Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
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Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
Chiariamolo subito: il T-Amp suona a partire da 20 Hz, solamente che mentre la risposta del livello sonoro è lineare fino a un certo valore, con le frequenze più basse ha un picco calante non indifferente. Per cui, la pressione sonora delle frequenza inferiori a quel certo valore sarà via via minore man mano che ci avviciniamo ai 20 Hz. Basterà alzare il volume per sentirle, ma di conseguenza i medio-alti saranno ben più presenti, con un discreto spostamento dello spettro sonoro percepito dall'ascoltatore.
Ecco che per riportare questo spettro sonoro nello spazio giusto serve un subwoofer amplificato, che si occuperà di suonare SOLO quelle frequenze che mettono più in difficoltà il T-Amp (e a volume correttamente tarato), porterà il giusto livello sonoro anche a quelle frequenze più basse che richiedono quella spinta (energia) in più che il povero T-Amp, da solo, non riesce a dare.
Quindi? La botta nello stomaco il T-Amp non la dà, ma il sub amplificato sì. E dove le prende quelle frequenze? O dal T-Amp stesso, visto che è un amplificatore Hi-Fi "completo" (20 Hz - 20 KHz), oppure, come nel caso di un sub amplificato, direttamente dalla sorgente mediante cavetti RCA, così bypassa completamente il T-Amp e il segnale ai diffusori è perfettamente integro).
In entrambi i casi, con o senza il sub collegato direttamente alla sorgente, si ottengono le frequenze basse al volume desiderato. Certo, con il sub connesso direttamente alla sorgente i vantaggi sono evidenti, ma non dimentichiamo la cosa più importante di questo discorso, che il buon Ferdinando mi ha permesso di sottolineare: il T-Amp suona tutte le frequenze.
Ecco la prova che avvalora la mia tesi:
http://www.michael.mardis.com/sonic/measure/5066-freq.html
dove si vede, in rosso ("stock") la risposta in frequenza del T-Amp originario e in verde quella del chip modificato. Il T-Amp originario comincia a "perdere colpi" ai 80 Hz, con un picco deciso sotto i 50 Hz (a 40 Hz siamo a -3 db), ma come si vede arriva a riprodurre fino a 10 Hz, anche se con una riduzione di ben -9 db (ricordo che 3 db in meno equivalgono a un dimezzamento del volume percepito).
Alla pagina seguente altre misurazioni e vari chip in classe T modificati a confronto:
http://www.michael.mardis.com/sonic/measure/default.html
Spero con questo post di avere smentito il luogo comune più fastidioso che si sente a proposito del T-Amp originale!
Ecco che per riportare questo spettro sonoro nello spazio giusto serve un subwoofer amplificato, che si occuperà di suonare SOLO quelle frequenze che mettono più in difficoltà il T-Amp (e a volume correttamente tarato), porterà il giusto livello sonoro anche a quelle frequenze più basse che richiedono quella spinta (energia) in più che il povero T-Amp, da solo, non riesce a dare.
Quindi? La botta nello stomaco il T-Amp non la dà, ma il sub amplificato sì. E dove le prende quelle frequenze? O dal T-Amp stesso, visto che è un amplificatore Hi-Fi "completo" (20 Hz - 20 KHz), oppure, come nel caso di un sub amplificato, direttamente dalla sorgente mediante cavetti RCA, così bypassa completamente il T-Amp e il segnale ai diffusori è perfettamente integro).
In entrambi i casi, con o senza il sub collegato direttamente alla sorgente, si ottengono le frequenze basse al volume desiderato. Certo, con il sub connesso direttamente alla sorgente i vantaggi sono evidenti, ma non dimentichiamo la cosa più importante di questo discorso, che il buon Ferdinando mi ha permesso di sottolineare: il T-Amp suona tutte le frequenze.
Ecco la prova che avvalora la mia tesi:
http://www.michael.mardis.com/sonic/measure/5066-freq.html
dove si vede, in rosso ("stock") la risposta in frequenza del T-Amp originario e in verde quella del chip modificato. Il T-Amp originario comincia a "perdere colpi" ai 80 Hz, con un picco deciso sotto i 50 Hz (a 40 Hz siamo a -3 db), ma come si vede arriva a riprodurre fino a 10 Hz, anche se con una riduzione di ben -9 db (ricordo che 3 db in meno equivalgono a un dimezzamento del volume percepito).
Alla pagina seguente altre misurazioni e vari chip in classe T modificati a confronto:
http://www.michael.mardis.com/sonic/measure/default.html
Spero con questo post di avere smentito il luogo comune più fastidioso che si sente a proposito del T-Amp originale!
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Re: Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
Ciao.
I grafici che hai citato, nonché i commenti apposti ad essi da Michael Mardis, semmai confermano che non si tratta di un luogo comune, ma della realtà.
Precisiamo: non è il chip 2024 che ha il vuoto sui bassi, ma il Sonic T-amp. Il valore dei condensatori di entrata, non rispondente alle specifiche Tripath, causa quell'abbassamento della curva sulle basse frequenze, che può essere completamente risolto (vedi la curva verde?) mediante sostituzione degli stessi condensatori (se leggi dettagliatamente l'interessantissimo sito cui facevi riferimento, lo troverai scritto in modo molto più competente di come qui l'ho rozzamente descritto io).
Prima di acquistare un subwoofer amplificato (con il quale peraltro si deve avere la fortuna di "indovinare" un felice accoppiamento con l'acustica delle casse preesistenti), risulterebbe a mio avviso più economico e più "audiophile" correggere questa curva dei bassi deficitaria direttamente all'origine... o con una modifica (economica, basta saperla fare - o avere l'amico che ce la fa!) sui Sonic T-amp, oppure acquistando amplificatori sempre basati sul 2024, tipo il Trends, il Sonic Super T-amp o altri, che avendo i condensatori di ingresso di corretto valore, permettono al 2024 di lavorare ottimamente anche sulla parte bassa della gamma audio.
A conferma, vedi infatti anche questo grafico dal solito sito:
http://www.michael.mardis.com/sonic/measure/combined-freq.html
a parte l'amp6, il quale ha un chip diverso (il 2020), gli altri tre hanno tutti il 2024... e fra essi solo il Sonic T-amp (curva rossa) presenta il calo sui bassi.
Ciao. Luca.
I grafici che hai citato, nonché i commenti apposti ad essi da Michael Mardis, semmai confermano che non si tratta di un luogo comune, ma della realtà.
Precisiamo: non è il chip 2024 che ha il vuoto sui bassi, ma il Sonic T-amp. Il valore dei condensatori di entrata, non rispondente alle specifiche Tripath, causa quell'abbassamento della curva sulle basse frequenze, che può essere completamente risolto (vedi la curva verde?) mediante sostituzione degli stessi condensatori (se leggi dettagliatamente l'interessantissimo sito cui facevi riferimento, lo troverai scritto in modo molto più competente di come qui l'ho rozzamente descritto io).
Prima di acquistare un subwoofer amplificato (con il quale peraltro si deve avere la fortuna di "indovinare" un felice accoppiamento con l'acustica delle casse preesistenti), risulterebbe a mio avviso più economico e più "audiophile" correggere questa curva dei bassi deficitaria direttamente all'origine... o con una modifica (economica, basta saperla fare - o avere l'amico che ce la fa!) sui Sonic T-amp, oppure acquistando amplificatori sempre basati sul 2024, tipo il Trends, il Sonic Super T-amp o altri, che avendo i condensatori di ingresso di corretto valore, permettono al 2024 di lavorare ottimamente anche sulla parte bassa della gamma audio.
A conferma, vedi infatti anche questo grafico dal solito sito:
http://www.michael.mardis.com/sonic/measure/combined-freq.html
a parte l'amp6, il quale ha un chip diverso (il 2020), gli altri tre hanno tutti il 2024... e fra essi solo il Sonic T-amp (curva rossa) presenta il calo sui bassi.
Ciao. Luca.
pallapippo- Membro classe oro
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finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
pallapippo ha scritto:I grafici che hai citato, nonché i commenti apposti ad essi da Michael Mardis, semmai confermano che non si tratta di un luogo comune, ma della realtà.
Il luogo comune che intendo sfatare è quello che spesso si sente che cioè "il T-Amp non riproduce le basse frequenze", come se non coprisse l'intero spettro di frequenze udibili (in teoria). In realtà l'amplificatore T-Amp è un amplificatore "completo", copre cioè il full-range da 20 Hz a 20 KHz.
Precisiamo: non è il chip 2024 che ha il vuoto sui bassi, ma il Sonic T-amp. Il valore dei condensatori di entrata, non rispondente alle specifiche Tripath, causa quell'abbassamento della curva sulle basse frequenze, che può essere completamente risolto (vedi la curva verde?) mediante sostituzione degli stessi condensatori (se leggi dettagliatamente l'interessantissimo sito cui facevi riferimento, lo troverai scritto in modo molto più competente di come qui l'ho rozzamente descritto io).
Decisamente sì! Non l'ho sottolineato, ma pensavo fosse chiaro che il chip TA-2024 non ha questo limite di per sè, ma è l'implementazione della SonicImpact su questo amplificatore il collo di bottiglia, proprio per le cause che tu descrivi.
Prima di acquistare un subwoofer amplificato (con il quale peraltro si deve avere la fortuna di "indovinare" un felice accoppiamento con l'acustica delle casse preesistenti), risulterebbe a mio avviso più economico e più "audiophile" correggere questa curva dei bassi deficitaria direttamente all'origine... o con una modifica (economica, basta saperla fare - o avere l'amico che ce la fa!) sui Sonic T-amp, oppure acquistando amplificatori sempre basati sul 2024, tipo il Trends, il Sonic Super T-amp o altri, che avendo i condensatori di ingresso di corretto valore, permettono al 2024 di lavorare ottimamente anche sulla parte bassa della gamma audio.
Se uno non volesse apportare modifiche all'amplificatore, però un sub amplificato per tarato (e mai esuberante!) può colmare il "vuoto" in basso del T-Amp. Anche se modifichi, infatti, i condensatori, avresti comunque il limite, di fatto, della bassa potenza di questo ampli, mancanza di potenza che proprio in basso si fa sentire.
Ecco quindi che un sub amplficato mette una pezza a entrambi i problemi (di cui solo uno correggibile modificando il T-Amp con la sostituzione dei condensatori).
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Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
Il vero problema da superare, a mio parere, è la fatica d'ascolto: dopo un paio di ore di musica, il T-Amp inizia a manifestare questo tratto. La colpa non è del chip, ma della scheda della Sonic Impact che non è proprio il massimo della qualità. La " Fenice 20 ", invece, oltre a risolvere il problema del basso, rende il suono dolce e riposante.
filo5847- Appassionato
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Philips Dvd Sacd; Panasonic Dvd audio; Dvd Amstrad. Marantz 63; Fenice 20; Dayton A 100a; Marantz sintoampli vintage;Ampli in classe T con chip Texas instrument da 140 watt 4 ohm. Casse Klipsch RF10; Mosscade 502; Wharfedale Moviestar; Audio-video Philips con canale centrale Klipsch serie RF. Sonus Faber Minima FM2
Re: Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
Ma tecnicamente a cosa sarebbe dovuta questa "fatica di ascolto"? Io con il mio T-Amp non la avverto... Forse è solo un certa asprezza delle medio-alte frequenze che il nostro cervello coglie? Non so... Forse merito anche del mio sub, ma io non mi stanco per niente. E devo aggiungere che ascolto a livelli di volume elevati.
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Luoghi comuni da smentire....
E' un problema che può manifestarsi, in particolare, con alcuni diffusori. Le Snell KII, ad esempio, diffusori che utilizzo da molti anni, hanno un registro acuto molto analitico, trasparente e introspettivo. In una situazione del genere il T-Amp può generare un suono un poco affaticante. Con le Jamo, invece, casse meno introspettive delle Snell, il problema non si manifesta. Comunque, la cosa è stata, tempo fa, segnalata dallo stesso Cadeddu.
filo5847- Appassionato
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Re: Luoghi comuni da smentire: è vero che il T-Amp non riproduce le basse frequenze?
La fatica d'ascolto (avvertibile dopo un paio d'ore con il T-amp) con il Trends TA-10.1 è completamente sparita e l'asprezza dei medio-acuti del T-amp con alcuni brani, lascia il posto a suoni ancora più trasparenti e a volte più caldi.
Io avevo da un anno il T-amp e l'ho apprezzato da subito come la maggior parte degli audiofili, ma passando al Trends ho avvertito le differenze acustiche.
Provare per credere.....
Antonio
Io avevo da un anno il T-amp e l'ho apprezzato da subito come la maggior parte degli audiofili, ma passando al Trends ho avvertito le differenze acustiche.
Provare per credere.....
Antonio
ANTONIO55- Appassionato
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