[DIY] Telaio in alluminio per amplificatore integrato

Switters ha scritto:

fritznet ha scritto:Forse, ripeto, la parte sul futuro (almeno me lo auguro) group buy, andrebbe divisa su un nuovo thread.

OT

Se volete apro un thread per cominciare a raccogliere le idee e vedere chi potrebbe essere interessato.

Switters ha scritto:

fritznet ha scritto:Forse, ripeto, la parte sul futuro (almeno me lo auguro) group buy, andrebbe divisa su un nuovo thread.

OT

Se volete apro un thread per cominciare a raccogliere le idee e vedere chi potrebbe essere interessato.

Mi sembra un'ottima idea, così non divaghiamo sul thread di bru.bi

bru.b ha scritto:Premetto che per lavoro do dovuto più volte affrontare problemi di dissipazione. Dispongo di una burning room (forno per test), termometri laser, videocamere ad infrarossi e software che monitorizzano le derive termiche. Mi capita sovente di utilizzare heat pipe , peltier, raffreddamenti ad acqua e aria.
Le macchine che progetto (per lavoro) sono certificate per 35° ambiente (ma dovro salire a 50°) ed hanno parecchi watt da dissipare in dimensioni ridotte.
Mi è bastato appoggiare una mano sul prorotipo (dentro un hifi200) per capire che non avrei mai avuto problemi di dissipazione.
Il coperchio ha una superficie (ed una massa) così ampia che da solo scambierà il necessario (il calore va verso l'alto). In teoria non riuscirà neanche a saturarlo ( limite oltre il quale inizia l'inefficenza).
Le pareti laterali si scalderanno come quelle spesse 1mm (che hanno un punto di saturazione ed una superficie di scambio molto bassa) ma anziche scambiare subito con l'esterno , immagazzineranno il calore rilasciandolo più lentamente, in pratica hanno un serbatoio + grosso. Ci impiegheranno più tempo a scaldarsi e successivamente a raffreddarsi (volano termico). Oltre alla massa è importante la superficie, più è ampia e maggiore sarà lo scambio termico con l'aria.
Gli intagli laterali hanno una funzione estetica ma sono utili per aumentare la superficie di scambio. Ritengo quindi non corretto affermare che le pareti di alluminio spesse 4cm isolano.
Non vorrei andare oltre perchè il discorso potrebbe diventare noioso.
Sul fatto che si senta meglio perchè le elettroniche sono chiuse in un bunker .. diciamo io non sarei in grado di apprezzarlo...

Chiarissimo ed anche intuitivo.

fritznet ha scritto:

bru.b ha scritto:Premetto che per lavoro do dovuto più volte affrontare problemi di dissipazione. Dispongo di una burning room (forno per test), termometri laser, videocamere ad infrarossi e software che monitorizzano le derive termiche. Mi capita sovente di utilizzare heat pipe , peltier, raffreddamenti ad acqua e aria.
Le macchine che progetto (per lavoro) sono certificate per 35° ambiente (ma dovro salire a 50°) ed hanno parecchi watt da dissipare in dimensioni ridotte.
Mi è bastato appoggiare una mano sul prorotipo (dentro un hifi200) per capire che non avrei mai avuto problemi di dissipazione.
Il coperchio ha una superficie (ed una massa) così ampia che da solo scambierà il necessario (il calore va verso l'alto). In teoria non riuscirà neanche a saturarlo ( limite oltre il quale inizia l'inefficenza).
Le pareti laterali si scalderanno come quelle spesse 1mm (che hanno un punto di saturazione ed una superficie di scambio molto bassa) ma anziche scambiare subito con l'esterno , immagazzineranno il calore rilasciandolo più lentamente, in pratica hanno un serbatoio + grosso. Ci impiegheranno più tempo a scaldarsi e successivamente a raffreddarsi (volano termico). Oltre alla massa è importante la superficie, più è ampia e maggiore sarà lo scambio termico con l'aria.
Gli intagli laterali hanno una funzione estetica ma sono utili per aumentare la superficie di scambio. Ritengo quindi non corretto affermare che le pareti di alluminio spesse 4cm isolano.
Non vorrei andare oltre perchè il discorso potrebbe diventare noioso.
Sul fatto che si senta meglio perchè le elettroniche sono chiuse in un bunker .. diciamo io non sarei in grado di apprezzarlo...

Chiarissimo ed anche intuitivo.

E aggiungerei per nulla noioso. Continua pure Bruno , io resto affascinato. In ultimo complimenti per la strumentazione, ovviamente quella si, non alla portata del semplice appassionato.

fritznet ha scritto:

Switters ha scritto:Se volete apro un thread per cominciare a raccogliere le idee e vedere chi potrebbe essere interessato.

Mi sembra un'ottima idea, così non divaghiamo sul thread di bru.bi

Ecqueqqua: [Brainstorming] Case in alluminio DIY

bru.b ha scritto:Premetto che per lavoro do dovuto più volte affrontare problemi di dissipazione. Dispongo di una burning room (forno per test), termometri laser, videocamere ad infrarossi e software che monitorizzano le derive termiche. Mi capita sovente di utilizzare heat pipe , peltier, raffreddamenti ad acqua e aria.
Le macchine che progetto (per lavoro) sono certificate per 35° ambiente (ma dovro salire a 50°) ed hanno parecchi watt da dissipare in dimensioni ridotte.
Mi è bastato appoggiare una mano sul prorotipo (dentro un hifi200) per capire che non avrei mai avuto problemi di dissipazione.
Il coperchio ha una superficie (ed una massa) così ampia che da solo scambierà il necessario (il calore va verso l'alto). In teoria non riuscirà neanche a saturarlo ( limite oltre il quale inizia l'inefficenza).
Le pareti laterali si scalderanno come quelle spesse 1mm (che hanno un punto di saturazione ed una superficie di scambio molto bassa) ma anziche scambiare subito con l'esterno , immagazzineranno il calore rilasciandolo più lentamente, in pratica hanno un serbatoio + grosso. Ci impiegheranno più tempo a scaldarsi e successivamente a raffreddarsi (volano termico). Oltre alla massa è importante la superficie, più è ampia e maggiore sarà lo scambio termico con l'aria.
Gli intagli laterali hanno una funzione estetica ma sono utili per aumentare la superficie di scambio. Ritengo quindi non corretto affermare che le pareti di alluminio spesse 4cm isolano.
Non vorrei andare oltre perchè il discorso potrebbe diventare noioso.
Sul fatto che si senta meglio perchè le elettroniche sono chiuse in un bunker .. diciamo io non sarei in grado di apprezzarlo...

bellissima spiegazione grazie
di sicuro non mi era chiaro il processo di dissipazione come trasmissione dall'interno al pannello stesso, consideravo lo scambio con l'esterno come unico processo utile

"...E' il forum di chi ascolta con le orecchie, con il cuore e con un occhio sempre sul portafoglio. E' un forum che vuole essere innovativo, differenziandosi da tutti gli altri forum che intendono ancorarsi saldamente a presupposti biblici e assiomi incontrovertibili, il forum della libertà di espressione dove tutte le opinioni sono lecite, dove l'innovazione (anzi, la rivoluzione) dell'HiFi sta proprio nel non essere legato a nulla se non... alla MUSICA."...

E' proprio con questo spirito che mi inserisco in questo forum, non da esperto (tecnico), ma da musicista ed appassionato della MUSICA e di tutto ciò che in qualche modo riesca a riprodurla nel modo "migliore" possibile.

E' vero che il cabinet di Bruno costa, così pure ciò che ci andrà messo dentro, ma vi assicuro, MOLTO meno di tanti altri simili, che oltre a suonar peggio sono così orripilanti alla vista. Solo perchè sappiate: il costo totale di questo integrato (che suona come appare) l'ho pagato vendendo a metà prezzo il precedente integratone, sicuramente bello, ma ben lontano da questi livelli. Quindi paradossalmente, nonostante il costo obiettivamente altino, la mia sensazione è di aver risparmiato.

Circa una eventuale efficacia sul suono, beh io ho l'impressione che un cabinet faccia qualcosa, naturalmente non ne faccio un discorso scientifico-tecnico (non lo saprei fare e mi interessa poco), dico solo che per un precedente caso molto simile, quando la componentistica di Aufidio (telaio sempre made by Bruno), trasmigrò dal lamierino traballante alla nuova veste, sarà, un' impressione, sarà l'occhio che sconfina nell'orecchio, ma una sensazione diversa all'ascolto la dava davvero. (Ci sono seri costruttori che spingono anche sul "tecnico" questo discorso...). Le sensazioni non contano? Beh, provate a toglierle dalla musica, cosa resta? Sia quando si suona che quando si ascolta...

Comunque... l' idea nasce dall'estetica, che volevo fosse all'altezza del contenuto, ed il tutto all'altezza del resto dell'impianto. E' un setup "definitivo" che vuol dire non "il migliore", ma quello che nel mio caso giunge al termine di un lunghissimo percorso, ricco di fallimenti come di successi, ma sempre volti all'unico obiettivo la MUSICA ...

Ri-cito: "E' il forum di chi ascolta con le orecchie e con il cuore...".

Grazie a tutti per la pazienza...

fritznet ha scritto:
.....


Non è detto, magari il committente ,dopo decenni passati a staccare assegni per l'hi-end "da rivista", ha trovato un artigiano che fa delle elettroniche che lo soddisfano, e vuole solo "vestirle" adeguatamente.

.......

Non è bello autoquotarsi, ma stavolta mi fa piacere avere immaginato giusto.
Con "decenni" immaginavo un committente non digiuno alla riproduzione musicale, ovviamente.

E complimenti per il bel vestito, che i complimenti al "sarto" li abbiamo già fatti.

Felice di aver conosciuto il parere del fortunato possessore di un così straordinario oggetto. Faccio i complimenti anche a te.

Nik61 ha scritto:E' un setup "definitivo" che vuol dire non "il migliore", ma quello che nel mio caso giunge al termine di un lunghissimo percorso, ricco di fallimenti come di successi, ma sempre volti all'unico obiettivo la MUSICA ...

A questo punto non possiamo resistere dal chiederti cosa albergherà all'interno di cotanta bellezza, cosa ci metti dentro. ?

Questi i dati al banco di ciò che che ci andrà dentro, appena avremo foto le mostreremo...

Potenza su 8 ohm: 100 + 100 Watt @ 1kHz , 2% THD
Sensibilità per 100 Watt / 8 ohm: 1.0 Volt – 4.5dBu
Impedenza d’ingresso: 100kohm
Ingressi bilanciati XLR e sbilanciati RCA
Stadio ingresso/driver con triodi E182CC NOS
Stadio di potenza con transistor Sanken
Banda passante (-1dB): 2Hz ÷ 100kHz
Fattore di smorzamento a 100Hz: 50
Controreazione generale assente
Completamente dual mono

Attenuatore a resistenze serie premium Khozmo
Valvole NOS Mullard
Fusibili hifituning
Componentistica (e cablaggio interno) Mundorf

Ho aggiunto alcune foto relative alla fase di assemblaggio:
https://picasaweb.google.com/110197339769703404908/TelaioIntegratoAlluminio?authkey=Gv1sRgCN2N8IPs-8TZugE#

L'unedì ho stretto l'ultima vite, a breve pubblicherò le foto del telaio finito.
Purtroppo le casse non sono ancora arrivate, pertanto non sappiamo quale sia la vera resa sonora.
Quelle che vedete sono le mie monovia.

Accidenti che roba
anche per il resto che si vede

complimenti per lo splendido lavoro

Che meraviglia...

State of art...

Non posso che ripetermi.

Finito ...!!

https://picasaweb.google.com/110197339769703404908/TelaioIntegratoAlluminio?authkey=Gv1sRgCN2N8IPs-8TZugE#5781681108231502226

I diffusori sono :

http://www.raidho.dk/speakers/c-series/c-1.0

Bruno è tutto molto bello.

Accidenti Bruno... quasi quasi nel WE passo da Ivrea... :p

Bellissimo,complimenti!

Ma realizzi rack? me ne servirebbe uno,ovviamente molto meno elaborato

bru.b ha scritto:
http://www.raidho.dk/speakers/c-series/c-1.0

Apperò 13/17.000 dollari + 3.000 dollari per gli stands... vedi un pò 'sti danesi.

Alessà stì danesi sono esagerati,a quel prezzo mi prendo le Loth x piccolo OFF TOPIC!

Albert^ONE ha scritto:Alessà stì danesi sono esagerati,a quel prezzo mi prendo le Loth x piccolo OFF TOPIC!

Le Loth magari no ma qualcosa prendilo, li stai mortificando i tuoi amplificatori con le Aiwa...

...ma una versione HTPC (però coi lati dissipanti, così se po' tentà er fanless) ?