Jaco Pastorius - Jaco Pastorius

Un piccolo regalo al prezzo di un panino con salsiccia e lattina di birra:
6,50 euro su Play.com spedizione compresa.

Difficile presentare l'album senza cadere nella retorica ma se non lo conoscete
e' l'occasione buona per farlo a costi ragionevoli. A suo modo e' un disco audiofilo.
Non per la qualita' di incisione (a mio modesto avviso buona) ma perche' sentirete il vostro impianto suonare qualcosa che non e' il live del rock, non e' nemmeno la pulizia
delle incisioni jazz piu' raffinate che spesso vengono usate nelle mostre.
E' qualcosa che ti rimane in testa e non ti togli piu', un oggetto non perfetto nel
dettaglio ma irresistibile nell'insieme.

Degna di nota la resa con ampli in t-class

Perdona l'ignoranza (la mia),
di che tipo di jazz si tratta?

NicoRF ha scritto:Perdona l'ignoranza (la mia),
di che tipo di jazz si tratta?

Jaco Pastorius è stato il bassista dei Weather Report; già molto apprezzato (per non dire osannato) nel 1976 pubblica l'album omonimo che passa alla storia...
In quest'album Jaco mostra quale può essere la "voce del basso" aprendo nuove prospettive espressive per il suo strumento.
L'album è proprio un caleidoscopio di queste possibilità; da brivido il pezzo solista con gli armonici (di cui ora non ricordo il titolo).. l'ho sentito per la prima volta a 15 anni (25 anni fa' Sigh) e non potevo credere alle mie orecchie.

Sono da sempre un appassionato di basso (lo strumento) e già ascoltavo bassisti di fama (su tutti Clarke) ma Jaco Pastorius ha proprio introdotto un fattore di scala nelle possibilità dello strumento.

Il CD in questione è IMPERDIBILE!!!!!

Ciao Davide

http://www.jacopastorius.com/default.asp

sondav ha scritto:

NicoRF ha scritto:Perdona l'ignoranza (la mia),
di che tipo di jazz si tratta?

Jaco Pastorius è stato il bassista dei Weather Report; già molto apprezzato (per non dire osannato) nel 1976 pubblica l'album omonimo che passa alla storia...
In quest'album Jaco mostra quale può essere la "voce del basso" aprendo nuove prospettive espressive per il suo strumento.
L'album è proprio un caleidoscopio di queste possibilità; da brivido il pezzo solista con gli armonici (di cui ora non ricordo il titolo).. l'ho sentito per la prima volta a 15 anni (25 anni fa' Sigh) e non potevo credere alle mie orecchie.

Sono da sempre un appassionato di basso (lo strumento) e già ascoltavo bassisti di fama (su tutti Clarke) ma Jaco Pastorius ha proprio introdotto un fattore di scala nelle possibilità dello strumento.

Il CD in questione è IMPERDIBILE!!!!!

Ciao Davide

http://www.jacopastorius.com/default.asp

Grazie

aaah... Petitt's Poly-Poxy... è stato l'hendrix del basso elettrico
http://it.wikipedia.org/wiki/Jaco_Pastorius
il suo disco "mistico" per me è "Essence featuring Jaco Pastorius - Last Flight Essence"

c'è solo di importazione giapponese e la proprietà dei diritti non ne permette la distribuzione e lo considera un bootleg. a chi gli piace la batteria... oltre che il basso naturalmente, qui si può anche ascoltare
http://soulfunkjazz.wordpress.com/2008/11/19/last-flight-essence-featuring-jaco-pastorius-1984/
più morbido e fusion (nel jazz l'ha lanciato praticamente lui con i weather report) nella raccolta postuma "punk jazz", tanto per farsi un'idea del suo eclettismo
http://www.artistdirect.com/nad/window/media/page/0,,4135830-8795144,00.html

dimenticavo il mitico "Jaco Pastorius & Big Band - Twins I & Ii Live In Japan 1982"

mauz ha scritto:dimenticavo il mitico "Jaco Pastorius & Big Band - Twins I & Ii Live In Japan 1982"

Twins I e II sono due album magnifici per molto tempo rintracciabili solo sul mercato giapponese (parlo degli LP). Per l'Europa uscì l'album singolo Invitation che raccoglieva solo estratti dei due dischi giapponesi. Col tempo e parecchi soldi sono riuscito a trovarli e naturalmente (ma non c'era da dubitare) si sentono mille volte meglio del disco europeo, con una dinamica ed un dettaglio (soprattutto nei pieni orchestrali) che sono difficilmente riscontrabili in dischi di quel periodo....Ma anche in CD sono imperdibili assolutamente!

che album!!!

andai a vederlo a firenze metà anni 80...(visto che vanno di moda stasera gli uso anch'io) dicevo"..."era talmente fatto che distese sul palco il basso e cominciò a rotolarsici sopra traduco: .... .... .... ...... ...

Ps
lo stimo lo stesso
.. .. .... .... ...

M-JJ ha scritto:andai a vederlo a firenze metà anni 80...(visto che vanno di moda stasera gli uso anch'io) dicevo"..."era talmente fatto che distese sul palco il basso e cominciò a rotolarsici sopra traduco: .... .... .... ...... ...

Ps
lo stimo lo stesso
.. .. .... .... ...

Era la tournèe con Kenwood Dennard alla batteria, Al Foster al sax e Delmar Brown alle tastiere. Lo andai a vedere al "PalaTenda a strisce" sulla Via Cristoforo Colombo, e almeno per la data romana, pur essendo visibilmente strafatto suonò in maniera assolutamente dignitosa. Oddio ad un certo punto ha scalzato il povero Dennard dalla batteria, e per dieci minuti ha suonato lui dietro i tamburi (direi anche bene) con un sorriso ebete. I concerti di Milano e Palermo invece furono funestati dalle sue intemperanze (a Milano ha scorrazzato per la città con i taxi e non si sapeva più dove fosse ecc....)
E' stato un genio, e la forza del suo genio è stata inversamente proporzionale alla sua incapacità di gestione della propria esistenza. Un uomo sfortunato e debole, che come sempre è stato usato e massacrato da irresponsabili che lo hanno portato alla rovina....

, grande l'uomo del tuo avatar.
ciao

Edoardo ha scritto:E' stato un genio, e la forza del suo genio è stata inversamente proporzionale alla sua incapacità di gestione della propria esistenza. Un uomo sfortunato e debole, che come sempre è stato usato e massacrato da irresponsabili che lo hanno portato alla rovina....

forse non si sfugge alla propria sorte. se poi si tratta di un uomo disturbato che dispone di un unico e grande talento meno ancora. almeno nell'arte mi pare che spesso funzioni così. sono molto riconoscente a queste persone perchè mi permettono di provare emozioni che con il buon senso sarebbero inavvicinabili. forse, se non fosse stato in cima alla classifica, se la sarebbe magari cavata meglio. di sicuro però non staremmo qui a parlare di lui. sfortunato non credo, la rissa l'avrà sicuramente provocata lui e questa è, per me, la sorte.

M-JJ ha scritto: , grande l'uomo del tuo avatar.
ciao

Bè non posso che contraccambiare

mauz ha scritto:

Edoardo ha scritto:E' stato un genio, e la forza del suo genio è stata inversamente proporzionale alla sua incapacità di gestione della propria esistenza. Un uomo sfortunato e debole, che come sempre è stato usato e massacrato da irresponsabili che lo hanno portato alla rovina....

forse non si sfugge alla propria sorte. se poi si tratta di un uomo disturbato che dispone di un unico e grande talento meno ancora. almeno nell'arte mi pare che spesso funzioni così. sono molto riconoscente a queste persone perchè mi permettono di provare emozioni che con il buon senso sarebbero inavvicinabili. forse, se non fosse stato in cima alla classifica, se la sarebbe magari cavata meglio. di sicuro però non staremmo qui a parlare di lui. sfortunato non credo, la rissa l'avrà sicuramente provocata lui e questa è, per me, la sorte.

Per questi personaggi, l'immersione nella loro arte è totale e assoluta. Non c'è spazio per altro, la mente si configura solo ed esclusivamente all'ottenimento di risultati artistici, alla necessità di sfamare in continuazione la propria voracità creativa. Miles diceva "devo cambiare, è come una maledizione", la sua esistenza è stata votata continuamente alla ricerca, all'esplorazione di territori sconosciuti vergini. Jaco non aveva interesse per altro se non la sua musica, non c'era nella sua testa la gestione della sua esistenza delle cose terrene (una famiglia , una casa, il controllo manageriale della attività professionale, la gestione del patrimonio accumulato). Per lui come per altri la manovrabilità da parte di altri senza scrupoli è facile. Irretiti dalla droga diventano pupazzi nelle mani altrui. In alcuni casi (Art Pepper, Mingus e in parte Monk con Pannonica De Rotschild) hanno la fortuna di trovare persone che nell'amarli li proteggono dai loro demoni, occupandosi delle cose terrene, e lasciandoli liberi di creare senza impedimenti, in altri (da Bud Powell, a Chet Baker, Billie Holiday, Charlie Parker ecc ecc) questo non avviene e per loro la fine e sempre troppo presto e dietro l'angolo.....
Ma la loro scia luminosa non si spegnerà.

Ahhhh
yesssss
Jaco Pastorius

sondav ha scritto:...da brivido il pezzo solista con gli armonici (di cui ora non ricordo il titolo).. l'ho sentito per la prima volta a 15 anni (25 anni fa' Sigh) e non potevo credere alle mie orecchie...

...si tratta del solo "Portrait of Tracy", contenuto nell'album Jaco Pastorius del 1976 (p.s. un'ottimo esercizio per la tendinite...)
In quell'anno Jaco uscì con ben 6 album, tra cui alcune collaborazioni con Al di Meola (The Land of the Midnight Sun), Pat Metheny (Bright Size Life), Joni Mitchell (Hejira), Weather Report (Black Market), il sopracitato "Jaco Pastorius" e un album con Paul Bley, una specie di improvvisazione lunga un'intero album in seguito titolata solamente "Jaco".
Cito tutto a memoria, perchè Jaco è stato ed è ancora, per certi versi, il mio eroe.
Furono in parecchi in quegli anni memorabili a non credere alle proprie orecchie, in pratica quest'uomo reinventò il linguaggio, il suono, il concetto ed il ruolo stesso di basso elettrico, relegato fino a quel tempo ad essere il classico strumento di accompagnamento.
Marcus Miller non staccò gli album di Jaco per mesi dal giradischi...
Fu amato ma nella sua vita fu anche molto solo... per tutti i curiosi vi rimando all'ottima biografia di Bill Milkowsky, tradotta anche in italiano.
Ciao!

mauz ha scritto:aaah... Petitt's Poly-Poxy... è stato l'hendrix del basso elettrico
http://it.wikipedia.org/wiki/Jaco_Pastorius
il suo disco "mistico" per me è "Essence featuring Jaco Pastorius - Last Flight Essence"

c'è solo di importazione giapponese e la proprietà dei diritti non ne permette la distribuzione e lo considera un bootleg. a chi gli piace la batteria... oltre che il basso naturalmente, qui si può anche ascoltare
http://soulfunkjazz.wordpress.com/2008/11/19/last-flight-essence-featuring-jaco-pastorius-1984/
più morbido e fusion (nel jazz l'ha lanciato praticamente lui con i weather report) nella raccolta postuma "punk jazz", tanto per farsi un'idea del suo eclettismo
http://www.artistdirect.com/nad/window/media/page/0,,4135830-8795144,00.html

difficile da recuperara l'ho trovato solo su Amazon.. non vedo l'ora che arrivi!

da andarci in trance