Upgrade acustico nuova sala di ascolto

Buongiorno,
per motivi familiari la stanza-studio che usavo per ascoltare la musica ha avuto un'altra destinazione d'uso. Dovrò quindi presto trasferire tutto l'impianto nel salone, di circa 30 mq, di cui allego una piantina disegnata alla buona (non in scala) con Word e una mappatura dei suoi modi di risonanza calcolati con un programma trovato in rete.
Nella nuova sala ho un po' di libertà di azione, nel senso che posso spostare qualche mobile ma non stravolgere l'arredamento, e quindi cortesemente vi chiedo:

1) Acusticamente com'è la stanza in esame?
2) Come si interpretano i risultati venuti fuori dal calcolatore elettronico (vedi oltre) e quali le soluzioni per migliorare acusticamente la stanza?
3) Quale sarebbero teoricamente i punti migliori per collocare i diffusori e il punto di ascolto?

Di seguito indico alcuni dati utili:

- La stanza misura metri 5.62 x 5.22 x (h) 2.97.

- La grande libreria (metri 3,50 x 045 x h2,70), posta sulla parete corta (5,22 mt.), è realizzata completamente in legno di grande spessore e massa, ed è a giorno; per circa l'80% del suo volume è riempita di libri, enciclopedie e dischi (LP e CD).

- La "Servante" dietro il punto di ascolto è larga circa 150 cm, alta circa 120 cm. e profonda circa 40 cm.

- Il divano (tre posti) e le poltrone sono rivestiti in velluto pesante.

- I quadri alle pareti sono in tela e non hanno vetri di protezione.

- Il pavimento in parquet (in legno massello da 14 mm) è incollato su cemento e rifinito a cera.

- I diffusori (accordati in sospensione pneumatica) sono una coppia da pavimento (B&W DM6 MKII) e una coppia da supporto (LS 3/5a su stands dedicati):
http://www.gammadelta.it/upload/pdf_art/gmd_4_DM6.pdf
http://audio-database.com/KEF/speaker/ls3_5asignature-e.html

- Il tavolino portaelettroniche (Solidsteel modello 6.4) sarà probabilmente collocato al posto della ètagère (vedi piantina).



Dimensioni: metri 5.62 x 5.22 x (h) 2.97

Io li metteri nella posizione che più ti piace, in termini di comodità, soluzione estetica, resa sonora.
Cerca un compromesso che ti aggrata di più.
Quando avrai esaurito le possibilità di miglioramento attui una bella correzione digitale con DRC.

roby2k ha scritto:Io li metteri nella posizione che più ti piace, in termini di comodità, soluzione estetica, resa sonora.
Cerca un compromesso che ti aggrata di più.
Quando avrai esaurito le possibilità di miglioramento attui una bella correzione digitale con DRC.

Ciao Roby,
bisogna proprio che venga a sentire il lavoro che hai fatto con il DRC.

Anche oggi....

roby2k ha scritto:Io li metteri nella posizione che più ti piace, in termini di comodità, soluzione estetica, resa sonora.
Cerca un compromesso che ti aggrata di più.
Quando avrai esaurito le possibilità di miglioramento attui una bella correzione digitale con DRC.

Ti ringrazio per essere intervenuto.
Sai, io sono della "vecchia guardia": i miei diffusori (B&W DM6 MKII e LS 3/5a, comprati nuovi al loro esordio) rispecchiano un po' l'età della mia passione audiofila...
Diciamo che questa volta, dal momento che il salone è comune a tutta la famiglia e per di più ha un pavimento in legno alquanto delicato, avrei preferito un approccio scientifico, più mirato, per poi procedere ad un aggiustamento fine mediante seduta/e di ascolto.

Scusate l'ignoranza, ma cos'é DRC? É l'acronimo di digital room correction? Come funziona?

Alessio Zenga ha scritto:Scusate l'ignoranza, ma cos'é DRC? É l'acronimo di digital room correction? Come funziona?

In rete c'è tutto quello che vuoi sapere.

Secondo me se la simulazione ha fatto bene il suo lavoro (è pur sempre una simulazione, ad esempio non tiene conto in dettaglio della distribuzione dei mobili, delle porte etcetera), da quello che vedo dovresti avere solo due picchi, uno a 31,5 Hz (ininfluente, anzi benefico IMHO) e quello a 63 Hz, che potrebbe dare un pò di coda sui bassi.
Però, giustamente dipende anche dalla disposizione dei diffusori, se davvero avessi la fortuna di avere una risonanza accentuata e centrata su una sola frequenza potresti anche valutare la costruzione di una trappola per bassi (un risuonatore di Heimholtz, in pratica), se lo spazio e il WAF lo permettono

Alessio Zenga ha scritto:Scusate l'ignoranza, ma cos'é DRC? É l'acronimo di digital room correction? Come funziona?

http://drc-fir.sourceforge.net/

Questa è la pagina di DRC, non è una semplice equalizzazione digitale, ma un filtro che agisce anche nel dominio del tempo, quindi l'ideale (teorico) per la correzione ambientale.

Qui una spiegazione sicuramente esaustiva, non credo ci sia in italiano.

http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_room_correction

fritznet ha scritto:Secondo me se la simulazione ha fatto bene il suo lavoro (è pur sempre una simulazione, ad esempio non tiene conto in dettaglio della distribuzione dei mobili, delle porte etcetera), da quello che vedo dovresti avere solo due picchi, uno a 31,5 Hz (ininfluente, anzi benefico IMHO) e quello a 63 Hz, che potrebbe dare un pò di coda sui bassi.
Però, giustamente dipende anche dalla disposizione dei diffusori, se davvero avessi la fortuna di avere una risonanza accentuata e centrata su una sola frequenza potresti anche valutare la costruzione di una trappola per bassi (un risuonatore di Heimholtz, in pratica), se lo spazio e il WAF lo permettono

Ciao Federico,
ti ringrazio per il tuo intervento, e scusa se ti rispondo con notevole ritardo ma sono stato molto impegnato per lavoro in questo periodo (tante, tantissime rogne, purtroppo! ).
Nel poco tempo libero, ho fatto qualche prova di ascolto con le B&W DM6 e le LS3/5a.
Con le DM6 ho ottenuto i migliori risultati (e che risultati!) posizionando i diffusori (riferimento misura: centro tweeter) a 130 cm dalla parete di fondo e a 145 cm da quella laterale, con il punto di ascolto (il divano) collocato a 213 cm dalla parete posteriore.
Con le LS3/5a, invece, nonostante vari tentativi di posizionamento, non sono ancora riuscito a trovare la posizione che le faccia "cantare" come nella vecchia sala... qualche suggerimento?

Ciao, purtroppo non ho mai sentito in casa mia le LS3/5A, e neanche le DM6 , ambedue solo in negozi o fiere, quindi posso dire di non conoscerle nemmeno una frazione di quanto le conosci tu che le hai da anni, però mi sento di azzardare l'ipotesi che, dal momento in cui le LS3/5A nascono come nearfield monitor, spostandole da un ambiente più piccolo e con l'ascolto relativamente ravvicinato (come immagino fosse l'ambiente precedente), ad un ambiente più ampio e con il punto di ascolto più lontano, si perda sicuramente qualcosa.
Cosa ti sembra che manchi alle LS3/5A rispetto a prima? Tiro ad indovinare, bassi, mediobassi e ricostruzione scenica?

Edit: Ma le LS3/5A dove le hai provate, stesso punto di ascolto ma posizionate più centrali rispetto alle DM6? Su stand, immagino, o hai provato a metterle sulla libreria?

Dal momento che il forum è frequentato anche da giovani appassionati, che potrebbero non conoscere la storia dell'alta fedeltà, faccio presente che si sta discutendo della messa a punto di questi diffusori:

B&W DM6 MKII
http://www.gammadelta.it/upload/pdf_art/gmd_4_DM6.pdf
http://www.audiokit.it/ITAENG/UpSpeak/B&WDM6/B&WDM6.htm

BBC LS3/5a
http://www.ls35a.com/

@ Federico.
I diffusori LS3/5a hanno dei pesanti supporti a loro dedicati (della GM Audio) su disegno originale Foundation.
Le prove di ascolto hanno visto i minimonitor collocati in diverse posizioni dell'ambiente, partendo da un triangolo equilatero di circa due metri di lato (provando diversi toe-in) fino ad aumentare la distanza del punto di ascolto a circa tre metri... Al momento, non riesco ancora a percepire la "magia" sonora che accompagnava l'ascolto di questi diffusori nello studio (17mq) a parità di posizionamento...
Inutile dire che le DM6 hanno fatto nella nuova sala un salto qualitativo non indifferente!

Le DM6 erano il mio irraggiungibile sogno da studente squattrinato, andavo spesso in negozio ad ascoltarle, ottimi diffusori.