Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
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Biagio De Simone
RAMONE67
grunter
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Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Ciao a tutti.
Sebbene con un notevole ritardo mi sento in dovere di dire qualcosa sugli ascolti che abbiamo fatto lo scorso martedi pomeriggio a casa mia in compagnia di Menestrello e di un nostro amico comune.
Avevamo troppa carne al fuoco e poco tempo a disposizione, ragione per cui ho potuto ricavare solo delle impressioni sommarie e nulla più.
Elenchiamo il materiale a disposizione: Jkdac32 (mio), Eastern Electric Minimax con opamp LM47910/20 al posto degli originali e interfaccia Hiface (di Menestrello), Schiit Bifrost, Rein Audio Xdac, Anedio U2 e Stello U3 (di Lorenzo).
Premesso nella mia stanza di ascolto (mansarda con soffitto a scendere) dovrei cercare di correggere un certo eccesso di gamma bassa (rilevato dai miei ospiti e che io condivido) ci siamo dedicati, come primo aspetto, a stabilire se l'impressione che Sergio aveva avuto a casa sua si ripeteva anche da me, e cioè se il Minimax suonava meglio con o senza pre. Le differenze non sono marcatissime (mentre a casa sua con il CJ sembra di si) ma in assenza del pre ci è sembrato che il suono fosse più pulito e preciso. Ripeto che si tratta di differenze minime, ma il fatto che comunque senza pre non si perda può far risparmiare qualche soldo.
Poi ci siamo dedicati, tenendo fermo il minimax, alle varie interfacce (avevamo lo splendido cavo digitale coassiale neutral cable di Lorenzo).
L'hiface mi sembra quella con la maggior quantità di alti, ma al tempo stesso questi alti non sono altrettanto precisi come nelle altre due interfacce. Nel complesso per quello che costa fa egregiamente il suo compito.
Lo stello è forse quello con gli alti più raffinati (Marco a me non è sembrato affatto esaltare le alte frequenze, l'hiface si ma lo Stello no) e con un'ottima timbrica sui vari strumenti. Al tempo stesso l'ho trovato un pò troppo chiuso come scena, la musica mi è sembrata più stretta tra le casse che non con le altre due interfacce.
L'anedio, nell'insieme, è quello che più mi è piaciuto dei tre: molto preciso e lineare, con una dinamica imho superiore allo Stello e una scena più ampia. Forse perde qualcosa sulle medio alte in termini di qualità (rispetto allo Stello) ma nell'insieme lo trovo più equilibrato. La cosa che mi lascia dubbioso è che tutte e tre queste interfacce siano alimentate tramite usb. Visto il costo secondo me sia lo Stello che l'Anedio avrebbero dovute essere più curate in questo aspetto. A me non serve ma sarei curioso di sentire il Jkdac mkIII che al contrario usa una batteria LifePo e dunque ha una alimentazione molto pulita, dovessi scegliere un'interfaccia vorrei sentire anche lui.
Veniamo ai dac.
Il Minimax è stato il mio primo amore (benchè non l'abbia mai avuto ma solo perchè non ho trovato un buon usato come invece ha fatto Sergio) e gli ho ritrovato tutti quegli aspetti che mi sono piaciuti a suo tempo. Forse non proprio neutro ma molto coinvolgente, una impostazione (che con questi opamp è anche più accentuata che non con quelli usati nel mm di Marco) leggermente loudness, con le medie un pelo arretrate, delle alte molto estese e fluide, dei bassi corposi. Forse i bassi sono l'aspetto che mi convince meno del mm, sarà anche per l'ambiente o per le mie casse, ma tendevano ad essere un pelo lunghi. Comunque sto cercando il pelo nell'uovo, ottimo acquisto che se avessi trovato a suo tempo avrei fatto anche io. Il Minimax è come una bella bionda prosperosa (tipo quella della pubblicità della Peroni ricordate)... è difficile dirgli di no.
Abbiamo poi ascoltato il Rein Audio xdac, si tratta di un dac dall'impostazione tendente al pro, nel senso che è molto preciso in alto e tende a mettere in evidenza tutti i dettagli. In questo un pò mi ricorda l'Rme Adi 2 anche se hanno caratteri un pò diversi. Il Rein ha una ottima dinamica (forse la migliore tra i dac che abbiamo ascoltato) e un buon corpo (come faceva notare Sergio è molto adatto al Rock). L'unico aspetto che non mi va giù è la gamma medioalta che trovo piuttosto dura, spigolosa. Con certi brani mi crea un pò di fatica di ascolto e per questo motivo non lo sceglierei mai nonostante abbia dei bei pregi. Mi diceva Lorenzo che uscendo in bilanciato la cosa migliora di molto, purtroppo non ho potuto provarlo in questo modo perchè i riduttori xlr/rca che ha sui suoi cavi (bellissimi a vedersi, sarei stato molto curioso di poterli provare) sono talmente ingombranti che non riuscivo ad attaccarli alle mie rca che sono tra loro troppo ravvicinate.
Veniamo allo Schiit Bifrost, questo è un dac di cui approfondirei volentieri la conoscenza. Nonostante sembri piuttosto imballato sulle basse (da proprio l'impressione di un motore che ha bisogno di rodaggio) ha una gamma media veramente notevole, delle voci femminili notevoli. Inoltre è estremamente preciso sulle alte senza però cadere nella spigolosità che trovo al Rein Audio. Ha cioè una impostazione che, se il basso si scioglie un pò, mi intriga parecchio. Lorenzo mi diceva che gli ha ricordato il jkdac32, ed in effetti come gamma media lo ricorda molto, sarà per questo che mi piace.
Il jkdac32 lo lascio da ultimo, perchè sono di parte ed è il dac, tra quelli che ho ascoltato io, che preferisco: neutro, lineare, senza sbavature ne eccessi. Da l'impressione di non metterci niente di suo e di riprodurre quello che è inciso e basta. Oltretutto il fatto di avere sola l'ingresso usb e fatto molto bene rende inutili i trasporti. Per me questo è l'ideale ma capisco che ad altri possa far comodo anche avere altri ingressi per attacarci più oggetti.
Sebbene con un notevole ritardo mi sento in dovere di dire qualcosa sugli ascolti che abbiamo fatto lo scorso martedi pomeriggio a casa mia in compagnia di Menestrello e di un nostro amico comune.
Avevamo troppa carne al fuoco e poco tempo a disposizione, ragione per cui ho potuto ricavare solo delle impressioni sommarie e nulla più.
Elenchiamo il materiale a disposizione: Jkdac32 (mio), Eastern Electric Minimax con opamp LM47910/20 al posto degli originali e interfaccia Hiface (di Menestrello), Schiit Bifrost, Rein Audio Xdac, Anedio U2 e Stello U3 (di Lorenzo).
Premesso nella mia stanza di ascolto (mansarda con soffitto a scendere) dovrei cercare di correggere un certo eccesso di gamma bassa (rilevato dai miei ospiti e che io condivido) ci siamo dedicati, come primo aspetto, a stabilire se l'impressione che Sergio aveva avuto a casa sua si ripeteva anche da me, e cioè se il Minimax suonava meglio con o senza pre. Le differenze non sono marcatissime (mentre a casa sua con il CJ sembra di si) ma in assenza del pre ci è sembrato che il suono fosse più pulito e preciso. Ripeto che si tratta di differenze minime, ma il fatto che comunque senza pre non si perda può far risparmiare qualche soldo.
Poi ci siamo dedicati, tenendo fermo il minimax, alle varie interfacce (avevamo lo splendido cavo digitale coassiale neutral cable di Lorenzo).
L'hiface mi sembra quella con la maggior quantità di alti, ma al tempo stesso questi alti non sono altrettanto precisi come nelle altre due interfacce. Nel complesso per quello che costa fa egregiamente il suo compito.
Lo stello è forse quello con gli alti più raffinati (Marco a me non è sembrato affatto esaltare le alte frequenze, l'hiface si ma lo Stello no) e con un'ottima timbrica sui vari strumenti. Al tempo stesso l'ho trovato un pò troppo chiuso come scena, la musica mi è sembrata più stretta tra le casse che non con le altre due interfacce.
L'anedio, nell'insieme, è quello che più mi è piaciuto dei tre: molto preciso e lineare, con una dinamica imho superiore allo Stello e una scena più ampia. Forse perde qualcosa sulle medio alte in termini di qualità (rispetto allo Stello) ma nell'insieme lo trovo più equilibrato. La cosa che mi lascia dubbioso è che tutte e tre queste interfacce siano alimentate tramite usb. Visto il costo secondo me sia lo Stello che l'Anedio avrebbero dovute essere più curate in questo aspetto. A me non serve ma sarei curioso di sentire il Jkdac mkIII che al contrario usa una batteria LifePo e dunque ha una alimentazione molto pulita, dovessi scegliere un'interfaccia vorrei sentire anche lui.
Veniamo ai dac.
Il Minimax è stato il mio primo amore (benchè non l'abbia mai avuto ma solo perchè non ho trovato un buon usato come invece ha fatto Sergio) e gli ho ritrovato tutti quegli aspetti che mi sono piaciuti a suo tempo. Forse non proprio neutro ma molto coinvolgente, una impostazione (che con questi opamp è anche più accentuata che non con quelli usati nel mm di Marco) leggermente loudness, con le medie un pelo arretrate, delle alte molto estese e fluide, dei bassi corposi. Forse i bassi sono l'aspetto che mi convince meno del mm, sarà anche per l'ambiente o per le mie casse, ma tendevano ad essere un pelo lunghi. Comunque sto cercando il pelo nell'uovo, ottimo acquisto che se avessi trovato a suo tempo avrei fatto anche io. Il Minimax è come una bella bionda prosperosa (tipo quella della pubblicità della Peroni ricordate)... è difficile dirgli di no.
Abbiamo poi ascoltato il Rein Audio xdac, si tratta di un dac dall'impostazione tendente al pro, nel senso che è molto preciso in alto e tende a mettere in evidenza tutti i dettagli. In questo un pò mi ricorda l'Rme Adi 2 anche se hanno caratteri un pò diversi. Il Rein ha una ottima dinamica (forse la migliore tra i dac che abbiamo ascoltato) e un buon corpo (come faceva notare Sergio è molto adatto al Rock). L'unico aspetto che non mi va giù è la gamma medioalta che trovo piuttosto dura, spigolosa. Con certi brani mi crea un pò di fatica di ascolto e per questo motivo non lo sceglierei mai nonostante abbia dei bei pregi. Mi diceva Lorenzo che uscendo in bilanciato la cosa migliora di molto, purtroppo non ho potuto provarlo in questo modo perchè i riduttori xlr/rca che ha sui suoi cavi (bellissimi a vedersi, sarei stato molto curioso di poterli provare) sono talmente ingombranti che non riuscivo ad attaccarli alle mie rca che sono tra loro troppo ravvicinate.
Veniamo allo Schiit Bifrost, questo è un dac di cui approfondirei volentieri la conoscenza. Nonostante sembri piuttosto imballato sulle basse (da proprio l'impressione di un motore che ha bisogno di rodaggio) ha una gamma media veramente notevole, delle voci femminili notevoli. Inoltre è estremamente preciso sulle alte senza però cadere nella spigolosità che trovo al Rein Audio. Ha cioè una impostazione che, se il basso si scioglie un pò, mi intriga parecchio. Lorenzo mi diceva che gli ha ricordato il jkdac32, ed in effetti come gamma media lo ricorda molto, sarà per questo che mi piace.
Il jkdac32 lo lascio da ultimo, perchè sono di parte ed è il dac, tra quelli che ho ascoltato io, che preferisco: neutro, lineare, senza sbavature ne eccessi. Da l'impressione di non metterci niente di suo e di riprodurre quello che è inciso e basta. Oltretutto il fatto di avere sola l'ingresso usb e fatto molto bene rende inutili i trasporti. Per me questo è l'ideale ma capisco che ad altri possa far comodo anche avere altri ingressi per attacarci più oggetti.
grunter- Membro classe argento
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Interessante, anche se l'unico che ho sentito nominare è il minimax. Gli altri mi sono del tutto sconosciuti. Sembra quasi che fabbricare un dac orami sia diventato facile come per i cavi.
Ormai la proliferazione è incontrollata.
Ormai la proliferazione è incontrollata.
RAMONE67- Membro classe bronzo
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Bene Federico, quindi JKdac32, e passa il pensiero. Effettivamente stanno cominciando a diventare troppi questi dac, ai quali bisogna aggiungere ormai i numerosi trasporti.
Ultimamente ho fatto un esperienza che può essere illuminante, con un dac di un mio amico che era stato accantonato da un anno, perchè al confronto di altri anche più economici, denunciava chiaramente qualche problema ( non ci piaceva).
Eppure il processore un Asahi kasei Microsystems, ci aveva fatto sperare in prestazioni migliori di quelle che invece avevamo riscontrato.
Quindi dopo un anno d'oblio l'amico si è deciso a ritirare fuori la scatolina, sventrandola quasi completamente, e privandola di tutto ciò che non era necessario, tipo l'uscita cuffia e qualche altro controllo non indispensabile, visto che si trattava di un prodotto di derivazione prosumer, ma in ambito casalingo effettivamente tanta roba non serviva.
Quindi, recuperata la sola parte con il processore e tutta la scheda inerente, scollegato lo stadio d'uscita, ricollegato ad uno a valvole di sua costruzione, e ad una alimentazione sempre home made di qualità, in sostituzione dell'originale stile telefonino, abbiamo potuto godere delle potenzialità del AKM, che un anno prima avevamo dato per spacciato. e non c'è stata storia neanche per nuovi contendenti dal costo molto superiore ma che non avevano subito trattamenti energizzanti.
Peccato che io non abbia le stesse capacità dell'amico possessore di questo oggetto meraviglioso, che purtroppo non producono più, ma se mi dovesse capitare l'occasione di trovarne uno usato a buon prezzo, probabilmente non me lo faro scappare, sperando nella buona volontà dell'amico, nel mettermi a disposizione la sua sapienza per fare la stessa modifica.
Questo per dire che hai ragione nel dire che queste scatolette stanno diventando troppe e forse si cambiano troppo velocemente, senza sapere che magari in casa abbiamo un ottima base per un progetto diy, che difficilmente suonerà peggio, se si fanno le cose come si deve, dell' ultima scatoletta comprata a caro prezzo solo per desiderio di novità, ma che poi alla fine avrà sempre qualche motivo per non soddisfarci completamente, a meno che non si sia cominciata la carriera di recensori, allora potrei anche capire.
Poi una domanda che mi faccio partendo da quello che hai scritto tu, ma noi andiamo cercando il suono reale, ho quello che ci piace, che non sempre secondo me corrispondono, ogni componente secondo me ha un suo suono, mentre la realtà dovrebbe essere unica, e invece non è così.
Mi spiego, ho avuto un pre che pensavo mi soddisfacesse in pieno, fino a quando non ne ho provato un altro che mi è piaciuto molto di più. perchè prima pensavo che il mio pre suonava in modo reale per poi cambiare idea ascoltando il nuovo pre.
E aggiungo il fatto che il secondo mi è piaciuto di più, vuol dire che è necessariamente è quello che si avvicina di più alla realtà?
Lo so ho poche idee ma in compenso ben confuse.
Ultimamente ho fatto un esperienza che può essere illuminante, con un dac di un mio amico che era stato accantonato da un anno, perchè al confronto di altri anche più economici, denunciava chiaramente qualche problema ( non ci piaceva).
Eppure il processore un Asahi kasei Microsystems, ci aveva fatto sperare in prestazioni migliori di quelle che invece avevamo riscontrato.
Quindi dopo un anno d'oblio l'amico si è deciso a ritirare fuori la scatolina, sventrandola quasi completamente, e privandola di tutto ciò che non era necessario, tipo l'uscita cuffia e qualche altro controllo non indispensabile, visto che si trattava di un prodotto di derivazione prosumer, ma in ambito casalingo effettivamente tanta roba non serviva.
Quindi, recuperata la sola parte con il processore e tutta la scheda inerente, scollegato lo stadio d'uscita, ricollegato ad uno a valvole di sua costruzione, e ad una alimentazione sempre home made di qualità, in sostituzione dell'originale stile telefonino, abbiamo potuto godere delle potenzialità del AKM, che un anno prima avevamo dato per spacciato. e non c'è stata storia neanche per nuovi contendenti dal costo molto superiore ma che non avevano subito trattamenti energizzanti.
Peccato che io non abbia le stesse capacità dell'amico possessore di questo oggetto meraviglioso, che purtroppo non producono più, ma se mi dovesse capitare l'occasione di trovarne uno usato a buon prezzo, probabilmente non me lo faro scappare, sperando nella buona volontà dell'amico, nel mettermi a disposizione la sua sapienza per fare la stessa modifica.
Questo per dire che hai ragione nel dire che queste scatolette stanno diventando troppe e forse si cambiano troppo velocemente, senza sapere che magari in casa abbiamo un ottima base per un progetto diy, che difficilmente suonerà peggio, se si fanno le cose come si deve, dell' ultima scatoletta comprata a caro prezzo solo per desiderio di novità, ma che poi alla fine avrà sempre qualche motivo per non soddisfarci completamente, a meno che non si sia cominciata la carriera di recensori, allora potrei anche capire.
Poi una domanda che mi faccio partendo da quello che hai scritto tu, ma noi andiamo cercando il suono reale, ho quello che ci piace, che non sempre secondo me corrispondono, ogni componente secondo me ha un suo suono, mentre la realtà dovrebbe essere unica, e invece non è così.
Mi spiego, ho avuto un pre che pensavo mi soddisfacesse in pieno, fino a quando non ne ho provato un altro che mi è piaciuto molto di più. perchè prima pensavo che il mio pre suonava in modo reale per poi cambiare idea ascoltando il nuovo pre.
E aggiungo il fatto che il secondo mi è piaciuto di più, vuol dire che è necessariamente è quello che si avvicina di più alla realtà?
Lo so ho poche idee ma in compenso ben confuse.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Ciao Biagio, il caso del dac dimenticato, poi stravolto e ora veramente ben suonante è l'ennesimo esempio del fatto che in un dac il chip della conversione d/a è sì il fulcro ma non è più importante del resto dell'implementazione, anzi.
Per quanto mi riguarda io cerco il suono che mi piace, anche perchè come si fa a stabilire qual è il più reale?
Nel caso del mio dac mi piace la sua neutralità, ma forse dipende anche dal fatto che ad esempio le casse sono molto estese sia sulle alte che sulle basse e dunque una sorgente neutra ci si sposa bene.
Per quanto mi riguarda io cerco il suono che mi piace, anche perchè come si fa a stabilire qual è il più reale?
Nel caso del mio dac mi piace la sua neutralità, ma forse dipende anche dal fatto che ad esempio le casse sono molto estese sia sulle alte che sulle basse e dunque una sorgente neutra ci si sposa bene.
grunter- Membro classe argento
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
concordo precisamente , nel senso che ho paura che è quello che succede in genere.
Si sceglie quello che più piace, che non necessariamente deve essere il più fedele alla realtà.
Si sceglie quello che più piace, che non necessariamente deve essere il più fedele alla realtà.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Mi rendo conto solo ora che il mio titolo può essere frainteso. Io non mi sto lamentando del fatto che i dac oggi giorno spuntano come funghi (alla fine questo può portare si un pò di confusione ma alla fin fine dovrebbe garantire maggiore concorrenza e dunque anche un livellamento in alto della qualità) ma del fatto che ho avuto un bel pò di roba da sentire e troppo poco tempo per ascoltarla.
grunter- Membro classe argento
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Se ti riferisci a me, non ti avevo frainteso. Era un mio commento personale a fronte dei dac che hai ascoltato, a me, ripeto, quasi del tutto sconosciuti.grunter ha scritto:Mi rendo conto solo ora che il mio titolo può essere frainteso. Io non mi sto lamentando del fatto che i dac oggi giorno spuntano come funghi (alla fine questo può portare si un pò di confusione ma alla fin fine dovrebbe garantire maggiore concorrenza e dunque anche un livellamento in alto della qualità) ma del fatto che ho avuto un bel pò di roba da sentire e troppo poco tempo per ascoltarla.
Circa 6-7 anni fa, quando comprai il mio primo dac, l'assortimento era decisamente più limitato e francamente, inmho, era un bene, perchè almeno ci si sapeva orientare. Ora, sarà anche vero che i prezzi d'un buon dac sono calati, ma è una vera e propria giungla di proposte d'ogni genere. Mi piacerebbe sapere dagli esperti del forum se davvero è così facile costruire un dac.
Ultima modifica di RAMONE67 il Sab 3 Mar 2012 - 23:53 - modificato 1 volta.
RAMONE67- Membro classe bronzo
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Una cosa credo sia certa...oggi tutto è marketing e fa mercato.Ovunque,in qualunque settore,c'è saturazione.....restando in certi limiti(al di là del disorientamento vero e prorprio)diventa "un gioco"l'ascolto di qualcosa di ipoteticamente nuovo e,se si può dire,...qualcosa che si avvicini il più posiibile alla tua idea di nirvana.....anche se ho l'idea che,alla fine,il fantomatico"nirvana"assomiglia molto alle donne dalle belle ciglia,tutti lo vogliono ma nessuno lo pigliaRAMONE67 ha scritto:Se ti riferisci a me, non ti avevo frainteso. Era un mio commento personale a fronte dei dac che hai ascoltato, a me quasi, ripeto, quasi del tutto sconosciuti.
Circa 6-7 anni fa, quando comprai il mio primo dac, l'assortimento era decisamente più limitato e francamente, inmho, era un bene, perchè almeno ci si sapeva orientare. Ora, sarà anche vero che i prezzi d'un buon dac sono calari, ma è una vera e propria giungla di proposte d'ogni genere. Mi piacerebbe sapere dagli esperti del forum se davvero è così facile costruire un dac.
lorenzo mordini- Membro di riguardo
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Impianto : ...aiuto!
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Molto facile che l'aumento dell'offerta di dac sia legato al fatto che la liquida é l'ascolto da pc sono in crescita, domanda e offerta insomma, qualcosa che esisteva ben prima del marketing.
adicenter- Membro classe argento
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
è vero quello che dici,come è vero anche che prima l'offerta era più che sufficiente a soddisfare la domanda....oggi non ti dico che sia l'opposto ma quasi......loro che ci hanno fatto credere di poter chiedere di più e noi che chiediamo senza sapere precisamente cosa.......e forse è proprio li che vive lo sbaglioadicenter ha scritto:Molto facile che l'aumento dell'offerta di dac sia legato al fatto che la liquida é l'ascolto da pc sono in crescita, domanda e offerta insomma, qualcosa che esisteva ben prima del marketing.
lorenzo mordini- Membro di riguardo
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
lorenzo mordini ha scritto:....loro che ci hanno fatto credere di poter chiedere di più e noi che chiediamo senza sapere precisamente cosa.......e forse è proprio li che vive lo sbaglio
Molto centrato. Diciamo che i dac e i ddc sono il prodotto del momento, c'é tanto fermento e altrettante aspettative. Per quel che ho potuto ascoltare un prodotto di svolta ancora non é uscito, le differenze sono di lieve entità. Tutto sta a prendere con le pinze le recensioni che propongono un campione dopo l'altro, li si c'é del marketing, una tecnica chiamata "hype". Un'altro fattore credo sia, stante l'inesauribile voglia di upgrade di noi malati mentali, che cambiare dac é piú semplice e indolore rispetto a ampli e diffusori sebbene risultati piú evidenti si ottengano procedendo al contrario.
adicenter- Membro classe argento
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Numero di messaggi : 2131
Impianto : Si
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
No Federico, nemmeno io ti ho frainteso, ho solo colto l'occasione per raccontare una mia esperienza personale.
Sicuro che l'aumento della liquida a fatto aumentare il numero di dac reperibili sul mercato, ed è vero che l'unico modo di districarsi nella giungla di offerte, è provare ed avere il tempo di provare, ma spesso dopo tanto provare, ci si rende conto che quelli che emergono sono veramente pochi, e le differenze con quello che già si aveva in casa sono minime.
Sempre che come e successo a noi, una piccola modifica su quello che già stazionava in casa ed addirittura accantonato per far posto ai nuovi arrivati, basta per far fare un balzo in avanti al vecchietto.
Ovviamente questo è un discorso da intendere non in assoluto, d'altra parte proprio la numerosa scelta disponibile, rende ogni sicurezza molto discutibile, ed aggiungo che mi miei ascolti si sono fermati, tranne rare eccezioni, alla categoria medio bassa, quindi una visione sicuramente limitata.
Ma la considerazione che ho fatto con questa esperienza, è che raramente a livello commerciale si pensi all'ottimizzazione di quello che si ha a disposizione, puntando per la vendita, sullo sbandieramento delle prestazioni del solo processore, che purtroppo senza una implementazione adeguata dei vari stadi che compongono un dac, rimarranno solo sulla carta, a far bella mostra di se, come ottimo veicolo pubblicitario, e null'altro.
Sarà vero che la gallina vecchia, magari un pò acconciata, fa buon brodo.
Sicuro che l'aumento della liquida a fatto aumentare il numero di dac reperibili sul mercato, ed è vero che l'unico modo di districarsi nella giungla di offerte, è provare ed avere il tempo di provare, ma spesso dopo tanto provare, ci si rende conto che quelli che emergono sono veramente pochi, e le differenze con quello che già si aveva in casa sono minime.
Sempre che come e successo a noi, una piccola modifica su quello che già stazionava in casa ed addirittura accantonato per far posto ai nuovi arrivati, basta per far fare un balzo in avanti al vecchietto.
Ovviamente questo è un discorso da intendere non in assoluto, d'altra parte proprio la numerosa scelta disponibile, rende ogni sicurezza molto discutibile, ed aggiungo che mi miei ascolti si sono fermati, tranne rare eccezioni, alla categoria medio bassa, quindi una visione sicuramente limitata.
Ma la considerazione che ho fatto con questa esperienza, è che raramente a livello commerciale si pensi all'ottimizzazione di quello che si ha a disposizione, puntando per la vendita, sullo sbandieramento delle prestazioni del solo processore, che purtroppo senza una implementazione adeguata dei vari stadi che compongono un dac, rimarranno solo sulla carta, a far bella mostra di se, come ottimo veicolo pubblicitario, e null'altro.
Sarà vero che la gallina vecchia, magari un pò acconciata, fa buon brodo.
Biagio De Simone- Membro classe diamante
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Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Sono d'accordo con quanto avete detto.
La musica liquida è l'affare del momento dunque tutti si buttano a fare dac e trasporti.
Il livello da quel che ho potuto sentire io è piuttosto buono e le differenze tra un oggetto e un altro non sono abissali. Come diceva Marco sposta molto di più la sostituzione di ampli e casse che non quella della sorgente.
Per come la vedo io la sorgente che ben si sposa con il resto della catena è il tocco finale nella costruzione di un impianto.
Prima di tutto la scelta delle casse, poi di un ampli adeguato ad esse e alla fine, visto che il grosso dell'impostazione sonora dell'impianto è stata data, una sorgente adatta.
La musica liquida è l'affare del momento dunque tutti si buttano a fare dac e trasporti.
Il livello da quel che ho potuto sentire io è piuttosto buono e le differenze tra un oggetto e un altro non sono abissali. Come diceva Marco sposta molto di più la sostituzione di ampli e casse che non quella della sorgente.
Per come la vedo io la sorgente che ben si sposa con il resto della catena è il tocco finale nella costruzione di un impianto.
Prima di tutto la scelta delle casse, poi di un ampli adeguato ad esse e alla fine, visto che il grosso dell'impostazione sonora dell'impianto è stata data, una sorgente adatta.
grunter- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 16.12.10
Numero di messaggi : 3935
Località : Pistoia
Provincia : PT
Occupazione/Hobby : Informatica e Fotografia
Impianto :- Spoiler:
SORGENTE: Player Naudio con mod Robertopisa per upmixing da 2 a 8 canali su pc Windows Server 2012 R2
DAC: Merging Hapi
PRE: Audio Research LS 27
AMPLI: Krell fpb 400cx
CASSE: Vienna Acoustics Beethoven Concert Grand
CAVI ALIMENTAZIONE Neutral Cable Fascino
CAVI POTENZA Viablue sc4
CAVI SEGNALE Gotham GAC-2 Ultra Pro Hi-End
CAVO USB Neutral Cable Passion
CUFFIE: Sennheiser HD-800 - Beyerdynamic T90 - Shure 1840
AMPLI CUFFIE: Violectric V200
DAC/AMPLI CUFFIE: Geek Pulse Infinity - GeekOut1000
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Non ci vedo nulla di strano in questa affannosa ricerca in quanto il nemico da battere é ben presente.... il vinile.
Fino a quando i DAC suoneranno come adesso la rincorsa continuerà.
Ho letto di un Metrum a 16 chip in arrivo, si tratta di recuperare parte del messaggio perduto ma non procedendo con alta risoluzione o sovracampionamenti ma tramite precisione della riproduzione originale, imho 44 per adesso possono bastare.
Il dubbio é che vada a finire come con le valvole, tanta ricerca e poi siamo punto e a capo.
Vi ho letto e per gli apparecchi che ho sentito mi ritrovo abbastanza con i commenti di tutti.
Avanti ricerca... a suon di portafoglio
Fino a quando i DAC suoneranno come adesso la rincorsa continuerà.
Ho letto di un Metrum a 16 chip in arrivo, si tratta di recuperare parte del messaggio perduto ma non procedendo con alta risoluzione o sovracampionamenti ma tramite precisione della riproduzione originale, imho 44 per adesso possono bastare.
Il dubbio é che vada a finire come con le valvole, tanta ricerca e poi siamo punto e a capo.
Vi ho letto e per gli apparecchi che ho sentito mi ritrovo abbastanza con i commenti di tutti.
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flovato- UTENTE BANNATO
- Data d'iscrizione : 23.12.10
Numero di messaggi : 12509
Impianto : (non specificato)
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Personalmente non ritengo il vinile un "nemico da battere", cioè non mi interessa che la mia sorgente digitale suoni come quella analogica, sono due modi di porgere la Musica diversi, ognuno con pro e contro, io scelgo l'uno e l'altro a seconda dello stato d'animo del momento, e naturalmente a seconda del supporto che ho a disposizione.flovato ha scritto:Non ci vedo nulla di strano in questa affannosa ricerca in quanto il nemico da battere é ben presente.... il vinile.
Fino a quando i DAC suoneranno come adesso la rincorsa continuerà.
Vi ho letto e per gli apparecchi che ho sentito mi ritrovo abbastanza con i commenti di tutti.
Avanti ricerca... a suon di portafoglio
Piuttosto cerco di migliorare quelle che sono le qualità intrinseche dei supporti.
Credo che "la rincorsa continuerà" finchè i produttori (almeno la maggior parte) proporranno prestazioni teoriche sempre più alte non supportate da un'effettiva qualità sonora dell'apparecchio.
Mi sento di affermare(forse estremizzando un pò) che a molti produttori non interessa realizzare apparecchi meglio suonanti, ma solo apparecchi più vendibili.
EDIT : intendo dire modificare gli apparecchi(non i dischi ) per aumentare quelle che sono le caratteristiche sonore del supporto
sonic63- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 21.12.09
Numero di messaggi : 5402
Località : napoli
Impianto : pre e finali autocostruiti + casse autocostruite
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Esattamente quello che ho detto nei miei post precedenti.sonic63 ha scritto:Personalmente non ritengo il vinile un "nemico da battere", cioè non mi interessa che la mia sorgente digitale suoni come quella analogica, sono due modi di porgere la Musica diversi, ognuno con pro e contro, io scelgo l'uno e l'altro a seconda dello stato d'animo del momento, e naturalmente a seconda del supporto che ho a disposizione.flovato ha scritto:Non ci vedo nulla di strano in questa affannosa ricerca in quanto il nemico da battere é ben presente.... il vinile.
Fino a quando i DAC suoneranno come adesso la rincorsa continuerà.
Vi ho letto e per gli apparecchi che ho sentito mi ritrovo abbastanza con i commenti di tutti.
Avanti ricerca... a suon di portafoglio
Piuttosto cerco di migliorare quelle che sono le qualità intrinseche dei supporti.
Credo che "la rincorsa continuerà" finchè i produttori (almeno la maggior parte) proporranno prestazioni teoriche sempre più alte non supportate da un'effettiva qualità sonora dell'apparecchio.
Mi sento di affermare(forse estremizzando un pò) che a molti produttori non interessa realizzare apparecchi meglio suonanti, ma solo apparecchi più vendibili.
EDIT : intendo dire modificare gli apparecchi(non i dischi ) per aumentare quelle che sono le caratteristiche sonore del supporto
Biagio De Simone- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 29.12.10
Numero di messaggi : 10423
Località : Neretum
Provincia : Lupiae
Occupazione/Hobby : mi occupo di far avere piena consapevolezza ai B.M. delle loro reali possibilità.
Impianto : comprato al MEDIAWORLD, ma a me serve per ascoltare musica, non per guardarlo, peggio ancora mostrarlo.
Re: Troppi dac (e trasporti) e poco tempo per ascoltarli.
Qui siamo un pò tutti troppo d'accordo... il 3d diventa noioso...
grunter- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 16.12.10
Numero di messaggi : 3935
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