Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
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Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Ho iniziato parecchi anni fa, dopo aver estratto accuratamente le tracce dei miei cd, ad utilizzare quella che veniva chiamata musica liquida.
Il primo tentativo è stato fatto con un vecchio PowerBook Apple, resuscitato con Linux (prima Debian e poi Ubuntu). Le prime prove, fatte semplicemente collegando l'uscita audio con uno degli ingressi del preamplificatore, furono incoraggianti. Così presi usata una scheda Edirol UA25, che avendo sia ingressi che uscite, mi permise anche di trasferire su hard disk i miei vinili. Allora come player usavo Amarok, che gestiva molto bene la mia collezione musicale, permettendomi di mantenere uniti gli album di esecutori vari, senza andare a sparpagliare in giro i brani dei vari artisti.
Allora, erano i tempi di Windows XP, se si riproducevano i brani senza particolari accorgimenti, la superiorità di Linux rispetto a Windows, era imbarazzante, principalmente perché il Kmixer di Windows era una vera fetenzia.
La scheda Edirol, che su Windows richiedeva l'installazione dei driver ASIO, su Linux funzionava semplicemente collegandola, e, avendo tutti gli switch di tipo meccanico, non necessitava di alcun software dedicato, al massimo era necessario scollegarla un attimo per resettarla.
Dopo quella prima installazione ho fatto molte modifiche negli anni:
1) player: a malincuore ho dovuto abbandonare Amarok, perché con il passaggio alla versione 2, uscirono fuori tanti di quei problemi che risultava impossibile usarlo, visto che si "sminchiava" di continuo il database della collezione musicale. Passai così a Clementine, che di fatto era un fork della versione 1.4 di Amarok. Nel corso degli anni, oltre a Clementine, ho usato MPD, ed ultimamente sono passato a Strawberry, che a sua volta è un fork di Clementine. Per chi non lo sapesse, si definisce fork, nell'ambito del software libero, un programma dichiaratamente derivato da un altro esistente. Ma di questi cambiamenti software ne parliamo più avanti.
2) Sistema operativo: Sono sempre rimasto in ambiente Linux, usando varie versioni di Ubuntu, principalmente Ubuntu Studio e Xubuntu. La prima è una versione dedicata all'audio video, con preinstallati dei software dedicati principalmente alla produzione, che utilizza un kernel low latency (o real time). La seconda è una versione "leggera" di Ubuntu, che di fatto differisce solo per la presenza di un ambiente grafico meno pesante, adatta a computer datati, come quelli che ho sempre impiegato per la musica. Per essere sinceri, devo dire che ho usato Ubuntu Studio per scrupolo, pensando al kernel low latency, che comunque, nel caso mio, che riproduco e non produco musica, dovrebbe avere una importanza marginale, infatti devo dire che non ho mai trovato particolari differenze all'ascolto, con Xubuntu.
3) scheda audio: la Edirol UA25 è una scheda molto vecchia, ma ancora valida, se si vuole iniziare con poco, considerando che è molto versatile, perché ha ingressi ed uscite, sia analogici che digitali. Per esempio mi permetteva di ascoltare la musica dal computer dall'ingresso usb, l'audio della tv dall'ingresso ottico, ma anche di riversare vinili e cassette, convertendo in digitale il segnale che arrivava ai suoi ingressi analogici. Oggi si trova facilmente usata a 50€, ed a questa cifra, se occorrono le sue funzioni, può essere interessante. Anni fa mi sono procurato un dac più nuovo, costruito da un amico, la resa, effettivamente, è migliore rispetto alla vecchia Edirol, ma ho continuato ad usare entrambi gli apparecchi, perché il nuovo non ha tutti gli ingressi e le uscite necessari.
Veniamo ad oggi. Decido di svecchiare l'impianto e, dopo aver fatto una serie di ricerche, prendo un Topping E30. L'apparecchio sulla carta ha prestazioni molto buone, è ben costruito e costa poco (sono sempre stato scettico nei confronti degli apparecchi audiofili, dal costo iperbolico). E qui vengono le sorprese: collegato al computer dedicato alla musica, che usa Xubuntu, funziona tutto alla perfezione, usando MPD, suona bene ed il dac riconoscei i vari formati di file, aggiornando la frequenza di campionamento sul display. Temevo problemi, perché non era indicato nulla per Linux. Viceversa, provato con Windows 10, riproduce tutto a 44,1, a meno di cambiare le impostazione audio del sistema operativo, ma questo mi costringerebbe ad intervenire tutte le volte che devo riprodurre una file con un bit rate diverso.
Scopro che lo stesso problema si manifesta anche con Clementine.
La spiegazione, per quanto riguarda Linux, è semplice, bisogna indirizzare, tramite alsa, il flusso dati al dac, indicando la corretta unità nel file di configurazione di MPD (tipicamente hw:1,0). Anche Clementine in passato aveva questa opzione, eliminata dalla versione 1.3, sembra (sic!) per semplificare. Quindi oltre all'uso MPD, l'unica è trovare un player che mantenga questa possibilità, tipo Strawberry. Dalle prove fatte, anche con file nativi 44,1 kHz, avverto che la qualità con MPD (e con Strawberry), è ad oggi superiore a quella di Clementine, probabilmente perché il SO, anche se il bit rate è lo stesso, effettua delle operazioni, mentre nell'altro caso, si limita a passare il file al dac.
E veniamo a Windows, che uso in genere per vedere film sul televisore. Ho installato MPC Black Edition, che permette di impostare wasapi in modalità esclusiva con bit-exact, impostando "View->Options->Audio->Audio Renderer: MPC Audio Renderer->Properties->WASAPI Mode: Exclusive->Allow bit-exact output: checked".
Per ora è tutto, spero che possa essere utile.
Il primo tentativo è stato fatto con un vecchio PowerBook Apple, resuscitato con Linux (prima Debian e poi Ubuntu). Le prime prove, fatte semplicemente collegando l'uscita audio con uno degli ingressi del preamplificatore, furono incoraggianti. Così presi usata una scheda Edirol UA25, che avendo sia ingressi che uscite, mi permise anche di trasferire su hard disk i miei vinili. Allora come player usavo Amarok, che gestiva molto bene la mia collezione musicale, permettendomi di mantenere uniti gli album di esecutori vari, senza andare a sparpagliare in giro i brani dei vari artisti.
Allora, erano i tempi di Windows XP, se si riproducevano i brani senza particolari accorgimenti, la superiorità di Linux rispetto a Windows, era imbarazzante, principalmente perché il Kmixer di Windows era una vera fetenzia.
La scheda Edirol, che su Windows richiedeva l'installazione dei driver ASIO, su Linux funzionava semplicemente collegandola, e, avendo tutti gli switch di tipo meccanico, non necessitava di alcun software dedicato, al massimo era necessario scollegarla un attimo per resettarla.
Dopo quella prima installazione ho fatto molte modifiche negli anni:
1) player: a malincuore ho dovuto abbandonare Amarok, perché con il passaggio alla versione 2, uscirono fuori tanti di quei problemi che risultava impossibile usarlo, visto che si "sminchiava" di continuo il database della collezione musicale. Passai così a Clementine, che di fatto era un fork della versione 1.4 di Amarok. Nel corso degli anni, oltre a Clementine, ho usato MPD, ed ultimamente sono passato a Strawberry, che a sua volta è un fork di Clementine. Per chi non lo sapesse, si definisce fork, nell'ambito del software libero, un programma dichiaratamente derivato da un altro esistente. Ma di questi cambiamenti software ne parliamo più avanti.
2) Sistema operativo: Sono sempre rimasto in ambiente Linux, usando varie versioni di Ubuntu, principalmente Ubuntu Studio e Xubuntu. La prima è una versione dedicata all'audio video, con preinstallati dei software dedicati principalmente alla produzione, che utilizza un kernel low latency (o real time). La seconda è una versione "leggera" di Ubuntu, che di fatto differisce solo per la presenza di un ambiente grafico meno pesante, adatta a computer datati, come quelli che ho sempre impiegato per la musica. Per essere sinceri, devo dire che ho usato Ubuntu Studio per scrupolo, pensando al kernel low latency, che comunque, nel caso mio, che riproduco e non produco musica, dovrebbe avere una importanza marginale, infatti devo dire che non ho mai trovato particolari differenze all'ascolto, con Xubuntu.
3) scheda audio: la Edirol UA25 è una scheda molto vecchia, ma ancora valida, se si vuole iniziare con poco, considerando che è molto versatile, perché ha ingressi ed uscite, sia analogici che digitali. Per esempio mi permetteva di ascoltare la musica dal computer dall'ingresso usb, l'audio della tv dall'ingresso ottico, ma anche di riversare vinili e cassette, convertendo in digitale il segnale che arrivava ai suoi ingressi analogici. Oggi si trova facilmente usata a 50€, ed a questa cifra, se occorrono le sue funzioni, può essere interessante. Anni fa mi sono procurato un dac più nuovo, costruito da un amico, la resa, effettivamente, è migliore rispetto alla vecchia Edirol, ma ho continuato ad usare entrambi gli apparecchi, perché il nuovo non ha tutti gli ingressi e le uscite necessari.
Veniamo ad oggi. Decido di svecchiare l'impianto e, dopo aver fatto una serie di ricerche, prendo un Topping E30. L'apparecchio sulla carta ha prestazioni molto buone, è ben costruito e costa poco (sono sempre stato scettico nei confronti degli apparecchi audiofili, dal costo iperbolico). E qui vengono le sorprese: collegato al computer dedicato alla musica, che usa Xubuntu, funziona tutto alla perfezione, usando MPD, suona bene ed il dac riconoscei i vari formati di file, aggiornando la frequenza di campionamento sul display. Temevo problemi, perché non era indicato nulla per Linux. Viceversa, provato con Windows 10, riproduce tutto a 44,1, a meno di cambiare le impostazione audio del sistema operativo, ma questo mi costringerebbe ad intervenire tutte le volte che devo riprodurre una file con un bit rate diverso.
Scopro che lo stesso problema si manifesta anche con Clementine.
La spiegazione, per quanto riguarda Linux, è semplice, bisogna indirizzare, tramite alsa, il flusso dati al dac, indicando la corretta unità nel file di configurazione di MPD (tipicamente hw:1,0). Anche Clementine in passato aveva questa opzione, eliminata dalla versione 1.3, sembra (sic!) per semplificare. Quindi oltre all'uso MPD, l'unica è trovare un player che mantenga questa possibilità, tipo Strawberry. Dalle prove fatte, anche con file nativi 44,1 kHz, avverto che la qualità con MPD (e con Strawberry), è ad oggi superiore a quella di Clementine, probabilmente perché il SO, anche se il bit rate è lo stesso, effettua delle operazioni, mentre nell'altro caso, si limita a passare il file al dac.
E veniamo a Windows, che uso in genere per vedere film sul televisore. Ho installato MPC Black Edition, che permette di impostare wasapi in modalità esclusiva con bit-exact, impostando "View->Options->Audio->Audio Renderer: MPC Audio Renderer->Properties->WASAPI Mode: Exclusive->Allow bit-exact output: checked".
Per ora è tutto, spero che possa essere utile.
fileo- Membro di riguardo
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Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
tutto molto interessante
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Ciao
Mauro
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SubitoMauro- Moderatore
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Dynaudio Emit M20
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Ringrazio Mauro per l'apprezzamento, e riprendo il discorso ...
La cosa interessante, ma anche preoccupante, è che spesso non è chiaro cosa accade al segnale audio all'interno del computer.
Se non avessi acquistato un dac con il display e non avessi posseduto brani con bit rate differente da 44,1 kHz, probabilmente non mi sarei posto il problema.
Se non prendo delle precauzioni particolari (asio o wasapi con determinate modalità su Windows, alsa su Linux), il SO non invia il segnale così com'è al dac, ma lo ricampiona, e temo che questo avvenga anche se la frequenza di partenza è uguale a quella di arrivo. In altre parole, io ho comprato un dac che legge file da millemila kHz, ma il SO gli passa invariabilmente 44,1 kHz, ma anche nel caso di file "normali", con risoluzione in formato cd audio, temo che qualche danno venga fatto, cioè, pure se non occorre, il sistema operativo, processa comunque il file a 44,1 per lasciarlo così com'è in quanto a frequenza di campionamento. Ho questo dubbio perché la differenza all'ascolto tra Clementine e Strawberry, sui file a 44,1, è udibilissima. Anzi, su utilizzo Strawberry in modalità "normale", suona esattamente come Clementine, mentre avviene il miglioramento passando il controllo ad alsa.
Nei prossimi giorni, voglio provare a testare la versione di Strawberry per Windows, per vedere se funziona alla stessa maniera. Sicuramente non potrà usare alsa, ma forse potrebbe utilizzare asio o wasapi.
Vi terrò informati.
La cosa interessante, ma anche preoccupante, è che spesso non è chiaro cosa accade al segnale audio all'interno del computer.
Se non avessi acquistato un dac con il display e non avessi posseduto brani con bit rate differente da 44,1 kHz, probabilmente non mi sarei posto il problema.
Se non prendo delle precauzioni particolari (asio o wasapi con determinate modalità su Windows, alsa su Linux), il SO non invia il segnale così com'è al dac, ma lo ricampiona, e temo che questo avvenga anche se la frequenza di partenza è uguale a quella di arrivo. In altre parole, io ho comprato un dac che legge file da millemila kHz, ma il SO gli passa invariabilmente 44,1 kHz, ma anche nel caso di file "normali", con risoluzione in formato cd audio, temo che qualche danno venga fatto, cioè, pure se non occorre, il sistema operativo, processa comunque il file a 44,1 per lasciarlo così com'è in quanto a frequenza di campionamento. Ho questo dubbio perché la differenza all'ascolto tra Clementine e Strawberry, sui file a 44,1, è udibilissima. Anzi, su utilizzo Strawberry in modalità "normale", suona esattamente come Clementine, mentre avviene il miglioramento passando il controllo ad alsa.
Nei prossimi giorni, voglio provare a testare la versione di Strawberry per Windows, per vedere se funziona alla stessa maniera. Sicuramente non potrà usare alsa, ma forse potrebbe utilizzare asio o wasapi.
Vi terrò informati.
fileo- Membro di riguardo
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Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Ho fatto una prima prova con la versione Windows di Strawberry, ha le stesse funzionalità della versione Linux, nelle impostazioni è previsto wasapi, però riproduce tutto a 44,1. Devo vedere un po' di documentazione in giro, probabilmente va installato qualche plugin e roba simile.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
fileo ha scritto:Ho fatto una prima prova con la versione Windows di Strawberry, ha le stesse funzionalità della versione Linux, nelle impostazioni è previsto wasapi, però riproduce tutto a 44,1. Devo vedere un po' di documentazione in giro, probabilmente va installato qualche plugin e roba simile.
ciao.... forse è sfuggito sull'altro thread... per curiosità... sei il moderatore di Calabrese o è un caso di omonimia?
lello64- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 10.06.10
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Impianto : x+y
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Buongiorno, bellissima disquisizione, non sono un esperto e non ho tutta la sua esperienza (purtroppo) con i player sopra citati, Amarok Clementine o Strawberry che non sapevo neanche che esistesse, i primi 2 li ho utilizzati solo come player locali, cioè per ascoltare musica da pc, senza mai collegarli all'impianto che allora neanche avevo, circa 4/5 anni fa ho deciso di iniziare a farmi un impiantino per riproduzione di musica liquida ed ho subito iniziato con un Thin Client costo 70€ Ebay(risorse bassissime probabilmente molto meno prestante del suo)installando alternativamente Volumio e Daphile, alla fine come pricipale è rimasto Volumio (che si può installare anche su Raspberry), ho un DAC esterno USB e mai avuto problemi con i formati tutti immediatamente riconosciuti dal DAC, va da se che questi Player hanno bisogno di essere installati unicamente sulla macchina che si sceglie o credo, ma non ne sono sicuro, si possano installare in dualboot assieme ad un altro SO, a mio parere vanno veramente bene. Il mio non vuole assolutamente essere un consiglio data la sua evidente esperienza e avrà di sicuro ottimi motivi audiofili o legati alla necessità di avere anche un altro SO nella macchina contemporaneamente all'ascolto.
Comunque tutti i miei complimenti, ho letto con interesse la riflessione, buona giornata a tutti.
Comunque tutti i miei complimenti, ho letto con interesse la riflessione, buona giornata a tutti.
mamo- Data d'iscrizione : 06.04.18
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Località : Macerata
Provincia : Macerata
Impianto : HP t630 thin client Volumio/Daphile, Ampli Rega Brio (2017) Casse B&W CDM1 SE, DAC Chord 2Qute, all'occorrenza subwoofer cassa chiusa autocostruito pilotato da mini classe D doppio TPA 3116, cavi diffusori QED Ruby
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
fileo ha scritto:Ho questo dubbio perché la differenza all'ascolto tra Clementine e Strawberry, sui file a 44,1, è udibilissima. Anzi, su utilizzo Strawberry in modalità "normale", suona esattamente come Clementine, mentre avviene il miglioramento passando il controllo ad alsa.
Nei prossimi giorni, voglio provare a testare la versione di Strawberry per Windows, per vedere se funziona alla stessa maniera. Sicuramente non potrà usare alsa, ma forse potrebbe utilizzare asio o wasapi.
Vi terrò informati.
Non vorrei sbagliare, ma il fork di Strawberry è stato pensato anche per ovviare al resampling operato da Clementine.
Personalmente non posso contribuire al confronto con il comportamento dei suddetti player sotto Windows; per me l'accoppiata di riferimento è sempre stata, con soddisfazione, MPD + Alsa, in tutti i sistemi che utilizzo (pc e raspberry).
alexdz- Affezionato
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Provincia : Vicenza
Impianto : Sorgenti: Sony CDP-790, Rpi2+MPD+IQAudio DAC+ - Amplificatore: Sony TA-F210 - Casse: Indiana Line 022 - Cuffie: Audio Technica Pro ATH-M40X, Sennheiser HD201
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
@alexdz
Sinceramente non so esattamente i motivi che hanno portato al fork da Clementine, però quest'ultimo, prima della versione 3.1, permetteva di indirizzare il flusso dati verso il dac, aggiungendo la stringa dove era indicato il device (tipo hw:1,0) pari pari a quanto si trova nel file di configurazione di MPD.
Per me resta un mistero il motivo per cui gli sviluppatori di Clementine abbiano cancellato questa opzione, che ricordo non era attivata di default, quindi l'utilizzatore meno smaliziato, poteva benissimo ignorarla ed utilizzare Pulseaudio.
Se il player usa direttamente Alsa, la qualità è la massima ottenibile, a prescindere se si utilizza MPD + un client, oppure Strawberry. il vantaggio sta nella gestione della collezione musicale.
Ho sempre trovato ottima la gestione degli album da parte prima di Amarok e poi di Clementine. Per esempio sono pochi i player che, davanti a raccolte di autori vari, sparpagliano i vari brani all'interno della collezione, anziché creare un album unico all'interno di autori vari.
Per questo motivo sono particolarmente contento di poter utilizzare Strawberry.
Rispetto a Clementine sono state eliminate funzioni tipo le radio in rete, che sinceramente non mi hanno mai interessato, in compenso la gestione dei testi dei brani mi sembra molto più efficace.
Sinceramente non so esattamente i motivi che hanno portato al fork da Clementine, però quest'ultimo, prima della versione 3.1, permetteva di indirizzare il flusso dati verso il dac, aggiungendo la stringa dove era indicato il device (tipo hw:1,0) pari pari a quanto si trova nel file di configurazione di MPD.
Per me resta un mistero il motivo per cui gli sviluppatori di Clementine abbiano cancellato questa opzione, che ricordo non era attivata di default, quindi l'utilizzatore meno smaliziato, poteva benissimo ignorarla ed utilizzare Pulseaudio.
Se il player usa direttamente Alsa, la qualità è la massima ottenibile, a prescindere se si utilizza MPD + un client, oppure Strawberry. il vantaggio sta nella gestione della collezione musicale.
Ho sempre trovato ottima la gestione degli album da parte prima di Amarok e poi di Clementine. Per esempio sono pochi i player che, davanti a raccolte di autori vari, sparpagliano i vari brani all'interno della collezione, anziché creare un album unico all'interno di autori vari.
Per questo motivo sono particolarmente contento di poter utilizzare Strawberry.
Rispetto a Clementine sono state eliminate funzioni tipo le radio in rete, che sinceramente non mi hanno mai interessato, in compenso la gestione dei testi dei brani mi sembra molto più efficace.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Sto continuando nel mio studio per sistemare il campionamento dei file audio.
Con linux ormai è tutto sistemato, basta usare Alsa, quindi MPD correttamente settato, oppure un player tipo Strawberry che permette nelle impostazioni di selezionare Alsa e e la giusta unità hardware.
Per Windows ho sistemato in parte, nel senso che con MPC, correttamente settato come ho indicato sopra, funziona tutto. Volendo posso aprire anche i brani audio con MPC, oltre ai filmati, per cui è più indicato, però non è molto comodo e preferirei usare Strawberry.
Nelle impostazioni Winodws di Strawberry è possibile selezionare Wasapi, però il campionamento rimane bloccato al valore di default del SO (44,1), probabilmente perché non si può configurare correttamente come nel caso di MPC (modalità esclusiva e bit-exact).
Qualcuno può aiutarmi?
Con linux ormai è tutto sistemato, basta usare Alsa, quindi MPD correttamente settato, oppure un player tipo Strawberry che permette nelle impostazioni di selezionare Alsa e e la giusta unità hardware.
Per Windows ho sistemato in parte, nel senso che con MPC, correttamente settato come ho indicato sopra, funziona tutto. Volendo posso aprire anche i brani audio con MPC, oltre ai filmati, per cui è più indicato, però non è molto comodo e preferirei usare Strawberry.
Nelle impostazioni Winodws di Strawberry è possibile selezionare Wasapi, però il campionamento rimane bloccato al valore di default del SO (44,1), probabilmente perché non si può configurare correttamente come nel caso di MPC (modalità esclusiva e bit-exact).
Qualcuno può aiutarmi?
fileo- Membro di riguardo
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
E meno male che la cosa complicata era settare un giradischi
beppe61- Membro classe argento
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
@beppe61
Far funzionare bene un impianto audio, non è mai semplice, diciamo che per farlo suonare e basta, è sufficiente attaccare i fili, mentre per ottenere il massimo, o quasi, bisogna perderci tempo e, soprattutto, CAPIRE.
Non ho mai creduto ad elementi ed accorgimenti miracolosi, se proviamo a ragionare, scopriamo che c'è sempre una ragione ben precisa, che spiega perché una cosa suona meglio o peggio.
Oggi, il progresso dell'elettronica ci offre delle grandi possibilità, a prezzi molto più bassi rispetto al passato, però bisogna saperle cogliere.
Far funzionare bene un impianto audio, non è mai semplice, diciamo che per farlo suonare e basta, è sufficiente attaccare i fili, mentre per ottenere il massimo, o quasi, bisogna perderci tempo e, soprattutto, CAPIRE.
Non ho mai creduto ad elementi ed accorgimenti miracolosi, se proviamo a ragionare, scopriamo che c'è sempre una ragione ben precisa, che spiega perché una cosa suona meglio o peggio.
Oggi, il progresso dell'elettronica ci offre delle grandi possibilità, a prezzi molto più bassi rispetto al passato, però bisogna saperle cogliere.
fileo- Membro di riguardo
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Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
fileo ha scritto:
Non ho mai creduto ad elementi ed accorgimenti miracolosi
Miracoli no ma con Volumio e Daphile devi solo mettere
la password del wifi. Se usi la connessione cablata sono
plug&play e ottimamente suonanti anche di default.
bonghittu- Membro classe argento
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Impianto :- Spoiler:
Khadas Tone Board - NAD C350 - ProAc EBT
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
bonghittu ha scritto:fileo ha scritto:
Non ho mai creduto ad elementi ed accorgimenti miracolosi
Miracoli no ma con Volumio e Daphile devi solo mettere
la password del wifi. Se usi la connessione cablata sono
plug&play e ottimamente suonanti anche di default.
Si concordo...all'inizio ho avuto esperienza e "smanettamenti" con Win 10, WASAPI, ALSA, ASIO, 'accisua!!!....poi ho installato Daphile su un miniPC e dopo 5 minuti si è aperto un mondo!
Player headless Linux fino alla morte!!
root- Membro classe argento
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Provincia : Roma
Impianto : Sorgente
DAC
Finale
Diffusori
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Personalmente opero al 99% con sistemi Linux, avendo lasciato Windows a quelle poche applicazioni che non girano con il "pinguino".
Per questo motivo non mi sono andato a cercare release particolari, perché già usavo il computer con un SO di questo tipo.
Ho sempre usato Debian e Ubuntu (che comunque deriva da Debian), senza preoccuparmene troppo, perché il kernel Linux è composto da svariati "pezzi", che vengono poi assemblati e compilati. Trattandosi di software libero, tutta la comunità di sviluppatori, contribuisce al miglioramento ed al mantenimento del sistema, ed infatti accade che, nonostante la percentuale dei PC Linux nel mondo sia molto inferiore a quella dei computer con Windows, il supporto dell'hardware sia spesso migliore. Mi spiego: su Windows i driver di una periferica possono essere realizzati o dal produttore della periferica o da Microsoft, se quando esce la nuova versione del SO questi due soggetti valutano non importante perdere tempo e soldi ad aggiornare i driver di una vecchia stampante o magari, restando in topic, di una scheda audio, siamo fregati.
Su Linux invece, essendo tutto il codice di libero dominio, qualsiasi sviluppatore può intervenire e risolvere il problema. Per esempio io ho una vecchissima scheda audio Edirol UA25, che la casa ha supportato fino a Windows 8.1. Su Windows 10 la scheda non funziona, sono riuscito a farla andare con un tutorial non semplice, che mi ha permesso di usare i driver della 8.1 insieme ad una patch, ma è stato un caso fortunato. Viceversa su Linux la scheda è perfettamente riconosciuta e funziona con Alsa, senza fare nulla.
Ripeto, se non siete normalmente utenti Linux, potete benissimo provare con una release "audiofila", ma il segreto è nella gestione "ottimale" del flusso audio. Se il SO operativo Linux "lavora" il segnale attraverso un server audio, tipo Pulseaudio, il risultato non sarà ottimale, mentre se usa direttamente Alsa (è un acronimo che significa Advanced Linux Sound Architecture), il flusso dati verrà inviato pari pari al DAC senza resample.
Suppongo che i player audiofili, inseriti in quelle release dedicato all'ascolto della musica, utilizzino questo accorgimento.
IMHO, se il computer Linux lo usate solo per sentire la musica, installateci pure uno di questi sistemi dedicati, ma se lo utilizzate anche per altro, è meglio metterci una release "normale", scegliendo tra quelle più diffuse.
Una versione gestita da un piccolo gruppo di sviluppatori, rischia di rimanere indietro in quanto ad aggiornamenti, o peggio di essere abbandonata.
Io per un uso del genere prenderei Debian stable oppure Ubuntu LTS.
Debian prevede generalmente due versioni: la rolling che viene aggiornata di continuo, quindi ha software molto nuovo, ma potrebbe capitare facilmente qualche bug, che ti pianta il computer finché non lo risolvono e mettono in rete il pacchetto aggiornato. Viceversa la stable usa software più vecchio, meno evoluto, ma causa molti meno problemi.
Ubuntu prevede due versioni all'anno, generalmente ad aprile e ad ottobre, con supporto di 9 mesi. significa che se all'uscita hai installato la 20.10 (ottobre 2020), quando esce la 21.04 (aprile 2021), devi aggiornare. Se non lo fai la 20.10 ti va fuori supporto, e diventa complicato aggiornarla. Per passare da una versione all'altra, non è necessario installare tutto da capo, ma è sufficiente eseguire l'avanzamento, che ti viene proposto quando viene rilasciata la versione nuova, e che viene eseguito automaticamente, senza fare nulla di particolare.
Comunque, per evitare questi "sbattimenti semestrali", ogni due anni esce una versione denominata LTS (Long Time Support) e che viene supportata per 5 anni. La versione 20.04 è LTS e lo sarà anche la 22.04. Nel caso della LTS puoi fare l'avanzamento automatico da LTS a LTS, direttamente.
Per questo motivo non mi sono andato a cercare release particolari, perché già usavo il computer con un SO di questo tipo.
Ho sempre usato Debian e Ubuntu (che comunque deriva da Debian), senza preoccuparmene troppo, perché il kernel Linux è composto da svariati "pezzi", che vengono poi assemblati e compilati. Trattandosi di software libero, tutta la comunità di sviluppatori, contribuisce al miglioramento ed al mantenimento del sistema, ed infatti accade che, nonostante la percentuale dei PC Linux nel mondo sia molto inferiore a quella dei computer con Windows, il supporto dell'hardware sia spesso migliore. Mi spiego: su Windows i driver di una periferica possono essere realizzati o dal produttore della periferica o da Microsoft, se quando esce la nuova versione del SO questi due soggetti valutano non importante perdere tempo e soldi ad aggiornare i driver di una vecchia stampante o magari, restando in topic, di una scheda audio, siamo fregati.
Su Linux invece, essendo tutto il codice di libero dominio, qualsiasi sviluppatore può intervenire e risolvere il problema. Per esempio io ho una vecchissima scheda audio Edirol UA25, che la casa ha supportato fino a Windows 8.1. Su Windows 10 la scheda non funziona, sono riuscito a farla andare con un tutorial non semplice, che mi ha permesso di usare i driver della 8.1 insieme ad una patch, ma è stato un caso fortunato. Viceversa su Linux la scheda è perfettamente riconosciuta e funziona con Alsa, senza fare nulla.
Ripeto, se non siete normalmente utenti Linux, potete benissimo provare con una release "audiofila", ma il segreto è nella gestione "ottimale" del flusso audio. Se il SO operativo Linux "lavora" il segnale attraverso un server audio, tipo Pulseaudio, il risultato non sarà ottimale, mentre se usa direttamente Alsa (è un acronimo che significa Advanced Linux Sound Architecture), il flusso dati verrà inviato pari pari al DAC senza resample.
Suppongo che i player audiofili, inseriti in quelle release dedicato all'ascolto della musica, utilizzino questo accorgimento.
IMHO, se il computer Linux lo usate solo per sentire la musica, installateci pure uno di questi sistemi dedicati, ma se lo utilizzate anche per altro, è meglio metterci una release "normale", scegliendo tra quelle più diffuse.
Una versione gestita da un piccolo gruppo di sviluppatori, rischia di rimanere indietro in quanto ad aggiornamenti, o peggio di essere abbandonata.
Io per un uso del genere prenderei Debian stable oppure Ubuntu LTS.
Debian prevede generalmente due versioni: la rolling che viene aggiornata di continuo, quindi ha software molto nuovo, ma potrebbe capitare facilmente qualche bug, che ti pianta il computer finché non lo risolvono e mettono in rete il pacchetto aggiornato. Viceversa la stable usa software più vecchio, meno evoluto, ma causa molti meno problemi.
Ubuntu prevede due versioni all'anno, generalmente ad aprile e ad ottobre, con supporto di 9 mesi. significa che se all'uscita hai installato la 20.10 (ottobre 2020), quando esce la 21.04 (aprile 2021), devi aggiornare. Se non lo fai la 20.10 ti va fuori supporto, e diventa complicato aggiornarla. Per passare da una versione all'altra, non è necessario installare tutto da capo, ma è sufficiente eseguire l'avanzamento, che ti viene proposto quando viene rilasciata la versione nuova, e che viene eseguito automaticamente, senza fare nulla di particolare.
Comunque, per evitare questi "sbattimenti semestrali", ogni due anni esce una versione denominata LTS (Long Time Support) e che viene supportata per 5 anni. La versione 20.04 è LTS e lo sarà anche la 22.04. Nel caso della LTS puoi fare l'avanzamento automatico da LTS a LTS, direttamente.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Oltre alle distribuzioni dedicate all'audio e quelle "normali" (per fare un po' di tutto) esiste anche una terza via. E' quella delle distribuzioni minimali sulla cui base si posso costruire sistemi dedicati a poche cose; soluzioni che presuppongono esperienza con i sistemi Linux ma posso risultare molto efficienti.
Cito, ad esempio, Dietpi, distribuzione minimale nata per molti sistemi "single board" ma utilizzabile anche si sistemi PC: è basica ma ampiamente modulabile. La trovo interessante per sistemi headless (io al momento la uso su un sistema Rpi dedicato a servizi home-server: cloud, distribuzione segnale tv, file sharing).
Cito, ad esempio, Dietpi, distribuzione minimale nata per molti sistemi "single board" ma utilizzabile anche si sistemi PC: è basica ma ampiamente modulabile. La trovo interessante per sistemi headless (io al momento la uso su un sistema Rpi dedicato a servizi home-server: cloud, distribuzione segnale tv, file sharing).
alexdz- Affezionato
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
https://www.tforumhifi.com/t50799-wtfplayalexdz ha scritto:Oltre alle distribuzioni dedicate all'audio e quelle "normali" (per fare un po' di tutto) esiste anche una terza via. E' quella delle distribuzioni minimali sulla cui base si posso costruire sistemi dedicati a poche cose; soluzioni che presuppongono esperienza con i sistemi Linux ma posso risultare molto efficienti.
...
pallapippo- Membro classe oro
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- Sorgenti:
cdp: Advance Acoustic MCD 203, modificato (con GE Jan 5751)
giradischi: Pioneer PL-112D; testina: Audio-Techica AT95 EB;
liquida:Asus Eee PC 1001PX; software: wtfplay; cavo usb: Audioquest Cinnamon;dac: SMSL M7;
pre: Yaqin MS-12B modificato da MaurArte (valvole Mullard CV4003 KB/D e Tungsol 12AX7)
finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Una distro Linux molto leggera potrebbe risultare necessaria se si usa un computer veramente scarso, ma intendo proprio roba tipo reperti storici.
Attualmente sto usando un portatile Fujitsu, con 2 giga di Ram e Centrino dual core, e devo dire che digerisce facilmente anche i brani HD, mentre magari sto contemporaneamente navigando su internet. Certo scendere ancora potrebbe essere sconsigliabile.
Comunque oggi, un Raspberry è sicuramente più performante. Se volete proprio essere tranquilli, basta installare un ambiente grafico moderatamente leggero e potete star sicuri che non si pianterà. Io per esempio sul Fujitsu e messo Xubuntu, che utilizza XFCE, grafica più che accettabile e funzionamento fluido se non si pretende di fargli fare troppe cose insieme.
Attualmente sto usando un portatile Fujitsu, con 2 giga di Ram e Centrino dual core, e devo dire che digerisce facilmente anche i brani HD, mentre magari sto contemporaneamente navigando su internet. Certo scendere ancora potrebbe essere sconsigliabile.
Comunque oggi, un Raspberry è sicuramente più performante. Se volete proprio essere tranquilli, basta installare un ambiente grafico moderatamente leggero e potete star sicuri che non si pianterà. Io per esempio sul Fujitsu e messo Xubuntu, che utilizza XFCE, grafica più che accettabile e funzionamento fluido se non si pretende di fargli fare troppe cose insieme.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Grazie a tutti ragazzi per aver messo in condivisione queste informazioni...quindi posso immaginare che Daphile faccia uso della tecnologia ALSA Advanced Linux Sound Architecture come anticipava fileo?
root- Membro classe argento
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
...e questi ?
- https://gentooplayer.com/
- https://www.ap-linux.com/
Comunque allo scorso BF mi son preso una RBi 3 che diverrà il mio player/xover...
- https://gentooplayer.com/
- https://www.ap-linux.com/
Comunque allo scorso BF mi son preso una RBi 3 che diverrà il mio player/xover...
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
Marco Ravich ha scritto:...e questi ?
- https://gentooplayer.com/
- https://www.ap-linux.com/
Comunque allo scorso BF mi son preso una RBi 3 che diverrà il mio player/xover...
Per gentooplayer ci vuole una donazione "minima" di 29€.
Con tutte le distro Linux che ci sono... mettici Moode come player
Firace- Membro classe argento
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
fileo ha scritto:Una distro Linux molto leggera potrebbe risultare necessaria se si usa un computer veramente scarso, ma intendo proprio roba tipo reperti storici.
Il mio esperimento più estremo è stato usare come player un sistema basato su un Pentium 133 (primi anni '90) con 48 MB di RAM (quarantotto!), come S.O. ho installato Voyage MPD su una schedina CF da 512 MB. Funzionava, anche se nella riproduzione di file FLAC la CPU arrivava attorno al 90%.
Questo per dire che se il sistema è dedicato al solo audio non c'e' bisogno di gradi risorse, sia in termini di CPU che RAM.
alexdz- Affezionato
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
alexdz ha scritto:...
Questo per dire che se il sistema è dedicato al solo audio non c'e' bisogno di gradi risorse, sia in termini di CPU che RAM.
Con wtfplay (sistema minimale: ISO di neanche 25 mega ...) utilizzo un vecchissimo netbook Asus Eee PC 1001PX (Intel Atom N450, 2 giga di RAM): funziona tranquillamente.
pallapippo- Membro classe oro
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giradischi: Pioneer PL-112D; testina: Audio-Techica AT95 EB;
liquida:Asus Eee PC 1001PX; software: wtfplay; cavo usb: Audioquest Cinnamon;dac: SMSL M7;
pre: Yaqin MS-12B modificato da MaurArte (valvole Mullard CV4003 KB/D e Tungsol 12AX7)
finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
pallapippo ha scritto:alexdz ha scritto:...
Questo per dire che se il sistema è dedicato al solo audio non c'e' bisogno di gradi risorse, sia in termini di CPU che RAM.
Con wtfplay (sistema minimale: ISO di neanche 25 mega ...) utilizzo un vecchissimo netbook Asus Eee PC 1001PX (Intel Atom N450, 2 giga di RAM): funziona tranquillamente.
È così ma non è solo questo.
Quando si converge verso sistemi embedded anche il risultato può cambiare drasticamente.. ma in questo forum si fa fatica a spiegarsi e francamente non capisco nemmeno il perché ..
Firace- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 15.04.13
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
@Firace
La difficoltà di spiegazione non è tanto dovuta all'ambiente di questo forum, che anzi, tutto sommato è frequentato da parecchie persone ragionevoli (e ragionanti), ma alla forma mentis dell'audiofilo medio, che ritiene l'ascolto HiFi una disciplina esoterica.
L'ascolto della musica rientra in quelle che sono le leggi dell'acustica (che fa parte della fisica) e dell'elettronica. Certo, c'è anche il gusto personale, che ci può far preferire un certo tipo di suono, ma poi le differenze, quando esistono e quindi non si tratta di psicoacustica, sono misurabili (se si sa come e cosa misurare) e quindi giustificabili e spiegabili.
I sistemi operativi ed i player audio non "suonano" di loro, la qualità dell'ascolto dipende dal "percorso" che fa il segnale, partendo dagli zeri e gli uni registrati sull'hard disk fino a ciò che viene dato in pasto al dac.
Abbiamo visto che di default i SO tendono a trattare i segnali audio convertendoli, per praticità, in una unica frequenza di campionamento (tipicamente 44,1 Khz), inserendo quindi delle alterazioni. Evitare questo passaggio è possibile ricorrendo alle opportune impostazioni, Asio o Wasapi per Windows, Alsa per Linux, bypassando il server audio di sistema.
Probabilmente le release audiofile risolvono il problema all'origine, usando un player già impostato correttamente, ma sono sempre arrivato allo stesso risultato, ragionando ed impostando l'audio in maniera corretta.
Anche il discorso della potenza di calcolo del computer è campato in aria: anni fa, su un altro forum lessi di uno che usava un I7 con 8 giga di ram (ora ne metterebbe 32), per riprodurre dei flac 16/44,1, per minimizzare lo stress della CPU.
Il flusso dati di un flac in formato cd audio, è "robbetta", alla portata di qualsiasi computer di oggi, di ieri e anche dell'altro ieri. Ricordo che un file 24/96, riesce a transitare attraverso una interfaccia usb 1, che è ormai un reperto archeologico, infatti le mie prime esperienze le feci diversi anni fa, con un portatile Mac, coevo dei Pentium II, con pochissima ram e porte usb1.
Poi, se si può utilizzare un computer più veloce, è meglio, ma non sarà questo l'elemento decisivo, che apporterà miglioramenti; naturalmente a volte le statue della madonna piangono, ma questo è un altro discorso.
La difficoltà di spiegazione non è tanto dovuta all'ambiente di questo forum, che anzi, tutto sommato è frequentato da parecchie persone ragionevoli (e ragionanti), ma alla forma mentis dell'audiofilo medio, che ritiene l'ascolto HiFi una disciplina esoterica.
L'ascolto della musica rientra in quelle che sono le leggi dell'acustica (che fa parte della fisica) e dell'elettronica. Certo, c'è anche il gusto personale, che ci può far preferire un certo tipo di suono, ma poi le differenze, quando esistono e quindi non si tratta di psicoacustica, sono misurabili (se si sa come e cosa misurare) e quindi giustificabili e spiegabili.
I sistemi operativi ed i player audio non "suonano" di loro, la qualità dell'ascolto dipende dal "percorso" che fa il segnale, partendo dagli zeri e gli uni registrati sull'hard disk fino a ciò che viene dato in pasto al dac.
Abbiamo visto che di default i SO tendono a trattare i segnali audio convertendoli, per praticità, in una unica frequenza di campionamento (tipicamente 44,1 Khz), inserendo quindi delle alterazioni. Evitare questo passaggio è possibile ricorrendo alle opportune impostazioni, Asio o Wasapi per Windows, Alsa per Linux, bypassando il server audio di sistema.
Probabilmente le release audiofile risolvono il problema all'origine, usando un player già impostato correttamente, ma sono sempre arrivato allo stesso risultato, ragionando ed impostando l'audio in maniera corretta.
Anche il discorso della potenza di calcolo del computer è campato in aria: anni fa, su un altro forum lessi di uno che usava un I7 con 8 giga di ram (ora ne metterebbe 32), per riprodurre dei flac 16/44,1, per minimizzare lo stress della CPU.
Il flusso dati di un flac in formato cd audio, è "robbetta", alla portata di qualsiasi computer di oggi, di ieri e anche dell'altro ieri. Ricordo che un file 24/96, riesce a transitare attraverso una interfaccia usb 1, che è ormai un reperto archeologico, infatti le mie prime esperienze le feci diversi anni fa, con un portatile Mac, coevo dei Pentium II, con pochissima ram e porte usb1.
Poi, se si può utilizzare un computer più veloce, è meglio, ma non sarà questo l'elemento decisivo, che apporterà miglioramenti; naturalmente a volte le statue della madonna piangono, ma questo è un altro discorso.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Riflessione su sistemi operativi, player e musica liquida
fileo ha scritto:@Firace
Anche il discorso della potenza di calcolo del computer è campato in aria: anni fa, su un altro forum lessi di uno che usava un I7 con 8 giga di ram (ora ne metterebbe 32), per riprodurre dei flac 16/44,1, per minimizzare lo stress della CPU.
Il flusso dati di un flac in formato cd audio, è "robbetta", alla portata di qualsiasi computer di oggi, di ieri e anche dell'altro ieri. Ricordo che un file 24/96, riesce a transitare attraverso una interfaccia usb 1, che è ormai un reperto archeologico, infatti le mie prime esperienze le feci diversi anni fa, con un portatile Mac, coevo dei Pentium II, con pochissima ram e porte usb1.
Poi, se si può utilizzare un computer più veloce, è meglio, ma non sarà questo l'elemento decisivo, che apporterà miglioramenti; naturalmente a volte le statue della madonna piangono, ma questo è un altro discorso.
Mi trovo.. e questo è probabilmente il punto cruciale.. motivo per continuo a suggerire sistemi quanto più embedded possibile. Cerco di spiegarmi nel modo più semplice possibile.
Prima di tutto 1) perchè in pochi realizzano che il flusso audio non rappresenta un fattore di stress per la maggior parte degli elaboratori oggi in commercio (come giustamente hai riportato) e come risultato si trovano in giro player super carrozzati solo per dar sfogo alle proprie manie audiofile (da qualche altra parte avevo scritto come sparare ad una zanzara con un bazooka).
In secondo luogo 2) perchè architetture più complesse con sistemi operativi per computer desktop (parlo principalmente di microsoft) che mettono a disposizione quintalate di sw e di driver lasciano troppo spazio di manovra. Questo banalmente significa che una macchina che sulla carta andrebbe più che bene a distanza di qualche settimana/mese di utilizzo comincia a dare i primi problemi vuoi di stabilità, vuoi di performance. E come risolve un utente "medio" se non aggiungendo ram o cambiando la cpu con una più performante? ma ovviamente non è questa la soluzione come descritto nel punto 1. e che porta inevitabilmente al punto 3.
In terzo luogo 3) perchè tutto questo porta ad una spesa economica di gran lunga maggiore ed a un dispendio di tempo che nel corso dell'utilizzo è di gran lunga più importante rispetto ad una soluzione dedicata che invece richiede solo un po' di tempo iniziale per metterla in piedi ma poi vive di vita propria.
Nel corso degli anni raramente ho visto implementati network player, nas o qualunque altro tipo device basato su microsoft e che avesse una durata nel tempo ragionevole.
I motivi tecnici è anche inutile citarli basta, secondo me, fermarsi a considerazioni di carattere generale...
Firace- Membro classe argento
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