci deve essere il minimo necessario dalla sorgente ai diffusori, posizionati a dovere in un ambiente "sano", senza particolari problemi di riverberazione, e poi lasciarlo esprimere per quelle che sono le caratteristiche sue naturali
root- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
un bel thread... tutti contro tutti...
abbiamo "qui lo dico e qui lo nego"... l'uomo che a seconda delle circostanze parla a favore o contro le cose... a giorni alterni e a seconda del forum sul quale scrive
poi abbiamo il signor "la asimmetria non è un problema"... l'uomo che si adatta e non rinuncia alle lavatrici anche nei luoghi più impervi
poi abbiamo il signor "lo spazio è quello che è"... meglio noto come l'uomo con i tromboni nel corridoio... si può passare? no fai il giro...
e poi... non ha bisogno di presentazioni... abbiamo bellocavetto... l'uomo che sfoggia non uno... non due... ma ben tre impianti... con la particolarità che fanno cagare tutti
vi prego... continuate così... questo è lo spirito giusto!!!
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lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Ancora sull'importanza dell'ambiente di ascolto e dopo aver letto le cose scritte a riguardo negli ultimi post...
Premesso che la mia recente esperienza è probabile che sia in buona parte influenzata dal materiale con cui è costruita la stanza (dato che la differenza acustica tra una stanza in legno e una in muratura ambedue perfettamente vuote la sente anche un sordo), parliamo comunque del raffronto tra una stanza fortemente trattata (quasi anecoica) che pero "suonava" MALE e una che seppur in materiale inusuale non è nemmeno lontanamente anecoica ma che "suona" BENE.
Credo che innanzitutto bisogna chiarire cosa intendo per bene e male, altrimenti non si capisce di cosa si sta parlando.
Il mio primo e più importante (anche se non l'unico) metro di valutazione di un sistema sta nella capacita di ricostruzione di una scena sonora "realistica" o quantomeno "credibile", questo per me è "bene".
Me ne faccio poco di un sistema con bassi profondi e frenati e risposta perfettamente piatta se poi sento chiaramente che la musica proviene da due attrezzi presenti nella stanza (casse), Questo per me è il male.
Certo si potrà sentire uno strumento un po piu a destra o a sinistra, ma questo è il normalissimo effetto stereofonico che si ottiene anche con lo stereo del Lidl.
La mia recente esperienza mi ha portato a rivedere le mie convinzioni sulla base delle quali avevo investito parecchio nel trattamento della sala di ascolto, e sto giungendo alla conclusione che non necessariamente le riflessioni siano da evitare sempre e comunque e che anzi in alcuni casi o se di una certa natura possano contribuire molto positivamente alla ricostruzione (o costruzione) di una scena credibile.
Quale sia la natura delle riflessioni che possono influenzare positivamente onestamente non lo so, non ho ne le basi ne gli strumenti per poter fare dei raffronti, quello che so è che sono in presenza di un dato di fatto per me anomalo e contrario a quelle che fino a ieri erano le mie convinzioni e cioè a una stanza "riflettente" (sia pure in materiale inusuale) che suona molto meglio di una "anecoica".
Ergo, ragionando in maniera analitica e considerando che raramente 2+2 fa 22, le riflessioni sono le responsabili del miglioramento, dato che il resto non è cambiato.
Si potrebbe obiettare che una stanza non neutra (cioe non fortemente trattata o anecoica) inserisce qualcosa che non era presente nella registrazione originale e questo e' contrario al principio stesso di alta fedeltà.
Questo è vero ma solo in teoria, dato che nella pratica questo criterio viene bellamente ignorato da tutti, produttori e fruitori, altrimenti non ci sarebbero le diatribe che ci sono su quale ampli suona meglio e quali diffusori per quale ambiente ecc., dunque a mio avviso meglio un ambiente non neutro che suona "bene" che uno neutro che suona "male"
Ultimo spunto di riflessione ma non ultimo come importanza.
Siamo proprio sicuri che sia possibile ottenere una scena realistica/credibile partendo da strumenti completamente privi di caratterizzazione ambientale essendo registrati in anecoica e che nella migliore delle ipotesi queste informazioni ambientali vengono aggiunte piu o meno "ad cazzum" in fase di missaggio o post produzione dal tecnico del suono o (peggio) dal produttore ?
Io non essendo per mia natura il tipo di persona che gira con le tasche piene di certezze, la risposta a questa domanda non la ho.
Però sto iniziando a formarmi un idea a riguardo e penso che avere la sensazione di avere una chitarra e una cantante che suonano in piedi davanti a me NELLA MIA STANZA (con i suoi pregi e difetti) sia meglio che ascoltare un chitarrista e una cantante mentre cantano in una stanzetta anecoica di uno studio di registrazione.
O quanto meno io personalmente lo preferisco e poco mi interessa se questa sia o no alta fedeltà alla registrazione originale.
Premesso che la mia recente esperienza è probabile che sia in buona parte influenzata dal materiale con cui è costruita la stanza (dato che la differenza acustica tra una stanza in legno e una in muratura ambedue perfettamente vuote la sente anche un sordo), parliamo comunque del raffronto tra una stanza fortemente trattata (quasi anecoica) che pero "suonava" MALE e una che seppur in materiale inusuale non è nemmeno lontanamente anecoica ma che "suona" BENE.
Credo che innanzitutto bisogna chiarire cosa intendo per bene e male, altrimenti non si capisce di cosa si sta parlando.
Il mio primo e più importante (anche se non l'unico) metro di valutazione di un sistema sta nella capacita di ricostruzione di una scena sonora "realistica" o quantomeno "credibile", questo per me è "bene".
Me ne faccio poco di un sistema con bassi profondi e frenati e risposta perfettamente piatta se poi sento chiaramente che la musica proviene da due attrezzi presenti nella stanza (casse), Questo per me è il male.
Certo si potrà sentire uno strumento un po piu a destra o a sinistra, ma questo è il normalissimo effetto stereofonico che si ottiene anche con lo stereo del Lidl.
La mia recente esperienza mi ha portato a rivedere le mie convinzioni sulla base delle quali avevo investito parecchio nel trattamento della sala di ascolto, e sto giungendo alla conclusione che non necessariamente le riflessioni siano da evitare sempre e comunque e che anzi in alcuni casi o se di una certa natura possano contribuire molto positivamente alla ricostruzione (o costruzione) di una scena credibile.
Quale sia la natura delle riflessioni che possono influenzare positivamente onestamente non lo so, non ho ne le basi ne gli strumenti per poter fare dei raffronti, quello che so è che sono in presenza di un dato di fatto per me anomalo e contrario a quelle che fino a ieri erano le mie convinzioni e cioè a una stanza "riflettente" (sia pure in materiale inusuale) che suona molto meglio di una "anecoica".
Ergo, ragionando in maniera analitica e considerando che raramente 2+2 fa 22, le riflessioni sono le responsabili del miglioramento, dato che il resto non è cambiato.
Si potrebbe obiettare che una stanza non neutra (cioe non fortemente trattata o anecoica) inserisce qualcosa che non era presente nella registrazione originale e questo e' contrario al principio stesso di alta fedeltà.
Questo è vero ma solo in teoria, dato che nella pratica questo criterio viene bellamente ignorato da tutti, produttori e fruitori, altrimenti non ci sarebbero le diatribe che ci sono su quale ampli suona meglio e quali diffusori per quale ambiente ecc., dunque a mio avviso meglio un ambiente non neutro che suona "bene" che uno neutro che suona "male"
Ultimo spunto di riflessione ma non ultimo come importanza.
Siamo proprio sicuri che sia possibile ottenere una scena realistica/credibile partendo da strumenti completamente privi di caratterizzazione ambientale essendo registrati in anecoica e che nella migliore delle ipotesi queste informazioni ambientali vengono aggiunte piu o meno "ad cazzum" in fase di missaggio o post produzione dal tecnico del suono o (peggio) dal produttore ?
Io non essendo per mia natura il tipo di persona che gira con le tasche piene di certezze, la risposta a questa domanda non la ho.
Però sto iniziando a formarmi un idea a riguardo e penso che avere la sensazione di avere una chitarra e una cantante che suonano in piedi davanti a me NELLA MIA STANZA (con i suoi pregi e difetti) sia meglio che ascoltare un chitarrista e una cantante mentre cantano in una stanzetta anecoica di uno studio di registrazione.
O quanto meno io personalmente lo preferisco e poco mi interessa se questa sia o no alta fedeltà alla registrazione originale.
Gumbo- Affezionato
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Processori; Espansore di dinamica Pioneer, DBX100, Equalizzatore grafico Sansui.
Diffusori: Allison One 87db/m, Autocostruiti 1 (gamma estesa Pro RCF L12/31+ tweeter piezo) 99db/m, Autocostruiti 2 (Woofer RCF L18/551 + Unita RCF N580 in tromba RCF H6422), 100db/m biamplificati con crossover Cabre AS45
Piu, un altro po di roba obsoleta o che uso saltuariamente (Piastra Technics a 3 teste, compander N/R 1:2 2:1 Rotel, Analizzatore di spettro Rotel ecc.)
Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
이 녀석들은 무슨 이야기를 하는 걸까요? 그들의 생각은 왜 그렇게 혼란스럽습니까 ?
lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
lello64 ha scritto:un bel thread... tutti contro tutti...
abbiamo "qui lo dico e qui lo nego"... l'uomo che a seconda delle circostanze parla a favore o contro le cose... a giorni alterni e a seconda del forum sul quale scrive
poi abbiamo il signor "la asimmetria non è un problema"... l'uomo che si adatta e non rinuncia alle lavatrici anche nei luoghi più impervi
poi abbiamo il signor "lo spazio è quello che è"... meglio noto come l'uomo con i tromboni nel corridoio... si può passare? no fai il giro...
e poi... non ha bisogno di presentazioni... abbiamo bellocavetto... l'uomo che sfoggia non uno... non due... ma ben tre impianti... con la particolarità che fanno cagare tutti
vi prego... continuate così... questo è lo spirito giusto!!!
so di non essere bellocavetto, sono quello dei tromboni? oppure?


root- Membro classe argento
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Tannoy DU386
Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Io credo di essere appena stato soprannominato "il cinese" (probabilmente a causa della scarsa comprensibilità di ciò che scrivo) e quindi Lello non mi ha menzionato nell'elenco dei personaggi che animano il thread.

Non dispero di guadagnarmi in futuro la agognata menzione !

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Gumbo- Affezionato
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Piu, un altro po di roba obsoleta o che uso saltuariamente (Piastra Technics a 3 teste, compander N/R 1:2 2:1 Rotel, Analizzatore di spettro Rotel ecc.)
Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Gumbo ha scritto:Io credo di essere appena stato soprannominato "il cinese" (probabilmente a causa della scarsa comprensibilità di ciò che scrivo) e quindi Lello non mi ha menzionato nell'elenco dei personaggi che animano il thread.
Non dispero di guadagnarmi in futuro la agognata menzione !
sei ancora giovane del forum, vai ancora inquadrato
per adesso sei quello che confonde una stanza trattata acusticamente con un'anecoica
lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
root ha scritto:
so di non essere bellocavetto, sono quello dei tromboni? oppure?![]()
no dai... come fai a pensare una cosa del genere... l'uomo trombone lo ha sdoganato l'altro giorno bellocavetto... a chi si riferiva?
lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Meno male che in questo 3AD non ho scritto praticamente niente ( a parte il materasso
) sennò chissà come mi inquadrava...
Eppure, quest'uomo mi piace, anche se non ho ancora capito se ci capisce di hi-fi, o fa finta...


Eppure, quest'uomo mi piace, anche se non ho ancora capito se ci capisce di hi-fi, o fa finta...


UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
tu puoi essere il playboy romagnolo in pile
ma purtroppo non hai eccessi, contraddizioni e non spari cazzate
non senti nemmeno il kernel
insomma... non dai soddisfazione
comunque si... ne capisco... aivoglia... hifi... elettronica... elettroacustica... trattamento ambientale... recording & editing... e quant'altro... insomma... sono una risorsa insostituibile per questo forum
altrimenti sarei andato via perchè non ho più stimoli... dopo essermi accaparrato tanta roba buona grundig non c'è nulla che mi attiri... non so più come spendere soldi... non mi drogo nemmeno più... viaggio e compro televisori per riempire questo vuoto di ricerca... i viaggi portano sempre a qualcosa di nuovo... e i televisori sono ogni anno migliori...
ma purtroppo non hai eccessi, contraddizioni e non spari cazzate
non senti nemmeno il kernel
insomma... non dai soddisfazione
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altrimenti sarei andato via perchè non ho più stimoli... dopo essermi accaparrato tanta roba buona grundig non c'è nulla che mi attiri... non so più come spendere soldi... non mi drogo nemmeno più... viaggio e compro televisori per riempire questo vuoto di ricerca... i viaggi portano sempre a qualcosa di nuovo... e i televisori sono ogni anno migliori...
lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
lello64 ha scritto:tu puoi essere il playboy romagnolo in pile
ma purtroppo non hai eccessi, contraddizioni e non spari cazzate
non senti nemmeno il kernel
insomma... non dai soddisfazione
comunque si... ne capisco... aivoglia... hifi... elettronica... elettroacustica... trattamento ambientale... recording & editing... e quant'altro... insomma... sono una risorsa insostituibile per questo forum
altrimenti sarei andato via perchè non ho più stimoli... dopo essermi accaparrato tanta roba buona grundig non c'è nulla che mi attiri... non so più come spendere soldi... non mi drogo nemmeno più... viaggio e compro televisori per riempire questo vuoto di ricerca... i viaggi portano sempre a qualcosa di nuovo... e i televisori sono ogni anno migliori...
E tu chi saresti, il guru del forum?
Il "io so io e voi non siete un cazzo"?
Io ho capito tutto, meglio di un Grundig di qualche era fa non c'è nulla,quella è la vera hi-fi.
Il bass reflex e una merda
La classe A è una merda
I cavi poi, non ne parliamo
La classe D va bene solo per il TV
La classe D trapana le orecchie
Eh come facevano le cose una volta
E via di questo passo...
Ti piace troppo perculare il prossimo, ci potrebbe anche stare, solo che non ti rendi conto di quando superi il limite, vedi bello avetto di anni fa, il gioco è bello quando dura poco.
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
lello64sempreincercadizizzagna ha scritto:insomma... non dai soddisfazione





UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
UMMAGUMMA1960 ha scritto:lello64sempreincercadizizzagna ha scritto:insomma... non dai soddisfazione![]()
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hai visto come si inalbera?

lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
lello64 ha scritto:u
e poi... non ha bisogno di presentazioni... abbiamo bellocavetto... l'uomo che sfoggia non uno... non due... ma ben tre impianti... con la particolarità che fanno cagare tutti
!
Eccomi.. a me "bellocavetto" mi piace pure ..mi dispiace solo che sei un mio follower da qualche anno e ancora non hai capito che i cavetti costosi non mi interessano.
Mi ricordo le centinaia di thread in cui intervenivo perché tu e l'amico di neutral sentivate differenze con gli USB .. vabbè lasciamo perdere.. non voglio tornare sul passato.
Sugli impianti ti devo invece dare ragione ..devo fare qualche upgrade e pensavo seriamente ad un grundig anni 70 .. dopo se ho tempo apro un thread in cinese
Firace- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
lello64 ha scritto:UMMAGUMMA1960 ha scritto:lello64sempreincercadizizzagna ha scritto:insomma... non dai soddisfazione![]()
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hai visto come si inalbera?
Va a scurzèh in te borotalco...



UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Firace ha scritto:
.. dopo se ho tempo apro un thread in cinese
comunque è coreano l'amico e non cinese
in sostanza propone massaggi erotici
guarda... voglio passare oltre perché la faccenda dei tromboni che hai scritto ieri mi ha fatto ridere una mezzora buona... anzi rido ancora a pensarci... perchè poi questi tromboni non hanno respiro e ti chiedi... ma come fanno a passare da una parte all'altra in quella casa... devono scavalcare i tromboni o c'è modo si fare il giro?
lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
UMMAGUMMA1960 ha scritto:....![]()
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lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Anche io ci ho provato a Martellarlo ma......Niente, non da proprio Soddisfazioni.lello64 ha scritto:tu puoi essere il playboy romagnolo in pile
ma purtroppo non hai eccessi, contraddizioni e non spari cazzate
non senti nemmeno il kernel
insomma... non dai soddisfazione

robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:Anche io ci ho provato a Martellarlo ma......Niente, non da proprio Soddisfazioni.lello64 ha scritto:tu puoi essere il playboy romagnolo in pile
ma purtroppo non hai eccessi, contraddizioni e non spari cazzate
non senti nemmeno il kernel
insomma... non dai soddisfazione![]()

lello64- Membro classe diamante
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
robi68 ha scritto:Anche io ci ho provato a Martellarlo ma......Niente, non da proprio Soddisfazioni.lello64 ha scritto:tu puoi essere il playboy romagnolo in pile
ma purtroppo non hai eccessi, contraddizioni e non spari cazzate
non senti nemmeno il kernel
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Devo litigare tutto il giorno con fornitori, far buon viso coi clienti, i miei figli mi contestano, la donna mi scartavetra i maroni a più non posso, figuratevi se mi metto a discutere per lo stereo, che non me ne può fregar di meno.....

UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
Eh guarda, sei l'unico.......UMMAGUMMA1960 ha scritto: la donna mi scartavetra i maroni a più non posso,

robi68- Membro classe argento
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Re: L'importanza dell'ambiente d'ascolto
@Lucio ancora convinto che il Sony sia un ottimo ampli?
giucam61- Membro classe diamante
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