Re: Sostiene Bollani

Da Smanetton Mar 4 Ott 2011 - 7:58

Al di là che per me le Gymnopedies assolute le ha suonate Alessandra Celletti nel suo CD "Esoterik Satie",
nel guardare e sentire il programma, la mia attenzione è stata attratta dalla bellezza del pianoforte usato.
Sono andato nel sito del costruttore, Fazioli, e ho avuto il piacere di scoprire la sezione "Filosofia" in cui è spiegato ampiamente tutto il processo di costruzione.
http://www.fazioli.com/it/fazioli/filosofia
Molto interessante per conoscere un po' che cosa c'è "dietro a un suono".

P.S.
La scritta "Fazioli" sul lato del seriosissimo piano mi ha assai divertito. Al di là del fatto che è una bella e sicura tele-marchetta, trovo la cosa molto "moderna" e in linea con i marchi che campeggiano su tutti gli strumenti che si vedono nei concerti rock e pop.

Da Solomon Mar 4 Ott 2011 - 9:10

Smanetton ha scritto:Al di là che per me le Gymnopedies assolute le ha suonate Alessandra Celletti nel suo CD "Esoterik Satie",
nel guardare e sentire il programma, la mia attenzione è stata attratta dalla bellezza del pianoforte usato.
Sono andato nel sito del costruttore, Fazioli, e ho avuto il piacere di scoprire la sezione "Filosofia" in cui è spiegato ampiamente tutto il processo di costruzione.
http://www.fazioli.com/it/fazioli/filosofia
Molto interessante per conoscere un po' che cosa c'è "dietro a un suono".

P.S.
La scritta "Fazioli" sul lato del seriosissimo piano mi ha assai divertito. Al di là del fatto che è una bella e sicura tele-marchetta, trovo la cosa molto "moderna" e in linea con i marchi che campeggiano su tutti gli strumenti che si vedono nei concerti rock e pop.

Sostengo anche io in maniera assoluta lo splendore acustico del Fazioli, usato anche da Herbie Hancock e dal Tingvall Trio. Un sogno.

Invece da spezzoni visti sul tubo, non sostengo Bollani ed il suo show. Almeno non nei siparietti. La versione di 4'33" la trovo ridicolizzata, nel tentativo di farlo diventare un siparietto comico alla "zelig" (programma che non apprezzo). Questo bisogno di intrattenere la gente facendola sorridere non lo capisco, sembra sempre che tutti debbano scappare dai momenti preziosi di intelligenza, o di pensiero, o riflessione. Avrei preferito una versione di 4.33 più seria, senza bisogno di fare "lazzi e vezzi", senza dover svuotare qualcosa di sensato e riempirlo del solito banale insensato.

A parte tutto questo, sostengo Petrella, da cui ancora aspetto un album di puro sound e profondità, qualcosa tra la cover di Deborah's Theme ed il suo bellissimo intervento in Sea Song di Roberto Gatto.

Ed in coda, sostengo Servillo, i suoi Lazzi e Vezzi, sono molto seri. Wink